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Autore: ChrisAndreini    24/11/2013    11 recensioni
Prendiamo una secchiona asociale con un cervello incredibile e un'autostima zero (anche se non lo ammetterebbe mai)
Poi prendiamo il suo silenzioso diario, i suoi progetti, le persone che la prendono in giro e il ragazzo nuovo, e vediamo come la situazione si complicherà.
***
Cioè, non capisco come le persone normali ragionano, perché è ovvio che io non sono normale, ma credo che l'umanità mi stia prendendo in giro, insomma, il ragazzo nuovo sembra davvero molto, molto, stupido, eppure alla prima interrogazione mi spiazza dando una di quelle risposte che solo io in tutta la classe poteva sapere, e forse neanche.
Genere: Comico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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- Questa storia fa parte della serie 'Diario di...'
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Diario di una secchiona asociale

24|11|13

Caro diario,
Sono una stupida!!!
Oggi è successo un macello incredibile, e la colpa è tutta mia!!!
Oggi Alex è venuto, e… oddio, non riesco ancora a capirci niente.
Ma ricomincio da capo cercando di schiarirmi le idee.
Stamattina mi sono svegliata tardi che suonavano alla porta, mamma era uscita, come tutte le domeniche, ed io ero in pigiama, spettinata e assonnata.
Mi sono vestita in tutta fretta con un paio di Jeans e una felpa e sono andata ad aprire la porta.
Avevo anche lo sguardo appannato perché mi ero dimenticata di prendere gli occhiali.
Quando ho aperto Alex mi ha guardata in modo buffo, ma non serviva il suo sguardo per capire che non ero nelle mie condizioni migliori.
Avevo anche la felpa al contrario, e due calzini spaiati.
L’ho fatto entrare e accomodare e sono andata a prendere gli occhiali con il cuore pesante, perché sapevo che avrei dovuto dirgli tutto.
Mi sono sistemata la felpa, ho preso gli occhiali e mi sono data una pettinata veloce.
Lui mi aspettava sul divano, appena mi sono avvicinata si è alzato e mi ha sorriso.
Io gli ho fatto un sorriso tirato e ho distolto lo sguardo, così anche il suo sorriso si è spento.
Si è avvicinato e mi ha chiesto se c’era qualcosa che non andava, io ho scosso la testa.
Poi mi ha detto che avremmo dovuto iniziare il progetto, ma quando mi ha visto tesa mi ha chiesto se c’era qualcosa che dovevo dirgli.
Io stavo per dire la verità, ma il suo sguardo gelido mi ha fatto mentire.
Dopo un po’ mi ha chiesto se fossi sicura, sentivo i suoi occhi come lame nella pelle, ma ho fatto un cenno di diniego con la testa, non ce la facevo.
Pensavo che la cosa sarebbe finita lì, ma poi il suo sguardo è stato attirato da qualcosa, un foglio di carta dentro il mio zaino: Il certificato d’iscrizione alla gara.
L’ha preso, io ho trattenuto bruscamente il fiato, ed ha iniziato a leggere.
Quando è arrivato al nome del progetto i suoi occhi si sono illuminati di stupore, poi di comprensione, infine di delusione.
Ho provato a dirgli che era un malinteso, che gli volevo dire tutto, che mi potevo spiegare, ma non voleva sentire ragioni.
Ha preso le sue cose e si è avviato alla porta, carico di rabbia, ma io mi sono messa tra lui e la porta, pronta ad impedirgli di andarsene, chiedendogli di nuovo ascolto.
Ma lui non voleva ascoltarmi, e mi ha detto una cosa che mi ha colto alla sprovvista:
-NON TRATTARMI DA STUPIDO CARMEN!!!-
Dopo aver pronunciato queste parole i suoi occhi per un attimo erano stupiti, come se non avesse controllato ciò che aveva detto.
Io ho fatto appena in tempo a chiedergli chi fosse Carmen prima che se ne andasse, portando con lui la sua risposta.
Ho chattato un po’ con James, che mi ha creduto e mi ha promesso che avrebbe parlato con James, ma non ha voluto dirmi niente su questa Carmen, ha detto che sono faccende di Alexander e che non spetta a lui rivelargliele.
Domani proverò a parlargli, forse la notte gli, anzi, ci porterà consiglio.
Vado, a domani!

 

Conversazione Facebook di un secchione sociale

21.30

James: Ehm… Alex, so che sei connesso, e so cosa è successo, ma devi davvero ascoltarla, era sconvolta oggi.

Alex: Se tu fossi davvero mio amico, dopo aver saputo cosa mi ha fatto quella secchiona, avresti rotto i ponti con lei, non credi?

James: Odio quando fai il duro e prezioso, lei cambia progetto, e allora?

Alex: E allora doveva dirmelo, non dovevo scoprirlo da solo, sai che odio i tradimenti, e lei ha finto che le piacesse il nostro progetto, ha finto di essermi amica, MA NON SONO STUPIDO

James: Stai andando a conclusioni affrettate, se le permettessi di spiegarti…

Alex: NO, è tutta colpa tua, che cerchi di avvicinarmi alla ragazze dopo tutto quello che è successo. Tu, tu e solo tu, mentre le ragazze non sanno fare altro che pensare solo a se stesse, non voglio avere più niente a che fare con loro.

James: Ti prego, non fare il bambino, tu dici di non essere stupido ma ti comporti come tale, lei mi ha spiegato tutto, se solo le dessi l’opportunità di spiegarsi…

Alex: Quindi tu sei dalla sua parte, bell’amico che sei, ma io ormai ho chiuso con lei… e con te, non scrivermi più, o ti blocco.

Alex è offline

James:… Alex, non puoi essere serio, siamo amici dai tempi dell’asilo, siamo sempre stati come fratelli, non puoi troncare i ponti anche con me 

James: d’accordo, fai come ti pare, tanto dopo sarai tu a rimanere solo.

James: Comunque, tanto per la cronaca, lei ci tiene tantissimo a te, e non è come Carmen!

 

 

 

 

 

 

(A.A.)
Vi sareste mai aspettati questa versione di Alex, è un personaggio strano, non trovate? 
Ha mille volti diversi, ma qual è quello vero? 
Lo scoprirete nei prossimi capitoli, forse.
A proposito, secondo voi la storia deve continuare fino al capitolo 50 o al 90? 
Rispondete numerosi!

   
 
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