Anime & Manga > Tengen Toppa Gurren Lagann
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Autore: Harumi_Gufo    24/11/2013    1 recensioni
“Avevi detto che mi avresti ricambiata dieci volte di più… Invece mi hai aperto una voragine nel cuore dieci volte più dolorosa! Era questo che volevi… Stupido di un Kamina?”
Non faceva altro che fare incubi, ogni notte, il ricordo di quella battaglia continuava a tornarle in testa, anche senza volerlo. Il pensiero di averlo quasi perso la turbava ogni giorno, nonostante fosse ancora con lei, vivo. Le bastava saperlo per sorridere, ma appena la notte calava, l’incubo si ripresentava, sempre uguale, come se non volesse lasciarla in pace, come se volesse ricordarle che l’aveva quasi perso, ma infondo come poteva andarsene, senza ricambiare dieci volte di più?
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kamina, Yoko Littner
Note: Lime, What if? | Avvertimenti: Spoiler!
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Passarono due settimane dalla battaglia, tutto era tornato normale, Yoko si era ripresa completamente, o almeno, così diceva.
 Kamina era del parere di farla restare a riposare ancora qualche giorno, ma lei era testarda, voleva tornare a impugnare il proprio fucile, non era il tipo di persona che adorava passare la giornata a poltrire, adorava stare a letto, ma solo la sera e la mattina appena sveglia, abbracciata a Kamina, come sempre.
Yoko si svegliò nel bel mezzo della notte, senza un valido motivo, ultimamente capitava spesso, faticava ad addormentarsi, e la causa non erano gli incubi, da quando si dichiarò a Kamina, non ne fece più nemmeno uno.
“M-Mhm… Yoko…”
“Uh?”
“Che ci fai sveglia, mh? Su, dormi…”
“Non riesco a prendere sonno…”
Il ragazzo la strinse contro di sé, appoggiando le labbra sulla sua fronte.
“C’è qualcosa che non va?”
“Non lo so nemmeno io… Scusa se ti ho svegliato in piena notte.”
“Shh… Non ti preoccupare, non è un problema, l’importante è che non sia successo nulla…”
“Senti, Kamina…”
“Mh?”
“No, nulla, non mi sembra il momento adatto per parlarne…”
“Se hai qualcosa da dirmi dirlo, non importa l’orario, ti ascolto comunque.”
“E-Ecco… U-Uhm…”
“Ehi, datti una calmata, fai un bel respiro e parla…”
“Ecco… Kamina… Io c-credo di essere pronta…”
“Ti senti pronta per… Per quella cosa?”
“S-Sì…”
Yoko si aspettava che il ragazzo le saltasse addosso, ma la strinse più forte, facendo un sorrisetto.
“Pensaci ancora un pò su, non ti metto fretta, quando ti sentirai davvero pronta allora si farà…”
“M-Ma…”
“Shh, Yoko, sai che cosa vuol dire farlo per la prima volta? Devi sentirti pronta davvero, non autoconvincerti per accontentarmi, quando lo desidererai davvero lo faremo, intesi?”
La ragazza abbassò leggermente la testa, mettendo la fronte contro il petto del ragazzo, richiudendo gli occhi e sorridendo.
“Intesi…”
Yoko si riaddormentò, e Kamina rimase sveglio a coccolarla. Moriva dalla voglia di farla sua, ma non si sarebbe mai azzardato ad obbligarla, non sarebbe stato piacevole né per lui, né per lei, si sarebbe sentito in colpa nell’averla obbligata, e se fosse rimasta incinta non sarebbero stati in grado di gestire la situazione, ma ormai mancava poco a quel momento, morivano tutti e due dalla voglia, ma nessuno dei due voleva ammetterlo per paura che l’altro fraintendesse, Yoko si sentiva pronta davvero, ma Kamina non l’aveva capito, pensava che lo dicesse solo per accontentarlo, lei sapeva che il ragazzo era pronto, e che stava solo aspettando la sua decisione, ma lei era indecisa, si sentiva pronta, ma che cosa sarebbe successo, appena si fossero trovati sul punto di farlo? Probabilmente si sarebbe bloccata, diventando rossa come un pomodoro, senza la capacità né di parlare né di reagire, per quel momento il ragazzo preferiva vederla con il suo carattere indifeso.

Appena Kamina si addormentò, la mattina arrivò abbastanza velocemente, dando inizio a una giornata che si sarebbe rivelata impegnativa, a causa della pioggia che incombeva all’esterno.
“Mhm…”
“Kamina…”
“Uh? Già sveglia?”
“Fa freddo…”
Il ragazzo tirò la coperta fino al naso della ragazza, come se fosse una bambina impaurita dal maltempo, tenendola stretta a sé per riscaldarla.
“Ora va meglio piccoletta?”
“O-Ora sì…”
“Ci mancava solo il maltempo…”
“E io oggi devo andare a cacciare…”
“Uhm? No, non ci andrai, piove troppo e fa freddo.”
“Non preoccuparti, e poi le scorte sono quasi finite, devo andarci… Perché non mi dai un passaggio con il Gurren?”
“Va bene, però dovrai sbrigarti.”
La ragazza si alzò dal letto, stiracchiandosi e andando in bagno a prepararsi, mentre Kamina restò ancora qualche minuto nel letto, per poi alzarsi e cambiarsi.
Appena Yoko uscì dal bagno, Kamina la prese per i fianchi, facendo un sorrisetto e dandole un bacio.
“Andiamo piccoletta?”
“S-Sì…”
I due uscirono dalla stanza, incontrando Simon nel corridoio, che era intento a guardare la trivella che aveva al collo.
“Ehi Simon!”
“O-Oh, fratello, Yoko…”
“Vieni con noi a caccia?”
“E-Eh? Potrei essere d’intralcio…”
“In effetti…” Rispose la ragazza, leggermente seccata.
“Su, ci aiuterai!”
“Va bene, va bene…”
Kamina prese per un braccio Yoko, trascinandola fino al Gurren e mettendosela sulle gambe dopo essersi seduto, uscendo all’esterno e avanzando verso il luogo di caccia, seguito da Simon.
“F-Fratello…”
“Che c’è?”
“Perché dobbiamo andarci proprio oggi, piove troppo…”
“La culona qui presente ha insistito dicendo che se non fosse andata a cacciare saremmo rimasti senza cibo, e lo sai che quando si sente dire di no comincia a diventare una culona rompiscatole di prima categoria.”
“K-Kamina! Non sono una culona!”
“Oh, sì che lo sei.”
“No!”
“Sì.”
“No!”
“Ma io dico di sì.”
“Non è ver-…”
La discussione venne interrotta da un bacio improvviso, che la fece arrossire.
“Lo sei, punto e basta…”
“Pff, stupido…”
“Piccola culona.”
“Finiscila…”
“Ti sei offesa, piccoletta?”
“Mpf, per niente…”
“Oh, su, te l’ho già detto che per me hai un corpo perfetto.”
“E-Ehm, f-fratello… Si sente tutto…”
La ragazza diventò rossa come un pomodoro, quello stupido di Kamina si era dimenticato dei canali di comunicazione che aveva aggiunto Leeron, e ovviamente Simon sentì tutto.
“Stupido di un Kamina…”
“Eheh, mi sono dimenticato…”
Per il resto del tragitto ci fu solo silenzio, finchè non arrivarono sul luogo di caccia.
Yoko scese dal Gurren tenendo il fucile in spalla, andando a mettersi in un posto abbastanza nascosto, seguita da Kamina, mentre Simon andò a prendere le scorte d’acqua.
Il terreno era tutto fango, non c’era nemmeno un posto per ripararsi, Yoko fu costretta a stendersi sul fango per prendere la mira, ma non le importava più di tanto, le bastava solo tornare con del cibo, se non se ne occupava lei, non se ne occupava nessuno, era la miglior tiratrice, era l’unica realmente brava a cacciare.
Kamina rimase seduto accanto a lei, a gambe incrociate, guardandola.
“Piccoletta…”
“Mh? Che c’è?”
“Prendi questo…”
Kamina le poggiò il mantello sulla schiena, facendo un sorrisetto e spettinandola, per poi guardare il paesaggio.
“Se prendi freddo poi ti ammalerai, e non voglio che succeda…”
“Io non mi ammalo mai, con chi credi di avere a che fare?” Rispose la ragazza, facendo un sorrisetto e cominciando a sparare.
“Ehi, ora usi anche le mie frasi?”
“Vai a recuperare gli animali… Oggi ce ne sono pochi, ma è sempre meglio di niente.”
“Agli ordini culona!”
“Pff, stupido, vai…”
Il ragazzo andò a recuperare le prede, e passarono così tutto il pomeriggio, finchè non venne quasi sera e smise di piovere.
“Fratello, fratello, ho finito con le scorte d’acqua!”
“Simon, puoi tornare indietro da solo? Io sto ancora un po’ qui con Yoko…”
“Certo fratello.”
Kamina rimase a guardare Simon allontanarsi con tutte le scorte, per poi andare da Yoko.
“Per oggi abbiamo finito… Dov’è Simon?”
“Gli ho detto di andare.”
Il ragazzo si sedette a terra, mettendo la ragazza sulle proprie gambe, stringendola.
“Guardati, sei tutta sporca di fango e sei fradicia…”
“Non è nulla, appena torneremo indietro mi farò un bagno…”
“Allora andiamo, non voglio una culona sporca di fango.”
“Uffa… Non sono una culona!”
“Il grande Kamina ha sempre ragione!”
“Andiamo…”
Kamina si alzò, prendendo in braccio Yoko e salì sul Gurren, tornando indietro.
Durante il tragitto di ritorno la ragazza cominciò a starnutire, stringendo il ragazzo per il freddo.
“Ecco, lo sapevo, ti stai ammalando…”
“N-Non mi sto ammalando, ho solo un po’ di freddo…”
Kamina cercò di tornare indietro più velocemente, appena arrivò scese dal Gurren tenendo in braccio la ragazza e portandola in camera.
“Su, su, a fare un bagno caldo, ti faccio compagnia pure io…”
La ragazza andò in bagno, e dopo essersi spogliata si mise nella vasca che aveva riempito, aspettando Kamina, che arrivò poco dopo e si mise dentro con lei, abbracciandola.
“Ora va meglio?”
“Sì, mi ci voleva proprio un bagno caldo…”
Il ragazzo la strinse di più dandole dei baci sul collo, facendola arrossire.
“Senti, piccoletta…”
“Mh?”
“Che ne dici se più tardi andiamo a vedere le stelle, quando tutti sono a dormire?”
La ragazza annuì sorridendo, lavandosi velocemente ed uscendo dalla vasca, appena si alzò sentì il ragazzo fischiare e ridere.
“Che fisico… Certo che mi sono scelto proprio una bella ragazza…”
Yoko arrossì, asciugandosi subito e vestendosi, guardandolo con le guance gonfie.
“I-Idiota…”
La ragazza uscì e si buttò sul letto a pancia in giù, mettendosi gli occhiali e cominciando a leggere, pensando che Kamina fosse rimasto ancora nella vasca, ma appena si rivestì uscì dal bagno e le saltò addosso, scoppiando a ridere nel vederla in faccia.
“P-Porti gli occhiali?”
La ragazza arrossì, girando la testa.
“Solo quando leggo, che ci trovi di buffo?”
“Niente, è che hai la faccia da maestra, e che maestra…”
La ragazza sorrise, guardandolo e dandogli un bacio.
“Se fai lo stupido ti metterò in punizione nell’angolino…”
“Oh, farò il bravo, maestra.”
La ragazza chiuse il libro e si tolse gli occhiali, mettendosi sopra di lui e stringendolo.
“Voglio andare a vedere le stelle, non mi importa se sono ancora tutti svegli…”
“Porta pazienza… Tra poco andranno a dormire.”

I due aspettarono il silenzio più totale, nessuna voce, nessun rumore, segno che ormai tutti erano andati a dormire, o almeno, erano nelle loro stanze.
I due uscirono all’esterno senza far rumore, non che li turbasse il fatto di essere visti insieme, ma Kamina era geloso di Kittan, e non voleva farsi vedere.
Arrivati all’esterno, si sdraiarono a terra, mettendo le braccia dietro la testa.
“Né muri né soffitti, proprio come quando ero bambino…”
La ragazza sorrise, guardando il cielo. Ne era affascinata come Kamina, era proprio come diceva lui, né muri né soffitti, ci si sentiva liberi, l’unica cosa che odiavano erano i continui combattimenti, ma era anche stata la causa del loro incontro, se quel giorno un gunmen non fosse piombato al villaggio di Jeha, Yoko non sarebbe arrivata, e non si sarebbero mai conosciuti.
Yoko si mise seduta e si mise a guardare Kamina, con un’espressione strana.
“Kamina…”
“Uhm?”
“Che sarebbe successo se… Se non ci fossimo conosciuti?”
“Guarda il presente e guarda il futuro.”
“Uh?”
“Ci siamo incontrati, no? Ormai queste cose non contano.”
Il ragazzo la prese per le spalle, mettendola su di sé e appoggiando le labbra sulla sua fronte.
“Mh, Yoko, sei un po’ calda… Non è che ti sei presa la febbre?”
“Uh? Io mi sento bene, ho solo un po’ di freddo, e anche se fosse non è importante…”
“Non te ne va bene una eh, piccoletta?”
“Shh, sto bene…”
I due restarono per almeno tre ore a guardare le stelle e la luna, coccolandosi a vicenda, finchè Kamina non si alzò e la prese in braccio, tornando dentro.
“Si è fatto tardi… Andiamo a dormire.”
Appena entrarono in camera, Yoko si fece mettere giù e si mise a letto, arrossendo leggermente e aspettando che Kamina si mettesse accanto a lei, per poi mettersi sopra.
“Ehi, piccoletta…”
“K-Kamina…”
“Mh?”
“Mi sento pronta, e questa volta davvero…”
“Yoko…”
Il ragazzo la guardò, accarezzandole la guancia rossa e sorridendo.
“Stai delirando, è la febbre, mettiti a dormire…”
“Non è la febbre, sto benissimo, sono seria… Kamina, mi sento pronta, davvero.”
Il ragazzo invertì le parti, mettendo la ragazza sotto, baciandola in modo diverso dal solito, in modo appassionato, portando una mano sulla sua canottiera, togliendola, per poi passare ai pantaloncini.
“Se non te la senti più basta dirlo, non voglio farti male…”
“S-Shh, non farmi cambiare idea…”
Il ragazzo rimase a guardarla per qualche minuto, facendola arrossire ancora di più, mentre cercò di coprirsi con le mani.
“S-Stupido… N-Non stare a fissarmi…”
“Avevo ragione.”
“U-Uh?”
“Avevo ragione, hai un corpo perfetto…”
La ragazza spostò lo sguardo altrove appena vide Kamina spogliarsi, non era mai stata così tanto imbarazzata in vita sua, nemmeno la prima volta che avevano fatto il bagno insieme, era la sua prima volta, se ne vergognava e aveva anche paura di non riuscire a soddisfarlo.
Il ragazzo cominciò a baciarla sul collo, accarezzandole la pancia.
“M-Mh… K-Kamina…”
“Sei tesa, rilassati un po’, ti ho detto che non ti farò male…”
“F-Facile dirlo, tu non ti preoccupi nemmeno…”
“Sono agitato quanto te, ma non è importante, rilassati e basta…”
Appena il ragazzo finì la frase, portò la mano più in basso, cominciando a stuzzicarla, vedendo la ragazza trattenere i gemiti e stringere la coperta.
“Piccoletta…”
“Mhm…”
Il ragazzo sorrise, mettendosi a mordicchiarle il labbro e continuando a stuzzicarla. Non si aspettava che Yoko si sentisse pronta così presto, e infatti non lo era del tutto, non riusciva a rilassarsi, continuava a preoccuparsi del fatto che non sarebbe riuscita a soddisfarlo, ma Kamina pensava tutt’altro, sapeva che la sua prima volta sarebbe stata magnifica, bastava solo che la ragazza si rilassasse, che lo lasciasse fare.
La ragazza ad un tratto chiuse le gambe, ansimando e guardando il ragazzo, imbarazzata, non sapeva che cosa le fosse successo, era tutto nuovo, non conosceva le sensazioni.
“Piccoletta, non hai molta resistenza…”
“C-Che intendi?”
“Ti ho stuzzicata appena e siamo già pronti per la parte importante…”
Yoko capì subito quale parte intendeva, e cambiò espressione, era impaurita, aveva paura che le facesse male, o che non le sarebbe piaciuto.
“Mh, posso o hai cambiato idea?”
“K-Kamina…”
“Come pensavo…”
“N-No, non ho cambiato idea! E’ che ho paura…”
“Tu lasciami fare e basta…”
Kamina la guardò, baciandola ed entrando lentamente, cercando di farle il meno male possibile
La ragazza si staccò dalle sue labbra, cominciando a mordicchiarsi un dito, mentre gli occhi cominciarono a diventare lucidi appena il ragazzo entrò completamente.
“Y-Yoko… Ti ho fatto male?”
“S-Solo un pochino, sto bene…”
“Allora posso muovermi?”
Yoko non fece nemmeno in tempo ad annuire, Kamina fece di testa sua ancor prima di avere il consenso, cominciando a muoversi, lasciandosi stringere e ascoltando i gemiti della ragazza, la trovava tenera, aveva un faccino da bambina impaurita, non riusciva a staccarle gli occhi di dosso, adorava troppo quell’espressione, finalmente ci era riuscito, era riuscito a farla sua, non aspettava altro.
Andarono avanti nello stesso modo finchè non arrivarono tutti e due allo stremo delle forze, Kamina non riuscì più a contenersi, venendo dentro la ragazza, che si irrigidì iniziando a tremare.
“K-Kamina…”
“N-Non ce la faccio più…”
Kamina si buttò accanto Yoko, addormentandosi quasi subito, come se fosse un bambino.
“Che tenero…”
La ragazza si mise come al solito, con la testa appoggiata contro il suo petto, era stata la loro prima volta, e la ragazza si sentì felice nel vedere Kamina crollare come un bambino, segno che gli era piaciuto, ed era piaciuto anche a lei, finalmente era suo, lo aveva tutto per sé.



Angolino autrice:
*^* ... Ah l'amore, ho scritto tutto il pomeriggio in preda a una voglia irrefrenabile di buttar fuori tutto quello a cui pensavo, ed ecco il nuovo capitolo. :3 
  
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