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Autore: Andy14    25/11/2013    2 recensioni
Blaine ama e ha sempre amato Kurt, sin dal primo giorno. Forse, però, Kurt non è abituato a sentirselo dire . Songfic.
Genere: Generale, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Kurt Hummel | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Piccola cosa del tutto inaspettata che ho deciso di dedicare ad AcidQuinn e alla Sassy (non ho idea di come tu ti possa chiamare qui su EFP. E' grazie a loro se mi è venuta in mente questa shot, facendomi conoscere i One Direction e con i loro discorsi hanno cominciato a farli amare anche a me. Questa è per voi.  Spero che piaccia a tutti coloro che si azzarderanno a leggere. Enjoy.

Capitolo Unico



Your hand fits in mine
like it’s made just for me
but bear this in mind
it was meant to be
and i’m joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me

Blaine ha sempre pensato che la sua mano fosse fatta per stringere quella di Kurt. Sin dal loro primo incontro, dopo quel semplice "conosco una scorciatoia" detto forse troppo presto e senza pensare, quando per la prima volta le sue dita si erano strette a quelle dell'altro. Le aveva sentite sottili, curate e fredde, contro le sue più grandi, calde e piene di calli. E aveva pensato che fosse la sensazione più bella del mondo. Lo pensava ancora a distanza di anni, stringendo la mano di quello che era ormai suo marito. Ogni volta che lo faceva lo vedeva arrossire leggermente, tutto come quella prima volta. Allora Blaine sorrideva, si sporgeva e gli posava un bacio sulla punta del naso. Sorrideva ancora e gli baciava le labbra, e sentiva Kurt ricambiare la sua stretta.

I know you’ve never loved
the crinkles by your eyes
when you smile
you’ve never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
but I’ll love them endless

I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if I do it’s you (oh, it’s you)
they add up to
i’m in love with you
and all these little things

Blaine si chiedeva spesso perchè Kurt impiegasse tutto quel tempo a sparmarsi chili su chili di creme prima di andare a letto nonostante fosse l'uomo più perfetto al mondo. O del perchè mangiasse per il novantanove percento delle volte verdure su verdure, facendo concorrenza a un coniglio. Una sera gliel'aveva chiesto. Sistemando sulle gambe un plaid colorato, mentre guardavano la televisione. Kurt si era morso il labbro e si era guardato le ginocchia, scrollando piano le spalle. "Ho paura di non piacerti più se non lo faccio." aveva detto, fissando di nuovo gli occhi nei suoi. Allora Blaine lo aveva stretto a sè e gli aveva detto quanto fosse stupendo per lui. Quanto gli piacesse il suo viso e che gli sarebbe piaciuto anche con le rughe. Lo avrebbe amato con le rughe, se fosse ingrassato, e lo amava con quelle piccole fossette sulla schiena. Oh, amava quelle fossette sulla schiena. Per la prima volta si era fermato a pensare a tutte le piccole cose che formavano effettivamente Kurt. I capelli sottili acconciati con forse troppa lacca. La pelle chiara che si arrossava al minimo contatto con il sole. Il naso a punta e le labbra sottili. La sua vita stretta e il sedere... oh il suo sedere lo aveva sempre fatto impazzire.

You can’t go to bed
without a cup of tea
and maybe that’s the reason
that you talk in your sleep
and all those conversations
are the secrets that i keep
though it makes no sense to me

Amava quando la mattina, appena sveglio, gli baciava la fronte e gli andava a preparare il caffè per lasciarglielo sul comodino dopo il primo bacio sulle labbra della giornata. Amava i suoi messaggi, per sapere come stesse o cosa volesse per cena. Amava la sua faccia sorpresa quando tornava a casa la sera con una rosa, anche se lo faceva tutte le sere. Amava la tazza di latte caldo che preparava per entrambi, e che bevevano accoccolati sul divano. Amava stringerlo a sè mentre dormiva, sentendolo parlare nel sonno. Ogni volta gli sembrava di entrare nei suoi sogni, belli o brutti che fossero. Si sentiva come un a specie di diario, su cui Kurt scriveva ogni sera cosa lo preoccupava e cosa lo rendeva felice. E lui era li, a sentire le sue parole dette a mezza bocca e spesso senza senso, finchè la stanchezza non vinceva la sua voglia di stare ad ascoltare ancora.



I know you’ve never loved
the sound of your voice on tape
you never want to know how much you weight
you still have to squeeze
into your jeans
but you’re perfect to me

I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if it’s true it’s you
it’s you
they add up to
i’m in love with you
and all these little things

Blaine teneva un cd con tutte le canzoni che Kurt aveva cantato al liceo. Aveva dovuto ringraziare Tina e Rachel per quello, e la loro mania di registrare tutte le esibizioni del glee club. Amava la voce di Kurt, lo faceva sentire in pace con il mondo e con sè stesso. La prima volta che lo aveva scoperto ad ascoltarlo lo aveva visto diventare tutto rosso e strappargli la custodia di mano. Kurt odiava la sua voce, troppo femminile e acuta. Blaine allora si era avvicinato e si era ripreso la custodia del disco, stringendo suo marito a sè e coinvolgendolo in un lento li, nel loro salotto, uscendo completamente dal tempo originario della canzone che riempiva ancora la stanza.

Le volte successive che lo aveva scoperto a sentire quel cd si era avvicinato e seduto accanto a lui, canticchiando a bassa voce con un piccolo sorriso.

You’ve never loved yourself
half as much as I love you
you’ll never treat yourself right darlin’
but I want you to
if I let you know
I’m here for you
maybe you’ll love yourself
like I love you

Blaine aveva preso l'abitudine di scrivere tre biglietti al giorno. Ne scriveva uno appena sveglio, dopo aver preso il caffè, prendendo il blocchetto di post-it che teneva nascosti nel comodino. Scriveva quanto fosse bello quella mattina e lo attaccava sulla tazza, poi andava a prepararsi. Al suo ritorno in camera la tazza non c'era più e il suo biglietto era stato spostato sul comodino di Kurt, con disegnato sotto un piccolo cuore. Il secondo lo scriveva dal cellulare, dicendogli quanto gli mancasse, anche se si erano separati solo poche ore prima. Kurt gli rispondeva sempre con un cuore , facendolo sorridere. Il terso lo appuntava sul gambo della rosa che gli regalava ogni sera, e quello variava ogni volta. Il significato, però era sempre lo stesso. Lo amava. E forse non glielo diceva abbastanza, non era mai abbastanza.

Blaine sapeva come era Kurt, era stato il suo migliore amico, prima che suo marito. Kurt non si piaceva. Non gli piaceva il proprio corpo, la propria voce o il proprio sorriso che lasciava ogni volta Blaine senza fiato. Kurt odiava il proprio carettere forse troppo permaloso, e probabilmente nessuno gli aveva mai fatto notare quanto in realtà fosse perfetto. Tutti hanno dei difetti, ma Blaine amava anche quelli. Amava quando tamburellava le dita contro il tavolo quando era nervoso e il suono ti entrava nel cervello. Quando batteva il piede a terra quando era arrabbiato. Quando gli metteva l'autoabbronzante nella crema per le mani. Amava ogni parte di Kurt, ogni singola molecola e si era ripromesso di farglielo sapere. Dirgli quanto realmente lo amasse, e fargli capire cosa amasse di lui. Gli ci sarebbe voluta tutta la vita ma non avrebbe mai smesso. Kurt doveva sapere che c'era qualcuno che lo amava con tutto se stesso. Che amava lui e tutte le sue piccole cose, tutto quello che lo riguardava, e che lo avrebbe fatto sempre.

I’ve just left these little things
slip out of my mouth
because it’s you
oh it’s you
it’s you
they add up to
and i’m in love with you
and all these little things
I won’t let these little things
slip out of my mouth
but if it’s true it’s you
it’s you
it’s you
they add up to
I’m in love with you
and all your little things

   
 
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