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Autore: HOPE6714    25/11/2013    2 recensioni
una ragazza diciottenne ha una bambina stupenda e con lei si trasferisce lontano da casa per iniziare una nuova vita ma il suo passato la tormenterà. farà parte di una serie di inganni, sotterfugi e anche amore sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 14
-La bimba ha preso una gran botta e si è rotta un braccio ma per fortuna sta bene. Dobbiamo fare ancora gli ultimi accertamenti ma sicuramente non è in fin di vita. - -oh grazie dottore!- rispose quello che mi sembrava Harry. –ma può dirmi che cos’ha Elena?- disse indicandomi. Il dottore si avvicinò e mi prese il polso per controllare il battito del cuore. –credo sia un po’ spaventata ma niente di che. Deve solo riposare un po’ … -. Sentii dei veloci passi e poi una porta chiudersi. Avevo gli occhi chiusi ma sentivo tutto ed era stato una sensazione unica quando il dottore disse che Luna stava bene. Sentii una mano calda intrecciarsi con la mia e capii subito che era Harry così cercai di rilassarmi e dopo poco mi addormentai.
Il giorno dopo aprii gli occhi e fui invasa dalla luce solare proveniente dalle finestre. Mi guardai intorno e non vidi nessuno tranne un biglietto su una sedia accanto al letto. “sono andato a casa per la notte. Quando ti svegli mandami un messaggio. Baci, il tuo Harry”. Alle sue parole sorrisi e poi cercai con lo sguardo la mia borsa. Era appoggiata per terra alla fine del letto così cercai di scendere. Avevo le gambe che mi facevano male per essere state tese allungo. Presi il cellulare nella borsa e cominciai a scrivere. “mi sono appena svegliata ma fai con comodo non c’è bisogno che corri qua -. Guardai il mio riflesso sullo schermo del cellulare e mi accorsi che ero davvero uno straccio. Raccolsi i miei capelli in una coda e poi uscii nel corridoio cercando il bagno. Quando riuscii a trovarlo mi lavai la faccia e cercai di sistemare i miei vestiti che erano un po’ stropicciati. Appena uscii dal bagno incrociai Harry che a passo veloce andava verso la mia stanza. –ehi tranquillo! Non correre … - -Ele! Come stai?!- -sto meglio … dov’è Luna?- - l’hanno messa nella stanza accanto alla tua-. Mi incamminai verso la stanza e quando la aprii vidi la mia piccolina rannicchiata tra le coperte con delle bende su quasi tutto il corpo e un gesso al braccio. Quando spostai lo sguardo vidi Zayn che le teneva la mano. –Zayn?- disse Harry. –mi dispiace tanto! Davvero dovevo essere più attento ma vi giuro che non l’ho fatto apposta!- -lo so … - risposi solamente. Avevo pensato di consolarlo dicendogli qualche parola in più, ma non ci ero riuscita. Andai da Luna e le accarezzai i punti del viso non coperti dalle bende. Sembrava così fragile e innocente ma in realtà non lo era. Era forte perché resistere a un colpo del genere non era da tutti! –buongiorno!- disse un infermiera entrando. –siete i fratelli?- chiese lei. –no … io e lui siamo i genitori … -dissi indicando me ed Harry. Ero diventata un po’ rossa in viso. Nessuno mi riteneva una madre, neanche di vista e questo solo perché ero molto giovane ma non significava che non fossi matura. –oh scusate .. –disse lei dirigendosi verso la piccola. Le provò i battiti del cuore e poi le tolse alcune bende per vedere delle ferite. Erano rosse e sembravano bruciare molto, ma infondo erano semplici sbucciature. –è tutto a posto. Tenete pulite le ferite canbiandole le bende,  può darsi che quando si sveglierà abbia giramenti di testa, nausea o febbre ma è normalissimo. Per quanto riguarda il braccio potrebbe darle un po’ fastidio ma fate attenzione che non dia peso sul gesso o potrebbero esserci alcuni problemi. Ora potete portarla a casa-  disse sorridendo -grazie mille- le dissi prima che uscisse. Stavo per prenderla in braccio quando Harry mi fermò. –lascia faccio io- mi disse sorridendomi dolcemente.
Quando entrammo nel mio appartamento sentii una vocina provenire dalle braccia di Harry. –ehi Luna come stai?- le chiesi. –mi fa tanto male la testa- disse toccandosi la fronte. –si è normale. Hai fame?- -no … -. Harry la mise dolcemente sul divano e poi si sedette accanto a lei. Dopo dieci minuti di silenzio pensavo si fosse addormentata di nuovo invece dopo sentii dei singhiozzi e capii che stava piangendo. –ehi che c’è?- le chiese Harry. –mi gira tutto. Mi fa male … - -cerca di dormire …- intervenne Zayn che per tutto quel tempo era rimasto su una sedia in cucina in silenzio. –non sentirti in colpa Zayn. Non è stata colpa tua- gli dissi passandogli accanto per andare a farmi un tè caldo. –e come va il braccio?- le chiese Harry. –mi da fastidio questo coso … - rispose lei picchiettando il gesso  -lo so ma è per il tuo bene- le risposi io. Luna non voleva addormentarsi, diceva che stava troppo male e che non riusciva a rilassarsi. –mamma fai qualcosa!- -mi dispiace tesoro ma non posso fare niente. Ti prego prova a dormire. Vuoi una coperta?- -no! Non voglio avere più male!- mi rispose fredda. Era strana, non mi aveva mai risposto così. Aveva così tanto male che diceva cose senza pensare, ma non me la presi perché sapevo che non lo faceva con cattiveria. –non so cosa fare Luna! Non posso farci niente … - -mamma sei cattiva!- i miei nervi stavano per saltare. Mi irritava parecchio quando si comportava così. –cattiva! Cattiva!- continuava a ripetermi. –ti prego sta zitta! Zitta! Non so cosa fare con te!- le risposi. Ok forse avevo esagerato a parlare in quel modo a una bambina che non sapeva quello che diceva, ma non ero una persona con molta pazienza e quando la perdevo diventavo acida. –voglio il mio papà! Voglio papà!- -smettila Luna!- -perché?! Voglio lui non te!-. Alla sua ultima frase stavo veramente per esplodere ma per fortuna Harry mi venne accanto e mi sussurrò all’orecchio: -stai tranquilla passerà. Sta solo un po’ male … - -grazie! Se non ci fossi tu l’avrei già lanciata giù dal balcone!- gli dissi ridendo. –perché ridi?! Voglio ridere anche io!- mi disse Luna -ridi allora!- le risposi fredda. –come faccio se non mi fai ridere! Cattiva!- . Mi stava davvero per far esaurire la pazienza quando Harry mi strinse la mano e mi mimò un semplice “calmati”. Dopo poco cominciò a piangere come una pazza. Il colpo in testa non le aveva di certo fatto bene. –che hai ora?- le chiese Zayn delicatamente prendendola in braccio. –mamma non mi vuole bene! È cattiva!-  -no non è cattiva … è solo un po’ stanca delle tue lamentele- -ma io sto male!- -se dormi ti passa tutto-  -ma non voglio dormire!- -invece si … dai lo fai per me?- -si ma solo per te …-. Zayn la rimise sul divano e lei chiuse gli occhi cercando di addormentarsi. Continuava a rigirarsi e ogni tanto si lamentava per il braccio ma dopo quasi un ‘ora finalmente si addormentò. –grazie Zayn, sei un angelo! Si sta così bene senza di lei!- -Elena!- disse Harry stranito. –che c’è?!- -è tua figlia!- -ma è una gran rompi palle quando si comporta così… - gli dissi con un sorrisetto. –ha preso tutto dal padre .. –continuai. –ah senti chi parla! Quando ti arrabbi stanchi da morire sai! Diventi proprio “pesante” come lei- mi disse ridendo lui. –beh Harry io vado a casa. Devo aiutare mia sorella con un progetto di scuola … - gli disse Zayn. –progetto?- -si del sistema solare… che palle … ma ormai ho detto di si e non posso deluderla- -ok allora ci vediamo dopo-. Zayn se ne andò e io ed Harry rimanemmo soli con la piccola. –davvero ti stanco?- chiesi imitando la voce di una bambina triste. –oh… no stavo scherzando!- . Mi misi a ridere per la sua affermazione, anche se era una cosa stupida non voleva che ci rimanessi male e questo mi piaceva. –stavo scherzando anche io! So che non stanco le persone!- -ma mocciosa che non sei altro!- disse lui ridendo e poi prendendomi a cuscinate. –ehi ehi non è giusto io non sono armata!- presi un cuscino e glielo sbattei in faccia. Cominciai a correre per la casa cercando di evitare i suoi colpi, ma il più delle volte non ci riuscivo. Era da tempo che non ridevo così. Da circa tre anni, da quando non stavo più con lui.  Era la mia fonte di felicità, di divertimento, di risate ma era anche la mia fonte di tristezza e amore. Era tutto per me… Ad un certo punto lasciò cadere il suo cuscino: -mi arrendo!- disse e così lasciai anche io cadere a terra il cuscino. Lui si avvicinò e sentii il suo respiro caldo sulle mie labbra. Fu un bacio lungo con diverse interruzioni per riprendere fiato ma era stato dolce e passionale. La sua lingua cercava disperatamente la mia e io lo stesso. In quel momento capii davvero che ci amavamo ancora, non c’erano più dubbi ma ancora non potevo fidarmi di lui completamente. In passato mi ero fidata di lui. Risultato? Dolore immenso. Non volevo capitasse di nuovo e quindi dovevo andarci piano. Mi staccai velocemente da lui e mi andai a sedere in salotto su una poltrona. Lui era stupito dal mio gesto. –perché ti comporti così?- -non voglio fare lo stesso errore del passato- -neanche io ed è per questo che sono qui, ed è per questo che sono cambiato! Ma tu devi darmi la possibilità di dimostrartelo- - trovalo tu il modo … - -come faccio se ogni volta tu mi fermi o metti le distanze?- -forse perché questo non è il modo adatto … - -ma io non ne conosco altri!- -beh imparali … - gli dissi cercando di mantenere la calma. –non so che cos’hai e non riesco a capirti ma in fondo non ci sono mai riuscito- -non posso dirti io come fare. Posso solo dirti che questo non è il modo che cerco e con cui voglio essere conquistata … - -e allora come?!- -boh. Per esempio essendomi amico, capendomi, consigliandomi, non voglio baci ma solo abbracci. Vorrei che uno sensibile e generoso … - -non mi stai descrivendo. Stai descrivendo la figura di un migliore amico ma non del tuo ragazzo … - si forse aveva ragione, avevo mescolato le due cose. –non posso esserti amico perché sento e sentirò sempre qualcosa di diverso per te- mi stava quasi supplicando con gli occhi di riflettere a ciò che stavo dicendo. –tipo Louis è tutto quello che ti ho elencato prima … - dissi un po’ ansiosa della sua risposta  -Louis … beh lui è il tuo migliore amico ed io no! Non posso essere come lui … però sembra corrisponda a ogni tuo desiderio perciò vai da lui! Vivi una vita con lui ma ricorda che Luna è mia e non sua- -ma Harry io voglio te! Solo … - -solo che io non sono come lui!- terminò la frase nel modo più sbagliato che poteva così cercai di calmarlo. –tu sei l’unico per me e lo sarai sempre … - -a me non sembra proprio… - -non essere così testardo!- -ma io sono così! E sono anche così … - disse spingendomi verso il muro e procurandomi un gran dolore alla schiena. Mi baciò con più passione e con più forza del solito. Sapevo che era arrabbiato ma invece di mandarlo via, strinsi i suoi ricci tra le mie mani. Si avvicinò ancora di più alzandomi da terra ed io per non cadere avvolsi le mie gambe al suo bacino. Io intrufolai una mano sotto la sua maglietta per sentire il calore del suo corpo. –ehi non dicevi che volevi andarci piano?- disse con un sorrisetto malizioso. –si è vero … - dissi calma togliendo le mie gambe dal suo bacino e cercando di spingerlo via. –ma io non avevo finito!- -mi dispiace- dissi facendo una vocina sarcastica.  
Luna si era risvegliata e aveva cominciato a piagnucolare. –mamma!- -arrivo! Perché piangi?- -ho fatto un sogno … - -dimmi- anche Harry arrivò e si sedette accanto a me. –ho sognato che Harry … beh che Harry era mio papà … è vero?- io ed Harry ci guardammo. Cosa potevamo dirgli? La verità o una solita bugia che in futuro avrebbe creato altro che problemi … 
   
 
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