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Autore: Yasha 26    26/11/2013    11 recensioni
Qui seduto ai piedi del tuo letto, come ogni notte degli ultimi dieci anni, ti osservo dormire.
Per secoli la mia anima ha pianto lontana da te amor mio. Non ho rivisto il tuo volto per oltre cinquecento anni. Poi come se nulla fosse sbuchi sulla mia strada, piccola e indifesa, inseguita da uno yōkai di scarso rango. Mi chiami, mi riconosci, poi svieni.
Da quel giorno non mi sono più staccato da te, con la speranza che ti ricordi ancora di me, della nostra vita insieme, del tuo passato. Che la tua anima mi riconosca e ti faccia ritornare come un tempo, la yasha più potente mai esistita, la mia sposa e la mia regina, la regina del regno degli yōkai....
Tu non sai neppure chi io sia, o almeno non sotto questo aspetto. È solo il tuo cuore a riconoscermi anche dopo cinquecento anni. La tua mente vive nel presente, come Kagome Higurashi, bellissima sedicenne e studentessa liceale.
Come sono lontani i giorni in cui eri la mia amata Himeyasha. Ma ti riavrò con me, ne sono sicuro!
STORIA IN REVISIONE
Genere: Romantico, Sovrannaturale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Nuovo personaggio, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: AU, Lemon, OOC | Avvertimenti: nessuno
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( testo tratto dalla canzone dei Within Temptation – SOMEWHARE )
 
 
Perso nell'oscurità
Spero in un segno
Invece c'è solo silenzio
Non riesci a sentire le mie urla?
Mai smettere di sperare
Ho bisogno di sapere dove sei
Ma una cosa è certa…
Sei sempre nel mio cuore

Ti troverò da qualche parte
Continuerò a provare, fino al giorno della mia morte
Devo solo sapere, qualunque cosa sia accaduta,
La verità libererà la mia anima

Perso nell'oscurità
Provo a trovare la via per casa tua
Voglio abbracciarti e non lasciarti mai andare
Spero almeno che tu sia in paradiso
Così che nessuno possa fare male alla tua anima
Vivo nell'agonia solo perché non so
Dove sei

Ti troverò da qualche parte
Continuerò a provare, fino al giorno della mia morte
Devo solo sapere, qualunque cosa sia accaduta,
La verità libererà la mia anima

Ovunque tu sia, non smetterò di cercare
Qualunque sia il costo, ho bisogno sapere

 
 
 
 
Parole che rimbombano nella mia mente. Ricordi persi nei meandri del mio cuore.
Qualcuno mi ha dedicato queste parole un tempo. Ma chi?
Sono così tristi che mi sento scoppiare il cuore di dolore.
 
 


 
 
-Kagome attenta!-         l’urlo di Mirei mi risveglia dai miei pensieri. Mi butto a terra per evitare di essere colpita da un…un…cosa diamine è?
Guardo la specie di lancia che si è conficcata nella porta di casa mia e rabbrividisco al solo pensiero che avrebbe potuto colpirmi in pieno.
Ma cosa accidenti sta succedendo?
-Mia carissima Himeyasha, ma quanto sei caduta in basso! Reincarnarti una misera umana. Che vergogna!-        pronuncia un tizio vestito con un kimono blu, un’armatura grigia, dei lunghi capelli bianchi raccolti in una coda e delle linee violacee sulle guance
Mi è terribilmente familiare. Ma chi può essere? E poi mi ha chiamata Himeyasha, come nel mio sogno. Che significa? Da dove sbuca questo tizio vestito da Halloween?
-Seigetsu cosa vuoi da lei?-        chiede Mirei parandomisi davanti
-Oh…ma tu sei la sorella di InuYasha, non ti avevo quasi riconosciuta travestita da umana. Cos’è…avete deciso di unirvi tutti agli umani adesso? Il casato di Inu no Taisho è caduto in rovina?-          dice scoppiando in una risata sprezzante
-Chiudi la bocca bastardo! Non pensare che ti lascerò via libera per farle nuovamente del male!-
-Io invece credo che farò come mi pare, stupida cagna!-        risponde lanciando verso la mia amica una specie di ragnatela, che lei para con…una spada? E da dove diavolo l’ha tirata fuori?
-Mirei ma che sta succedendo?-        chiedo in preda al panico
Non ho capito nulla di quello che si sono detti, ho solo capito che parlavano di me, ma non capisco perché mi chiamano Himeyasha.
E poi, Mirei non era la cugina di InuYasha? Perché questo Seigetsu ha detto che è sua sorella? Mi hanno mentito?
-Non è il momento Kagome! Entra in casa e non uscire. Ti prego fai come ti ho detto. Ci penserà Shi a proteggerti!-       mi ripete lei
-Shi? Proteggermi? Io non capisco. E poi non posso lasciarti sola con questo pazzo! Potrebbe farti del male!-
-Tranquilla non mi succederà niente, ma solo se non devo proteggerti! Quindi entra dentro! Ora!-      ordina perentoria
Annuisco perché non voglio esserle d’intralcio, rientro in casa e mi precipito alla finestra.
D’un tratto i capelli di Mirei iniziano a svolazzare anche se non c’è vento. Un alone rosso l’avvolge e quando scompare il suo aspetto è cambiato. Anche lei ha i capelli argentei come quel tizio, un lungo kimono bianco a fiori e i segni sul viso, i suoi però sono rossi.
Non riesco ancora a credere ai miei occhi. Ma sto ancora sognando forse?
No, è più un incubo che un sogno!
-Riprendere il tuo aspetto non servirà a renderti più forte di me!-    l’avverte quel tipo
-Lo so. Ma ti terrà impegnato per un po’!-       risponde lei lanciandosi all’attacco
È di una velocità mostruosa! Lo sta attaccando con le mani, ma come ci riesce? Le sue unghie sono diventate lunghissime, come…artigli. Lui però respinge i suoi colpi con una lancia apparsa nelle sue mani.
Ma da dove le tirano fuori le armi questi qui? Dal nulla???
-Kagome ma che succede?-      chiede mia mamma venendomi vicino
-Non ne ho idea mamma! Non lo so proprio!-      rispondo confusa, tenendo lo sguardo fisso su quei due
È strano da capire anche per me però…vedere queste scene di lotta mi crea strani formicolii alle mani. Ho come la voglia di prendere parte al loro combattimento, perché?
-Non farmi perdere tempo inutile donna! Devo riprendermi ciò che è mio!-        urla furioso quel Seigetsu
-Hime non è tua! Lei è la moglie di InuYasha! Appena saprà che sei qui ti ucciderà come non ha potuto fare 500 anni fa!-     replica Mirei
La…moglie…di InuYasha? E’ sposato? InuYasha è sposato?
Mi si sta rivoltando lo stomaco.
Vorrei tanto capire chi sono questi due che si battono davanti casa mia e per quale motivo!
-Prima di essere la moglie di quell’idiota lei è mia sorella. Il nostro sangue ci unisce! Lei è mia!-
-Tua sorella? Che diamine dici? Sei pazzo!-
-Non sono pazzo. Sono figlio illegittimo di InuShikō (*), il padre di Himeyasha, e di una yasha kumo (**). Quel bastardo mi ha disconosciuto perché mia madre non era una inu-daiyōkai come lui, ma il sangue che scorre nelle mie vene è lo stesso di quello di Hime.-
Kumo? Inu-daiyōkai? Che accidenti sono???
-Non credo alle mie orecchie! Ma se è tua sorella perché la vuoi morta? Perché?-
-Perché lei ha rifiutato di sposarmi. Per questo deve pagare! Sono anni che ci tento ma tuo fratello me lo ha sempre impedito. Ma oggi è lontano e non tornerà tanto presto. Posso vendicarmi per ciò che mi ha tolto quella maledetta! Le terre di InuShikō dovevano essere mie di diritto, non sue!-
-Ripeto ciò che ho detto…tu sei pazzo! Vuoi sposare tua sorella e come se non bastasse vuoi farle pagare colpe che non ha. Dovresti prendertela con InuShikō non con lei!-
-Non sono affari che ti riguardano! Togliti, o dovrò uccidere anche te!-       la minaccia lui puntandole contro la lancia
-Non ci penso proprio!-
-Allora morirai anche tu!-
Finita la discussione i due riprendono la lotta. Si scambiano colpi violentissimi. Fatico a seguirli tanto sono veloci.
Mille pensieri mi vorticano in testa. Ammesso che, come penso, si rivolgano a me, perché chiamarmi Himeyasha? E poi sbaglio o Mirei ha detto che InuYasha e Seigetsu si sono scontrati 500 anni fa? Ma come è possibile? Entrambi hanno l’aspetto di due ragazzi giovanissimi.
La testa sta per esplodermi da tutte le domande che mi sto ponendo in questo momento.
-Aaaaah! Demoni! Ci sono due demoni nel nostro giardino!-       urla mio nonno ripresosi dalla paura del terremoto e affacciandosi con me alla finestra
Demoni? Ma certo, demoni! Quelli che hanno nominato prima sono demoni  mitologici.
Quindi InuYasha, Mirei e questo tizio sono…inu-yōkai? Com’è possibile? I demoni non esistono! Eppure ne ho due proprio di fronte a me.
Mi sento sconcertata dall’idea di avere un fidanzato demone. E se fosse pericoloso?
-Nonno ma dove vai?-       gli chiede mio fratello vedendogli prendere degli o-fuda
-Vado a scacciarli via!-         urla lui invasato, come se dei semplici pezzi di carta servissero contro quei due mostri
-Tu non  ti muovi da qui nonno!-      gli ordino ricordando le parole di Mirei di non uscire da casa
-Ma sono un sacerdote! È mio dovere scacciare quelle creature demoniache!-
-Non possono fare nulla le tue pergamene nonno!-    insisto io strappandogliele dalle mani
Ci manca solo che esca fuori a farsi ammazzare!
I mei occhi ritornano alla scena oltre la finestra. Vedo Mirei in difficoltà. Non riesce a tener testa a Seigetsu. Ma perché non usa la spada per attaccare oltre che per difendersi?
Mi sento così impotente in questo momento. Vorrei poterla aiutare ma come posso fare? Sono troppo debole rispetto a loro e non ho nessuna arma. InuYasha ma che fine hai fatto?
“Pronuncia il mio nome padrona!”
-Cosa?-     chiedo a mia madre accanto a me
-Io non ho parlato Kagome.-       mi dice lei
-Ma io ho sentito…-
“Chiamami e io verrò a te!”    sento nuovamente
Ma lo sento solo io? Chi è che mi parla?
“Chiamami padrona, chiamami…”     ripete la voce
E io non so perché ma un nome sgorga automatico dalle mie labbra, come se riconoscessi la voce che mi ha chiamata.
-Shi…-       sussurro tra le labbra
Vengo subito scossa da un brivido e da un forte dolore alla mano destra. Mi guardo la mano e la trovo insanguinata.
-Kagome che hai fatto?-       domanda mia madre preoccupata
-Io…non lo so.-       rispondo stordita da tutte quelle cose assurde che hanno visto i miei occhi
“Adesso sono di nuovo in te mia padrona.”       sento provenire dalla mia mente
“Chi sei?”
“Sono Shi no Yume, la tua spada.”
“La mia spada? Ma quando mai ho avuto una spada io?”
“Nella tua vita passata lo ero.”
“Nella mia vita passata? Allora Himeyasha sono proprio io?”
“Sì mia signora. Ed è bello ritornare a servirti e combattere insieme!”
Non sono capace di proseguire questo dialogo così assurdo. È assurdo. È tutto assurdo!
Vedo Mirei in difficoltà. Quel mostro è forte e anche disgustoso. Lancia ragnatele ovunque, che non fanno che intralciarla nei movimenti.
-No Mirei!-        grido vedendola scaraventata contro il Goshinboku
Seigetsu l’ha imprigionata in una ragnatela resistentissima contro al tronco dell’albero sacro.
-Sei finita!-        gli sento pronunciare puntando la lancia verso la sua gola
-No! Fermo!-          urlo precipitandomi fuori
Non riesco più ad osservare tutto senza far nulla!
-Va dentro Kagome!-        supplica Mirei guardandomi preoccupata
-Oh no…Kagome…ti chiami così adesso giusto? Resta qui con noi, così vedrai morire la tua migliore amica…-
-Ti prego non farlo! È me che vuoi no? Io sono qui, non ucciderla!-       lo prego disperata
-No maledizione! Che ti salta in mente stupida?-
-Sssh Mirei…mi interessa ciò che dice.-       risponde lui spostando la sua attenzione su di me
-Dimmi un po’ Himeyasha…se io la lascio libera, tu che fai in cambio per me?-       domanda Seigetsu con un tono che non mi piace per niente
-Quello che vuoi, ma lasciala andare e non chiamarmi in quel modo! Il mio nome è Kagome!-
-No no no piccola umana. Il tuo nome è Himeyasha e sei la mia sorellina. Ora verrai con me e mi consegnerai le terre che mi spettano di diritto essendo l’unico figlio maschio di quel bastardo di nostro padre.-     spiega avvicinandosi
-Non so di che accidenti stai parlando ma se è quelle terre che vuoi prenditele e lasciaci in pace!-
-Non è così facile. Tu devi essere mia per prendermi quelle terre o nessun sovrano mi vedrà mai come tale, ma solo come un vile usurpatore. Non voglio essere attaccato dai loro eserciti per impossessarsi delle terre che tanto bramo, quindi diventerai mia moglie, dopo di ciò ti ucciderò senza tanti ripensamenti!-     spiega sorridendo malvagiamente
-Sei un maledetto bastardo! Kagome non fare come dice ti prego! Tu sei già sposata con InuYasha! Scappa con Shi a cercarlo, sbrigati!-
-Sta zitta sgualdrina!-        grida Seigetsu dandole un pugno e spaccandole un labbro
-Mirei! Sei un vigliacco! Come puoi picchiare una donna, legata per giunta?-        
-Sapessi quanto me ne importa! I miei interessi sono altri! Per quanto riguarda InuYasha non è più tuo marito da quando ti sei uccisa e reincarnata nel corpo di questa umana insulsa! Se fosse stato di una yasha sarebbe stato più allettante, ma pazienza, me lo farò piacere ugualmente.-
-Io non capisco di che accidenti state parlando! Come posso essere un’altra? Mi state solo confondendo!-      urlo esasperata
-Allora ti rinfresco io la memoria! Tu sei la reincarnazione di Himeyasha, figlia del potente InuShikō, sovrana delle terre dell’est e del regno dei demoni in quanto consorte di InuYasha, figlio di Inu no Taisho. Ti sei uccisa lasciando così i tuoi possedimenti in mano a quel dannato di InuYasha che ti sta dietro solo perché sei la reincarnazione della sua povera mogliettina, altrimenti non ti penserebbe nemmeno e…-
-Non è vero! Kagome non ascoltarlo!-     lo interrompe Mirei
-Oh sì che è vero! E anche tu sei sua amica solo perché Hime era più di una sorella per te. Nessuno ti vuole perché sei Kagome, ma perché eri Himeyasha, monarca dello Yokai no Sekai. Io rivoglio le mie terre, quelle che hai lasciato a InuYasha. Sono mie! Le rivoglio!-     ringhia minaccioso mutando il colore dei suoi occhi in un rosso rubino che mette i brividi
-Battiti con mio fratello allora! Appartengono a lui adesso. Lasciala in pace Seigetsu!-
-Himeyasha è ritornata in vita quindi le terre ritornano sue per le leggi del nostro mondo. Oltretutto, io voglio lei! Deve pagare per avermi rifiutato, come nostro padre! Mi apparterrai come moglie a tutti gli effetti finchè io non dirò basta. A quel punto la morte ti sembrerà un sollievo!-
-Scordatelo! Io non sono di nessuno! Né tua né di InuYasha!-     ribatto innervosita
Qui parlano come se io fossi un oggetto! Sono di InuYasha, sono di questo tizio…ma che hanno nel cervello? Io sono mia e basta! Il fatto di amare InuYasha è un’altra questione, ma io non sono proprietà di nessuno.
-Invece lo sarai, o la sgozzo in un’istante! Scegli Himeyasha…-           minaccia spingendo la lama della lancia sul collo di Mirei che inizia a sanguinare
-Maledetto stronzo!-        replico stringendo i pugni dalla rabbia
-Grazie del complimento…allora? Mi segui di tua scelta oppure faccio rotolare via la sua testa e ti porto via con la forza?-
-Non mi pare di avere molta scelta. Va bene…ti seguo.-     mi arrendo infine
-No Kagome!-        mi chiama Mirei mentre mi allontano con lui
Non ho altra scelta se non voglio vederla morire. Oltretutto voglio cercare di capire meglio che cosa sta succedendo. Ho troppe domande senza risposta.
 
 
 
                                                                              ********************
 
 
 
-Maledizione! Sparite tutti dalla mia vista! Kongo so-ha!-       urlo lanciando il mio colpo ai demoni che mi sbarrano il passaggio per il Ningen no Sekai
Sono stati mandati apposta per farmi perdere tempo! Più ne uccido più ne compaiono.
-Accidenti a te bastardo!!-       impreco contro Seigetsu lanciando colpi su colpi
Devo correre da Kagome! Sono sicuro che Mirei non riuscirà a tenergli testa per molto. Quel maledetto è forte quasi quanto me. Solo Hime è più forte di noi due. Se solo si risvegliasse e utilizzasse Shi.
Mai più di adesso sono grato a quella spada di proteggerla. Per quanto la odi so che è una fedele alleata per Himeyasha. Vorrei tanto capire cosa lega quelle due.
-InuYasha!-         mi chiama uno dei miei fratelli
-Hoshimaru! Pensaci tu a questa feccia! Io devo salvare Kagome!-
-Kagome?-     chiede confuso mentre colpisce i demoni che ci attaccano
-E’ il nome della reincarnazione di Himeyasha.-      spiego senza perdere di vista l’oni con cui sto combattendo
Un po’ ostico il dannato!
-Allora è Kagome il suo nome…-      sussurra pensieroso
-Li lascio a te! Io corro da Seigetsu.-          affermo ignorando la sua  frase priva di senso per me
Con un unico colpo elimino l’oni per correre al passaggio dimensionale che unisce i due mondi.
Appena arrivo nel mondo di Kagome il panico mi assale. Vedo una confusione pazzesca per le strade. Alcuni edifici sono crollati. Sembra ci sia stato il terremoto.
Non curandomi delle urla di aiuto degli umani mi precipito da Kagome. Più mi avvicino più l’odore del sangue di mia sorella mi mette ansia.
-Mirei!-      urlo atterrandole accanto
I familiari di Kagome le sono intorno e cercano di liberarla dalle ragnatele di Seigetsu.
-InuYasha liberami! Dobbiamo correre da Kagome!-
-Correre? Dov’è?-
-Seigetsu l’ha portata via! Perdonami fratello…-       mi dice dispiaciuta mentre la libero con Tessaiga
-Non preoccuparti. Lo avevo messo in conto. Seigetsu è troppo forte per te. E’ già un miracolo che tu sia viva Mirei.-
-Lo sono grazie a Kagome. Se non fosse stato per lei sarei già decapitata da un pezzo.-     mi spiega massaggiandosi il collo
-Tu…sei davvero il nostro InuYasha?-     mi chiede sua madre osservandomi stranita
Ah è vero. Ho mantenuto il mio aspetto da inu-daiyōkai. Ma tanto che senso avrebbe ormai nascondersi?
-Sì signora. Sono io.-
-Rispondi demone malvagio…che hai fatto alla mia nipotina?-      urla suo nonno lanciandomi addosso dei pezzi di carta che solo ora riconosco come o-fuda
Dovrebbero purificarmi secondo lui?
-Io non le ho fatto nulla, anzi l’ho sempre protetta in questi anni.-
-Non ci credo! Siete tutti malvagi voi esseri! Lo sapevo che avevi qualcosa che non va. Me lo sentivo!-
-InuYasha dov’è mia figlia adesso? Quel tizio è pericoloso non è così?-      mi  chiede sua madre ignorando le proteste del vecchio
-Purtroppo sì. Ma la ritroverò e la riporterò qui sana e salva. Ne va della mia vita stavolta!-
-Lo so. Ho sentito tutto prima, lei è un demone. Ora mi spiego molte cose di quando era piccola. E anche se ancora fatico a crederci…lei rimarrà sempre la mia bambina. Trovala, ti prego.-   
-Lo farò signora Nodoka, sia certa che lo farò! Andiamo Mirei!-            le dico alzandomi in volo per cercare l’odore di Kagome e Seigetsu
 
La cerchiamo in lungo e in largo ma in tutto il Giappone non sembra esserci traccia di loro due.
-Forse l’ha portata fuori da questo paese. Magari nel luogo in cui si è nascosto in tutti questi anni.-      suppone Mirei
-Se così fosse come la troviamo? Abbiamo un ottimo fiuto ma non così sviluppato da sentirla a centinaia di miglia di distanza.-        non posso che constatare ferendomi il labbro con le mie zanne dalla rabbia
-Shi non c’era più in casa di Kagome.-      mi fa notare lei
-E allora?-
-Dimentichi che io ho Jinsei no Yume? La gemella di Shi?-      mi ricorda mostrandomela
-Non capisco dove vuoi arrivare Mirei.-
Sapesse quanto me ne importa della sua stupidissima spada incapace di tagliare anche un capello.
-Jinsei è in grado di trovare Shi. Oltretutto se Shi è con Kagome vuol dire che si nasconde nel suo corpo, come Jinsei fa con me.-
-Io non  riesco a capire queste maledette spade! Come diavolo fanno ed entrarvi nel corpo e a sbucare quando volete?-
-“Sei un cane davvero molesto sai demone?”-       pronuncia una voce a me sconosciuta
-Chi ha parlato?-
-E’ stata Jinsei.-      mi spiega mia sorella
-Anche la tua spada parla?-      chiedo sorpreso
-“Certo che parlo anche io. Il fatto che non uccido come mia sorella non vuol dire che io sia da meno!”-
-Ehi spada…se sai dov’è Kagome dimmelo subito!-    le ordino scontroso
-InuYasha! Non maltrattare Jinsei! Lei è l’unica che può aiutarci, porta rispetto.-      mi rimprovera Mirei
-Voi e le vostre stupide spade! Volete spiegarmi una volta per tutte come funzionano questi aggeggi mostruosi pieni di teschi?-   ( se non ricordate com’è Shi controllate qui . Jinsei è uguale a lei solo di colore argento chiaro )
-“Siamo spade speciali. Non siamo maledette come credi tu. Noi siamo state create da Totosai, colui che ha forgiato le spade della tua famiglia. Siamo state plasmate col sangue di Himeyasha. Entrambe siamo legate alla nostra padrona a doppio filo. Sappiamo dove si trova e conosciamo i suoi pensieri. Facciamo parte del suo essere.”-      spiega Jinsei lasciandomi perplesso
-Ma è una pratica vietata forgiare le spade col proprio sangue! Non ci credo che Totosai lo abbia fatto!-      esclamo scettico
-“E’ vietato solo perché la spada creata col sangue del padrone può impazzire e ritorcersi contro il chi la impugna. Ma la nostra padrona è uno degli yōkai più forti esistenti e sa ben gestire noi e se stessa. Totosai lo sa e quindi ha acconsentito a forgiarci per lei.”-
-Ma perché Hime non mi ha mai rivelato questa cosa?-
-“Perché noi nasciamo dal tuo rifiuto per lei. Quando l’hai cacciata via in quel modo si è sentita una debole ragazzina incapace. Ha iniziato dei duri allenamenti per forgiare il suo corpo e il suo carattere. È in quel periodo che ha conosciuto Seigetsu. Loro due si allenavano notte e giorno. Non ti ha parlato delle nostre origini per non  farti sentire in colpa.”-
-Voi sapete di Seigetsu? Raccontami tutto quello che sai Jinsei!-
-“C’è poco da dire. La padrona vedeva in lui un amico sincero, qualcuno che l’apprezzasse per ciò che era, ma quando Seigetsu ha cominciato ad interessarsi a lei chiedendole addirittura di sposarlo si è allontanata ritornando dal padre.”-
-Quindi…non hanno mai avuto una relazione?-      chiedo sperando in una risposta negativa
-“Certo che no. La padrona ha sempre amato te, stupido idiota!”.-         risponde togliendomi un macigno dal petto
Lei non è stata sua. Non lo è mai stata. Non mi ha mentito su questo.
-Sta tranquilla che quando questa storia finirà mi pagherai cari i tuoi insulti. Sei peggio della tua gemella! Ora dimmi dove si trova Kagome. Subito!-        le ordino stanco delle chiacchere
È ora di agire!
 
 
 
                                                                              *********************
 
 
 
-In che guaio sono finita?-       mi chiedo osservando la porta della cella in cui mi ha imprigionata Seigetsu
Mi rannicchio in un angolo di questa gelida cella. Fa un freddo polare. Dove diamine mi ha portata?
InuYasha…chissà dove sei.
Se penso che in questi anni mi è stato vicino solo perché sono la reincarnazione di questa Hime mi sento morire.
Lui non ama me. Ama il ricordo della moglie che vede in me.
Non riesco ancora a credere che questa storia sia vera.
Io sono stata Himeyasha, un demone cane, moglie di InuYasha. Ma sarà vero?
Però ora che ci penso con calma…ho fatto degli strani sogni ultimamente. Che siano i ricordi di Himeyasha?
Se dovessi ricordare tutta la mia vita precedente che ne sarà di me come Kagome? Io…non sarei più umana, ma un…un demone?
-“Padrona, tu non sei mai stata un’umana.”-
-Ancora con questa padrona? Chiamami Kagome uffa! E poi che significa che non sono mai stata umana?-    domando alla spada che è rimasta dentro me
La mano che prima sanguinava copiosa sembra non aver mai subito alcun danno. Non c’è nemmeno un piccolo taglietto.
-“Perdonami ma sono abituata a rivolgermi a te così. Il tuo corpo non è umano. Solo agli occhi degli altri lo è. Il tuo sangue è più demoniaco che mai.”-
-Spiegati, che significa? Soprattutto spiegami come hai fatto ad entrarmi dentro e come riesco a sentire le tue parole. Le spade non parlano. Beh che nemmeno i demoni non esistevano, fino a poco fa, quindi tutto è possibile a questo punto.-
-“Io e un’altra spada, Jinsei no Yume, siamo state create allo scopo di proteggerti. Io attacco, Jinsei difende. Siamo state forgiate col tuo sangue per questo possiamo parlare, perché siamo diverse dalle altre spade. Seigetsu e tutti pensano che tu sia la reincarnazione della padrona, ma non è così. Tu “sei” Himeyasha, ma non lo ricordi. 500 anni orsono sei stata uccisa con l’inganno. Eri in attesa del tuo primogenito. Il traditore ti ha prima stordita prendendoti alle spalle, trafitta con me e infine ti ha gettata giù dal tuo palazzo. Sia io che Jinsei, regalata a Mirei prima della tua morte, abbiamo raccolto la tua anima e l’abbiamo spedita nel Ningen no Sekai. Con essa anche i ricordi e i tuoi poteri. Il sangue che ti lega a noi è servito per farti rinascere, non reincarnare. Kagome Higurashi non è mai esistita.”-
-Esisto eccome! Ho una famiglia splendida che ne è la dimostrazione!-      affermo irritata dalle sue parole
-“Non appartieni a quella famiglia. Non hai il loro sangue. Loro ti hanno semplicemente accolta nella loro casa quando eri in fasce. Ai nostri occhi hai l’aspetto della nostra padrona, proprio perché noi abbiamo deciso di nasconderti tra gli umani, aspettando che il tuo sposo ti trovasse.”-
-Non ci credo! Quindi…sarei stata adottata in pratica? E’ assurdo! E poi come potevate esser certe che InuYasha mi avrebbe trovata? Se non fosse mai accaduto?-
-“Non è un caso che vi siate rincontrati quel giorno in cui quel demone yoro ti ha attaccata. Sono stata io a far sì che si trovasse lì in quel preciso momento, notandoti.”-
-Il lupo? Allora il sogno era solo un ricordo di quello che è accaduto anni fa?-         comprendo improvvisamente
-“Esatto. Da quel giorno InuYasha ti è rimasto accanto, anche di notte, perché a causa dei tuoi enormi poteri, durante il sonno sfuggivi al mio controllo. Lui ti riportava ogni notte a casa sana e salva.”-
-Adesso mi spiego anche il sonnambulismo. Allora era lui a cambiarmi i vestiti sporchi? Oh cielo che imbarazzo! Mi avrà vista nuda?-
-“Nulla che lui già non conoscesse.”-
-Spiritosa!-
Mi sento più male di prima.
La mia vita è stata una farsa quindi? Non sono una Higurashi, ma non sono nemmeno Himeyasha al momento, quindi chi sono?
Mi stringo su me stessa dondolandomi avanti e indietro, devo calmarmi. Mi viene da piangere ma non è il momento.
-“Devi uscire da qui padrona. Seigetsu ti ucciderà appena avrà ottenuto da te ciò che vuole.”-    
-Bella scoperta Shi. Ma come diamine faccio ad uscire da questa prigione? Non c’è neppure una finestra.-        sospiro rassegnata guardando le imponenti mura della cella
-“Ti ricordo che hai con te una spada diversa dalle altre e oltretutto hai tutti i tuoi poteri, solo che non sai usarli. Colpisci il muro con un pugno.”-           propone lei
-Ma tu sei pazza! Vuoi che mi rompa una mano?-
-“Non accadrà. Fidati di me. Concentrati sul tuo pugno e colpisci la parete.”-
-Se anche ci riuscissi, non credi che fuori sarà pieno di guardie?-
-“No, perché Seigetsu non immagina che tu abbia i tuoi poteri demoniaci. Ti crede solo un’umana, dall’aspetto simile a Himeyasha.”-
-Dire che mi sento confusa da tutta questa storia è dire poco, però stranamente mi sembra tutto familiare. E va bene, proviamo a romperci qualche osso, in quel caso sarà colpa tua Shi!-          dico preparando a dare il pugno al muro
Oh Kami aiutatemi voi!
Dirigo il pugno con gran forza verso la parete dalla quale sono entrata e con mio enorme stupore tutto si frantuma come se avessi colpito un muro di sabbia.
-Oh cavolo!-      esclamo sorpresa
-“Te l’avevo detto padrona. Ora corri più veloce che puoi fuori di qui. I demoni avranno già sentito il frastuono provenire dalle prigioni.”-
-Se anche corressi con tutte le mie forze non credo potrei seminare dei demoni.-
-“Ma tu sei un demone! Coraggio corri! Stanno arrivando.”-     mi avverte lei
Malgrado la scomodità del kimono inizio a correre più veloce che posso, ma non basta a seminare dei demoni che mi hanno già raggiunta.
Accidenti, io oggi volevo solo vedere le lucciole, abbracciata ad InuYasha e invece mi ritrovo braccata dai demoni!
-Dove credevi di andare mocciosa? Pensavi di poter scappare con le tue misere forze?-      mi fa presente uno di loro che mi afferra per i capelli
-Lasciami mostro! Non toccarmi!-        sbraito cercando di liberarmi, inutilmente
-E’ inutile che ti dimeni tanto! Ora pagherai per aver tentato la fuga!-
-Aiutami Shi!-        urlo disperata mentre mi trascina via brutalmente per i capelli
Appena la nomino la spada appare nella mia mano e mentalmente sento i comandi che mi da.
Alzo il braccio e tronco di netto la mano che mi tirava. Mi rimetto in piedi impugnando meglio che posso la spada.
-Ma che diavolo…da dove sbuca quella spada?-       chiede uno dei demoni osservando l’altro tenersi dolorante la mano
I suoni mi arrivano quasi ovattati, così come le immagini. Ho una gran confusione in testa, riesco solo a capire che con pochi colpi di spada elimino otto demoni, senza alcuna fatica, tagliandoli a pezzi come se fossero burro.
Ai miei piedi c’è una pozza enorme di sangue. Solo adesso mi risveglio totalmente dalla nebbia che mi aveva avvolta.
Cosa ho fatto? Li ho uccisi io? Come ho potuto? Erano pur sempre esseri viventi.
-“Non perderti in sensi di colpa che non devi avere! Stanno arrivando gli altri. Devi uscire subito da qui!”-    insiste Shi
Non posso che darle ragione e scappare più velocemente possibile. E’ incredibile come riesca a correre veloce adesso con Shi nelle mie mani, che però decide di scomparire nuovamente. Ma ancora più incredibile è il senso che mi scaturisce questa corsa…felicità, libertà, nostalgia, tristezza. Troppi sentimenti contrastanti che non so decifrare.
Da quello che capisco percorrendo i corridoi sono in un castello dall’aspetto medioevale. Prima quando sono stata portata qui non sono riuscita a vedere nulla perché Seigetsu correva alla velocità della luce. Non che io adesso vada più lentamente ma adesso riesco a seguire tutto quello che ho intorno senza difficoltà.
-“I tuoi poteri assopiti si risvegliano padrona. Stai per riottenere il tuo aspetto.”-
-Ne farei volentieri  a meno! Non voglio avere l’aspetto di un mostro!-     ribatto infastidita
-“Il tuo aspetto è sempre stato il più regale dello Yōkai no Sekai padrona.”-
-Non mi importa! Voglio essere una normale sedicenne non un demone!-
-Himeyasha!-       mi chiama qualcuno che ho già riconosciuto, ma non mi fermo
-Fermati!-       prosegue sbarrandomi la strada con la sua lancia
Sono costretta ad indietreggiare e a voltarmi trovandomelo di fronte.
-Ma tu guarda un po’…siamo fatte veloci eh? Allora non sei una semplice umana, stai per riavere i tuoi poteri demoniaci…interessante!-        sghignazza girandomi intono e riprendendosi la lancia
-Non puoi tenermi chiusa in questo castello Seigetsu. Voglio andarmene da qui! Se è le terre che vuoi te le donerò, ma non ho intenzione di diventare tua moglie!-        rispondo risoluta
Non voglio restare in questo posto un secondo di più. Mi mette i brividi questo castello.
-Non voglio che me le doni. Voglio prendermele, insieme a te!-        afferma avvicinandosi pericolosamente
-Ma io non voglio te! E poi santi Kami…Himeyasha era tua sorella! Come puoi voler tua sorella? È orrendo!-
-Non per me. Ho amato Himeyasha fin dal primo istante che incrociai  il suo sguardo, ancor prima di sapere di chi fosse figlia. Quando ho saputo che era mia sorella ho cercato di afferrare due piccioni con una fava: le mie terre e la donna di cui mi stavo innamorando. Non le avrei mai rivelato di essere suo fratello, avrei ucciso nostro padre con un inganno per toglierlo dai piedi  e l’avrei amata come un semplice uomo fa con la sua donna. Nello stesso tempo avrei riottenuto i possedimenti che InuShikō mi aveva negato. Ma Himeyasha mi rifiutò, proprio come lui, scomparendo dalla mia vita e sposandosi tempo dopo con quell’inetto di InuYasha. Accecato di rabbia gli ho dichiarato guerra ma nessuno dei due è riuscito a sconfiggere l’altro, così mi sono ritirato in attesa di rapirti in un momento più propizio. Poi non so che diamine è successo ma sei morta e con te anche la mia possibilità di entrare in possesso della mia eredità. Ma il caso ha voluto che ti ritrovassi e adesso sarai solo mia, anche con la forza, ti avrò solo per me! Il mio amore è diventato un odio profondo. Ti farò passare le pene dell’inferno per avermi rifiutato. È una promessa questa!-           minaccia avvicinando il suo viso al mio, ma lo scansa allontanandomi
-Chi ti dice che io te lo permetta?-
-Sarai costretta! Non hai la forza sufficiente per impedirmelo, non ancora per lo meno e io ho tutta l’intenzione di approfittarne.-
-Non te lo permetterò Seigetsu!-      esclamo chiamando mentalmente Shi che sbuca tra le mie mani, lasciandolo sorpreso
-Maledetta! Da quando hai con te Shi?-        chiede preparandosi all’attacco con la sua lancia
-Da quando mi hai trascinata qui. Non so nulla di combattimenti. Non ho ricordi di come si faccia ma se pensi che me ne starò con le mani in mano  a farti fare i tuoi comodi con me ti sbagli di grosso!-        rispondo attaccandolo
Shi mi guida coi suoi consigli su come attaccare, ma non è facile. Paro i suoi colpi e lui fa altrettanto coi miei.
Vorrei tanto ricordare come facevo quando ero Himeyasha.
Io non so combattere, cerco di arrangiarmi più che posso ma non credo potrò andare avanti così. Seigetsu è molto forte. Tenta sempre di ferirmi, il mio kimono sta diventando un colabrodo quasi. Se non fosse per gli avvertimenti tempestivi di Shi avrei già perso.
-Arrenditi Hime! Non sei ancora alla mia altezza!-         afferma facendo stridere le nostre armi
-Non ci penso neanche per sogno! Dovrai uccidermi per avermi!-         ripeto spingendo con più forza possibile la lancia rimasta incastrata alla spada
-Pazienza, lo ha voluto tu!-          replica lanciandomi una di quelle ragnatele che ha imprigionato Mirei
Purtroppo la prendo in pieno finendo a terra, sbattendo contro al muro. Ahi che male al braccio maledizione!
-“Padrona non arrenderti!”-         mi esorta Shi vedendomi in difficoltà
-Non…ce la faccio. Non sono abbastanza forte.-          le rispondo cercando di mettermi seduta, ma non è facile, ho le mani imprigionate da questo schifo
-Vedo che lo hai capito finalmente. Sai, guardandoti meglio devo ricredermi su ciò che ho detto prima perché…-           dice chinandosi vicino a me e prendendo una ciocca di capelli sfuggita all’acconciatura che li teneva su
La sua vicinanza mi infastidisce tantissimo! Ma non riesco a muovermi più di tanto.
-…anche se hai l’aspetto di un’umana non sei niente male. Mi eccitano questi capelli così scuri in contrasto con la tua pelle chiara…-         prosegue facendo scivolare un dito dal mio collo fino all’incrocio del kimono
-Non mi toccare! Mi fai schifo!-         gli urlo in faccia quando il dito cerca di infilarsi all’interno della scollatura del kimono
-Impediscimelo!-          mi provoca divertito mentre la sua mano si intrufola del tutto
-Lasciami! Non voglio, lasciami!-         strillo cercando di muovermi il possibile per allontanare almeno la sua mano dal mio seno, ma senza riuscirvi
-Non ti lascerò finché non sarò stanco di te. E credimi…non credo avverrà tanto presto!-        dichiara baciandomi e infilando la sua lingua nella mia bocca con prepotenza
Un conato di vomito mi assale nel sentire la sua saliva unirsi alla mia.
Un fiume di lacrime inizia a sgorgare fuori dai miei occhi quando l’altra sua mano libera inizia a slacciare l’obi del mio kimono.
InuYasha aiutami!
 
 
                                                                                              ********************
 
 
-Sei sicura che sia qui Jinsei?-       chiedo appena arriviamo nello Yōkai no Sekai
Non pensavo l’avrebbe portata qui. Ci sono appena passato lasciando Hoshimaru lottare contro quei demoni. Ma di lui e dei demoni non vi è nessuna traccia.
-“Sicurissima! È all’interno del castello di Seigetsu…a est. Fa presto, la padrona ha bisogno di te!”-         riferisce lei, e il mio cuore inizia a galoppare per la brutta sensazione che lo attanaglia
Volo talmente veloce da lasciare indietro Mirei. Devo sbrigarmi.
Impiego poco ed eccomi al castello di quel bastardo. Ovviamente ti pareva che non fosse circondato da demoni?
-Non ho tempo per voi! Meidō Zangetsuha!-       gli lancio contro facendoli inghiottire dal regno degli inferi insieme un pezzo del castello, anche se non era previsto
Questa tecnica non la uso mai proprio perché troppo potente e distruttiva, ma ho troppa fretta per occuparmi di ciò che mi sta intorno. So per certo che Kagome non si trova nell’ala del castello distrutto e tanto mi basta.
Seguo il suo odore che diventa più forte via via che mi avvicino. La mia ricerca è resa difficile da altri demoni che cercano di impedirmi il passaggio, purtroppo per loro inutilmente. Periscono tutti sotto i miei artigli.
Arrivo finalmente dove l’odore di Kagome è più forte buttando giù la porta che ci divide e quello che vedo mi fa ribollire il sangue nelle vene…Seigetsu sopra Kagome quasi del tutto denudata e in lacrime.
Non gli lascio nemmeno il tempo di capire che succede che già le mie mani stringono il suo collo.
-Fottuto stronzo. Ti uccido!-       ringhio a denti stretti
-Non così in fretta!-       sghignazza lui
Con un calcio al mio stomaco si libera dalla presa facendo poi un salto indietro e afferrando la sua lancia abbandonata a terra, mettendosi in posizione di difesa.
-Sei arrivato sul più bello accidenti!-          si lamenta rialzandosi a fatica i pantaloni
Maledetto! Stavolta lo uccido senza pietà! Sguaino Tessaiga pronto ad attaccarlo ma…
-I…nu…Ya…Inu…-        singhiozza Kagome  cercando di chiamarmi
Non perdendo di vista Seigetsu mi avvicino a lei e la libero dalle ragnatele di quel bastardo, apprestandomi a richiuderle il kimono. Sta tremando come una foglia.
-Kagome…sono qui.-       la conforto stringendola a me con una mano mentre con l’altra tengo ancora Tessaiga
Per fortuna sono arrivato in tempo perché non avverto in lei l’odore di Seigetsu, se non solo esternamente.
-Non credere che mi impedirai di riprendere da dove mi hai interrotto InuYasha. Lei è mia!-         
-Non è affatto tua dannato! Non ti permetterò di metterle addosso nemmeno il tuo sguardo perché morirai oggi! Stavolta non ti lascerò fuggire!-
-Lo vedremo!-          replica attaccandomi
Stando attento a Kagome faccio un lungo salto evitando il suo colpo e atterrando il più lontano possibile.
Con lei tra le braccia non posso lottare come voglio.
-Fratello!-       mi chiama Mirei raggiungendomi finalmente
-Occupati di lei!-            le dico lasciandola tra le sue braccia mentre parto all’attacco di Seigestu
-Non potrai sconfiggermi. Sono molto più forte rispetto 500 anni fa!-         dichiara attaccandomi con due lance invece che una
Questa maledetta mania di fare apparire le armi dal nulla inizia a infastidirmi!
Tenergli testa è più difficile di quello che pensavo. Para tutti i miei colpi e ne scaglia di sempre più potenti.
Ma non sarà questo a battermi! Come dissi a Hime una volta, non basta solo la forza fisica per vincere!
-Non sarai mai più forte di me Seigetsu! Tu non sei un daiyōkai. Sei solo un mezzo cane e un mezzo insetto insulso, ricordalo!-     lo provoco io volutamente
Ovviamente ottengo il risultato voluto.
-I ragni non sono insetti maledetto! Sono aracnidi e sono più forti di quello che credi!-           sbraita mutando il colore degli occhi e perdendo il controllo, attaccandomi quasi senza una logica
-Mi chiedo se tua madre abbia cercato di mangiare InuShikō dopo l’accoppiamento. Deve essere stato divertente!-      continuo io rincarando la dose
-Non nominare mia madre bastardo!-       ringhia ancora più furioso mentre il suo viso muta e appaiono le zanne di una ragno
-Il vero bastardo tra i due sei tu dato che non sei stato riconosciuto Seigetsu! Sei stato il divertimento di una notte!-
E qui perde del tutto il controllo assumendo la sua vera forma demoniaca.
-Ma che schifo!-        strilla Mirei disgustata
In effetti è davvero nauseante il suo aspetto. Un grande ragno bianco e peloso con la coda e le orecchie da cane. Che chimera disgustosa!
Dalla sua bocca esce un liquido verde che a contatto con il pavimento lo scioglie. Sembra lo stesso veleno di Sesshomaru e non mi stupirei di scoprire che lo è.
-Mi hai davvero stancato idiota! Adesso la pagherai!-          minaccia con una voce metallica, ancora più mostruosa del suo aspetto
-Vediamo un po’ che sai fare mostro.-          lo incito io, conscio che con questo aspetto i suoi movimenti saranno decisamente rallentati
Avanza verso me iniziando a sputare ragnatele intrise di veleno. Le evito tutte grazie a Tessaiga, però non ho pensato che quelle che scanso potrebbero finire verso Kagome. Infatti dopo averlo pensato è proprio quello che succede, ma prontamente Mirei la distrugge con Jinsei.
Più sollevato ritorno a concentrarmi su Seigetsu. Per adesso l’unico che attacca è lui, io mi difendo solamente dalle sue ragnatele velenose e questo non va bene.
Devo contrattaccare anche io o non ne usciamo più da qui. Il problema è che questo essere produce così tanto veleno che mi è impossibile tentare un attacco se non voglio essere liquefatto. Se quella roba verde scioglie le pietre non oso pensare che può fare con me.
Maledizione a questa ipotesi non avevo pensato quando lo provocavo!
-E’ tutto qui quello che sai fare, potente InuYasha? Scansare i miei colpi? Ahahaha così vincerò molto presto!-         ride divertito
In effetti non è una bella situazione. Devo attaccarlo subito o sono spacciato se vado avanti così.
Ma cosa posso fare per distrarlo almeno un secondo? Cosa?
-Seigetsu…sconfiggi InuYasha! Forza fratello, fallo per me così  sarò solo tua!-       urla improvvisamente Kagome rimessasi in piedi
Rimango scioccato dalle parole appena udite. Ma è impazzita? Vuole che sia io a perdere? Perché Kagome?
Anche Seigetsu come me sembra sconvolto da tali parole. La guarda allibito, ignorandomi del tutto. Ed è allora che capisco…
 
 
                                                                              ************************
 
 
InuYasha è in difficoltà. Quell’essere schifoso non gli lascia un attimo per attaccare. Devo aiutarlo. Ma che posso fare? Non riesco neppure a reggermi in piedi in questo momento talmente mi tremano le gambe.
Quando Seigetsu ha iniziato a spogliarmi mi sono sentita morire. Credevo che fosse la fine, soprattutto quando ha abbassato i suoi pantaloni mostrandomi ciò che avrei preferito vedere solamente nell’uomo che amo.
Proprio quando mi sentivo spacciata è arrivato InuYasha a salvarmi. E mai prima di allora sono stata più felice di vederlo.
Il suo aspetto era esattamente come quello del sogno. Con quelle tenerissime orecchie bianche sulla testa, la coda di lunghi e bellissimi capelli argentei, le linee viola sul viso, il kimono rosso scarlatto. In quel momento mi è sembrata la più bella delle visioni.
Il suo viso era piegato dalla rabbia. Nei suoi occhi potevo leggere tutta la preoccupazione di avermi trovata in quella squallida circostanza.
Per adesso non  voglio pensare a tutta questa strana storia di Himeyasha, i demoni, la rinascita o reincarnazione che sia. In questo momento c’è solo l’uomo che amo in difficoltà e devo aiutarlo.
Come illuminata dai Kami mi viene una pazza idea che spero funzioni. Devo distrarre Seigetsu in modo che InuYasha lo possa attaccare.
Ti prego InuYasha… comprendi il mio gesto!
Con estrema fatica mi alzo in piedi e prendo più fiato che posso. Fatti coraggio Kagome!
-Kagome ma che fai?-     mi chiede Mirei
La ignoro e urlo una frase che mi nausea dal più profondo solo per averla pronunciata, figurarsi pensarla.
-Seigetsu…sconfiggi InuYasha! Forza fratello, fallo per me così sarò solo tua!-      
Come sperato i due smettono di lottare e mi rivolgono entrambi sguardi penetranti.
InuYasha di dispiacere, Seigetsu di lussuria. Bleah che schifo!
Dai InuYasha svegliati accidenti! Capisci le mie intenzioni stupido!
-Himeyasha…ti sei finalmente accorta che il mio amore per te è superiore a quello di questo idiota?-          chiede Seigetsu pieno di speranza
Cosa gli rispondo adesso? Guardo InuYasha e vedo che si prepara a lanciare un attacco…menomale ha capito!
-Certo Seigetsu! Sono stanca di lui! Andiamocene via insieme, tu e io, per sempre!-          continuo con la mia sceneggiata quando finalmente ecco il tanto atteso colpo
-Kaze no Kizu!-          gli lancia contro InuYasha, avvolgendolo in luce gialla accecante, ma le cose non vanno come previsto
-Maledetta! Lo hai fatto per distrarmi!-         grida quel mostro lanciandosi contro di me, illeso, come se il colpo non lo avesse nemmeno scalfito
Mi è addosso con una rapidità incredibile, nemmeno Mirei è riuscita a fermarlo. Mi afferra per la gola sollevandomi da terra. No riesco a respirare accidenti!
-Adesso morirai!-           ghigna soddisfatto stringendo sempre di più
-Lasciala dannato!-          interviene InuYasha mozzandogli le zampe che mi stavano soffocando
Finisco a terra a tossire, soccorsa subito da Mirei. Il mio piano non ha funzionato porca miseria! C’ho solo quasi rimesso la vita!
-Mi hai scocciato adesso! Mi avete scocciato tutti! Al diavolo le terre di InuShikō…vi voglio tutti morti! Cominciando da te!-      esclama Seigetsu gettando inaspettatamente sopra InuYasha, che non  riesce ad evitarlo, una gran quantità di veleno che lo ricopre del tutto
-Noooo! InuYasha!-        lo chiamo urlando disperata, raggiungendolo
Non riuscirà a sopravvivere così! Devo aiutarlo subito, devo riuscire a spogliarlo prima che bruci, ma come posso fare senza bruciarmi io?
-Dove credi di andare piccola puttanella bugiarda? Ora tocca a te!-          mi avverte quel mostro prendendomi per un braccio con un’altra delle sue numerose zampe e scaraventandomi lontano da InuYasha
-No! Devo aiutarlo! Togliti di mezzo Seigetsu!-        dico rimettendomi subito in piedi
-Ormai sarà già bello che sciolto! Se fossi in te, più che della sua vita adesso mi preoccuperei della tua, che sta per cessare!-      
-Prima te la vedrai con me!-      interviene Mirei sfoderando gli artigli
-Oh che paura!-         risponde Seigetsu preparandosi a un nuovo attacco
Guardo il punto in cui c’è il suo veleno. Di InuYasha non vi è alcuna traccia. C’è solo una massa informe di liquido verde rappreso. Non può essere morto. Eppure…se così non fosse perché non si muove?
-InuYasha!-        lo richiamo sperando che mi risponda
-InuYasha? InuYasha, ehi la senti? Oh, mi sa di no mia cara Himeyasha. Non ti sente. Forse perché è già diventato una poltiglia irriconoscibile, ahahahah!-
-Maledetto. Maledetto!! Sei un maledetto Seigetsu!!!-      urlo iniziando a tremare dalla rabbia
Il pensiero che non rivedrò mai più InuYasha mi sta facendo scoppiare il cuore. Tremo senza riuscire a fermarmi. Mi sento bruciare dentro. Non riesco a contenermi. Il mio sangue sta ribollendo.
-Shi!!!-         strillo furiosa e accecata di dolore
Lei appare nella mia mano e subito smetto di tremare. In compenso una voglia incontenibile di sangue mi attanaglia lo stomaco.
Voglio il sangue! Voglio vedere fiumi di sangue scorrermi addosso come se fosse acqua!
-Oh cielo, Kagome che ti succede?-        chiede Mirei ma non l’ascolto nemmeno
Il mio obiettivo è un altro in questo momento e mi sta proprio davanti. E sorrido. Sorrido pregustandomi la sua morte, lenta e dolorosa.
-Che ti succede Hime? Ritorni al tuo aspetto demon…-       non lo lascio finire di parlare che con un colpo solo gli faccio fuori le sei zampe rimastegli
-E uno!-      inizio a contare soddisfatta
-Ma che accidenti…-        rantola con la faccia a terra, impossibilitato a rialzarsi
E intanto il sangue scorre. Che meraviglia!
-E due!-         aggiungo dopo aver tagliato la sua coda e anche i suoi genitali, quelli che voleva usare con me con la forza
Poveretto è un cane-ragno castrato adesso.
Le urla di dolore iniziano a bearmi le orecchie!
-Tre!-        dico mozzandogli anche le orecchie
-Sei…una…pu…ttana Himeyasha!-         latra il povero Seigetsu ormai in fin di vita
Alla sua offesa rido, rido divertita. Mi sto divertendo un mondo per la verità. Sono già coperta da schizzi di sangue, ma non mi basta.
-Quattro!-        pronuncio conficcandogli la spada nello stomaco gonfio e deforme da ragno che si ritrova
-E cinque!-       termino tagliandogli la gola e lasciandomi ricoprire dai caldi fiotti del suo sangue
Quando finalmente il corpo di Seigetsu è immobile e privo di vita lascio scivolare via la spada dalla mia mano insanguinata.
Respiro a pieni polmoni l’odore pungente e ferroso del sangue da cui mi sono fatta irrorare. Tanti bei ricordi mi ritornano in mente chiudendo gli occhi.
Io amavo uccidere i demoni. Amavo il senso di pienezza che da il veder terminare una vita sotto le proprie mani.
Amore per la morte…adesso credo mi sia rimasto solo quello, perché la vera cosa che amavo di più al mondo non c’è più.
Con questa consapevolezza ricomincio a piangere. Non riesco più a reggermi in piedi. La forza che ho avuto fino a poco fa sembra essere sparita.
Mi lascio cadere sfinita nella pozza di sangue che ancora sgorga dal corpo di Seigetsu.
Vorrei morire anche io in questo preciso istante!
-Himeyasha? Sei tu?-          mi sento chiamare da una voce che non credevo avrei mai più risentito
Mi volto e me lo ritrovo davanti.
-InuYasha?-       chiedo incredula alzando lo sguardo verso il suo
-Himeyasha…-      pronuncia inginocchiandomisi  accanto
-Sei vivo? Tu sei vivo? Non riesco a crederci!-
-La barriera del fodero di Tessaiga mi ha protetto dal veleno.-       mi spiega prendendo una ciocca dei miei capelli e lasciandola scorrere tra le sua dita
Solo adesso mi accorgo  di avere capelli lunghi e bianchi, ma intrisi di sangue. Mi guardo le mani e al posto delle unghie vedo degli artigli lunghissimi. Ma cosa sono diventata?
Ritorno a guardare il viso di InuYasha e lo trovo sconvolto. Forse perché sono ricoperta di sangue.
No InuYasha! Non guardarmi così ti prego! Non guardarmi come il mostro che sono! Mi sento malissimo. Mi gira la testa. Tutto intorno a me diventa confuso. Non capisco cosa dice la tua voce che mi chiama. Non sento cosa mi dice Mirei. È tutto offuscato. Non vedo più nulla, l’oscurità mi circonda.
InuYasha? InuYasha dove sei?
 
 


Perso nell'oscurità
Spero in un segno
Invece c'è solo silenzio
Non riesci a sentire le mie urla?
Mai smettere di sperare
Ho bisogno di sapere dove sei
Ma una cosa è certa…
Sei sempre nel mio cuore

Ti troverò da qualche parte
Continuerò a provare, fino al giorno della mia morte
Devo solo sapere, qualunque cosa sia accaduta,
La verità libererà la mia anima

Perso nell'oscurità
Provo a trovare la via per casa tua
Voglio abbracciarti e non lasciarti mai andare
Spero almeno che tu sia in paradiso
Così che nessuno possa fare male alla tua anima
Vivo nell'agonia solo perché non so
Dove sei

Ti troverò da qualche parte
Continuerò a provare, fino al giorno della mia morte
Devo solo sapere, qualunque cosa sia accaduta,
La verità libererà la mia anima

Ovunque tu sia, non smetterò di cercare
Qualunque sia il costo, ho bisogno sapere

 
 
 
Ancora quelle parole. Adesso le ricordo. Erano le tue amore mio.
Le pronunciavi quando tenevi il mio cadavere tra le braccia.
Io ti sentivo. La mia anima racchiusa in Shi ti sentiva. E soffrivo. Soffrivo perché non riuscivo a dirti che non saresti mai stato solo, perché io sarei ritornata, per te.
 
 
 











 
 
(*) InuShikō significa Cane Supremo .
(**)  per chi non lo ricorda i kumo sono i demoni ragno nella mitologia giapponese, quindi Seigetsu è metà cane e metà ragno, per questo lancia le ragnatele alla Spider Man ^_^
 
Questo era il penultimo capitolo…credo. Nel prossimo troveremo il tanto atteso traditore ^_^ ma avrete già capito tutti chi è.
Se non ricordate com’è Seigetsu lo potrete andare a rivedere nel secondo capitolo, in fondo alla pagina.
Che dire…alla prossima gente ^_^
Baci baci Faby <3<3<3<3<3
 
   
 
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