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Autore: Giuls4    26/11/2013    1 recensioni
Julia era una ragazza alta, snella e di soli 17 anni; aveva capelli rossi come il rame che tutti invidiavano. Non erano pel di carota, ma di un colore raro nel suo genere.
Un altra cosa che la distingueva erano i suoi occhi color verde smeraldo con una sfumatura rame intorno all'iride.
Viveva nei borghi, come diceva lei, del suo paesino vicino a Dublino.
Aveva un tatuaggio sotto al braccio sinistro; una stella nera a cinque punte vuota all'interno; fatto senza il consenso della madre.
La sua migliore amica, Janis, invece era tutto il contrario di lei.
Altezza media, capelli rasati a destra, neri-riflessati blu, dilatatore del lobo destro, anello sul naso e piercing sul labbro inferiore.
Tendenzialmente si vestiva con jeans, maglie/felpe di band Rock ed etnies; si chiamava così perché sua madre era una fan sfegatata di Janis Joplin.
Le due ragazze si identificavano nello Yin e Yang; di cui Julia era la parte bianca, la luce, quella delle due solare, popolare, cercata dalle persone; Janis invece era la parte nera, la "strana", la ragazza un po' cupa.
Gli altri però non riuscivano a vedere quel lato che solo Julia aveva scoperto di lei.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Crack Pairing | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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POV JULIA:
Il rumore di nocche che battono sulla porta con insistenza mi fa uscire di testa quindi per farlo cessare, dopo che un urletto di nervosismo lascia le mie labbra, aver fatto un respiro profondo ed essermi rinfrescata il viso, giro la chiave nella serratura e quasi urlando esco da quelle quattro pareti
Ju:'Ho capito! Dio!'
Guardo Mik che mi osserva abituato ai miei sbalzi d'umore e che prima che mi possa dire qualcosa viene bloccato dal campanello che suona. Superandolo con poca grazia vado ad aprire sentendo delle fitte al ventre 
X:'La signorina Evans?'
Ju:'Si sono io.'
Il ragazzo delle consegne alza lo sguardo dal foglietto che tiene in mano e i suoi occhi cadono indiscretamente sulle mie gambe scoperte, lo guardo spazientita rispondendogli acida
Ju:'Quanto sarebbe?'
Si riprende ed osservandomi ancora scosso mi dice quanti soldi gli devo dare
Ju:'Bene, aspetta li vado a prendere.'
Gli do le spalle prendendo la borsa e il portafoglio
Mik:'Faccio io, tranquilla J.'
Senza starlo a sentire pago il tizio per prendere il cibo e sbattergli la porta in faccia
Zayn:'La gentilezza in persona.'
Vado in cucina alzando il medio nella sua direzione e iniziando a mangiare seduta sul ripiano vicino al lavandino
Niall:'Io voglio gli involtini!'
Liam:'Grazie per averci aspettati.'
Li guardo senza dire una parola e fregandomene, accavallo le gambe e appoggio la schiena sulle ante chiuse della dispensa per poi alzare le spalle. Niall mi si avvicina e si mette al mio fianco senza dire una parola e mangiando la sua scatoletta di cinese, gli altri dopo dei minuti di silenzio iniziano a parlare delle cose più stupide mentre io non partecipo mangiando persa nei miei pensieri. Il biondo imitandomi si fa fuori una cosa dopo l'altra pacificamente stando in silenzio, entrambi assaggiamo uno il cibo dell'altro porgendoci a vicenda i contenitori ed allungandoceli eventualmente per condividere
Niall:'Vuoi?'
Ju:'Sono gli spaghetti? Certamente.'
Infilo le bacchette dentro e ne tiro fuori dei grovigli di pasta portando una mano sotto ad essi per evitare che cadano per terra, Horan fa lo stesso con molta più difficoltà e quando sta per assaporare quella delizia gli cade tutto nuovamente nel cartoncino facendo una faccia triste e provocando una mia risata.
Vedendolo in difficoltà apro le gambe per tirare in fuori il cassetto delle posate sotto di me è prendergli una forchetta
Ju:'Tieni.'
Sollevato sorride vedendo in quel oggetto la sua salvezza
Niall:'Grazie dio per aver creato una ragazza così utile.'
Ju:'Che cucciolo.'
Niall:'Mi riferivo alla forchetta io.'
Lo fisso rimanendoci di sasso e lui mi abbraccia ridendo
Niall:'Anche tu sei indispensabile patatina, non ti disperare.'
Ju:'Sei proprio stronzo a volte.'
Niall:'Un bacino e passa tutto.'
Appoggia delicatamente le labbra sulla mia guancia lasciandoci un bacio leggero
Ju:'Perdonato.'

Quando finiamo tutti di mangiare li lascio sparecchiare non avendo voglia di alzarmi, buttati i cartoni nella spazzatura e ripulito il tavolo Harry mi si avvicina mentre Zayn, Liam, Louis e Mik parlano stando sulla porta. Non rivolgendo neanche uno sguardo a Styles lo ignoro guardando altrove mentre lui mi appoggia una mano sulla coscia, Niall vedendo e capendo che è di troppo fa un colpetto di tosse e si dilegua
Niall:'Noi, ecco, ragazzi noi andiamo in salotto e vi lasciamo soli.'
Gli altri quattro rivolgono uno sguardo a Styles capendo immediatamente le sue intenzioni e, ricevendo il messaggio del biondino, se ne vanno chiudendosi la porta alle spalle senza dire niente se non per acconsentire all'affermazione di Niall.
Tenendomi appoggiata su una mano continuo, non so perché, a non guardare Harry il quale fa scivolare gradualmente la mano sotto la mia maglietta scoprendomi le gambe momentaneamente coperte da essa.
Mi sposta con la mano libera i capelli dietro la schiena, liberando il collo, e mi si posiziona in mezzo alle gambe. Con il pollice e l'indice comincia a farmi dei cerchi immaginari sulla coscia mentre con le labbra mi sfiora la pelle andando dall'incavo della mandibola alla spalla, sento quel brivido famigliare percorrermi tutta, quella sensazione a cui non mi ero e non mi sarei mai abituata. Chiudo gli occhi senza fermarlo ed inclinando il collo per dargli più spazio
Harry:'Devi smettetela.'
Rimango spiazzata dal tono basso  che usa e dall'affermazione ma aspetto che vada avanti essendo anche distratta dalle sue attenzioni
Harry:'Non puoi pensare di fare sempre tutto da sola, non sei invincibile. Tu, come tutti, hai bisogno di una mano.'
Appoggiandomi una mano sul fianco mi attira verso di se facendo aderire il mio petto al suo ed incrocio le gambe intorno ai suoi fianchi.
Le sue labbra con insistenza si impossessano del mio collo e sospirando mi aggrappo alle sue spalle appoggiandoci la mano libera.
Aveva afferrato immediatamente il problema ma sembrava non volesse farmi replicare spostando la mia attenzione altrove e la cosa in parte mi fa piacere ma dall'altra mi innervosisce.
Risale dalla spalla, alla guancia solleticandomela con i ricci e giungendo alle labbra, mi morde quello inferiore tirandolo verso di se per poi catturarle entrambe tra le sue. Mi stringe la coscia avvicinandomi per i fianchi e facendo combaciare i nostri bacini.
Gli appoggio una mano sul collo e lo sento cercare qualcosa di più, mi fa del disegni sulla schiena risalendo la spina dorsale e si sporge ancora più su di me.
Dopo alcuni attimi di oblio ritorno lucida e con le sue parole che mi rimbombano in testa mi stacco da lui allontanandolo delicatamente
Ju:'Harry Harry Harry... Tu non capisci...'
Scendo con grazia dal ripiano dove sono seduta definendo una netta distanza tra di noi
Harry:'Cosa non capisco?'
Ju:'Tutto.'
Harry:'Allora aiutami a capire.'
Ju:'Non ci riusciresti.'
Harry:'Provaci, io voglio aiutarti.'
Fa un passo verso di me ma io ne faccio uno indietro non permettendogli di avvicinarsi e distogliendo lo sguardo cerco di fare del mio meglio per mentirgli
Ju:'Non voglio il tuo aiuto.'
Harry:'Bugiarda.'
Giro di scatto il viso verso di lui al tono piatto che usa e i suoi occhi mi perforano da parte a parte, mi sento rimpicciolire sempre più ma cerco di non fare una piega
Ju:'Non lo voglio il tuo aiuto Harry.'
Glielo ripeto più convinta e lui sembra arrabbiarsi alla mia testardaggine
Harry:'Si che lo vuoi, me lo stai quasi implorando solo che sei troppo cocciuta ed orgogliosa per accettarlo.'
Ju:'Non è che non lo voglio perché sono orgogliosa...'
Harry:'Allora perché?'
Ju:'Io...'
Harry:'Tu...?'
Sospiro e non riuscendo a rispondere mi allontano però, prima che possa andarmene per la porta, mi blocca per un polso tirandomi a sè e baciandomi alla sprovvista. Per attutire il colpo e non finirgli violentemente addosso gli appoggio le mani sul petto e, dopo dei secondi, mi stacco dalle sue labbra con difficoltà 
Ju:'Smettila.'
Harry:'Di fare cosa?'
Fa l'ingenuo e iniziando ad irritarmi  alzo la voce di alcune ottave
Ju:'Smettila di baciarmi! Mi fai saltare i nervi. Lasciami in pace!'
Harry:'Ma cosa ti succede? Io proprio non ti capisco.'
Iniziamo entrambi ad urlare surriscaldati dalla situazione tesa che si era andata a formare
Ju:'Non lo so, ok?!'
Harry:'E secondo te lo dovrei sapere io?!'
Ju:'Non ho mai detto nulla del genere.'
Harry:'Sei praticamente impazzita cazzo, non ti si può parlare!'
Lo guardo quasi uccidendolo e per un attimo mi sento mancare, potevano dirmi tutto ma non questo, non lui.
Lo guardo incredula e sento una piccola goccia bagnarmi la guancia, vedo subito del pentimento da parte sua ma il danno ormai era fatto
Ju:'Sei uno stronzo.'
Harry:'Io... Non volevo.'
Ju:'Fottiti.'
Harry:'Scusa!'
Ju:'Vaffanculo Styles!'
Harry:'Ti ho chiesto scusa! Cosa vuoi di più? Mi devo mettere in ginocchio?!'
Ju:'Ho visto quanto ti dispiace se mi stai ancora urlando contro!'
Harry:'Mi sembra che anche tu stia facendo lo stesso da cinque minuti buoni.'
Ju:'Sei anche offeso?! Non sono io quella che ti ha dato della schizzata menomata!'
Innervosito mi guarda stupito ed alza le mani al cielo esasperato
Harry:'Me ne tolgo. Fai come vuoi.'
Ju:'Bene.'
Harry:'Bene!'
Gli lancio un ultima occhiata truce e poi mi girò andandomene delusa

POV HARRY:
Quando mi da le spalle sento d'aver fatto la cosa più stupida della mia vita e mi pento d'averle detto ciò che in realtà non penso. La sua mano si appoggia sulla maniglia della porta abbassandola ma velocemente mi avvicino a lei impedendole d'aprirla e fermandola, per la seconda volta nel giro di pochi minuti, nel ansarsene 
Harry:'Nonono, aspetta.'
Richiudo la porta e lei si libera dalla mia presa scrollandomi via, più deciso a farmi ascoltare allora, prendendola per i fianchi, la sbatto forse con troppa forza al muro inchiodandola. Un verso sofferente lascia le sue labbra e mi chino su di lei mortificato
Harry:'Scusa...'
Fa dei respiri profondi tenendo gli occhi chiusi per trattenere le lacrime ma non mi sposta, appoggio la fronte sulla sua spalla sospirandole sulla pelle
Harry:'Non volevo dirti quelle cose, non volevo neanche sbatterti così forte alla parete o farti piangere, scusami... Solo che mi distrugge vederti così triste e sapere di non poter far niente per cambiare le cose mi fa stare anche peggio. Sto cercando di fare del mio meglio per starti vicino, ci metto tutto me stesso per farti stare meglio, ma sembra che tu non mi voglia più. Per ogni cosa mi respingi e se prima mi dici di non lasciarti quello dopo mi allontani. Non so più cosa fare...'
Mi stringo a lei cercando una risposta che però non arriva, le avvolgo il bacino con le braccia sprofondando ancora di più con il viso nel suo collo ma l'unica reazione che ricevo da parte sua è l'appoggiare la testa al muro alle sue spalle. Rimaniamo alcuni minuti così quando sento una sua mano risalirmi per il petto ed intrecciarmisi nei capelli, li stringe dolcemente e sollevo la testa guardandola negli occhi. Ci fissiamo per dei secondi che mi sembrano ore finché mi avvicina delicatamente a se in modo che le nostre la bara si sfiorino
Ju:'Ho paura Harry...'
Harry:'Di cosa?'
Le accarezzo la guancia e lei chiude gli occhi sospirando
Ju:'Non voglio il tuo aiuto perché ho paura che ti possano fare del male.'
Harry:'Stella, nessuno mi può fare niente.'
Ju:'Vedi? Era proprio questo quello di cui stavo parlando...'
La sua voce trema affievolendosi e cerco allora di riformulare la frase
Harry:'Io ho te, finché sarai con me niente potrà farmi del male. Con te sono al sicuro, se ci sei tu io ho tutto quello che mi serve.'
Ju:'Ma se io non ci fossi più?'
Mi guarda sull'urlo delle lacrime e gliene asciugo una che le sfugge e le scivola sulla guancia
Harry:'Non permetterò a niente e a nessuno di separarci.'
Ju:'Io non ti voglio perdere, se succedesse non potrei mai perdonarmelo perché sarebbe a causa mia, ma se va avanti così è inevitabile.'
Harry:'Perché dovrebbe succedere?'
Ju:'Le persone che mi stanno vicino finiscono sempre, inevitabilmente, per allontanarsi, che lo vogliano o no. Io ti amo, ti amo da morire, se ti perdessi non ce la farei a sopportarlo ma preferisco tu stia bene piuttosto che qualcuno ti faccia del male. Se provano solo a sfiorarti potrei morire.'
Harry:'Hey, tranquilla. So cavarmela, guardami, sono ancora tutto integro. Ho ancora tutti gli arti attaccati al proprio posto.'
Riesco a farla ridere e vederla anche solo per un momento meno triste mi fa stare meglio
Ju:'Sei proprio stupido a volte, lo sai?'
Harry:'Stupido ma divertente.'
Ju:'Stavo cercando di fare un discorso serio.'
Harry:'Era per alleggerire la situazione.'
Ju:'Harry seriamente...'
Harry:'Ok, serio.'
Ju:'Non voglio ti facciano del male.'
Harry:'Ma non...'
Cerco di replicare ma mi interrompe bruscamente
Ju:'Harry non intendo solo fisicamente. Non.. Non sai di cosa è capace, di cosa sono capaci.'
Vedo un velo di lacrime offuscare quel verde così simile al mio e senza perdere tempo quelle goccioline salate le bagnano le ciglia
Harry:'Qualsiasi cosa succeda la supereremo insieme.'
Le asciugo con l'orlo della maglietta le guance e non aspetto oltre per far combaciare le mie labbra con le sue, le afferro le cosce e sollevandola da terra le faccio incrociare le gambe intorno ai miei fianchi. Mi intreccia le mani nei capelli e la faccio aderire con la schiena alla parete approfondendo il bacio, le mordo giocosamente la lingua e, per dispetto, mi tira i capelli provocandomi un verso di dissenso. Sorride sulle mie labbra divertita e le do un pizzicotto sul sedere, dopo che ha quasi urlato un "Ahi" le stampo un bacio per farmi perdonare
Ju:'Mi hai fatto male.'
Harry:'Ma se non ti ho neanche toccata.'
Ju:'Muori.'
Rido e strofino il naso sul suo
Harry:'Ti amo anche io.'
Ju:'Idiota.'
Mi si avvicina ma prima che possa annullare completamente la distanza tra di noi entra in cucina Mik che ci interrompe
Mik:'Ragazzi mi dispiace ma, Julia, c'è una cosa che devi assolutamente vedere.'

REALITY:
Harry rimise a terra la ragazza che, raggiungendo Mik, afferrò la mano che questo le porgeva per poi seguirlo in salotto dove si trovavano anche gli altri ragazzi.
Mikael le indicò con un cenno della testa la televisione e lei la osservò inclinando la testa di lato ed ascoltando attentamente la notizia, quando la reporter terminò il suo discorso la ragazza sbadigliò leggermente a sentire tutte quelle invenzioni che avevano da dire su lei e Harry riguardo la sera precedente.
Mik:'Allora?'
Ju:'Cosa?'
Mik:'Che ne pensi?'
Julia si sentì per un attimo osservata avendo sei paia d'occhio puntati addosso ma poi, alzando le spalle, tranquillamente se ne uscì non curante dal discorso
Ju:'Tutte cazzate.'
Raggiunse il tavolo davanti al divano su cui era appoggiato il suo pacchetto di sigarette prendendone una e mettendola in bocca e con l'accendino in mano si andò ad appoggiare allo stipite della porta finestra che dava sul giardino
Mik:'Lo sappiamo ma...'
Ju:'Ma cosa? Perché non mi preoccupo?'
Mik:'Si.'
Lui lo disse con tono abbastanza ovvio mentre lei continuava a non scomporsi
Ju:'Semplice...'
Si accese la sigaretta ed aspirandone il primo tiro notò che tutti prendevano dalle sue labbra, dopo aver buttato fuori il fumo girando la testa verso l'esterno, li guardò dolcemente tutti e sei
Ju:'Perché so, in primo luogo, come si sono sviluppati veramente i fatti e secondo perché nessuno di noi verrà "danneggiato" da queste palle colossali.'
Lou:'Ma tuo padre?'
Ju:'Tranquilli, a mio padre ci ho già pensato. Non sarà lui il problema.'
Zayn:'Come...?'
Ju:'L'ho dovuto chiamare per parlare di una cosa nettamente più importante e gli ho raccontato tutto quello che è successo, easy.'
Disse tutto come se fosse una cosa ovvia ed Harry la raggiunse sprizzando gioia da tutti i pori e prendendole il viso tra le mani le stampò un bacio sulle labbra
Harry:'Sei un fottuto genio!'
Ju:'La fate così lunga.'
Liam:'Ve lo avevo detto io.'
Lou:'Ora non fare il sapientino Liam.'
Zayn:'Cambiando argomento, avete risolto voi due?'
Malik si riferì alla coppietta che da lontano li guardava divertiti
Ju:'Si perché?'
Mik:'Abbiamo sentito tutto.'
Ju:'Oh...'
Calò un silenzio imbarazzante interrotto dal cellulare della ragazza che si affrettò a rispondere

Al telefono:
Ju:'Pronto?'
Pa:'Tesoro sono papà.'
Ju:'Ciao papi! Come stai? Tutto ok? Hai parlato con...'
Prima che potesse continuare a riempirlo di domande l'uomo la bloccò
Pa:'Hey hey hey con calma, si ci ho parlato e domani dovremo essere tutti lì per pranzo. Io devo ancora finire di mettere appunto delle cose qui e terminato il tutto potrò partire, ci vediamo in studio così possiamo parlarne a voce, ok?'
Ju:'Ah ah.'
Pa:'Lei come sta?'
Ju:'Non ne voglio parlare al momento, domani pranziamo insieme e ti dico tutto nei minimi dettagli.'
Pa:'Ok, tu invece? Come stai?'
Ju:'Bene.'
Pa:'Julia...'
Ju:'Papà cosa vuoi che ti dica?'
Pa:'Non serve che menti a me, mi puoi dire se ti senti una merda completa o se ti sembra che tutto ti stia crollando addosso.'
La ragazza non rispose e il padre capì d'aver centrato in pieno il punto
Pa:'Non sai quanto ti vorrei stringere in questo momento.'
Ju:'Anche io papi, un abbraccio sarebbe il massimo.'
Pa:'I ragazzi invece?'
Ju:'I ragazzi?'
Pa:'Si, i tuoi amici. La band famosa.'
Ju:'Ah! I ragazzi!'
Pa:'E cosa ho detto io scusa?'
Ju:'Da quando in qua li chiami "ragazzi" tu?'
Pa:'Come li chiamo i tuoi amici di solito?'
Ju:'Per nome forse?'
Pa:'Dai è lo stesso.'
Ju:'No che non lo è.'
Lei rise sentendolo arrampicarsi sugli specchi impacciato
Pa:'Comunque, come stanno?'
Ju:'Bene dai, perché?'
Pa:'Ho sentito il telegiornale.'
Ju:'Bhe erano scossi, credo avessero paura di un qualche cataclisma che il padre superiore, cioè tu, potesse far riversare su di loro. Strano, non trovi?'
Pa:'No per niente, se non mi avessi detto come stanno realmente le cose li avrei distrutti pezzo per pezzo.'
Ju:'Esagerato.'
Pa:'No tesoro, esagerato un cavolo. Nessuno mi può toccare la mia bambina, che sia una pop star internazionale ricca sfondata o il barbone per strada.'
Ju:'Love you.'
Pa:'Love you more.'
Ju:'Mi manchi. È da tanto che sei via.'
Pa:'Anche tu mi manchi.'
Ju:'Torna presto.'
Pa:'Domani piccola, resisti ancora un po'.'
Ju:'Ok... Ciao vecchietto.'
Pa:'Ciao bimba.'

Julia gli mandò un bacio e poi chiuse la chiamata più serena da un lato nel sentire suo padre e dall'altro più triste perché non era lì con lei.
Mik:'Cosa ha detto?'
Ju:'Domani torna!'
Julia iniziò a saltare con la sigaretta in mano spargendo tutta la cenere a terra
Mik:'Calma che butti tutta la cenere sul parquet.'
Ju:'Occazzo!!'
Lei iniziò a saltellare evitando di calpestarla con i piedi scalzi
Ju:'Merda, si è spenta.'
Harry:'Attenta che mi bruci con quell'affare.'
Ju:'Harry, è spenta.'
Lo guardò come per dire "ma sei scemo" e lui alzò le mani per difendersi
Harry:'Non si sa mai con te.'
Ju:'Grazie eh.'
Mik:'Vuoi che ti ricordi la cicatrice che ho sul bicipite?'
Ju:'Ero ubriaca! Non serve che ogni volta me lo ricordi.'
Lei lamentandosi si offese
Zayn:'Okok calma, tornando a tuo padre, cosa vi dovete dire?'
Ju:'Malik non cambierai mai tu, vero? Sempre più ficcanaso diventi, peggio di Styles.'
Harry:'Hey!'
Zayn:'Tesoro mio bello così è.'
Mik:'Allora, cosa ti ha detto?'
Ju:'Domani lo raggiungo in studio e parliamo bene di ieri decidendo cosa fare.'
Niall, che per tutto il tempo era stato in silenzio, proferì parola
Niall:'Anche io vorrei capire bene la situazione.'
Ju:'Ok... Ve l'avevo promesso, e io mantengo sempre la parola data.'
Julia si andò a sedere sul divano mettendosi vicino a Niall il quale la guardò intensamente aspettando che iniziasse a parlare. Mik si mise vicino all'amica stringendole la mano come conforto mentre gli altri si accomodarono difronte alla ragazza 
Ju:'La persona, anche se non si può definire tale, che ieri sera ha quasi molestato Janis si chiama... Si chiama...'
Julia fece un respiro profondo non riuscendo quasi a pronunciare quel nome per quanto esso la disgustasse
Mik:'Hey...'
Ju:'Tranquillo, ce la faccio, ok... Si chiama Mark, la cosa bella è che gliel'ho presentato io. Credevo fosse una persona per bene, era simpatico, misterioso e così intrigante. E pensare che se non l'avessi incoraggiata o avessi insistito tanto nel conoscerlo ora non saremo qui...'
Mik:'Tesoro non è colpa tua, certe persone ci nascono celebrolese. Non sei stata tu a farlo così, avete solo avuto la sfortuna d'incontrare un rifiuto umano simile.'
Ju:'Se ci ripenso però...'
Mik:'Non è colpa tua.'
La ragazza scoppiò a piangere sentendosi per l'ennesima volta la causa del malessere dell'amica
Ju:'Comunque... Li ho fatti conoscere circa un anno fa e sembrava che andasse tutto benissimo, per Janis era la cosa più bella che le fosse capitata in quel periodo ed io sprizzavo gioia da tutti i pori sapendo che finalmente aveva qualcuno al suo fianco che la stava rendendo felice. Il primo mese è stato il migliore, loro erano inseparabili e noi tre eravamo diventati il magico trio, dove ce n'era uno trovavi anche gli altri due. Ci divertivamo come mai in vita nostra, andavamo a feste, ci sbronzavamo, lui si procurava la roba.'
Julia guardò l'espressione sorpresa che dipinse il volto dei ragazzi all'ultima sua affermazione annuendo triste confermando la loro deduzione
Ju:'Si, si procurava la droga, all'inizio solo la fantastica e magica marijuana, con il susseguirsi del tempo però assumevamo cose sempre più pesanti. Iniziammo a sniffare cocaina e da una parte, se potessi tornare indietro, lo rifarei perché la sensazione che ti da è una cosa incredibile ma dall'altra, i postumi e le crisi d'astinenza sono terribili. Tralasciando però il mio passato da tossica, dopo il secondo mese iniziai a distaccarmi, lui aveva assunto un atteggiamento man mano sempre più possessivo nei nostri confronti, soprattutto in quello di Janis, che non mi piaceva per niente. Poi quando io e Mark non ci parlavamo quasi più Janis iniziò a tornare a casa ogni volta con nuovi lividi, all'inizio diceva che era caduta e aveva sbattuto ma quando le bugie non reggevano più cercai di farla ragionare. Sapevo che era lui che la maltrattava e alzava le mani su di lei ma insisteva con il dire che andava tutto bene, che non le faceva male e che a lei non sembrava una cosa grave. Io non sapevo come farla ragionare, non si rendeva conto della gravità della situazione e non faceva niente per cambiare le cose. Un giorno quando tornò a casa cercai di parlarle perché vedevo che lentamente mi stava scivolando via, la stavo perdendo e lui conquistando. Mi mentiva sempre e non mi confidava più niente quindi decisi di farla ragionare una volta per tutte perdendola però definitivamente. Litigammo come mai avevamo fatto prima e la cosa si concluse con la nostra amicizia troncata definitivamente. La cacciai letteralmente di casa e dalla mia vita, non voleva il mio aiuto e io non glielo avrei più dato. Passarono i giorni, le settimane ed i mesi e di lei non avevo quasi più notizie, o almeno dirette; infatti quasi una volta a settimana ricevevo una chiamata dai gestori dei vari locali in cui erano soliti andare che mi riferivano che per l'ennesima volta lui, ubriaco marcio, l'aveva lasciata incosciente e incapace di sollevare un solo muscolo, a causa delle mille cose con cui si imbottivano, nel locale. Io quindi anche alle quattro di mattina mi alzavo, prendevo la macchina e l'andavo a recuperare ovunque fosse; vi starete chiedendo perché se in fin dei conti lei mi aveva trattata malissimo ed io prima ho detto che non l'avrei più aiutata, bhe è semplice, io le volevo troppo bene per permetterle di autodistruggersi e non l'avrei mai lasciata sola; anche se lei non sapeva che io c'ero, ero diventata, se si può definire così, il suo piccolo angelo custode in quel periodo buio della sua vita. Non l'avrei mai lasciata in balia di se stessa o di quel pazzo squilibrato...'
Liam:'È una cosa così...'
Ju:'Aspetta, non è finita, siamo solo all'inizio... Dopo circa quattro mesi da quando si erano messi insieme, una sera ricevetti una chiamata, credevo fosse l'ennesimo avviso di soccorso ma quella volta fu diverso. A chiamarmi fu Janis in persona la quale era letteralmente terrorizzata e in lacrime. Al telefono sentii la voce di lui che arrabbiato le ordinava di non andarsene e lei supplicarlo di lasciarla. Capendo che qualcosa era andato fuori dagli schemi ordinari, non so neanche io come, individuai dove si trovassero e, dopo aver chiamato la polizia, la raggiunsi. Arrivai nel momento esatto in cui i poliziotti le toglievano di dosso Mark e correndole incontro cercai di calmarla. Credo di non averla mai vista così, tremava tutta, era distrutta e quasi non la riconobbi; aveva perso molto peso e delle occhiaie violacee le contornavano gli occhi. Le promisi che avrei fatto finire tutto e così feci, o quasi. Con l'aiuto di mio padre e dei suoi amici avvocati lo denunciammo e portammo la causa in tribunale, dopo un paio di mesi tra processi ed udienze riuscimmo a vincere e prendemmo un accordo. Personalmente diedi le condizioni per cui lui, evitando la prigione, poteva tramutare gli anni di carcerazione in qualcosa di meno svantaggioso. Avrebbe dovuto trasferirsi, lasciare il paese e cosa più importante non avrebbe più dovuto cercare d'avere contatti con noi due poiché, l'immediata conseguenza della violazione di quest'ultimo punto, sarebbe stato l'arresto e il patto sarebbe saltato. Se questo fosse accaduto sarebbe finito in prigione per tutti gli anni a lui dati per le violenze su Janis. Mark ovviamente accettò tutto quello che gli avevamo imposto non volendo finire dentro ed io credevo fosse finita finalmente, lo credevo con tutta me stessa... Credevo fosse uscito definitivamente dalle nostre vite, dalla sua, ma non è così... Ne avete avuto anche voi la conferma. Dopo ciò che è accaduto ieri non posso far finta di niente, dobbiamo tornare di nuovo in tribunale e cessare questa storia una volta per tutte. Sono stata buona già in un occasione, non lo sarò una seconda. Questa volta lo rovinerò, non sarò clemente, non avrò pietà perché lui non la merita. L'unica cosa però che mi fa stare veramente male è il fatto di non aver mantenuto la mia promessa, le avevo giurato che avrei fatto finire tutto e che non avrebbe dovuto più preoccuparsi perché da quel momento in avanti non sarebbe più stata male per lui. Ma così non è stato, lui è tornato, l'ha picchiata, l'ha ferita ed io non ho potuto per l'ennesima volta impedire che tutto ciò accadesse...'
Julia si prese il viso tra le mani non resistendo più e Mikael l'abbracciò accarezzandole la schiena dolcemente 
Mik:'Julia guardami...'
La ragazza alzò il viso verso di lui guardandolo con gli occhi rossi
Mik:'Tu hai fatto tutto quello che era in tuo potere, piangerti addosso non cambierà il fantastico lavoro che hai fatto per Janis perché nessuno avrebbe potuto fare meglio di così.'
Ju:'Ma non ho fatto abbastanza.'
Mik:'Non è vero, ti fidi di me?'
Lei annui mentre lui le asciugava le lacrime sorridendole confortante
Mik:'Hai fatto ciò che andava fatto, ora puoi concludere in bellezza. Non prima, ora.'
Ju:'Ok...'
La ragazza guardò Niall cercando qualcosa da parte sua
Niall:'Io...'
Horan non disse niente perché non ne era nelle facoltà, l'unica cosa che riuscì a fare fu abbracciare Julia stringendola il più forte possibile a sè
Niall:'Sei l'amica più fantastica del mondo.'
Liam:'Credo che Janis non avrebbe potuto avere amica migliore al suo fianco, sei sempre stata pronta per aiutarla anche quando credo volessi ammazzarla tu personalmente.'
Zayn:'Anche io avrei voluto avere una persona così quando ero in difficoltà.'
Lou:'Grazie per la considerazione Zayn.'
Zayn:'Zitto Louis.'
Lou:'Ok.'
Julia li guardò uno per uno finché, sentendosi oppressa, si lasciò sprofondare tra i cuscino del divano
Mik:'Chi vuole una cioccolata calda?'
Zayn:'Ma siamo in pieno Agosto.'
Liam gli tirò una gomitata 
Zayn:'Io ne prenderei una molto volentieri.'
Lou:'Anche io grazie.'
Mentre i ragazzi cercarono di concentrare la loro attenzione su qualcos'altro che non fosse Julia, Niall si avvicinò a quest'ultima
Ju:'Hey...'
Niall:'Mi dispiace un sacco.'
Ju:'Per cosa?'
Niall:'Per tutto quello che avete dovuto passare e che state ancora adesso subendo.'
Ju:'Tranquillo, infondo cosa ci puoi fare tu?'
Niall:'Mi dispiace comunque, sappi però che noi ci saremo sempre e comunque. Chiaro?'
Ju:'Grazie.'
Niall:'Ora... Posso, come dire... Posso...'
Ju:'È in camera sua.'
Niall:'Ok, grazie.'

POV NIALL:
Le lascio un bacio in fronte e lei mi fa l'occhiolino, ancora scosso dalle ultime rivelazioni salgo da Janis sentendo in questo momento un bisogno intenso di stringerla tra le mie braccia. Apro la porta e la vedo apparentemente tranquilla immersa nel sonno, tiene una mano sotto al cuscino e l'altra chiusa intorno al piumino. Senza fare rumore faccio il giro del letto andandomi a distendere vicino a lei sotto le coperte e mettendole un braccio intorno ai fianchi. Le do un bacio sulla guancia facendo aderire il mio petto alla sua schiena e le sposto dal viso i capelli. Quest'ultimo mio gesto la fa svegliare e sentendo qualcuno abbracciarla il suo corpo s'irrigidisce
Niall:'Hey... Tranquilla, sono solo io.'
Riconoscendomi il suo corpo si rilassa e si stringe di più a me
Ja:'Mi hai fatto prendere paura.'
Niall:'Scusa, non era mia intenzione.'
Cala il silenzio e intreccia la sua mano nella mia 
Niall:'Come stai?'
Ja:'Posso dirti una bugia?'
Niall:'Si.'
Ja:'Bene.'
Niall:'Vieni qui.'
Si gira e nasconde il viso nel mio collo stringendo in un pugno la mia maglietta, le circondo i fianchi con le braccia accarezzandole la schiena
Ja:'Sono felice tu sia venuto.'
Niall:'Shh...'
Ja:'Grazie di tutto Niall, davvero.'
Sento delle lacrime calde bagnarmi il petto e le do un bacio sui capelli
Niall:'Tranquilla...'
Ja:'Ve l'ha detto?'
Non rispondo non sapendo cosa dirle
Ja:'Non mi arrabbio se l'ha fatto, anzi, mi ha tolto un peso. Prima o poi l'avreste dovuto sapere.'
Niall:'Si, ce l'ha detto.'
Ja:'E...?'
Niall:'Mi dispiace...'
Ja:'Sono cose che capitano.'
Niall:'No, non dovrebbe mai succedere una cosa del genere. Mai.'
Sospira e appoggio la guancia sulla sua fronte
Niall:'Scusa... Non volevo essere così duro.'
Ja:'Tranquillo, è tutto ok.'
Mi abbasso al suo livello guardandola negli occhi
Ja:'Lo sai che hai degli occhi bellissimi?'
Sorrido al suo complimento arrossendo lievemente 
Niall:'E tu lo sai che sei dolcissima.'
Ja:'Si, come un palo su per il culo.'
Rido non riuscendo a trattenermi 
Niall:'Giuro.'
Ja:'Farò finta di crederci.'
Niall:'Certo che io e te siamo strani insieme.'
Ja:'In che senso?'
Niall:'Nel senso che dovrei essere io quello che ti fa i complimenti e tu quella che arrossisce, mentre invece avviene il contrario.'
Ja:'Io non mi lamento.'
Ci osserviamo per un attimo che mi sembra infinito e senza pensare a quello che sto per fare o dire le accarezzo una guancia avvicinandomi di più al suo viso 
Niall:'Posso darti un bacio?'
Ci pensa un attimo su e poi annuisce tranquilla, sposto la mano sul suo fianco e sollevandomi lentamente annullo la distanza tra di noi. Mentre mi avvicino la sento trattenere il respiro e chiudendo gli occhi le appoggio le labbra sulla guancia. Quando mi allontano la osservo cercare d'assimilare ciò che ho appena fatto e, dopo aver aperto gli occhi, mi sorride e io non riesco a non ricambiare. 
Ja:'Grazie...'
L'accolgo tra le mie braccia e si appoggia sul mio petto
Niall:'Ti prometto che non ti lasc...'
Prima che possa finire la frase mi interrompe
Ja:'Nono non lo dire.'
La guardo non capendo e lei sorride dolcemente
Ja:'Porta sfortuna.'
Trattengo una risata divertito da ciò
Niall:'Okok non lo dirò.'
Ja:'Bravo.'



Salve salvino dio fungo porcino :)
Ciao amori miei, come state? Io male, ho la febbre a 38.5 ed è un miracolo se sto in piedi. Ho cercato di finire il capitolo solo per voi perchè mi sento un mostro quando ci metto un sacco ad aggiornare :((
Bhe cosa dire? La sto tirando troppo per le lunghe ma volevo soffermarmi per l'ultima volta sulla situazione ora prometto che andrò avanti più velocemente.
Amettetelo, vi aspettavate il bacio tra Niall e Janis, non è vero? E invece dovrete aspettare ancora. Lo so sono cattiva ma questa vi è capitata :)
Bhe non saprei cosa dire se non un GRAZIE enorme a tutte coloro che seguono la storia, vi amo tutte all'infinito, nessuna esclusa.
Ora vado, lasciatemi un commento se volete.
Tanti baci :**
<33 <33
Xxx
Giulia

Ps: Avete comrato il cd? Io si e sono la ragazza più felice del mondo. Amerò mia mamma a vita dopo di questo :) Dovete troppo sentirlo, è fantastico.

 
  
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