Fanfic su artisti musicali > McFly
Segui la storia  |       
Autore: yukiko_no_niji    02/05/2008    4 recensioni
"Senza nemmeno rendermene conto, ero già arrivata a Londra. Già… a Londra.
Quante volte già da piccola, avevo sperato che un giorno i miei genitori mi avrebbero portata a visitare quella città che tanto adoravo?!? Tante,forse troppe volte... Avrei potuto finalmente visitare quel magnifico paese… E adesso che ero lì, nella città dei miei sogni, sentivo solamente la nostalgia di casa mia.
L’Italia." - McFly
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

IMPORTANTE: Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere dei Mcfly (e degli altri personaggi della mia storia), offenderli in alcun modo.

Capitolo Quinto.

I giorni continuavano a scorrere, forse troppo velocemente e ormai eravamo arrivati alla fine di Novembre.
Mi sembrava incredibile che fossero passati già due mesi da quando ero là.
Era tutto surreale. Ancora non mi ero abituata all’idea che abitavo a Londra, la città che avevo sempre sognato…
I miei voti a scuola erano ero nella media e grazie a Gi andava da meraviglia.
Lei era un’ottima amica e parlavamo spesso delle nostre cose.
In quel periodo mi aveva raccontato molte cose di lei e Tom e qualche volta ci trovavamo per studiare insieme, ma più che altro, in vista dei compiti, studiavamo tattiche utili per passarci bigliettini…

Fino a quel momento mi era andata bene, perché tra i corridoi della scuola non avevo più incrociato Douglas.

Dentro di me però, sapevo che quella cosa mi dispiaceva, perché anche se non sarebbe dovuto accadere, quel ragazzo era diventato un pallino fisso per me e non riuscivo più a togliermelo dalla testa.
Lo cercavo ovunque con lo sguardo.
Quando Tom era nei paraggi assieme a Gi, osservavo sempre bene intorno a loro, ma non lo vidi più dopo quel pomeriggio e dopo un po’ di giorni ci persi la speranza.

La mattina dell’ultimo Venerdì di Ottobre, Giovanna arrivò in classe con un grandissimo sorriso sulle labbra dicendomi:
«Giuly!! Ho una bella notizia!! Uno dei compagni di classe di Tom domani sera fa una festa per il suo compleanno e mi ha detto di estendere l’invito a chi volevo. Quindi se non hai da fare, che ne pensi di venire?»
Io ci pensai ed effettivamente non avevo proprio niente in programma e credevo che mamma mi avrebbe lasciata andare tranquillamente.

Ma pensandoci, c’era una cosa che non mi tornava.
«Io sarei anche libera, ma scusami… tu non vuoi stare con Tom alla festa?»

Lei mi sorrise come se avessi appena detto una sciocchezza.
«No, non preoccuparti. Tom sarà impegnato con tutti i suoi amici. E poi ci saranno anche molti nostri compagni di classe e ci sarà da divertirsi, da ballare… Prova a chiedere a tua madre se va bene, e poi fammi sapere!»
«Lo farò!»

Quella sera, appena arrivai a casa chiesi a mia madre il permesso e come avevo previsto, fu ben felice di sapere che i miei nuovi amici mi avevano invitata ad una festa.
Il giorno dopo diedi la risposta affermativa a Giovanna e Tom e lui mi sorrise:
«Vedrai che ti divertirai» disse, prima di allontanarsi per tornare nella sua classe.

Inutile ammettere che ero elettrizzata all’idea di andare ad una festa in Inghilterra. Avevo il pensiero che le feste là fossero completamente diverse da quelle italiane. 
Non sapevo neanche chi era il festeggiato, ma poco mi interessava.
Ormai era tanto che non partecipavo ad una serata un po’ diversa, con degli amici nuovi.
Informai Daniele della notizia e lui non mi disse niente. Non era né arrabbiato o geloso, né felice per me, che facevo qualcosa di diverso dopo tanto tempo. Semplicemente disse: “Va bene.”
Che c’era qualcosa che non andava era sempre più chiaro ai miei occhi, ma mi ripromisi che non ci avrei pensato per quella sera.
In barba a tutti, mi volevo divertire.

Quella sera, dopo cena, fuori dalla porta di casa mia, c’era Tom che mi aspettava con Gio, nella bellissima Mini celeste di lui.
Lei stava benissimo. Aveva un magliettina bianca e una gonnellina grigia. Molto semplice, ma molto carina.
Io avevo optato per una maglietta verde scura un po’ scollata e i miei adorati jeans.

Quando arrivammo davanti alla casa del festeggiato, parcheggiammo la macchina ed entrammo.
C’erano già molti ragazzi e mi pareva di essere in un film.
La sala, i corridoi, le scale, erano per lo più gremite di ragazzi e ragazze che parlavano, ridevano, scherzavano, ballavano e che si divertivano.

Arrivati nella sala, Tom vide due ragazzi e si fermò a salutarli.
«Danny!Harry!»
I due ragazzi si voltarono e lo salutarono.
«Ehi Tom!» disse il ragazzo dai capelli castano-rossicci. «Ti stavamo aspettando»
«Ragazzi vi presento Giulia, la ragazza di cui Giovanna vi aveva parlato.»
Proprio mentre Tom mi stava presentando ai due ragazzi, mi resi conto che erano i suoi amici del tavolo della mensa, quello con i capelli rossicci non avevo mai avuto modo di vederlo in viso, mentre l’altro era il ragazzo che giocava con le bacchette, probabilmente il batterista della band di Tom.
«Wa! Che bello conoscerti finalmente!! Gi ci ha parlato così tanto di te, che volevamo proprio conoscerti!!! Io sono Danny!» disse completamente esaltato il ragazzo rossiccio.
«Ed io sono Harry! Piacere di fare la tua conoscenza» disse l’altro, seguendolo a ruota.
Io sorrisi loro e dissi:
«Il piacere è tutto mio, ragazzi! Giovanna mi ha detto che siete una band… Se non erro eravate quattro a mensa, quel giorno» dissi.
«Oh si! Ma “il quarto” chissà dov’è adesso! Sarà in giro a bere o a godersi la sua festa…»
«Ah! È la sua festa!!»
«Si!» disse Danny. «Comunque Giuly… posso chiamarti così vero?»
Senza accorgermene arrossii di botto.
Perché poi?
«Certo» sussurrai.
«Ok Giuly. Dicevo… Devi venire alle nostre prove una volta!! O anche più di una!! Vorrei sapere che ne pensi della nostra musica, delle nostre canzoni!» disse con il sorriso sulle labbra.
«Certo! Anche io sono molto curiosa di sapere che genere fate!»
«Bene! Allora appena facciamo le prossime prove, verrai assieme a Giovanna!»
«Ok»
Sorrisi.
Danny era veramente simpatico.
Era un ragazzo abbastanza alto, con dei capelli liscissimi e moltissime lentiggini sul viso che andavano a pennello con quel bel sorriso che aveva sempre sulle labbra.

Harry si allontanò da noi e poco dopo anche Giovanna e Tom se ne andarono mentre parlavamo.
Così restai con Danny.
«Allora.. ho saputo che sei italiana e che ti sei trasferita da poco. Come ti sei trovata per adesso?»
«Bene grazie. Grazie a Gi è stato tutto più facile… Ma anche fuori dalla scuola mi sono trovata molto bene. Sono stata da poco a fare un bel giro della città, ed è stato semplicemente splendido. E poi Londra mi ha sempre attirata molto, fin da quando ero piccola!»
«Si, è una bella città! Ma sai… anche io vorrei andare in Italia una volta. Mi piacciono tantissimo la pizza e la pasta! Qualche volta Gi fa le cene all’italiana.»
Io sorrisi. Il suo accento nel dire le parole italiane era veramente buffo.
«Beh! Quando mai tornerò in Italia potrete venire tutti assieme a farvi una bella vacanza là! Al mare casomai!!»
«Sarebbe veramente fantastico!»

Parlare con Danny era molto rilassante. Era simpatico e molto gioviale. Mi aveva messa a mio agio. Bevemmo un bicchiere e parlammo ancora, fino a che una sua amica lo chiamò per la torta o qualcosa di simile, ed io rimasi da sola.

Decisi di andare a prendere una boccata d’aria nel cortile.

Uscì fuori e nel cortiletto della casa trovai una sedia a dondolo. Mi sedetti e respirai l’aria fresca.
C’era un chè di dolciastro nell’aria londinese che mi faceva stare bene…
Mentre ero assorta nei miei pensieri, una voce di ragazzo mi destò e disse:
«Ehi! Vieni dentro, tra poco c’è la torta!»
Era una voce che non conoscevo, una voce bella, soave.
Mi voltai e rimasi pietrificata.
Gli occhi azzurri di Douglas mi si presentarono davanti.
Lui aveva un’aria sorpresa, probabilmente credeva che fossi qualcuno che conosceva.
«Ops, scusami. Noi non ci conosciamo giusto?»
«No, non ci siamo mai presentati, ma ti ho visto un giorno a scuola…»
Sembrò pensarci su e poi il suo volto parve illuminarsi.
«Certo, mi ricordo! Sei la ragazza italiana! Eri con Giovanna quel giorno in classe, ma dovevo scappare con le prove della Band e non mi sono fermato, scusa…»
Aridaje…
La ragazza italiana Ma Gi aveva detto a tutti di me?
«No, non scusarti!»
I suoi occhi erano a dir poco fantastici.
«Io sono Giulia, piacere! E se non erro, tu sei Douglas! O almeno così ha detto Gi»
«Piacere mio! In realtà mi chiamo Dougie, è Danny che mi ha affibbiato quel nome, ma chiamami Doug! Lo preferisco…»
«Ok..»
Mi guardò e sorrise.
«Così suoni in una band?»
«Si» disse lui, mentre si sedette accanto a me sul dondolo «Suono il basso assieme a Tom, il ragazzo di Giovanna e assieme a Harry e Danny, non so li hai conosciuti…»
In quel momento tutto si ricollegò.
Lui era il ragazzo biondo che sedeva accanto a Danny, quel giorno alla mensa.

Mentre stavo per rispondere, proprio Danny si affacciò dalla porta nel cortile e disse:
«Doug, c’è la torta che ti attende, che diamine stai…» poi mi vide «Ah! Parlavi con Giuly
«Giuly?» sussurrò Doug tra le labbra.
Lo sentì a mala pena, ma ero sicura che lui avesse detto il mio nome.

O forse era solamente la mia mente che mi giocava brutti scherzi?
«Si arriviamo Danny»
Era stata una mia impressione, o il suo tono di voce era diventato più freddo?
E poi cosa aveva detto Danny? La torta lo stava attendendo?
Oddio.
Se Dougie era il quarto componente della band e Danny mi aveva detto che era la sua festa, allora… Il compleanno era di Doug.
Mi voltai verso di lui.
«Doug.. è il tuo compleanno, vero?»
Lui annuì.
«Sono una scema. Avrei dovuto capirlo quando mi hai detto che facevi parte della band di Tom… Invece non l’ho presa al volo.. Scusami, che scema che sono.. Auguri.»
Ero rossissima in viso, ne ero sicura.
Certo, presentarsi alla festa di compleanno di un ragazzo che nemmeno conoscevo e per di più senza nemmeno fargli gli auguri, era stata proprio una splendida idea.
E inoltre il cuore mi stava giocando brutti scherzi in quel momento.
Perché?
«Non dire così. È probabile che Tom ti abbia invitata da parte di Giovanna, non specificandoti di chi fosse la festa… Tranquilla, non è un problema.»
«Si, ma.. Ho fatto ugualmente la figura da scema… Nuova arrivata eppure scema.»

Lui stava per ribattere alle mie parole con il sorriso sulle labbra, quando Danny sbucò nuovamente dalla porta e venne davanti a noi.
«Insomma Doug! Muoviti! Ti stanno aspettando tutti!»
Lo prese per il lembo della maglietta e lo trascinò dentro.
Poco prima di entrare ero sicura di aver incrociato per un attimo il suo sguardo verso di me.
Ero paralizzata da quello che mi stava succedendo.
Ero attratta in modo incontrollabile da lui.
Io avevo un ragazzo in Italia, e allora perché lui mi faceva questo effetto?
Oltre che essere un bel ragazzo, mi sembrava anche molto gentile e simpatico.
Avevo fatto una figura del cavolo e lui invece di infamarmi, mi aveva fatto capire che andava tutto bene.
Non ci capivo più niente.

Sospirai e decisi di entrare in casa, per il taglio della torta.

Trovai tutti i ragazzi raggruppati nella sala, ma ovviamente essendo arrivata dopo non c’era molto spazio. Così mi accoccolai su uno scalino della rampa delle scala che conduceva al piano di sopra, ma che mi permetteva di vedere che cosa succedeva nella stanza accanto.
Dougie sorrise alla vista della sua torta dei 18 anni.
Disegnato, sulla torta, c’era lui sullo skate e vicino su un marciapiede, una lucertola gli faceva la linguaccia.
Probabilmente lo skate e le lucertole erano le sue passioni.

Mentre tutti gli dicevano:
«Esprimi un desiderio!!» lui si fermò a riflettere e soffiò le candeline.
Poi mentre tutti applaudivano, lui iniziò a guardarsi attorno, come a voler cercare qualcuno, ma mi pareva che si stesse solamente alterando, perché evidentemente non stava trovando chi voleva. Ad un tratto incrociai il suo sguardo e con mia sorpresa mi sorrise, con aria serena e soddisfatta.

Che stesse cercando me con lo sguardo?
No, impossibile…


Adesso pure che scema ero diventata anche egocentrica.
Gli sorrisi di rimando e poi mi alzai.
Trovai Giovanna che si scusò di non essere stata neanche un secondo con me, ma io gli dissi che Danny mi aveva intrattenuta per quasi tutta la serata e che poi avevo fatto conoscenza con il festeggiato e che tutto sommato ero stata veramente bene.

Mangiammo assieme la torta e poi, mentre stavamo per andarcene Danny venne verso di me e mi disse:
«Giulyyy! Allora ci conto di vederti la prossima volta alle prove…Casomai resti con noi e ci facciamo una bella pizza dopo!» Guardò Giovanna «Magari la potete preparare assieme!!»
Rise.
«Certo che vengo! Sempre che vada bene anche a Tom!»
«Sicuro» mi disse Tom «Tanto Gi la vedi tutti i giorni, quindi ti avvertirà lei!»
Stavamo per salire sulla macchina di Tom, quando mi voltai verso Gi e le chiesi:
«Ma Doug?»
Tom mi guardò e mi disse:
«Non l’hai salutato prima, quando è venuto da noi?»
«No, sinceramente non l’ho visto… è probabile che ero in bagno…»
«Già è vero» disse lei «È venuto a salutarci quando non c’eri… Effettivamente aveva anche chiesto di te»
«Ah… Capisco…» dissi delusa «E adesso dove è?»
«È andato nella sua camera a chiamare la madre, ad informarla che è andato tutto bene..» Rise Danny «Dougie è un mammone!!»
Tom rise e poi gli disse:
«Dovresti star zitto tu!»
«Cattivo!» disse Danny con tono finto-arrabbiato.
Poi Tom mi guardò:
«Beh, allora che si fa?»
Io lo guardai e anche se effettivamente mi dispiaceva andare via, dissi:
«Andiamo… mi dispiace disturbarlo! Danny puoi salutarmelo tu e dirgli che mi sono divertita stasera?»
«Certo» annuì lui.
Così ci salutammo e andammo verso casa.
Arrivati, ringraziai Tom e Giovanna per la bella serata.

Salì nella mia camera e quando ebbi finito di cambiarmi, vidi che la mia posta elettronica conteneva una nuova mail.

Era di Daniele.

L’aprì e quello che lessi non fu niente di buono.

 

 

 

 

 

 

Ed eccomi di nuovo qua!

xD

Ho fatto un po’ più tardi forse, nella speranza di trovare qualche nuova recensione, ma niente..

Ma non mi arrendo comunque!!

 

RubyChubb: Ed eccoli apparire finalmente xDD I Mc al completo! Anche se Harry non sarà molto presente, lo devo ammettere xDDD Ma vabbeh, non si può volere sempre tutto dalla vita xD Beh spero che il capitolo ti sia piaciuto *.* Tanto love

 

Kiki91: Che bello, un’altra fedele lettrice! Quanto mi fa piacere non lo puoi immaginare! Ah abbiamo una Jonesiana qui xDD Che bello! Beh spero tanto che il capitolo ti sia piaciuto, fammi sapere!!!

Tanto love *.*

 

 

 

Alla prossima

Giuly

   
 
Leggi le 4 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > McFly / Vai alla pagina dell'autore: yukiko_no_niji