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Autore: Saya_Zhao    02/05/2008    1 recensioni
cosa accadrebbe al figlio di un drago dorato e di un demone?
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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°*°*°* SLAYERS NEXT GENERATION °*°*°*

°*°*°* CAPITOLO QUARTO °*°*°*

°*°* Segreti Svelati °*°*



- uffa – sbuffò Yuzuriha..
Phil cominciò a preoccuparsi per davvero. Era la quarta volta in un quarto d’ora che Yuzuriha sbuffava annoiata. E non c’era nulla di più pericoloso di una Yuzuriha annoiata. Aveva affettato quattro alberi prima che riuscisse a fermarla…
- PHIL!
- S-Sì?
- Perché quello schifoso lucertolone non ci ha voluto con noi?
Phil roteò gli occhi. Da quando Razor e Arashi erano partiti quella era l’ennesima volta che rispiegava tutto daccapo per calmare la ragazza…

°°Flashback°°
- Se siamo fortunati - molto fortunati - disse Razor - il drago ancestrale è in una base all’interno della penisola. Se non lo siamo, potrebbe essere in uno dei tanti covi dei draghi dorati sparsi per il continente.-
Arashi deglutì, visibilmente preoccupata. Tutto il suo entusiasmo sulla ricerca si era spento in un attimo.
- Quali sono le basi più vicine? - chiese alla fine.
- La più vicina è quella nel distretto di Saillune - esclamò Razor tracciando un segno sulla mappa geografica davanti a loro. - Non è molto grande. Ci sono poche probabilità che sia lì. -
- E cos’altro proponi, allora?? - sbottò Yuzuriha acida.
- Ma controllare non ci costa nulla. Tanto è sulla strada per la base della Valle dei Draghi. Potremmo trovare qualche informazione. - esclamò il drago, ignorando completamente la ragazza.
- Ma … - esclamò Phil - non prenderla così alla leggera! Entrare nella base dei draghi senza permesso non è così facile. E’ molto rischioso! Non puoi proporlo come fosse niente. Come faremo ad entrare? –
- Voi due non verrete.
- Come sarebbe a dire che noi non veniamo? – gridò Yuzuriha lanciando uno sguardo gelido al drago sconsacrato. Oh, se non le piaceva quel Razor…
- Siete per caso draghi dorati? Avete artigli, code, ali?
Yuzuriha arrossì. Maledì il drago per averle tolto il piacere di ribattere.
- chi tace acconsente. – sibilò Razor, facendo infuriare ancora di più la ragazza.
- Ma nemmeno Arashi è in grado di diventare drago… - osservò Phil.
Razor sbuffò e disse: - Non ancora. Ma essendo mezzo drago può ingannare i dorati molto meglio di voi. Inoltre il diadema di vestale del Dio drago di Fuoco di sua madre li confonderà ancora di più… -
- si ma… - provo a dire Arashi.
- Ora basta!- ordinò Razor. - Yuzuriha e Phil no. No posso fare da balia anche a voi. Riuscirò a malapena a coprire il mio sigillo di drago maledetto, figurarsi proteggere anche voi due! Arashi è mezzo drago e quindi può, voi siete umani per intero e quindi no. Caso chiuso!
Yuzuriha si trattenne solo grazie all’aiuto di Phil. Era in casi come quello che il lato Linesco emergeva. E, mentre Arashi e Razor si avviavano, sbuffò per la prima volta.

°°° Fine Flashback°°°

- entreranno e cercheranno il drago ancestrale. Se quel Valgarv non si trova lì, l’obbiettivo diverrà automaticamente il rotolo con tutte le ubicazioni dei draghi dell’armata.
Yuzuriha sbuffò ancora più seccata. Iniziò a torcersi le dita per il nervosismo, trattenendosi a stento dall’esplodere.
- ORA BASTA!! – urlò alla fine – TROVIAMO QUALCOSA DA FARE! -
- Yuzuriha, che fai? Non vorrai scendere all’accampamento? -
- No! - esclamò la ragazza - ma nessuno mi ha detto che non mi posso divertire un po’! -
Phil la seguì senza protestare troppo. In fondo, anche lui non ne poteva più di aspettare.


°*°*°*°*
-ALT! Il vostro nome. -
Arashi si fermò, immobile. Ugh! Ecco a cosa non aveva previsto! Pensò impallidendo Arashi. Aveva pregato che tutto filasse liscio e di riuscire ad entrare alla base senza problemi. Guardò Razor in cerca d’aiuto, ma dopo un eloquente sguardo alla “diqualcosaidiotaprimachetiammazzino”, il drago la ignorò prontamente.
- Io… io sono… - Non le veniva niente in mente di sensato. Razor la stava fulminando con gli occhi, mormorando a denti stretti.
- Io sono Pucci. -
SBONK! Razor cadde a terra, incredulo.
- Pucci? ^_^* - ripeté incredulo il drago dorato che l’aveva fermata - Che … che nome particolare. E i tuoi genitori, chi sono? -
- Ehm … mia mamma è… si chiama Rosa LanSloy, mentre mio papà è … è Black Ul Storm.-
- Sei una Ul Storm? - chiese perplesso il drago. Arashi si maledì per la sfortuna. Doveva centrare proprio il nome di una famiglia conosciuta?
- Sì…- mormorò appena percettibilmente.
- Mai sentiti nominare. - esclamò lui cercando di ricordare. Arashi sorrise e sospirò di sollievo.
- Comunque, in quanto vestale del dio drago del fuoco, devi indossare questa spilla magica. – esclamò, consegnandole una strana spilla colorata con l’effige di Cephied.
- perché?
La guardia la guardò malissimo. – non hai sentito? Sembra che delle spie si siano infiltrate nelle basi. La spilla serve come riconoscimento e protezione. Da quale base hai detto che vieni?
- s-sono di Sephiria. –
- beh, è un po’ lontano dalla Centrale nella valle. Forse la notizia non è ancora arrivata. – ammise, lasciandola andare.


- Ul Storm… - sussurrò arcigno Razor quando superarono la guardia. - Che nome idiota! -
- Che ne sapevo io? -
Razor rise sarcastico e aggiunse – Comunque, è strano che finalmente fingano di accorgersi delle spie.
Arashi cercò di chiedere ancora qualcosa, ma il drago la zittì.
- Noi non ci conosciamo. Sai cosa fare e ricorda che abbiamo due giorni.
E in men che non si dica sparì. Arashi lo chiamò per un po’, ma alla fine si rassegnò e iniziò a esplorare il campo. Parecchi draghi si giravano a guardarla; non era ancora abituata ad essere così grossa e avanzava con passo incerto e traballante.
Certo che era strana la vita; prima ragazza, poi maga e infine … quasi drago. Si sentiva così strana… diversa. Accidenti, com’era possibile sentirsi a volte un demone, a volte un drago dorato? Quante persone potevano vantare di avere una doppia personalità che non creava problemi mentali?
Ma ormai aveva imparato che ogni logica e ogni certezza che aveva in quella penisola non valeva.
Cercò di ricordare l’immagine del ragazzo. I capelli verdi, una fascia rossa che li sollevava sulla testa e uno strano corno che sbucava sopra la fronte … occhi dorati e due tagli rossi sulle guance … e un’espressione indecifrabile, triste ma allo stesso tempo euforico e strafottente …
Era proprio un bel ragazzo. Le ricordava un po’ Shinichi…più che altro nello sguardo così strano e misterioso. Un ragazzo cui non sai mai cosa passa per la testa. Scosse il capo, cercando di scacciare quei pensieri. Ricordare Shin le faceva male…
La base dei draghi era molto ben organizzata; le strade erano tutte uguali e parallele, che convergevano nella zona centrale. Secondo la descrizione di base provvisoria che le aveva dato Razor, si aspettava di trovare delle grandi tende e un gran via vai di draghi dorati. Invece, le tende non c’erano affatto; alla base del pendio roccioso era stato costruito un grande castello in pietra, mentre tutt’attorno si allargavano gli edifici centrali, come la palestra, il laboratorio, la sala dei saggi. Credeva anche di trovare solo draghi; invece, pochi erano rimasti nella forma draconica, per lo più quelli non ancora in grado di mutare a sembianze umane o quelli che dovevano superare il proprio grado nell’esercito. Erano più uomini che draghi; a quel punto, cominciò a credere che Razor non volesse semplicemente Yuzuriha e Phil fra le scatole.
Girava così, per la base, con la testa fra le nuvole, presa da mille pensieri. E questo non sfuggì a nessuno, soprattutto grazie al luminoso diadema che portava al collo…
Venne come strappata dai suoi pensieri, con forza e decisione. Sbatté violentemente contro qualcosa, o meglio, contro qualcuno. L’impatto fu violento, e Arashi cadde rovinosamente a terra.
- Ahia! – borbottò massaggiandosi la testa. Cosa aveva urtato? Alzò gli occhi e vide un enorme ragazzone, con la pelle giallastra e una lunga coda che gli spuntava da dietro, che troneggiava su di lei.
- Trasformazione male eseguita, vero? – sibilò sarcastica.
La faccia del ragazzo si contorse in un ghigno di rabbia.
- sei una vestale del dio drago di fuoco?
- E con questo? – rispose lei rialzandosi a fatica.
Dolore. Sangue, vomito. Arashi il sentì tutti e tre contemporaneamente risalirle l’esofago, mentre il ragazzone la colpiva con un diretto nello stomaco. Le sembrò che il respiro non riuscisse più a tornare.
- mi è stato detto che se batto una vestale sarò promosso caposquadra!
Arashi maledì mentalmente il deficiente che aveva messo in giro quella voce.
- Io sono Thund, e ti batterò! – gridò colpendola di nuovo.
Arashi volò lontano, sbattendo violentemente il braccio nel tentativo d frenare la caduta. E sentì scricchiolare pericolosamente qualcosa, poi più nulla.
Thund la caricò letteralmente, come un bisonte infuriato. Il poco controllo che aveva sulla trasformazione in un umano era un’arma a suo vantaggio, perché ogni tanto i denti diventavano lunge zanne e la pelle s’induriva come l’acciaio.
Arashi si girò appena in tempo, chiamando a sé la barriera più potente che conosceva. Thund cozzò con violenza contro la sua barriera, e lei sentì il braccio fare scintille per il dolore. Attorno a loro gli amici del ragazzone avevano stretto un cerchio che impediva a chiunque di vedere cosa accadeva all’interno. Continuavano a gridare il nome del ragazzo con veemenza, come tifosi allo stadio, intontendo ancora di più Arashi. E lei percepì la barriera diventare sempre più debole man mano che la sua concentrazione diminuiva…
Con uno schiocco violento, la barriera e il suo braccio si spezzarono contemporaneamente per la pressione esercitata dai colpi del ragazzo. Arashi si accasciò al suolo, stringendo l’arto spezzato con tutta la forza che aveva. Perché la sua magia si era esaurita così presto? Quel ragazzo l’aveva assorbita, in qualche modo, altrimenti la sua barriera avrebbe retto ancora per ore! E, anche se avesse ceduto per forza di cose… non avrebbe dovuto sentirsi così…così debole…
Prima di chiudere gli occhi vede solo un’ombra dorata coprirla e poi più nulla.

°*°*°*°*
- Yuzuriha, ma ne sei sicura?- bisbigliò Phil, visibilmente contariato. – va contro la giust… mmmM!!! -
La spadaccina gli aveva tappato la bocca in tempo.
- se tiri fuori ancora la giustizia, giuro che me la prendo con TE invece che con LORO. – sussurrò minacciosa. E a Phil non restò che sbuffare in silenzio per nulla convinto.
- Phil… vuoi fare silenzio? Guarda che ci sentono!!!
- Umpf… almeno potresti fare come tua madre… lei irrompeva con stile!
- PRIMO: tu che diavolo ne sai? SECONDO: non ho magie distruttive su alta scala a portata di mano. Come faccio a battere in un colpo solo venti scagnozzi come quelli là? Eppure credevo avessi un cervello!
I due ragazzi si spostarono dietro una roccia, evitando la ronda che passava in quel momento. Il sorriso di Yuzuriha si allargò ancora di più quando, finalmente, scoprirono dov’era il tanto atteso tesoro dei briganti. Oh, faceva paura, in quei momenti. Il carattere di sua madre emergeva in tutto per tutto.
- ALL’ATTACCOOOO!
- poveri briganti… - bisbigliò Phil prima di seguire Yuzuriha all’assalto.

°*°*°*°*

Razor scattò, evitando per un pelo le guardie superiori.
Doveva stare attento… molto più attento di quella ragazzina. Quante persone conoscevano il suo segreto, la sua vera identità, fra i draghi dorati? Abbastanza. C’era almeno una possibilità su venti che una di quelle persone si trovasse lì.
Inoltre doveva evitare accuratamente tutti i draghi con poteri superiori… ergo: saggi, vestali, guardie superiori e generali. Loro sarebbero stati in grado di avvertire la maledizione del suo sigillo in un batter d’occhio…
‘Maledetta vecchia’ pensò, ricordando che tutta quella storia era solamente colpa di Aqua.
‘Lei sarà in grado di realizzare il tuo desiderio… gnè-gnè… intanto però devo farle da balia; questo me l’hai nascosto, vecchia cospiratrice…’
E aveva perfino dovuto nascondere le sue katane, le sue katane! D’accordo che l’aura demoniaca l’avrebbe avvertita perfino un uovo; ma le sue katane, dannazione!
Aveva lascito Arashi da quasi sette ore… sette ore a girovagare come un’ombra per quel posto. Il problema non stava nel ‘girovagare come un’ombra’; era un sicario, c’era abituato. Anzi, quasi quasi gli piaceva essere invisibile…
Il vero problema era quel posto. Draghi, draghi, draghi… a decine, una marea. Ipocrisia e falsità nascoste dal luccichio dorato di quelle corazze. Bleah. Erano ore che contava fino a cento per non perdere la pazienza. Ore che cercava di pensare a qualcos’altro… tutto, pur di non pensare a Shay, a quel giorno.
‘Dannazione’ esclamò, schiaffeggiandosi mentalmente. ‘CONCENTRAZIONE’
Saltò al secondo livello degli edifici, leggero e veloce. Nessuno si accorse di nulla.
‘se le mie katane fossero una falce, qualcuno potrebbe scambiarmi per la morte’ pensò soddisfatto di sé.
Le guardie di quelle camere erano mezze addormentate. Barcollavano appoggiandosi sulle lance lunghe. Razor non riuscì ad evitare un mormorio di disgusto e disapprovazione. Ogni secondo che passava lì confermava la sua scelta di anni fa.
‘Servirò il male… perché il male è sempre uguale, non viene meno ai suoi ideali. Il bene che tu persegui, fratello… non è mai tale, né mai lo sarà. E’ solo l’ipocrisia di un mondo perfetto.’
Gongolò un attimo ripensando alla faccia incredula e… schifata del fratello maggiore. L’aveva sbattuto fuori dalla sua casa, ma ne era valsa la pena solo per quell’espressione…
Finalmente la sua preda sbucò fuori delle sue stanze. Un grosso e grasso drago dorato, con la pelle sfumata di giallo… non che fosse poco abile nel trasformarsi, no. Il suo punto debole, sicuramente, era un dolce troppo pieno di panna. Portava sotto braccio una decina di grossi tomi, pieni di fogli svolazzanti. Gli spessi occhiali da talpa lasciavano intendere sulle sue capacità visive. Il custode. Colui che conosceva tutti i segreti di quella base e l’ubicazione di tutti i nuclei dell’attività draconica. Colui che custodiva… il rotolo che Razor cercava.
Sorrise sarcastico e divenne l’ombra della sua vittima.

°*°*°*°*°*

- Come ti senti?
Oblio. Un nulla piacevole, senza dolore, senza emozioni. La pace della mente… era morta? Figurarsi, per un pugnetto del genere; più che altro, quella sensazione le ricordava l’intontimento dopo l’anestetizzazione durante quel soggiorno in ospedale… quello in cui papà aveva seriamente rischiato di essere licenziato per ‘il troppo zelo nei confronti della figlia’…
Arashi aprì gli occhi piano. Il sole le ferì le cornee, e lei si coprì con una mano. La sinistra, perché la destra era tenuta ferma da qualcosa…
Sotto la testa un morbido cuscino. Sulla fronte un asciugamano bagnato. Aria pulita, calore appena tiepido. E, il respiro regolare e calmo di una persona…
- Razor? – prechè le era venuto in mente di colpo quel nome?
- Dolente, non sono un drago sconsacrato. Razor è qui? Ora capisco perché vai in giro a cercare guai.
Non era Razor… ma allora c… non era Razor?!?!
Arashi si alzò di scatto, facendo volare lo straccio che le bagnava la fronte. Si guardò intorno, spaesata. Sveglia. E in men che non si dica il braccio le ricordò cosa era successo.
- ecco, vedi… non agitarti. Il braccio fa male, vero? Eh… succede, quando idioti del genere usano il Steel Fire solo per una rissa. Sai, quell’incantesimo, oltre a decuplicare le forse in una determinata parte del corpo, toglie anche le forze e la magia all’avversario. Molto utile… peccato che ora tutti lo usino.
- chi sei? – mormorò lei lasciandosi cadere sul futon dell’uomo.
- Mi chiamo Loslex. Drago dorato, Generale del dio drao del Fuoco, mezzo demone eccetera eccetera…
- M… Mezzo demone? – ripeté incredula.
- Oh, non come te. Mezzo demone nel senso che prima ero demone, ora sono un drago dorato. Proprio il contrario del tuo amico sicario.
- Come me? Tu sai chi sono?
- Certo che lo so! Non è difficile, sai? Draghi e demoni non se ne accorgerebbero subito, ma persone come me o Razor, che sono sia uno che l’altro… beh, per noi non è difficile. Non saprei spiegarlo nemmeno io. E poi… ragazza, non ti sei mai vista la schiena? Hai un gigantesco drago d’ombra che te la occupa interamente.
- Un… un drago d’ombra?
- E’ un sigillo. Non chiedermi perché hai un sigillo sulla schiena… forse è proprio questo che impedisce ai poteri congiunti di luce e oscurità riscontrarsi dentro te. Sta di fatto che hai un enorme drago nero che ti occupa tutta la schiena come un tatuaggio. Dev’essere ricomparso quando sei tornata in questo mondo…
Arashi ci mise un po’ a connettere. Schiena-drago d’ombra-demone-segreto. Schiena-drago d’ombra-demone-segreto. Schiena-drago d’ombra-demone-segreto. Schiena-drago d’ombra-demone-segreto.
- COME SAREBBE UN DRAGO D’OMBRA? E COM’E’ CHE MI HAI VISTO LA SCHIENA? E POI… AHIA!
Loslex le aveva improvvisamente torto il braccio. Il dolore fu lancinante e incredibilmente forte… ma durò un attimo. Il braccio tornò normale un secondo dopo. Arashi lo mosse, scuotendolo con forza. Ma nessun osso scricchiolò senza alcun tipo di dolore. Era…intero? G-guarito? Come aveva fatto quel drago a…?
Finalmente lo guardò in faccia. Non era più molto giovane, eppure nell’armatura da generale faceva ancora la sua bella figura. I capelli erano molto brizzolati, ormai, ma si notava ancora qualche ciocca del vecchio castano. Non doveva avere molto più di cinquant’anni. Ma quando vide i suoi occhi… il cuore le mancò un colpo. Quegli occhi vivaci e di un bizzarro color ametista. Così simili a quelli di suo padre. E quella stessa aria misteriosa…
- Xel? – lo chiese lo stesso, dando voce ad una flebile speranza.
Il drago sorrise.
- Vedo che oltre agli occhi hai preso anche la perspicacia del mio fratellino.

°*°*°*°*

- Tutto questo va contro la giustizia. – osservò Phil mentre Yuzuriha contava le monete guada… rubate.
- Phil-chan sei troppo severo. In fin dei conti anche loro le avevano rubate, no? ^^
- Sì, ma…
Phil rinunciò sbuffando. Yuzuriha era al settimo cielo… lui un po’ meno. Quando aveva visto la ferocia e il divertimento con cui Yuzuriha aveva minacciato di affettare i malcapitati briganti aveva rinunciato a redimerla… era chiaro che Yuzuriha era troppo simile a Lina. Alla fine, l’aveva costretto a teletrasportarli entrambi lontano dall’accampamento. Non era molto pratico, così erano finiti in una radura poco lontana, dove c’era anche un piccolo laghetto con le acque termali.
- Uaha! 20mila monete d’oro, 44 rubini e ben 27 diamanti! Non è molto ricco come bottino, ma mica male!
- Ve-ventimila monete un piccolo bottino? Ma a Saillune c’è gente che pagherebbe per avere un cifra simile!
- Poi possiamo vendere i rubini… diciamo a 500 monete d’oro l’una… o magari li porto da mamma che li trasforma in amuleti… allora il prezzo sale, diciamo mille monte d’oro in contanti l’uno…
Phil sospirò rassegnato. Yuzuriha era completamente partita. La ragazza contava allegramente le monete, con un sorriso che le attraversava il volto. Phil arrossì violentemente. Quando sorrideva così liberamente Yuzuriha era ancora più carina…
- Ehi, Phil-kun, che hai?– esclamò Yuzuriha guardandolo preoccupata –Sei tutto rosso… non avrai mica la febbre?– esclamò, accostando preoccupata le labbra sulla fronte del ragazzo per misurare la temperatura.
Phil arretrò di colpo, mentre il rossore aumentava fino all’estremo e uno strano fumo fuoriuscì dalle sue orecchie.
- Phil, che hai?- chiese ancora lei. Poi sorrise e propose - troppa tensione, il tuo GiustiziaTermometro è andato in tilt. Ci vuole un bagno. -
Se Phil avesse avuto qualcosa in bocca in quel momento lo avrebbe sputato fuori per quelle parole.
- il…il bagno?
- Sì! Hai presente quella cosa che si fa quando si è sporchi? Oddio, non so quanto i ragazzi lo facciano, però…
- Non è quello il punto. Io… cioè…tu…noi…
Yuzuriha sorrise. – Sei come un fratello, per me. Che vuoi che mi importi se mi vedi in mutande? –
- Si… ma… ma…
La ragazza alzò le spalle e si tolse i vestiti. L’aria della sera era fresca, così si tuffò immediatamente nell’acqua calda.
Phil rimase un po’ ad osservarla. I capelli rossi che risplendevano sotto il sole, la pelle morbida bagnata dall’acqua calda…
Si costrinse a smettere di pensarci, quando uno strano gonfiore riempi i suoi pantaloni.
Però le aveva dato fastidio ciò che lei aveva detto con tanta leggerezza.
‘Come fratelli…’
- Dai, Phil-kun! Vieni! L’acqua è stupenda!
Phil si immerse senza accorgersene. L’acqua era bollente…
‘come fratelli…’
Yuzuriha lo spruzzò con l’acqua, invitandolo a giocare. L’acqua bassa non nascondeva più la biancheria bagnata e trasparente… che non celava più nulla di lei…
‘come fratelli…’
Yuzuriha gli si avvicinò. Perché Phil non reagiva?
- Phil-kun, ma che hai? – chiese sempre più ansiosa, avvicinandosi per guardarlo meglio.
- Phil, ma… stai piangendo?
‘come fratelli…’
- Io non ti considerò affatto come una sorella – mormorò con voce bassa, roca. Non riuscì a resistere; la prese per un braccio e la baciò con irruenza, senza aspettarsi una risposta. E invece lei reagì… labbra su labbra, lingua su lingua. Una lotta infinita, dolce e desiderata. Un gioco stupendo, costruito sulle labbra di entrambi...
- Phil… - mormorò Yuzuriha.
Phil le appoggiò un dito sulle labbra, invitandola a tacere. La rese in braccia e l’adagiò sul terreno ricoprendola di baci, assaggiando ogni centimetro della sua pelle.
- Phil… - la richiesta della ragazza si fece sempre più debole. Eppure lei sentiva che era sbagliato…
- ti voglio… - mormorò Phil, stringendola ancora di più.
E lei si lasciò andare. Era qualcosa costruito da tempo, un sentimento che era cresciuto con loro. Phil se nera solo accorto prima…

°*°*°**°*


Fine quarto capitoloXD è un po' hard... mica tanto =...= mi è piaciuto tantiximo scriverlo... l'idea della relazione fra Yuzuriha e Phil mi ronzava in testa già da un po'.
Tra l'altro anche Loslex lo volevo inserire...volevo che fosse un demone convertito drago, il contrario di Razor. Però non sapevo come renderlo credibile... inzomma, diciamolo, io sn Una Akatsuki e Organizzazione XIII fan, qnd è ovvio ke sn dalla parte dei demoni =...= .. potete notare ke 'Loslex' è l'acronimo di 'Xellos' ... altro omaggio a Kingdom Hearts X3
L'illuminazione x Slex-kun è arrivata mentre leggevo il 25 di Naruto...quello con la storia d Itachi BWAHAHAHAHAH
ora basta, se no vi anticipo trpp dl next cappy. Tra l'altro, ho dovuto spezzarlo a metà, perchè originariamente era unito al successivo, ma stava diventando decisamente troppo lungo!!!!




  
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