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Autore: JunJun    26/11/2013    3 recensioni
Castiel è un essere umano e vive nel bunker insieme a Dean, Sam/Zeke e Kevin.
[Raccolta di flashfic parecchio a caso, ambientate dopo l'episodio 9x03]
[Contesto generale, ma in alcune flashfic c’è qualche richiamo alla mia fanfic “Lusus sanguinis”.]
Genere: Demenziale, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Castiel, Dean Winchester, Kevin Tran, Sam Winchester
Note: AU, Nonsense | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Nel futuro, Contesto generale/vago
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L'università è una brutta bestia. Maledetti esami. 
Se pubblico qualcos'altro in questa settimana picchiatemi, perché vuol dire che non sto studiando come dovrei *si sotterra nei libri*


Titolo: Dog Days #1 e #2
Note: Nonsense crescente
Personaggi: 
Dean, Sam, Ariel(*), Kevin, Castiel

Parole: 371 + 236

* * *


Era una notte buia e tempestosa. (?)
Fuori, la pioggia gelata sbatteva con violenza contro gli alberi e allagava il terreno, mentre i tuoni ruggivano minacciosi. Dentro il bunker, invece, l’atmosfera era calda, silenziosa e concentrata.
Dean, Kevin e Castiel erano seduti intorno al grosso tavolo nella sala principale, completamente ricoperto da libri, appunti e residui di cibo da fast-food.
“No, Castiel, questo cartiglio non appartiene a nessuna civiltà pre-colombiana del Messico,” concluse Kevin dopo molte ore, chiudendo il libricino che aveva davanti e lanciandolo in fondo al tavolo.
“Ero sicuro di aver visto qualcosa di simile su una piramide laggiù, qualche secolo fa,” mormorò lui, sfogliando probabilmente per la decima volta uno dei 24 volumi dello Zimmerman. “O forse era ad Atlantide? Non ricordo…”
Dean roteò gli occhi, accasciandosi su una pila di appunti scribacchiati. Forse, se si fosse rotto la tavoletta di Metatron in testa, tutto questo sarebbe finito.
Una goccia d’acqua cadde sul libro del cacciatore. Lui sollevò la testa e vide Sam, affacciato alla balaustra sopra di loro. Era appena rientrato nel bunker, ed era completamente fradicio.
“Sammy! Bentornato!” cinguettò, con il tono di voce con cui si direbbe la frase: “Ti prego, dimmi che c’è un caso, l’apocalisse, un’invasione aliena, qualunque cosa...”
Sam parve intuire. “Fuori c’è il diluvio,” sogghignò. “Uscire è impossibile. Ho sentito Ed e Ralph, pare che non ci siano casi su cui indagare. Stasera serata in casa!”
Dean ricadde sulla sedia, maledicendolo. Poi qualcosa catturò la sua attenzione. “Sam,” disse preoccupato. “Cos’è quella cosa alle tue spalle?”
“Oh, questa?” sorrise Sam, accarezzando la testa della creatura spaventata che, fino a quel momento, si era nascosta dietro di lui. (Non era molto difficile, visto che gli arrivava a metà del petto.)
La spinse avanti, per farla vedere agli altri. “L’ho trovata qui fuori in mezzo alla strada. Tremava, così l’ho portata a casa,” spiegò. “Si chiama Ariel.”
La ragazza dai capelli corvini fissò terrorizzata il gruppetto di cacciatori. “Non è carina?” disse lui, continuando ad accarezzarle la testa bagnata e spettinata.
Kevin, Castiel e Dean fissarono Ariel.
Lei guardò Sam, poi Dean, e poi Sam. E poi di nuovo Dean. Il suo sguardo si illuminò.
Dean sbatté gli occhi. “No,” disse scocciato. “Buttala fuori.”

* * *


Un tuono particolarmente potente fece tremare i vetri delle bocche di lupo blindate del bunker.
Sam raggiunse il fratello a grandi passi,.
“Dean, come puoi essere così crudele?” gli disse il giovane, incredulo. “Non vedi come piove?”
Dean si alzò in piedi per fronteggiarlo. “Sam, maledizione, non puoi portare in casa il primo angelo che trovi abbandonato in mezzo alla strada!”
“Io ti ho lasciato tenere Castiel senza dire nulla, Dean!”
“CASTIEL È TUTTA UN’ALTRA STORIA!” gridò lui di rimando, protettivo. “E poi guardala, ha lo sguardo inquietante!” disse, indicando Ariel, alle spalle di Sam. “Guardala! GUARDALA!”
Ariel, fino a quel momento, aveva squadrato Dean da capo a piedi sogghignando perversamente.
Quando però Sam si voltò verso di lei, lei era a terra in lacrime, con il viso nascosto fra le mani.
Si sentì un altro tuono.
“Dean, per l’amor del cielo!”
Il maggiore tornò a sedersi al tavolo. “Dannazione…” sospirò, visibilmente incazzato. “D’accordo, per stanotte passi… ma da domani quella lì dorme fuori!”
Sam sorrise sollevato. Raccolse Ariel da terra e la portò via.
Kevin guardò di sottecchi Castiel che, seduto accanto a lui, aveva continuato per tutto il tempo a scribacchiare degli appunti riguardo la tavoletta.
“Sei consapevole del fatto che stanno parlando di te come se fossi un cucciolo abbandonato, vero?”
L’ex-angelo smise di scrivere e lanciò a Dean uno sguardo di disapprovazione. Poi scosse la testa e tornò a lavorare sulla traduzione.

 

* * *

* * *

(*)

Lei è Ariel. E' un personaggio della mia quasi omonima  fanfiction. La sta disegnando una mia amica su costrizione mia richiesta.
E’ un angelo nel corpo di una 24 enne di Henderson.

Ha qualche problemino con la sua personalità.
Le piacciono i libri di Supernatural e Sam e Dean. Insieme.

  
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