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Autore: Antonella84    26/11/2013    9 recensioni
Akane è a fare shopping con le sue amiche per passare un pomeriggio in spensieratezza e tranquillità, ma soprattutto per evitare di litigare con quello stupido del suo fidanzato.
Destinazione: CENTRO COMMERCIALE! Una ragazza le consegna un volantino con scritto: "Devi sposarti?Il tuo futuro marito però non ti apprezza? Segui i nostri corsi prematrimoniali e gli farai cambiare idea."
Una storia in cui Akane deciderà di imparare ad essere una buona moglie, con annessi e connessi :)
E Ranma? Come reagirà ai suoi strani cambiamenti?
Scopriamolo insieme! Buona lettura!
Genere: Comico, Erotico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Ranma Saotome, Un po' tutti
Note: Lime, OOC | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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"E tu chi diavolo sei giovanotto?" chiese Mizu stringendo fra le mani quello strano codino.
"Ahi! Mi chiamo Ranma! Lasciami mi fai male!" urlò il ragazzo dimenandosi. 
La donna mollò la presa.
Un sorrisetto malizioso comparve sul suo volto.
"E così..tu sei il rubacuori in questione.." disse sorniona.
Cominciò poi a girare intorno al giovane, che sentendosi sotto studio, avvampò imbarazzato.
"Niente male davvero! Hai perfino superato le mie aspettative!" Esclamò Mizu entusiasta.
Ranma era profondamente a disagio.
Quella donna aveva uno sguardo strano, sembrava che lo conoscesse senza però averlo mai visto. 
La donna dai capelli rosa si accomodò su uno dei divanetti della sala.
"Prego tesoro, dimmi tutto! A cosa devo questa graditissima visita?" Chiese Mizu.
"E-ecco io...ero passato di qui per caso..ehm..e ho involontariamente sentito e visto una persona che conosco.." disse Ranma sommerso dall'imbarazzo. 
"Ah! ho capito! hai origliato la mia conversazione con Akane..che poi è la tua fidanzata, giusto?" domandò la donna senza fare una piega.
"V-veramente lo hanno deciso i nostri g-genitori.." balbettò il codinato.
"Lo è o non lo è? Non c'è bisogno che mi racconti tutta la tua vita, carino!"
Ranma arrossì.
"Si..è la mia fidanzata.". Rispose il ragazzo,marcando l'aggettivo possessivo. 
"E che cosa avresti, involontariamente, origliato?" Domandò Mizu. 
Il codinato sempre a disagio rispose:
"Bhe..ho sentito Akane arrabbiata con te e Nabiki..E poi ho sentito che ti chiamava cugina..Non ho ben capito il motivo del suo cattivo umore perchè avevo la cassa con quella musichetta idiota direttamente sparata nelle orecchie!" affermò il giovane indicando l'oggetto del suo momentaneo odio. "Bhe grazie per aver criticato i miei gusti in fatto di musica..ma tu potevi scegliere un altro punto per origliare, no?" disse ironicamente la donna.
Ironia che il ragazzo colse con qualche secondo di ritardo.
"Bene, Ranma...Ancora non mi hai spiegato cosa vuoi da me..Certo sei un piacere per la mia vista, ma io ho da fare..perciò parla chiaro..Cosa ti occorre?"
Affermò Mizu, perdendo un pò di quella calma apparente che la contraddistingueva. 
Il giovane col codino fece un respiro profondo e rosso in volto disse:
"Ho alcune domande alle quali solo tu puoi rispondermi..".
La donna sorrise.
"Sono tutta orecchi!" Fu la risposta lampante di Mizu.
Era la prima volta che Miss Seduzione si trovava a disagio dinanzi ad un uomo.
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La porta del suo ristorante di okonomiyaki si aprì.
L'ombra di un ragazzo faceva capolino.
Ukyo vedendo quella figura, pronunciò l'unico nome che le balenava nella mente:
"Ran-chan! Sei proprio tu?" Esclamò la ragazza spinta dalla speranza.
La luce illuminò meglio quel ragazzo.
Era aitante, delle belle spalle e dei bei muscoli.
Non appena fece un passo verso l'interno del locale, il giovane cadde a terra con un tonfo sordo, alzando una nuvola di polvere. 
Ukyo, d'istinto, scavalcò il suo bancone per dare soccorso allo sconosciuto che aveva deciso di  svenire nel suo ristorante.
"Ehi tu! Svegliati!" disse la cuoca scuotendo quel corpo così ben fatto.
Notando che il ragazzo aveva il viso schiacciato sul pavimento, Ukyo girò quel corpo e ciò che vide la lasciò a bocca aperta.
"Ryoga!" urlò la cuoca dando dei piccoli schiaffi sul viso del ragazzo.
"Ehi tu coraggio svegliati!" Altro schiaffo un pò più forte.
"Dannazione stupido proprio qui dovevi svenire?" Gli schiaffi erano diventati colpi ben assestati. 
Ryoga col viso gonfio quanto un pallone, aprì gli occhi in tempo per bloccare la mano di Ukyo che era già partita per l'ennesimo ceffone. 
"Ehi tu! Hai forse intenzione di uccidermi a schiaffi?" urlò Ryoga con il viso rosso e bruciante.
"Bel modo di ringraziarmi Ryoga..Entri nel mio locale, cadi a terra come un pero, ti soccorro e cosa fai? Non mostri la minima riconoscenza!". 
Il ragazzo con la bandana tenendosi la faccia che aveva raddoppiato il suo volume urlò:
"Secondo te dovrei ringraziarti per avermi conciato per le feste!" disse indicando il volto irriconoscibile.
Ad Ukyo scappò una risata.
La prima di quell'orribile giornata. 
"E poi.." continuò Ryoga.
"Come diavolo sono arrivato qui? Avrei dovuto essere ad Hokkaido!"
La cuoca lo aiutò ad alzarsi da terra.
"Vieni..per farmi perdonare delle sberle che ti ho dato..ti offro da mangiare, ti va?" chiese al giovane regalandogli un leggero sorriso.
Ryoga avvampò.
"C-come mai tutta questa gentilezza U-chan?" Le chiese. 
"Ukyo..il mio nome è Ukyo." Disse in tono gelido la cuoca.
Un silenzio imbarazzante cadde nella stanza del locale.
Poi fu la ragazza a riprendere il discorso:
"Diciamo che prenderti a schiaffi è stato terapeutico!" Affermò la giovane dirigendosi dietro il suo bancone.
"Bhè..Felice di esserti stato utile UKYO!" Rispose Ryoga marcando il nome della ragazza.
Poi continuò:
"E comunque..devi farti perdonare..Non tanto per gli schiaffi, quanto per avermi confuso con quell'idiota di Ranma!" urlò il ragazzo rischiando di cadere dallo sgabello.
Solo sentire pronunciare quel nome, provocò un brivido alla cuoca intenta a cucinare un'ottima okonomiyaki per il suo ospite.
"Preferirei non si parlasse di lui, Ryoga..". Disse Ukyo a sguardo basso.
Al giovane con la bandana non sfuggì l'espressione triste che aveva avvolto la cuoca. 
"Non per farmi gli affari tuoi..ma è succcesso qualcosa?" Domandò il ragazzo. 
"Ho solo avuto una brutta giornata...e tu viaggiatore sfortunato? Cosa ti ha spinto ad arrivare fino ad Hokkaido?" chiese la giovane servendo la focaccia ben cotta al suo strano cliente.
Ryoga divenne malinconico.
"Diciamo che ho avuto anch'io una brutta giornata..da circa una vita.". Rispose tristemente il ragazzo.
"Mi spiace tanto.." disse Ukyo posando istintivamente la sua mano su quella di Ryoga.
A quel contatto entrambi i giovani arrossirono.
Per la prima volta il ragazzo ebbe la sensazione di trovarsi nel posto giusto, forse il suo senso dell'orientamento aveva sbagliato strada, ma qualcosa nel suo cuore gli sussurrava che quella deviazione dalla piccola Ukyo, forse non era solo un errore. 
Dal canto suo, la cuoca di okonomiyaki si sentiva serena per la prima volta in quella giornata.
Lo strano ragazzo dai buffi canini che le stava di fronte le aveva restituito il sorriso e forse sarebbe stato solo il primo di una lunga serie.

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Akane si trovava in cucina circondata da mestoli e pentole .
L'ora di pranzo si avvicinava.
Se avesse dovuto confessare la verità a Ranma, sarebbe stato meglio farlo a pancia piena!
Con un pò di titubanza Akane, si avvicinò al libro di ricette che la sua cara mamma aveva scritto di suo pugno.
Accarezzò delicatamente quelle pagine ruvide, le avvicinò al naso sentendone l'odore: profumo di inchiostro e cucinato.
Chissà con quanto amore e premura aveva scritto quelle lettere sua madre.
Girò la pagina successsiva alla bollitura dell'acqua e trovò la ricetta del riso con le verdure.
Certo non era un piatto elaborato, ma per lei rappresentava una grande sfida.
*Ti prego mamma aiutami tu..* pensò Akane portandosi le mani sul cuore.
Allacciò il grembiule dietro la schiena e si mise all'opera. 
Seguire con un dito le lettere scritte sul ricettario, eseguire ogni singolo procedimento minuziosamente, percepire l'odore delle verdure messe a soffriggere, fece sentire Akane, per la prima volta, tanto simile alla sua povera mamma.
Ora capiva perchè Kasumi adorava così tanto cucinare..era un modo per sentirsi più vicina alla sua mamma. 
Col cuore in gola la giovane Tendo assaggiò il condimento che aveva preparato per il riso.
Le verdure erano tagliate tutte storte, la cucina era un campo di battaglia, le sue mani avevano macchioline rosse dovute agli schizzi dell'olio.
"Alla fine ciò che conta è il sapore.." disse a se stessa Akane.
Con la mano tremante prese due bacchette e ne imprigionò una verdura.
La lentezza dei movimenti era disarmante.
Non appena l'oggetto di studio in questione, si avvicinò alle labbra della ragazza, ella soffiò per evitare di scottarsi.
Il momento della verità era arrivato.
Per la prima volta Akane ebbe seriamente paura di se stessa e delle sue doti culinarie. 

**************************************************************************************

Ranma camminava per strada verso casa.
Era quasi ora di pranzo e avrebbe dovuto mettersi ai fornelli al più presto onde evitare che la sua fidanzata, non vedendolo arrivare, potesse decidere di improvvisarsi cuoca. 
*Akane..* pensò il giovane.
Ciò che gli aveva confessato quella strana donna con i capelli rosa, l'aveva lasciato senza parole.
Ma ciò che lo mise realmente in imbarazzo furono le risposte alle domande che lui le aveva posto. 

FLASHBACK :

"Ecco..io..ho sentito tutto..poco fa. So che hai aiutato Akane in qualche modo..e...e..e..vorrei aiutassi anche me.".
Mizu sorrise.
"Ranma caro, tu hai ragione. Ho aiutato mia cugina a scoprire alcune sue doti nascoste..e ho fatto altro..ma questo sicuramente te lo dirà lei.
Sai quanto è onesta..non ti ingannerebbe mai..a differenza di altri.." si lasciò scappare la donna.
Poi continuò.
"immagino cosa tu voglia chiedermi. Non sai come affrontare gli attacchi osè di Akane giusto?".
A Ranma uscì del fumo dalle orecchie.
"Dalla tua reazione noto che ho colto nel segno.." rispose divertita Mizu. 
"Se vuoi un consiglio bel morettino...smettila di crearti paranoie inutili. Sei un bellissimo ragazzo, hai molto fascino..Infatti ti confesso che anch'io faccio fatica a starti lontana!"
Gli disse sfacciatamente la donna.
Ranma non sapeva se scavarsi una fossa da solo oppure sentirsi lusingato. L'unica cosa che riusciva a fare era restare zitto, muto e rosso.
La giovane donna, accaldata, sbottonò i primi due bottoni della camicia che formava il tubino, mettendo in mostra un seno prosperoso.
"Scusami, ma stavo soffocando!" disse ammiccando.
Il codinato non resistette più e scattò in piedi cercando di fuggire in direzione della porta.
Le gambe si muovevano a velocità supersonica, però il resto del corpo sembrava inchiodato.
Smise di dimenarsi e notò che Mizu lo stava nuovamente afferrando per il codino.
"Ma allora è un vizio!". Disse minaccioso il ragazzo.
"Ah quindi ti è tornata la voce!" esclamò la donna.
"Vedi? Questo è quello che non devi fare!". Disse Mizu.
"Eh?" Rispose Ranma confuso.
"Quando Akane sarà vicino a te..Tu non dovrai fuggire..Se è lei che desideri, saprai cosa fare nella pratica. Andrà bene!"
Gli rispose la donna mollando la presa.

FINE FLASHBACK

Avvolto da quei pensieri, il giovane arrivò al dojo Tendo senza rendersene conto.
Per la prima volta Ranma Saotome aveva paura di una sfida..una sfida chiamata Amore.
Entrato in casa un profumo invitante raggiunse le sue narici.
Varcata la soglia della cucina Ranma non credette ai suoi occhi.
La tavola era imbandita e Akane era in piedi dinanzi a lui sorridente.
"Sei arrivato finalmente!" disse la ragazza raggiungendolo.
Arrivati a due centimetri di distanza i due giovani si fissarono.
Baciarsi sarebbe stato normale dato la loro nuova condizione di fidanzati di fatto..ma la timidezza sembrava non mollare la sua presa. 
"Scusa se ho tardato Akane..avevo da sbrigare delle cose importanti e non mi sono accorto dell'ora..Tu piuttosto..c-che hai fatto?"
domandò il ragazzo con il codino. 
"Non lo vedi?Ho preparato il pranzo!" Rispose la ragazza entusiasta.
"Hai preparato tutto questo per me?" Chiese Ranma nascondendo una certa preoccupazione.
Sul tavolo da pranzo c'erano un sacco di manicaretti: riso con le verdure, gamberetti in salsa rosa, spiedini di pollo, insalata mista e macedonia di frutta. 
"Puoi toglierti quello sguardo preoccupato.." disse ad un tratto la piccola Tendo. Poi continuò:
"Non ho preparato nulla di quello che vedi qui sopra..ho ordinato tutto per telefono!".
Akane sorrise notando l'espressione rilassata che aveva assunto il viso del suo fidanzato.
Sentendosi oramai al sicuro, Ranma disse:
"Non avrei avuto problemi a mangiare la tua cucina..Ho lo stomaco di ferro io!".
La ragazza cambiò espressione.
"Se era un mezzo complimento quello che hai tentato di fare..sappi che è miseramente fallito..scemo!". 
I due giovani si sedettero a pranzare.
Quando Ranma cominciò a mangiare il riso che, in realtà, Akane aveva preparato, alla ragazza si strinse la gola per la tensione.
Il boccone raggiunse le papille gustative del suo fidanzato.
Il codinato mangiò il tutto con la solita voracità.
*Non si è accorto di nulla..* pensò la giovane sollevata.
"Ahhhh sono pienissimo!" disse il giovane massaggiandosi lo stomaco con la mano destra.
"Senti un pò Ranma.." chiese ad un tratto Akane.
Il ragazzo posò lo sguardo su di lei.
"C'è qualcosa che ti è piaciuta più di tutte del nostro pranzo?". 
Quella era una domanda un pò insolita.
"Mhm..vediamo.." rispose il codinato.
Dopo qualche secondo sovrappensiero, Ranma rispose:
"Il riso con le verdure!" Akane sussultò. Poi il giovane continuò.
"Era diverso da tutto il resto..A parte che esteticamente non era il massimo, però il sapore era particolare..come qualcosa di familiare..per questo mi è piaciuto di più!" Rispose il ragazzo
. La giovane Tendo sorrise contenta.
Senza pensarci due volte si avvicinò al suo fidanzato ancora seduto e prendendolo di sorpresa lo baciò sulle labbra. 
Ranma non appena sentì il contatto con la ragazza rimase spiazzato.
Poi ricordandosi di ciò che le aveva detto la donna dai capelli rosa, prese Akane  tra le braccia avvolgendola e stringendola di più a sè. 
Quello che stavano scambiandosi era un bacio vero.
Un bacio dettato dal desiderio. 
D'istinto la ragazza schiuse le labbra permettendo alla lingua del ragazzo di accarezzare la sua, in una danza un pò impacciata.
Quando il fiato cominciò a scarseggiare, i due giovani a malincuore si separarono.
Guardandosi fissi nelle pupille che si erano leggermente dilatate i due ragazzi sorrisero imbarazzati.
"Grazie.." disse ad un tratto Akane.
"E per cosa?" Domandò il codinato.
"Per aver apprezzato la mia cucina...vedi il riso l'ho fatto io!" rispose la ragazza in leggero imbarazzo.
"Davvero? Dannazione Akane, potevi uccidermi!" urlò Ranma sul viso della giovane.
"Però a quanto ho visto sei vivissimo.." disse maliziosamente la sua fidanzata.
Ranma avvampò.
Poi prendendo un pò di coraggio disse:
"Sai, pensavo che quel grazie fosse per il bacio da manuale che ti ho dato..".
Akane scoppiò a ridere.
"Bacio da manuale? Perchè vuoi farmi credere che ti sei documentato per arrivare preparato a questo momento? E poi, tanto per la cronaca..io ti ho baciato!" rispose la morettina punzecchiandolo.
"Ma cosa vai a pensare! Ho detto così per rendere meglio l'idea di perfezione che ho raggiunto...". Disse Ranma inorgoglito.
Poi guardando meglio l'espressione minacciosa della sua fidanzata, aggiunse:
"ehm..volevo dire..che ABBIAMO raggiunto!".
Akane sospirò. Poi affermò convinta:
"Tutto questo giro di parole per dire che è stato bello?"
Ranma a quella domanda annuì.
"Lo è stato anche per me.." disse rossa in volto la piccola Tendo.
"Hai un buon sapore.." affermò la ragazza raccogliendo tutto il coraggio che potesse. 
Il codinato stava sudando freddo.
Il cuore sembrava voler uscire dal petto e quella sensazione di paura lo stava assalendo.
Così per evitare la fuga, il giovane decise di rifugiarsi dietro l'ironia.
Prendere in giro la sua fidanzata gli serviva a smorzare la sua timidezza.
"Tu anche..riso alle verdure con precisione!".
Affermò Ranma facendo una sonora linguaccia!
Sapeva che quella battuta avrebbe rotto la magia del momento e, probabilmente avrebbe causato anche la perdita di qualche suo dente, ma era più forte di lui ironizzare di fronte a situazioni imbarazzanti. 
La reazione di Akane non tardò ad arrivare.
Stupendo le aspettative del ragazzo, la giovane non si arrabbiò, ma scoppiò a ridere a crepapelle!
"Hai ragione.." disse asciugandosi una lacrima, poi continuò:
"Per questo ho detto che sai di buono..Il mio riso ti ha migliorato notevolmente Ranma!".
Anche il codinato si unì a quella risata irresistibile che aveva la sua fidanzata.
"Non sapevo avessi questa abilità a rigirare la fritttata Akane.." disse il giovane riprendendosi.
"Non sono io ad essere particolarmente abile..sei tu che sei stupido Mister GuardaUnPòComeTiBacio!".
Così dicendo la ragazza si alzò di colpo e iniziò a correre:
"Prova a prendermi se ci riesci!".
Ranma non se lo fece ripetere due volte.
Scattò in piedi e cominciò ad inseguirla:
"Akaneeee! Preparati! Ti acciufferò!". 
I due giovani correvano per casa come matti.
Spesso si fermavano a guardarsi negli occhi per sfidarsi, per poi ricominciare a correre.
Akane era arrivata dinanzi la porta della sua stanza, l'aprì di scatto e vi ci s'infilò di colpo, cercando di chiudere Ranma fuori.
Il ragazzo però fu più veloce di lei e riuscì ad entrare nella stanza della sua fidanzata, chiudendo la porta a chiave alle sue spalle.
"Sei in trappola mia cara..Arrenditi!" urlò divertito il codinato.
Akane era con le spalle al muro, l'unica via d'uscita era la finestra, rimasta aperta dal mattino.
"Non cantare vittoria troppo presto!".
Non appena finì la frase, la ragazza si stava accingendo a saltare fuori dalla finestra, Ranma con un balzò la prese per i fianchi buttandola sul letto. 
Col giovane completamente sopra di sè, Akane cercò di difendersi dalle mani del fidanzato che, muovendole velocemente come durante la tecnica delle castagne, le fece il solletico provocandone l'ilarità.
"Il solletico nooo!ahahaha! Basta Ranmaa!" urlò la ragazza dimenandosi e ridendo a più non posso.
"Ti arrendi?" chiese il codinato tenendola stretta per i polsi.
"Questo mai!" rispose Akane cercando di liberarsi.
Ranma sorrise.
"Ok come vuoi tu testarda!".
E così dicendo continuò a torturare la ragazza che allo stremo delle forze disse:
"Va bene, va bene! Mi arrendo!". Il codinato non accennava a fermarsi:
"Non ho sentito...ripeti?".
La giovane Tendo con un tono di voce un pò più alto rispose:
"Ho detto che mi Arrendooooo!" urlò.
Il bel moro non era però ancora soddisfatto.
"Dì : Ranma hai vinto tu!".
Akane stava cominciando a perdere la pazienza.
"Hai vinto tu Ranma! Ora la smetti?" chiese.
"Mhm..no. Non sono ancora soddisfatto.".
Rispose il ragazzo che aveva smesso di farle il solletico, ma la bloccava completamente col proprio corpo.
"Cosa vuoi che ti dica?" chiese Akane fissando il viso del ragazzo a pochi centimetri dal suo.
Ranma divenne serio.
Fissando la fidanzata profondamente negli occhi disse:
"Dimmi che mi ami Akane..".
La giovane arrossì vistosamente.
Aveva sentito bene?
Doveva ammettere ciò che in fondo aveva sempre saputo.
"Ed io cosa ci guadagno oltre la libertà,ovvio?" chiese la ragazza ostentando una finta sicurezza. 
L'artista marziale sorrise. Le labbra dei due erano vicinissime.
" Una verità per una verità.." rispose con tono caldo il bel moro.
Akane non resistette più e a fior di labbra gli disse:
"Ti amo Ranma..".
Perdendosi in quegli occhi cioccolato, splendenti come non mai, il codinato rispose:
"Anch'io Ti amo Akane..".
Con le labbra riscaldate dai reciproci respiri, i due fidanzati annullarono la distanza che li teneva divisi.
Per la prima volta, Ranma e Akane, erano stati completamente sinceri sui loro sentimenti l'uno con l'altro.

Quel bacio accompagnato da quella confessione, rese tutto il resto il più naturale possibile.
Le mani del suo fidanzato le stavano accarezzando ogni centimetro di pelle.
Più volte Akane aveva dovuto incoraggiare Ranma.
Il ragazzo era impacciato mentre le sfilava via la maglietta, tremendamente in imbarazzo quando anche la gonnellina di jeans scivolò via dalle sue gambe.
Farsi spogliare da Ranma era sempre stata una sua fantasia..ma neanche nel suo sogno più bello, aveva provato tutto questo. 
Notando la poca dimistichezza con i gancetti del reggiseno, Akane lo slacciò da sola, mettendo in mostra delle curve tutt'altro che inesistenti.
Il giovane degluttì.
"Sei bellissima.." disse il giovane rosso in volto. 
Akane accennò un sorriso complice.
Con mani tremanti cominciò a sbottonare la camicia del suo fidanzato.
Con le dita, percorse le linee dei pettorali e degli addominali ben scolpiti.
Quando arrivò ai pantaloni, anche la ragazza esitò.
Stavolta era Ranma a cogliere l'imbarazzo della sua fidanzata.
Levò i pantaloni facendoli volare via. 
Baci e carezze erano il mezzo per esplorare il corpo dell'altro.
Nessun contatto era fine a se stesso, ogni sfioramento era spinto dal desiderio dell'altro, ogni respiro era dedicato all'altro, entrambi sentivano il bisogno di diventare una cosa sola. 
Quando gli ultimi pezzi di stoffa furono eliminati dai loro corpi, Ranma scostando una ciocca di capelli attaccata sul viso di Akane, le domandò:
"Sei sicura Akane? Se tu non vuoi lo capisco, impazzisco ma va bene.." disse con infinita dolcezza il codinato. 
Akane, nonostante la paura, gli rispose:
"Non immagino nessun altro e nessun momento migliore di questo..Fai l'amore con me Ranma..Voglio essere tua..Per Sempre.".
Quelle parole appena sussurrate diedero al ragazzo il coraggio necessario ad andare avanti.
Lui amava Akane.
La desiderava da sempre ed adesso, lontani da sguardi ed orecchie indiscrete, quel desiderio si sarebbe avverato. 
L'attenzione che il ragazzo riservò alla sua fidanzata, rese tutto bellissimo.
Perfino il dolore iniziale provato dalla giovane, scomparve dinanzi a quegli occhi blu come il mare che la guardavano con amore.
Akane si sentì libera di lasciarsi andare a quelle sensazioni nuove e travolgenti che insieme al suo fidanzato stava vivendo. 
Amava Ranma.
Lei lo voleva, ne aveva bisogno.
Sapeva che tutto quello era giusto.
Il luogo, il momento, la situazione..ma soprattutto la persona.
Lui sarebbe stato l'unico.
Il piacere travolse i due giovani come un'onda in piena.
Vicini, sudati, coi respiri e i battiti accellerati, Akane e Ranma avevano avuto la loro prima volta...e per la prima volta entrambi si sentirono completi e nel posto più bello del mondo...
Ognuno nelle braccia dell'altro.

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CAPITOLO SOFFERTO E LUNGHISSIMO! MA SPERO DI AVER FATTO BENE..ASPETTO I VOSTRI COMMENTI! UN BACIONE ANTO ;)
  
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