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Autore: niallsblast    26/11/2013    4 recensioni
Due ragazzi. Due passati difficili. Un presente complicato. Una malattia. Una battaglia. La LORO battaglia. E forse un futuro insieme.
Tratto dalla storia:
"- Harry a me non spaventa aiutarti. Non ho paura di starti accanto. Sarà anche la tua battaglia, ma non è una battaglia se non ci si allea. - . Harry sorrise leggermente per la specie di metafora dell’amico. Louis gli alzò la testa dolcemente con una mano sotto al mento costringendolo a regalargli uno sguardo. – Combattiamo insieme, piccolo. – concluse dolcemente. Harry annuì con gli occhi pieni di lacrime: aveva trovato un amico, sentiva una forza addosso da spaccare il mondo, benché si stesse quasi addormentando dalla stanchezza.."
ATTENZIONE! Storia ovviamente Larry. Se non vi piace, non entrate.
TRAILER: https://www.youtube.com/watch?v=xzgPs9JYtiI
Genere: Angst, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Altri, Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
Capitoli:
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Our Own Struggle - SEDICESIMO CAPITOLO



- Vieni con me, Harry. - . Jay lo guidò su per le scale che aveva visto l’ultima volta il giorno di Natale. - Abbiamo messo un letto proprio accanto a quello di Louis, così starete più vicini e ti sentirai più al sicuro. - .  In un’occasione normale Jay non avrebbe mai permesso che un ragazzo o anche una ragazza dormissero accanto a suo figlio, ma la situazione era abbastanza critica.
Entrambi raggiunsero la camera ordinata di Louis. La stanza era identica a come se la ricordava, se non fosse stato per il letto di Louis, spostato a parte per fare spazio alla brandina di Harry.
- Già domani andremo a vedere i letti, così starete entrambi comodi, ma per ora tu dormirai sul letto di Lou. - . Detto questo Johannah appoggiò sul letto che era diventanto di Harry, il suo borsone. Poi si avvicinò a Harry e gli accarezzò i capelli, ma Harry si scostò da quel contatto che lo infastidiva ancora. - Ehy, non ti preoccupare ok? È tutto passato. Adesso starai bene. - . Jay gli stava parlando dolcemente per rassicurarlo, mentre il ragazzo non la guardava negli occhi, come sempre. Lo psicologo aveva detto che sarebbe stata una convalescenza molto difficile e turbolenta, ma questo non aveva scoraggiato il fare materno di Johannah. Infondo Harry aveva solo bisogno di affetto per riprendersi del tutto e i Tomlinson avevano tutto l’affetto di cui avrebbe avuto bisogno.
Harry si sedette sul letto a gambe incrociate iniziando a rovistare nella sua sacca.
- Adesso ti mando su Lou. – sorrise Jay mentre usciva. Harry restò lì a guardarsi intorno. Stessi poster, stessa vecchia sedia pericolante di legno, stessa scrivania piena di quaderni e libri di scuola.
- Ehy piccolo! - . La voce di Louis sorprese Harry, risvegliandolo da quello stato di trance. Si girò e vide Louis entrare con enfasi. – Stenditi un po’ che io metto a posto le tue cose. - . Louis cercava di sorridere, ma dentro aveva un buco nero. Soffriva, infatti, a vedere l’amico così. Gli mancava la voce roca e profonda del ragazzo minore. Gli mancava anche il suo sorriso, per non parlare della sua risata.
Il più piccolo scosse la testa in segno di disapprovazione. Si sentiva un peso per la famiglia Tomlinson e, almeno con i vestiti, voleva fare da solo. Louis lo guardò serio capendo i pensieri del minore.
- A me fa piacere, Harry. Quindi sdraiati e rilassati. - . Harry cedette molto facilmente, perchè era stanco e si lasciò sdraiare sul letto che profumava di sapone, mentre Louis stava già tirando fuori dal borsone i pochi vestiti che Harry possedeva; li sistemò nel piccolo armadio, sempre sotto il vigile sguardo di Harry, poi passò alle poche cose personali che possedeva il più piccolo.
- Ricordi quando te l’ho fatto? - . Louis prese fuori dal borsone un foglio disegnato malamente e sorridendo si sedette accanto a Harry. – Io sì. Ricordo che ero un bel po’ agitato. - . Harry scrutava l’amico, ma senza incontrare il suo di sguardo. Anche lui ricordava benissimo quel giorno. Era stato davvero bello svegliarsi con il ragazzo che gli piaceva accanto e, tutto d’un tratto, alcune lacrime scesero lentamente sulle sue guance senza il suo permesso. - No, Harry. Non piangere! - . Louis gli si avvicinò di più prendendogli la mano. Non vedendo alcuna reazione del riccio, neanche di fastidio, lo prese tra le sue braccia e iniziò a cullarlo mentre Harry iniziava a singhiozzare. Piano piano stava lasciando cadere il muro che svogliatamente si era ritrovato a costruire per proteggersi. - Va tutto bene adesso, Harry. Io non ti abbandono. - . Il più piccolo si staccò appena.
- N-non volevo essere scortese – iniziò con lo sguardo basso. - è solo che... - . Non fini la frase che venne scosso da un forte singhiozzo, così Louis lo riprese tra le sue braccia.
- Non mi devi spiegare nulla, piccolo. - . Louis si sentiva leggermente sollevato, perchè Harry aveva ripreso a parlare e a farsi toccare, o almeno da lui, perchè nei giorni seguenti evitava anche le minime carezze di Johannah.
 
 
- Sei pronto Louis? – urlò Johannah, in piedi accanto ad Harry nell’ingresso. Louis si fiondò giù per le scale, fermandosi velocemente allo specchio per sistemarsi i capelli arruffati. Primo giorno dell’dopo le vacanze natalizie ed era già in ritardo.
- Avanti, muoviti o farete tardi! Niall è già qua fuori che vi aspetta. – disse Jay spingendoli fuori di casa. Louis si avvicinò con passo sicuro alla Range Rover di Niall ed aprì la portiera a Harry che ci si infilò dentro, seguito, poi, da Louis.
- Tommo, chi non muore si rivede eh? - . Zayn, seduto nel posto accanto al guidatore, ruotò il busto per guardare direttamente Louis che gli sorrise.
- Ho passato del tempo con il mio nuovo fratellino, scusate se non mi sono fatto sentire. – rispose Louis alla sua provocazione mettendo un braccio attorno alle spalle di Harry che si guardava i piedi imbarazzato.
- Hazza! Siamo davvero felici che tu venga a scuola con noi, vedrai che ti divertirai! – gli sorrise Niall. Harry ricambiò gentilmente il sorriso, poi allontanò lo sguardo verso il finestrino.
Il tragitto verso la scuola fu tutto uno scambio di battute e resoconto delle vacanze tra Niall, Zayn e Louis, mentre Harry fissava la città scorrergli accanto, perso tra le sue preoccupazioni riguardo all’integrarsi nella nuova scuola.
- Liam ci aspetta sulla panchina. – disse Zayn, una volta che furono tutti scesi dalla macchina, poi si mise a correre verso la panchina, dove effettivamente era seduto Liam con le cuffie alle orecchie e lo sguardo vago. Harry si guardò intorno, mentre seguiva i suoi nuovi amici e subito notò la quantità enorme di studenti.
- Piccolo, tutto bene? – chiese Louis avvicinatosi. Harry annuì e raggiunsero la panchina dove Liam e Zayn erano già abbracciati e sorridenti.
- Harry! Che piacere vederti e ancora non ci credo che andremo a scuola insieme. Sei contento? – chiese raggiante Liam. Il minore di limitò ad annuire nuovamente.
- Ragazzi, accompagno Harry da Dan, ci vediamo a pranzo. - . Louis premurosamente appoggiò una mano sulla schiena del minore mentre gli altri annuivano e li salutavano, poi lo guidò fino all’entrata della scuola, dove dovettero passare in mezzo a un gruppo di ragazzi che bisbigliavano tra di loro e ridevano guardando i due. Harry abbassò lo sgaurdo, convinto che stessero ridendo di lui. – Qua c’è l’ufficio di Dan. – disse Louis fermandosi davanti a una porta. - Vedrai che andrà tutto bene. Se hai bisogno, mi fai chiamare ok? - . Harry annuì guardandolo negli occhi. – Quando suona la campanella del pranzo, aspettami qua, così andiamo a pranzo insieme, va bene? - . Harry annuì sorridendogli leggermente.
- Grazie Lou. – sussurrò Harry abbassando lo sguardo. Louis lo abbracciò sorridendo e lo strinse forte, mentre quelli intorno a loro li fissavano con disprezzo. Harry si aggrappò a quel contatto fisico che tanto bramava, poi prendendo un respiro aprì la porta dell’ufficio di Dan ed entrò.
Louis di diresse verso la sua classe e vi ci entrò sedendosi nel suo solito posto infondo alla classe, lontano dagli sguardi dei compagni.
- Harry! Prego, entra pure! - . Dan accolse Harry con un sorriso radioso mentre Harry si accomodò sulla sedia di fronte alla scrivania dell’uomo. – Allora, la signora Tomlinson mi ha parlato di te, quindi procediamo con calma, va bene? - . L’uomo, seduto dietro la sua scrivania guardava Harry che annuì.
Durante tutta la mattina Dan mostrò a Harry cosa avrebbe dovuto studiare per essere promosso a giugno e iniziò anche a spiegargli il programma.
 
- Tomlinson! Mi sta ascoltando o è perso tra le nuvole? – sospirò la signorina Beckett. Louis roteò gli occhi senza farsi vedere dalla sua professoressa che infondo aveva ragione, perchè Louis stava davvero pensando ad altro. Precisamente a un ragazzo più piccolo di lui, più alto, che era chiuso nel suo guscio e che al momento stava in un ufficio di un consulente scolastico.
Louis sospirò lanciando uno sguardo annoiato alla professoressa che pure il primo giorno di scuola scassava le palle.
 
 
CORNEEER
Scusate ee delle settimane intense tra adolescenza e scuola lol 
Spero stiate bene e che recensiate questo nuovo capitolo :) per quanto voi possiate pensare che la storia sia al termine, vi sbagliate. E' solo l'inizio quindi spero continuerete a seguirmi perchè vi amo uu
Grazie a tutti quelli che aggiungono OOS tra preferite/seguite/ricordate e chi recensisce, ma anche a chi legge in silenzio (non siate timidi ja)
Vi lascio con il trailer: https://www.youtube.com/watch?v=xzgPs9JYtiI
Il BANNER: http://niallsblast.tumblr.com/image/54832751164
E il mio TWITTER dove potete contattarmi per ogni cosa: https://twitter.com/liamssquiff
 Grazie a tutti xx -Lele
  
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