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Autore: faith15    02/05/2008    4 recensioni
L'amore... che cosa strana... ha la forza di salvarci così come può distruggerci. Ma un'uomo senza l'amore che cos'è? Diciamo che... etoooo... è un po traumatica X°D leggete e commentate please *_* *_*
Genere: Romantico, Triste, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Aoi, Ruki, Un po' tutti
Note: Alternate Universe (AU) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Ok, rieccomi con una ficcy nuova di zecca

Forever Yours

 

.. La lunga notte si chiude e, come invitato da un sogno

a una stanza dove non c'è nessuno prego la luna
come una luce devota
ho sussurrato "vorrei che il dolore che ho nel cuore diminuisse"
camminavo brancolando dentro l'alba
la tua figura inondata dalla luce mi scottava in un ricordo
sono ancora qui…”

 

Arsun Dream – gackt

 

 

 

< Che cosa fai? > domandò il fratello di Takanori, guardando le due figure ancora svestite nel letto.

< Ti posso spiegare dopo? > Disse takanori imbarazzato, sperando che il fratello non andasse in giro a dire tutto  ai suoi.

Yuu afferrò la mano del biondo da sotto al piumone, cercando di infondergli sostegno.

Sapeva benissimo come anche suo fratello lo disprezzasse particolarmente tanto.

< Rivestiti e fai andare via il tuo amichetto, dobbiamo parlare!  Ti aspetto nella mia stanza tra 5 minuti! >

E detto questo se ne andò, sbattendo la porta.

< Ma scusa, che cazzo gliene frega? > Domandò Yuu, inveendo  contro il fratello del biondo, che guardava ancora preoccupato la porta.

< Ehy? Piccolo? > cerò di richiamarlo Yuu, scuotendolo per le spalle.

< Si? >

< Rimango?  >

< No, ma va! Tanto chi se ne frega ! > Cercò di tranquillizzarlo, sorridendo e dandogli in soffice bacio sulle labbra.

< Comunque, da adesso sei ufficialmente il mio ragazzo vero? >  Domandò, mostrando la sua faccia da angioletto.

< Perché non lo ero già? > Chiese di rimando Takanori inarcando un sopracciglio.

< mm.. Già! > Rispose saltandogli addosso e baciandolo mentre con una mano andò a palpargli le natiche.

< Piantala! Contieniti! > Disse,  fuggendo dall’abbraccio e andando a raccogliere i propri vestiti.

< Forse è meglio se te ne vai! Non vorrei farlo incazzare ancora di più! > Disse, passandogli i vestiti che aveva raccolto.

< Ok.. ma sappi che dopo mi devi chiamare, ok? > Disse preoccupato.

< Ok! >

Detto Questo il moro si vestì e lo salutò con un dolce bacio sulle labbra.

 

Ora era solo, doveva affrontare il primo ostacolo della loro relazione.

Probabilmente suo fratello non era contento di quello che aveva visto.

La sua era una famiglia piuttosto tradizionalista, e suo fratello non era da meno nonostante fosse un appassionato di musica punk.

Dopo pochi secondi di prese coraggio e si diresse verso la stanza di Shin.

 

 

Appena entrò nella stanza del fratello, la tensione accompagnava le note di Rasty nail degli X japan.

Takanori non era sorpreso di quella reazione quasi tragica del fratello, anzi si aspettava qualcosa di più.

Anche se comunque aveva paura ugualmente.

Il biondo rimase vicino alla porta giocando nervosamente con una ciocca di capelli che gli copriva la parte destra della faccia,  in attesa che il fratello iniziasse a parlare, non sapeva esattamente come iniziare una discussione, ma comunque non dovette aspettare molto tempo prima che il fratello maggiore si degnò di prestargli la sua attenzione.

< Allora? >  Domandò, dandogli le spalle

< Cosa?  >

< Lo sai benissimo! > Disse, voltandosi verso di lui e avvicinandosi piano.

< Non c’è niente da dire, la mia vita non ti riguarda! >

Rispose risoluto, controllando la respirazione.

Era molto nervoso, ma non voleva darlo a vedere.

Per quanto suo fratello lo odiasse, lui lo ammirava.

Era sempre stato il suo preferito, sin da piccolo, quando lo difendeva dal padre, quando veniva picchiato lui al posto suo.

Era sempre stato dalla sua parte, ma poi era cambiato, riservandogli lo stesso trattamento che gli riservava suo padre.

< Sei mio fratello, sei uno della mia famiglia.. la tua vita mi riguarda Takanori! >

< La figura di merda la faccio io non tu! Non rovino il nome della famiglia ! >

< L’hai già rovinato abbastanza! >

< Allora non vedo che problema c’è… una cosa vale l’altra no? >

< vai a letto con un uomo! >

< Ci vai tu??? No io! La cosa non ti riguarda Shin! >

< Papà ha sempre avuto ragione! Sei una nullità Takanori! Non vali proprio niente, ne come figlio ne come fratello! La mamma doveva dare ascolto a papà quando diceva di abortire! > E detto questo andò a sedersi vicino al pc, voltando le spalle al fratello minore lasciandolo senza parole.

 

Tutte queste cose le sapeva bene, ma non glielo aveva mai detto apertamente.

Queste parole lo ferivano.

Lo ferivano profondamente.

Dove aveva sbagliato? Se era stato solo un errore perché non l’hanno ucciso quando ancora era nel grembo materno?

Lo avevano sempre umiliato, deriso e quant’altro, ma non gli avevano mai detto che era stato un errore. Mai.

 

Takanori uscì dalla stanza del fratello, gli occhi gli bruciavano e le calde lacrime iniziarono a rigargli il volto.

Probabilmente nessuno dovrebbe mai sentirsi dire di essere stato un errore.

Nessuno.

Raggiunse la sua camera e non appena chiuse la porta dietro le sue spalle, cadde sul pavimento lasciando libro sfogo alle lacrime.

Rannicchiò al petto le gambe magre, abbracciandosi come faceva da piccolo, quando veniva sgridato perché era troppi vivace o perché non era molto interessato alla musica classica o all’opera o quando suo padre lo faceva sentire in colpa per aver causato l’incidente della sorellina piccola.

Sapeva benissimo di non essere il responsabile di quello che era successo, ma la cosa gli pesava molto.

Che colpa ne aveva lui se mentre giocavano una macchina travolse la sua amata sorellina e non lui?

 

 

Erano in questi momenti in cui sentiva il bisogno del caldo amore della sua fedele amica chimica.

Lei lo rassicurava e lo cullava, al contrario della sua famiglia che dovevano infondergli la forza per continuare a vivere.

Cercò di alzarsi ed uscire di casa.

Ne aveva bisogno.

Nonostante il suo corpo non la volesse la sua mente la reclamava.

Ma alla fine anche il suo corpo cadde alla dolce richiesta della sua mente provocatoria.

 

Perché era così fottutamente debole???

Lei non era sua amica e allora perché era corso tra le sue braccia?

Takanori si faceva mille domande mentre la droga iniziava a circolagli nelle vene.

< Ehy bimbo, non stai esagerando? > Domandò un uomo alla sua destra, posandogli un braccio sulle spalle.

La musica gli rimbombava nelle orecchie e il mondo iniziò a girare talmente veloce che gli sembrava di stare su una giostra.

Le sue gambe lo avevano portato nel garage del suo spacciatore e nemmeno si era reso conto di essere andato li.

< No.. va benissimo! > disse, porgendoli una mazzetta di denaro..

< Paghi sempre bene matsumoto! >

Il giovane non rispose e se ne andò.

Barcollava, odiava fare quello che stava facendo, ma lo faceva.

Le macchine, i passanti e le luci della città, tutto era fastidioso.

La strada sembrava così ripida e piena di solchi e il suolo sotto ai suoi piedi sembrava mancare.

Forse aveva davvero esagerato.

Il mondo intorno a se girava così velocemente da non riuscire a vedere nient’altro se non l’oscurità che lo circondava.

Imboccò il primo vicolo e si appoggiò al muro.

Non era la prima volta che aveva bisogno di qualcosa di solido per stare in piedi, ma di certo non gli era mai successo di stare così male subito.

Il suo stomaco non avrebbe retto ancora per molto, probabilmente entro pochi secondi avrebbe rivisto quello che aveva mangiato ieri sera e la cosa non lo entusiasmava più di tanto.

Cadde a terra, le ginocchia non riuscivano più a reggerlo e l’impatto con il suolo gli causò una lieve sbucciatura sulla pelle.

Questa reazione avrebbe dovuto aspettarsela prima o poi, ma nonostante ciò continuava ad assumere quello schifo.

“ Bravo takanori, sei un genio” Pensò portando le mani a terra e iniziando a vomitare.

Il sudore gli percorse il viso e il respiro si faceva sempre più irregolare.

< Ehy tu! > Una voce dietro di se lo riportò alla realtà, facendolo sussultare.

Quando si voltò, trovò un’uomo sulla mezza età, dalla corporatura abbastanza robusta.

Quella figura lo inquietava ma non sapeva perché.

< Tutto ok? > Chiese gentilmente, chinandosi e porgendogli un fazzoletto.

Takanori non rispose, cercando di alzarsi ma ricadendo subito dopo.

< Aspetta ti aiuto io! > l’uomo gli afferò le braccia attirandolo a se…

< Ce la faccio! >

Takanori cercò di scostarsi dall’uomo, cosa impossibile dato le sue pessime condizioni di salute e dalla stazza.

< Lasciami! > Disse, con la voce fievole cercando invano di liberarsi dall’abbraccio dell’uomo.

< Queste cose non si fanno, sei fatto? Eppure sei così un bel ragazzino! >

Disse passandogli una mano sul viso e leccandosi avidamente le labbra.

< Lasciamiii! > per quanto volesse urlare non riusciva, la voce gli moriva in gola facendo uscire dei bisbigli, e si odiava ancora di più perché si sentiva impotente.

“ Ti stà bene Takanori, così impari!” sempre quella voce nella sua testa, continuava a ripetergli che era così che doveva andare. Se lo meritava.

Che senso aveva vivere ormai?

A chi interessava avere tra i piedi un tossico trasandato?

Che lo uccidesse pure, accettava la sua punizione.

Ma nonostante ciò le lacrime iniziarono a bagnarli il viso, facendolo sentire ancora di più una nullità.

Non poteva nemmeno morire con dignità.

< Ehy! > Un’altra voce, una voce che conosceva bene e che non avrebbe mai voluto sentire in quell’occasione.

< Che cazzo stai facendo? > Disse il ragazzo, gettandosi sull’uomo e iniziando a prenderlo a pugni.

Takanori cadde a terra sbattendo nuovamente il ginocchio, si sentiva umiliato e deriso.

Vide l’uomo correre davanti a lui spaventato, ma non ebbe il coraggio di alzare il volto per incontrare gli occhi del ragazzo che stava correndo verso di lui.

< Ehy, piccolo?  > sentì una mano alzagli il viso e allora fu costretto a guardarlo.

< yuu.. > mormorò tra le lacrime

Il moro non gli diede modo di aggiungere altro che lo attirò a se, stringendolo più che poteva.

< Piccolo per favore, dimmi che stai bene! > gli disse, bacandogli la testa e stringendolo ancora di più a se.

Quasi volesse farlo diventare una parte del suo corpo.

< Andiamo a casa? > Chiese singhiozzando, passandogli un braccio attorno al collo.

< Certo! > Rispose, prendendolo in braccio e portandolo fino alla sua abitazione.

 

 

Note:

 

Capitolo un po corto ma intenso….

-si autouccide perché ruki stà soffrendo troppo- ma mi sento malvagia inside X°°°D

 

come vi sembra???

 

Botsuraku: -prende le cose per la trasfusione- me felicissima che ti piacee *_* *_* *_* devo dire che la scrivevo con questa faccina *ç* *ç* ß me

Spero che questo capitolino ti piaccia, anche se è deprimente XD grazie a te – la shpupazza-

 

Tesorola:  W le cose angosciantiiii X°°°D  il fatto è che reita rimarrà per sempre un pirla, anche se cerchiamo di umanizzarlo un po il suo cervellino rimarrà sempre lo stesso X°°°D

- fu così che aeth e faith vennero uccise da un uomo bendato misterioso-

ahahhahahahaah Aoi seeeeembra idiota… ma in realtà vuole nascondere la sua vera intelligenza – in realtà non ci crede ma lo scrive ugualmente- per me è  più la forza del sesso X°°D sappiamo che gli uomini non pensano con il cervello ma bensì con altro.. X°°D

In realtà rukino è un trans e non ce lo vuole dire –O.O non sa perché ha detto trans, “non può essere una prostituta normale???” “ NO” U.U- (notare che mi faccio le domande e rispondo da sola)

Amore leggere questa ficcy con delle canzoni tristi in sottofondo è una bella mazzata (lei lo sa perché la scrive con le canzoni più deprimenti che possano esistere) e non è una cosa salutare…

-prende la tesora e l’abbraccia-

 

BUahahahhahahahahaahha –è una risata malefica- che bello tenervi tutti sulle spine…. –ha questo potere e lo sfrutta- muahahhahahahah

Io amo le tue recensioniiiiiii ahahahha è grazie a te che continuo a scrivere  -si getta addosso e la sbaciucchia-

 

Ti lowwooooooooooooooooooo

 

 

Al prossimo capitolo

 

Spero di non avervi depresse tanto XD

 

(tra un po le note superano il capitolo X°°°°°D)

 

 

   
 
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