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Autore: Mika_Chiara98    26/11/2013    3 recensioni
«Venne a Milano per vari motivi. Gli mancava la città, gli mancava parlare italiano... no. no, no, no, no, no. Lui venne a Milano esclusivamente per lei. Venne a Milano perché, quando cantarono insieme, sentiva che gli aveva lasciato una parte di sé, che sarebbe rimasta al calduccio nel suo cuore per parecchio tempo.»
Ciao a tutti ragazzi! Io sono... beh, non è così importante chi sono... voi chiamatemi Bea. Vi parlerò di come due anime gemelle, quando si incontrano, non riescono più a separarsi.
buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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~~‘I could be staring a sombody new’
È tutto quello che il giovane Mika riusciva a pensare guardando quell’immensa fonte di luce che gli si presenta davanti. Una ragazza alta, con la quale aveva cantato una volta. Chiara. Doveva avere la sua stessa età. Bella? Pff, lei non era bella. Era una meraviglia. Aveva gli occhi di un verde talmente profondo, vertiginosamente intenso, chiaro, che nessuno avrebbe potuto evitare di sprofondarci.
La sua mente viaggiava attraverso nuovi mondi: sente qualcosa nello stomaco. Aveva mangiato qualcosa di strano? No, non che gli risulti. E allora perché per lui il mondo sarebbe potuto finire in quel momento, che non avrebbe fatto alcuna differenza?
«Ciao Chiara! E’ stato bellissimo cantare con te lo scorso anno, volevo dirtelo…» Disse Mika a Chiara, alquanto stupito di essere riuscito a formulare una frase di senso compiuto, in una lingua che peraltro non era neppure la sua.
«Mika! Oddio ma tu cosa ci fai qui? Che piacere..!»
La ragazza senza neppure pensarci, con quel suo fare impacciato e al contempo fottutamente dolce si strinse al corpo esile del giovane, adagiando il suo viso gelato – era un freddissimo mercoledì di dicembre – alla spalla dell’uomo. Percependo quel piacevolissimo freddo proveniente dal corpo di Chiara, Mika – quasi involontariamente – poggiò una mano sui suoi lucentissimi capelli rossi. Sono così profumati! Pensava Mika, trattenendosi dal parlare; in quel momento sarebbe stato in grado solamente di sparare un’innumerevole quantità di stronzate.
Erano così vicini che Mika riusciva per brevi momenti a percepire il battito del suo cuore: Viaggiava ad un ritmo velocissimo, veloce quasi come il suo.

«Sono qui, perché… volevo chiederti come stai» rispose il giovane uomo, ancora sconvolto da quell’abbraccio che per un momento sembrava che non sarebbe mai più finito.
Sei un idiota. AHAHAH sei davvero un idiota! Tra tutte le cazzate che avresti potuto sparare, proprio questa? Dimmi, come può credere che tu, da Londra, L O N D R A, non una città che sta, come dire, dietro l’angolo, sia venuto qui per sapere come sta? E poi, dico, ce l’hai il telefono! Ragazzo ma fammi il piacere! Se proprio non volevi dirle che sei venuto a Milano esclusivamente perché ti sei innamorato di lei, ti bastava dire, non so, sono in vacanza forse? Scorrevano pensieri nella sua testa che prevedevano una catastrofe entro poco.
Chiara accennò un sorriso come a dire “AHAHA si Mika si, inventa una scusa migliore la prossima volta ok?”. Ma si limitò a rispondere con un banalissimo:
«Mi sei mancato tanto.» Che poi era vero. Era dall’anno prima che era cambiata. Lei ci pensava sempre. Pensava a come la sua vita sarebbe potuta essere migliore accanto a quell’uomo meraviglioso, alto e bello come il sole, e con una voce indescrivibile. Ci pensava, ci pensava continuamente, ci pensava tutti I giorni, mentre cucinava, mentre si faceva la doccia, mentre guardava la televisione. Ci pensava quando era con le amiche. Ci pensava quando parlava al telefono con sua sorella, nella sua testa si era formato un vortice di pensieri che ormai l’accompagnavano durante tutti i momenti della giornata, che da quando avevano cantato insieme non l’aveva più abbandonata. Si ricordò che, scherzando, dopo aver cantato con lui disse: “ahahah io mi sono innamorata di Mika ragazzi! Mi sono innamorata!”
Eh, loro pensavano scherzasse. Non scherzava affatto. Dopo un anno si erano ritrovati esattamente lì, nella stessa meravigliosa città, a parlare come se nulla fosse. E ci sono molte cose che cambiano in un anno, ma loro no, era tutto come una volta. La verità, era che i loro due destini si sarebbero uniti da lì a poco, per poi non separarsi mai più, per restare insieme, per sempre.

  
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