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Autore: Marta_Malik_    27/11/2013    0 recensioni
Una giovane ribelle di nome Marta Morgestern, non contenta del suo contesto familiare decide di cambiare città, decidendo così di andare a vivere a Londra la città dove '' tutto è possibile''. Eccitata e super felice trova lavoro in una libreria, realizzando così il suo sogno. Tutto sembrava andare bene fino a quando nella sua vita entrò a far parte il giovane commesso Jamie Wayland, bello dannato e tremendamente misterioso. Ma come tutti i bellocci dannati nasconde un segreto.. Ok, ma quale?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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<< Jamie non fare nulla di impegnativo, possiamo prenotare una pizza>> gridai dal bagno di casa sua, mi ero data una lavata e avevo messo nella lavatrice i vestiti macchiati, per fortuna la sorella di Jamie aveva la mia stessa taglia, peccato che i vestiti erano cosi' corti che mi si vedevano le tonsille; optai per un vestito nero in maglina semplice ma troppo corto.
Scesi al piano di sotto scalza con i capelli scompigliati e ancora del tutto bagnati << Jamie ti stavo parl.. Che c'è? Ho qualcosa che non va?>> dissi girandomi, lui con uno scatto fulmineo si avvicinò a me, i nostri corpi si sfioravano e oramai le sue mani erano sui miei fianchi << Dimmi dunque, tenti di farmi impazzire? Perché ci stai riuscendo Marta e anche alla grande>> disse lui con fare accusatore, stavamo giocando col fuoco e io avevo decisamente voglia di scottarmi, inarcai il mio corpo verso di lui, mi sollevai in punta di piedi avvicinando le labbra alle sue quasi sfiorandole, lui mi strattono facendo aderire ogni centimetro del suo corpo al mio, il mio cuore ormai aveva preso il volo e a quel punto avevo due opzioni, A baciarlo, B aspettare che  lo facesse lui, sfiorai ancora le sue labbra e poi gli dissi << Non per interrompere, ma il tuo capolavoro sta bruciando>> mi staccai dall'avvinghiamento di braccia controvoglia, chissà se ricapiterà.
*****
<< La cena è ottima, complimenti, e ora che ho finito mi spieghi perché non hai mangiato?>> gli chiesi usando il cucchiaino del dessert come arma, << Semplice non avevo fame, e poi sono molto complicato sul cibo>>  sentenziò lui, lo fissai con fare accusatore << Sai Jamie, io sono una ragazza molto, a volte fin troppo, attenta.. cosa mi stai nascondendo?>> lui chinò il capo, avevo fatto centro, << Allora?>> finalmente mi guardò negli occhi << Io ehm, ecco diciamo che s-s-sono celiaco e ve-vegetariano ecco>>, non mi convinceva << Le bugie hanno le gambe corte>> conclusi dandogli le spalle e andando a posare il piatto nel lavello, uno spostamento d'aria improvvisa mi fece accorgere che, molto probabilmente, Jamie era proprio dietro di me << Sei proprio dietro di me vero?>> senti sogghignare, e poi una mano che mi spostava i capelli lasciando buona parte del collo e delle spalle sgombra, un sospiro freddo sulla pelle mi fece venire la pelle d'oca << Ammettilo che non puoi resistermi>> disse con tono scherzoso, mi voltai perdendo l'equilibrio ma ovviamente lui era già pronto a sostenermi, mi mise a sedere sul ripiano della cucina e con un cenno del capo mi invito a parlare, a quel punto lui giocava e io dovevo contrattaccare, e chi non lo sa fare meglio di me? Gli misi un braccio intorno al collo e posai le mie labbra all'interno della sua clavicola, scendendo e salendo andando a sfiorare il profilo della mascella, lui rabbrividi e con uno scossone inarco il suo corpo ancora di più al mio << Beh a quanto pare>>, dissi io << Anche io ti faccio effetto eh Jace?>> all'istante sbiancai e lui si rabbuio, l'avevo chiamato con il nome del mio ex ragazzo << Jace? Chi sarebbe questo Jace?>> ero nel panico << Vedi che ho detto Jamie sturati le orecchie principino>> stavo bluffando e non so quanto a lungo avrei retto << Marta non mentirmi, almeno tu, ti prego>>, non potevo, non con lui non più, basta bugie lui doveva sapere << Ok, scusami.. è il mio ehm diciamo ex ragazzo>> un barlume di rabbia si accese sul suo volto <>, rimasi scioccata, lo conosceva? Poi perché cane? E come faceva a conoscerlo? << EIIIII COME CAZZO FAI A CONOSCERLO? E COME MAI CANE SCHIFOSO? POSSO SAPERE COSA TI HA FATTO?>> oramai era andata gli stavo urlando in faccia, scesi dal ripiano del lavandino andandogli incontro faccia a faccia, lui rimase interdetto e a sua volta alzo la voce << SEMPLICE LUI HA FATTO DELLE COSE CHE NON DOVEVA FARE. E POI COME FACEVI A STARE CON QUELLA BESTIA? OH PER L'ANGELO>> quelle parole, ''oh per l'angelo'' le ricordo, ma adesso non conta ci penserò dopo che gli avrò staccato la testa << Numero uno lo amavo, Numero due ABBASSA SUBITO I TONO CON ME!!!!!>> gli gridai in faccia, lui si avvicino ancora di più <> lo fissai spalancando gli occhi, <> con un gesto rapido della mano mi zitti << Non potresti capire >> le lacrime presero il sopravvento, << Bene CIAO!>>. Sali le scale di corsa presi la mia borsa e uscii sul balcone, accesi una sigaretta che mi aiutava come terapia anti-nervoso, senti un gran trambusto di sotto, sembrava il rumore di vetri in frantumi, scesi di corsa e notai grossi cambiamenti, la vetrina era rotta e c'erano schegge di vetro sparse ovunque, il tavolo in ferro era piegato e una sedia era distrutta, << Jamie, dove sei? Ho paura sei tu?>> a quel punto lo vidi, era contro il muro con un taglio sul viso e le mani strette a pugno lungo i fianchi, mi avvicinai con cautela << Scusami non volevo, tu dovevi proteggermi e ora sono io che devo proteggerti da me.. Scusa, vieni in cucina>> lui era ancora li fermo, decisi di andare alla ricerca di un po’ di ghiaccio, quando un pezzo di vetro mi tagliò il dito, impanicata cercai della carta, fasciai il dito alla bell'meglio e ripresi la mia ricerca. Non trovai del ghiaccio ma un pacco di carne surgelata, lo raggiunsi ma lui era già li a pochi passi da me << Ti sei tagliata?>> disse lui con un tono strano, lo guardai e nascosi il dito dietro la schiena <> il suo sguardo si sciolse un pochino, <> chiese stupito, io abbassai lo sguardo imbarazzata, lui mi alzò il mento e per un attimo mi guardò poi le sue labbra si infransero sulle mie come acqua su uno scoglio, il bacio all'inizio fù lento, poi si fece più intenso, mi prese di peso e volammo al piano di sopra in modo incredibile, sembrava stessi volando eh invece no era semplicemente veloce,forse troppo, mi mise sul letto continuandomi a baciare le sue mani erano sui miei fianchi e facevano un pericoloso sali e scendi sul mio vestito, le mie invece raggiunsero la sua camicia che  stava già volando via insieme al mio vestito, tutto a un tratto ci fermammo; stavamo esagerando, col fiato corto lui mi disse << Forse e meglio se ci fermiamo qui eh?>> io col volto in fiamme e in imbarazzo lo guardai e dissi <>.
 
Avevamo dormito insieme abbracciati, il risveglio fù incredibilmente dolce Jamie era avvinghiato a me e io a lui. Mi svegliai per prima con cautela mi divincolai dalla sua morsa d'acciaio e misi la sua camicia, scendendo di sotto a preparare la colazione; avevo praticamente svuotato il frigo alla ricerca di uova per fare dei pankake, e infatti le trovai; iniziai a mescolare quando per sbaglio urtai la ciotola  << Oh no esclamai>> tra me e me, mi era finito buona parte del composto sulla camicia di Jamie, mi avrebbe uccisa! Dato che lui dormiva beatamente al piano di sopra decisi di rimanere con indosso solo la biancheria intima, in punta di piedi andai in bagno e riposi la camicia nella lavatrice << When your soul find the soul is was waiting for, when somewone walks in to your heart trowh an open door>> canticchiai a bassa voce << When your hend find the  hends lalalala>> un cuscino colpì il mio di dietro, per la sorpresa sussultai lanciando un urlo << Sei un ottima cantante davvero ma non alle 8.00 del venerdì mattina>> sogghignai divertita, varcai la soglia della camera appoggiandomi allo stipite della porta con le braccia incrociate e lo guardai << EHM, WOW>> lo sorpresi mentre mi squadrava dalla testa ai piedi, lusingata e imbarazzata dissi << Buongiorno dormiglione vestiti o faremo tardi, io sono di sotto>> gli feci l'occhiolino solo per vedere la sua reazione che fù assolutamente appagante, << Che bel culetto >> sentii gridare seguito da una risata.
Finì di fare colazione con tutta calma, lavai il piatto e mi incamminai di sopra, Jamie si stava vestendo, aveva infilato un jeans e stava scegliendo la maglietta << Che dici? Canotta o maglia?>> rimasi imbambolata nel notare il suo fisico strepitoso <> dissi io, con un tono esasperato << Ci sono 3 gradi e tu metti la canotta? Ma diamine non hai freddo tu?>> rise sotto i baffi << Numero uno, no non ho freddo, numero due>> disse avvicinandosi a me << Fammi un favore>> mi prese il volto fra le mani e mi bacio delicatamente, poi mi voltò  e mi sussurrò all'orecchio << Vestiti non riesco a mantenere la calma con te in lingerie>> e mi spinse via dandomi una pacca sul culo, divertita lo guardai di sottecchi.
Date le circostanze dovetti mettere un altro vestito super corto della sorella, optai per un tubino azzurro che si intonava con i miei occhi un decolté nero et voilà pronta per un'altra avventura lavorativa << Jamie sono pronta>> dissi scendendo, presi la borsa e notai che lui mi stava fissando per l'ennesima volta << Sai una cosa? Dovrò metterti il guinzaglio se non voglio che qualcuno ti porti via da me>> si imbronciò << Impossibile>> ribattei io << Sono già tua>> e lo baciai.  
   
 
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