Libri > Shadowhunters
Segui la storia  |       
Autore: Marta_Malik_    28/10/2013    1 recensioni
Una giovane ribelle di nome Marta Morgestern, non contenta del suo contesto familiare decide di cambiare città, decidendo così di andare a vivere a Londra la città dove '' tutto è possibile''. Eccitata e super felice trova lavoro in una libreria, realizzando così il suo sogno. Tutto sembrava andare bene fino a quando nella sua vita entrò a far parte il giovane commesso Jamie Wayland, bello dannato e tremendamente misterioso. Ma come tutti i bellocci dannati nasconde un segreto.. Ok, ma quale?
Genere: Fantasy, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
The master of my heart
 
 

1  CAPITOLO
<<.. E TU CHI SEI?..>>

 
Grandioso, primo giorno di lavoro e sono in ritardo, vediamo se almeno mi faranno iniziare,  oppure hanno intenzione di buttarmi  fuori  a calci appena varco la soglia della libreria? Ok solo due minuti, nessuno, teoricamente,  dovrebbe accorgersene, un attimo di respiro e i miei occhi cosa vedono? La proprietaria, quell'immonda  bestia  bassa e tozza con lo sguardo da locusta, << Signorina Marta? Dico bene? Oh è in ritardo di 2 minuti, ma non fa nulla, non ricapiterà più..vero?>> Mi rivolse un sorriso a metà tra lo spaventoso e l'ironico, << Certo Signora Evan's, non capiterà mai più>> dissi prontamente, << Allora questa è la divisa sei al piano di sopra nel settore Urban Fantasy, cerca di  sistemare tutto ciò che c'è da sistemare se hai bisogno di aiuto c'è il nostro caro Jamie, che sicuramente ti aiuterà, ti ricordo niente pause fino alla mezza. Buon lavoro!>>.  Blaterai un  ''Grazie mille Sig..'' ma ovviamente mi aveva già voltato le spalle, che maleducata!
 Bene divisa messa, era un pò troppo attillata per i miei gusti, ma poco importa tanto devo solo lavorarci, allora iniziamo a sistemare << Città di cenere qua, Città di vetro lassù, e questo.. ohh!>> Ecco lo sapevo una caduta non poteva mancare di certo; un momento perchè non sento nè dolore nè il pavimento sotto di me? Alzai rapidamente lo sguardo certa che fossi caduta e invece i miei occhi cosa incontrano? Un ragazzo, che mi sorreggeva, e che ragazzo.. << E tu chi sei?>>, dissi  imbarazzata e confusa; << Ehm io sono il ragazzo che ti ha appena salvato, ma tutti mi chiamano Jamie, e tu invece chi sei?>>, mi chiese curioso; << M-Marta M-Morgestern, ora potresti mettermi giù?>> , mi mise giù e avrei potuto scommetterci  tutto, era divertito dal fatto che io fossi rossa come un pomodoro, che figuraccia! << Allora signorina ''Potresti mettermi giù'' potresti almeno ringraziarmi no?>>. Bene, perfetto, grandioso ora che dico? Non riesco a smettere di guardarlo è troppo, troppo beh  troppo; << Grazie mille ehm ora se non ti dispiace ritorno al mio lavoro c-ciao>> gli dissi e mi voltai, scappando da quello sguardo incantatore. Era troppo bello per essere vero, pallido come la luna, capelli neri e occhi cobalto, se non fosse che le creature soprannaturali non esistono lo avrei scambiato per un vampiro pallido com'è. Decisi di finire di sistemare evitando il ragazzo salvatore/finto vampiro, attendendo che la giornata di lavoro finisse in fretta.
<>, dissi tra me e me, alla ricerca delle mie sigarette che ovviamente si insediavano tra i meandri  più loschi della mia borsa,  feci per accenderla e  l'accendino caddè, cercai di prenderlo ma altre mani affusolate mi  precedettero << Non lo sai che fumare fa male alla salute Signorina Morgestern?>>, mi disse in tono scherzosamente formale una voce maschile, mi girai per scoprire chi fosse e ovviamente chi  poteva essere se non il sexy commesso? << E tu non lo sai Signor ehm..>>, << Wayland>> mi disse prontamente, << Signor Wayland, che chi si fa gli affari suoi campa cent'anni?>>,  risposi con un tocco di acidume, ma ovviamente lui aveva già la risposta pronta, quasi quanto l'avevo io, << Chissà magari voglio morire uhm giovane>>, mi rispose sbellicandosi dalle risate, c'era un doppio senso nella sua battuta che il mio humor nero non aveva colto, feci per guardarlo e anche lui si stava accendendo una sigaretta, gli lanciai un occhiataccia, e lui senza che dissi niente come se mi leggesse nel pensierosi giustificò dicendo << Ne ho passate tante non sarà di certo una Marlboro a rovinarmi la  salute.>>, ma nel suo sguardo prima acceso ora c'era una nota di tristezza. Colpevole per averlo fatto rattristare gli dissi, << Allora Jamie ti va un caffè con me?>>, sembrò tutto a un tratto illuminarsi, mi rivolse un sorriso a 750 kilowatt che quasi mi fece svenire,  e con un tono di voce seducente mi rispose << Non potevo chiedere di meglio, Principessa.>>
 
*****
Oramai stavamo camminando da due ore, e i miei piedi iniziavano a protestare << Jamie, ti dispiace se ci sediamo un po'? inizio a non sentirmi più i piedi>>, dissi sofferente, lui mi guardò per un attimo interminabile, mettendomi in soggezione, ma fortunatamente si degno' di rispondermi << Ogni tuo desiderio è per me un ordine..>> disse con fare teatrale accennando un inchino, io scoppiai a ridere e lui con me; rimasi interdetta da quel suono melodioso e argentino, mai sentito una risata così stupefacentemente perfetta, rimasi a fissarlo rapita e lui se ne accorse, una folata di vento improvvisa mi frustò i capelli sul viso, non mi resi conto di ciò che stava accadendo, Jamie si chinò verso di me e con una carezza mi spostò i capelli dal viso trattenendo ancora la sua mano sul mio viso ormai in fiamme << A quanto vedo non riesci proprio a resistermi eh Morgestern?>> rise, io ancora intontita risposi << Numero uno ho un nome e secondo beh non e vero non cioè, uhm ecco tu mi inquieti!>> lui mi fisso sorpreso << Come sarebbe a dire mica sono un mostro o almeno..>> concluse la frase a bassa voce, temendo che io potessi sentirlo, e infatti l'avevo sentito << Non dico quello e che continui a fare un giochetto con gli occhi, sembra che tu voglia ammaliarmi o soggiogarmi che so..>> dissi imbarazzata, lui continuò a fissarmi pur sapendo che la cosa mi creava confusione e smarrimento alla fine parlò << Oh Marta Marta cosa devo fare con te?>> mormorò tra sé << Oh oh andiamo oppure ''faccia da locusta'' ci sbatterà fuori a calci>> e si incamminò con me al fianco, ma c'era un problema.. come mai l'aveva chiamata ''faccia da locusta''? Solo io la chiamo cosi' e non lo mai detto ad alta voce, di questo ne sono certa!
Dopo esserci beccati il cazziatone dalla nostra cara Signora Evan's per aver fatto 5 minuti di ritardo, mi misi a lavorare, magari stavolta facendo attenzione a non cadere. << Maledette cuffie>>, mormorai tra me, me le tolsi e decisi di canticchiare, tanto nessuno poteva sentirmi Jamie era al piano inferiore io al piano superiore, perfetto niente commesso super-se.. << BUUUUUUUH>> gridai così forte che Jamie mi dovette tappare la bocca, e nel maldestro tentativo di liberarmi diedi una testata allo scaffale degli Harmony << Jamie, miseriaccia, ma che diavolo… Aia aia >> sentivo la fronte umidiccia e infatti, il mio incidente con lo scaffale mi aveva regalato un taglio, <>, esclamai <> mi interruppi, lui era lontanissimo da me e mi guardava in un modo che faceva drizzare anche i peli sulla testa, d'istinto arretrai e mi appiattii contro il muro coprendomi la fronte con la mano, che succedeva? Perché non mi aiutava? Che problemi ha col sangue, forse lo fa svenire eppure lo sguardo diceva tutt'altro, sembrava lo desiderasse, o forse io sono una stupida che ha preso una botta in testa. Feci per camminare e la testa iniziò pericolosamente a girare e non vidi più niente, sentivo solo due braccia forti sollevarmi e portarmi di sotto, << Herondale! Svelta, Marta sanguina e io sto per perdere la testa fa qualcosa!>> sentivo gridare ma capivo poche parole come ''sanguina'' e ''perdere la testa'', e poi un'altra voce << Oh per l'angelo Jamie dalla a me e tu va di sopra e restaci>> ad un tratto tutto si fece buio e insieme alle voci scomparvero anche le braccia che mi cullavano.
 
Aprii gli occhi e mi ritrovai in una stanza bianca con tubi ficcati nelle braccia, mi divincolai ma una presa salda mi blocco i movimenti << Marta, cazzo! Sta ferma per favore>> non capì chi mi parlava, ma era una voce brusca ma allo stesso tempo preoccupata, poi capì, era Jamie, profonde occhiaie gli solcavano gli occhi rendendo il suo aspetto più macabro del solito << J-Jamie dove sono? Stai bene tu?>>, lui si avvicinò e mi prese le mani tra le sue, <<  Siamo in ospedale. Io si tu un po' meno>> fece una smorfia, << Sbattendo la testa hai ottenuto un trauma cranico, tutto per colpa mia, mi sento cosi' in colpa>> gli tremò la voce, io tentai di alzarmi e gli posai la mia mano sulla sua guancia , stranamente fredda << Oh Jamie non fare così è stata colpa mia ti stavo pensando e poi tu sei apparso e io beh io.. scusa>> dissi tra le lacrime, non so perché ma stavo piangendo, lui si avvicino pericolosamente al mio viso e con un bacio blocco la lacrima che stava scendendo lungo la guancia << Allora lo ammetti che mi pensi eh principessa?>> mi sussurrò all'orecchio, io mi avvicinai al suo e gli dissi << Sei insopportabile e presuntuoso eh, eh altre cose che ora non mi vengono in mente!>> lui rimase interdetto, ma sorrise avvicinandosi di più ora sfiorava le mie labbra <> disse sorridendo, aimè non mi baciò, che sfortuna.
<< Deve assumere una compressa di queste al giorno per cinque giorni dopo di chè sarà come nuova>> disse in tono perentorio l'infermiera << Ha parenti che la possono assistere?>> mi domandò, mi rabbuiai << No.. non qui..>> Jamie mi prese la mano da sotto al bancone con fare rassicurante << Mi prenderò cura di lei io>> rimasi stupita, confusa ma al settimo cielo <> ci liquido' così l'infermiera, << Allora cosa vuoi mangiare?>> mi chiese raggiante, ero felicissima come non mai, e preoccupata allo stesso tempo, cosa mi stava nascondendo il misterioso Jamie?
 
Oramai stavamo camminando da due ore, e i miei piedi iniziavano a protestare << Jamie, ti dispiace se ci sediamo un po'? inizio a non sentirmi più i piedi>>, dissi sofferente, lui mi guardò per un attimo interminabile, mettendomi in soggezione, ma fortunatamente si degno' di rispondermi << Ogni tuo desiderio è per me un ordine..>> disse con fare teatrale accennando un inchino, io scoppiai a ridere e lui con me; rimasi interdetta da quel suono melodioso e argentino, mai sentito una risata così stupefacentemente perfetta, rimasi a fissarlo rapita e lui se ne accorse, una folata di vento improvvisa mi frustò i capelli sul viso, non mi resi conto di ciò che stava accadendo, Jamie si chinò verso di me e con una carezza mi spostò i capelli dal viso trattenendo ancora la sua mano sul mio viso ormai in fiamme << A quanto vedo non riesci proprio a resistermi eh Morgestern?>> rise, io ancora intontita risposi << Numero uno ho un nome e secondo beh non e vero non cioè, uhm ecco tu mi inquieti!>> lui mi fisso sorpreso << Come sarebbe a dire mica sono un mostro o almeno..>> concluse la frase a bassa voce, temendo che io potessi sentirlo, e infatti l'avevo sentito << Non dico quello e che continui a fare un giochetto con gli occhi, sembra che tu voglia ammaliarmi o soggiogarmi che so..>> dissi imbarazzata, lui continuò a fissarmi pur sapendo che la cosa mi creava confusione e smarrimento alla fine parlò << Oh Marta Marta cosa devo fare con te?>> mormorò tra sé << Oh oh andiamo oppure ''faccia da locusta'' ci sbatterà fuori a calci>> e si incamminò con me al fianco, ma c'era un problema.. come mai l'aveva chiamata ''faccia da locusta''? Solo io la chiamo cosi' e non lo mai detto ad alta voce, di questo ne sono certa!
Dopo esserci beccati il cazziatone dalla nostra cara Signora Evan's per aver fatto 5 minuti di ritardo, mi misi a lavorare, magari stavolta facendo attenzione a non cadere. << Maledette cuffie>>, mormorai tra me, me le tolsi e decisi di canticchiare, tanto nessuno poteva sentirmi Jamie era al piano inferiore io al piano superiore, perfetto niente commesso super-se.. << BUUUUUUUH>> gridai così forte che Jamie mi dovette tappare la bocca, e nel maldestro tentativo di liberarmi diedi una testata allo scaffale degli Harmony << Jamie, miseriaccia, ma che diavolo… Aia aia >> sentivo la fronte umidiccia e infatti, il mio incidente con lo scaffale mi aveva regalato un taglio, <>, esclamai <> mi interruppi, lui era lontanissimo da me e mi guardava in un modo che faceva drizzare anche i peli sulla testa, d'istinto arretrai e mi appiattii contro il muro coprendomi la fronte con la mano, che succedeva? Perché non mi aiutava? Che problemi ha col sangue, forse lo fa svenire eppure lo sguardo diceva tutt'altro, sembrava lo desiderasse, o forse io sono una stupida che ha preso una botta in testa. Feci per camminare e la testa iniziò pericolosamente a girare e non vidi più niente, sentivo solo due braccia forti sollevarmi e portarmi di sotto, << Herondale! Svelta, Marta sanguina e io sto per perdere la testa fa qualcosa!>> sentivo gridare ma capivo poche parole come ''sanguina'' e ''perdere la testa'', e poi un'altra voce << Oh per l'angelo Jamie dalla a me e tu va di sopra e restaci>> ad un tratto tutto si fece buio e insieme alle voci scomparvero anche le braccia che mi cullavano.
 
Aprii gli occhi e mi ritrovai in una stanza bianca con tubi ficcati nelle braccia, mi divincolai ma una presa salda mi blocco i movimenti << Marta, cazzo! Sta ferma per favore>> non capì chi mi parlava, ma era una voce brusca ma allo stesso tempo preoccupata, poi capì, era Jamie, profonde occhiaie gli solcavano gli occhi rendendo il suo aspetto più macabro del solito << J-Jamie dove sono? Stai bene tu?>>, lui si avvicinò e mi prese le mani tra le sue, <<  Siamo in ospedale. Io si tu un po' meno>> fece una smorfia, << Sbattendo la testa hai ottenuto un trauma cranico, tutto per colpa mia, mi sento cosi' in colpa>> gli tremò la voce, io tentai di alzarmi e gli posai la mia mano sulla sua guancia , stranamente fredda << Oh Jamie non fare così è stata colpa mia ti stavo pensando e poi tu sei apparso e io beh io.. scusa>> dissi tra le lacrime, non so perché ma stavo piangendo, lui si avvicino pericolosamente al mio viso e con un bacio blocco la lacrima che stava scendendo lungo la guancia << Allora lo ammetti che mi pensi eh principessa?>> mi sussurrò all'orecchio, io mi avvicinai al suo e gli dissi << Sei insopportabile e presuntuoso eh, eh altre cose che ora non mi vengono in mente!>> lui rimase interdetto, ma sorrise avvicinandosi di più ora sfiorava le mie labbra <> disse sorridendo, aimè non mi baciò, che sfortuna.
<< Deve assumere una compressa di queste al giorno per cinque giorni dopo di chè sarà come nuova>> disse in tono perentorio l'infermiera << Ha parenti che la possono assistere?>> mi domandò, mi rabbuiai << No.. non qui..>> Jamie mi prese la mano da sotto al bancone con fare rassicurante << Mi prenderò cura di lei io>> rimasi stupita, confusa ma al settimo cielo <> ci liquido' così l'infermiera, << Allora cosa vuoi mangiare?>> mi chiese raggiante, ero felicissima come non mai, e preoccupata allo stesso tempo, cosa mi stava nascondendo il misterioso Jamie?
 
   
 
Leggi le 1 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > Shadowhunters / Vai alla pagina dell'autore: Marta_Malik_