Turbini passionali
Uniti dal destino e dall'amore
Una cura per la malattia
Lo smistamento era la parte più bella
del primo banchetto di ogni anno ad Hogwarts. Vedere tutti quei piccoli bambini
lì di fronte al tavolo degli insegnanti e allo sgabello su cui li attendeva il
Cappello Parlante era un momento molto importante per la loro permanenza al
castello in quanto avrebbero scoperto quale sarebbe stata la loro Casa di
appartenenza per il resto dei 7 anni di studi.
Anche Hermione ricordava con piacere
quel momento quando il Cappello l’aveva smistata a Grifondoro, mentre suo
fratello a Serpeverde. Per un attimo le era dispiaciuto non essere assieme al
fratello ma poi conoscendo Harry, Ron e Ginny si era detta che in fondo non
sarebbe stato un problema quella divisione.
Anche se adesso non era più come in
passato...
Piano piano tutti i bambini in attesa
dello Smistamento raggiunsero i loro tavoli. Poi Silente si alzò e dando il
benvenuto a tutti gli studenti diede inizio al banchetto.
Come al solito gli elfi di Hogwarts
avevano dato il meglio e le grandi tavolate erano imbandite di ogni tipo di
pietanza. Ce n’era per tutti i gusti e in abbondanza.
Intanto i pensieri di Hermione erano
tornati alla scelta di farsi nuovi amici tra i Serpeverde. Voleva bene a Ron ed
Harry, ma riconosceva che suo fratello aveva ragione a dire che la sfruttavano
sempre per i compiti. Non sapeva che fare. Cambiare e orientarsi verso le
Serpeverde o restare con i suoi vecchi amici Grifondoro? La testa le scoppiava
e l’agitazione prese il soppravvento. I conflitti di pensieri erano un pericolo
per lei. Non poteva permettersi di andare nel panico.
Doveva cercare di calmarsi per non avere
problemi. Il suo piccolo problema però stava tornando e sembrava destinata a
rovinarsi la serata.
Era da un bel po’ di anni che non aveva
bisogno di contrastarlo con le medicine. Le bastava tenerlo sotto controllo
attraverso delle periodiche visite del medico di famiglia, il quale riteneva
che con il tempo la situazione si sarebbe sistemata. L’unico accorgimento però
era quello di evitare forti emozioni o traumi. Per questo motivo i suoi
genitori le avevano evitato qualsiasi tipo di attività che potessero accentuare
la malattia.
Ora però non riusciva a capire come una
semplice chiacchierata con Draco avesse innescato l’agitazione, portandola ad
avere giramenti di testa e mancanza d’aria.
-Per favore non ora..-sospirò un po’
troppo forte.
-Cosa non ora? Che è successo?- le chiese
preoccupata Ginny, seduta al suo fianco.
Ginny! Come aveva potuto dimenticarsi di
lei! La rossa le era sempre stata vicina da quando l’aveva conosciuta. Forse
lei l’avrebbe potuta aiutare con il suo dilemma interiore. Però ora il problema
era calmarsi. E subito!
-Hai presente..la mia asma?...Beh,...mi
sta...tornando!-esalò cercando di tranquillizzare il respiro agitato.
-Oddio! Hai l’inalatore qui con te?-si
preoccupò subito la rossa, cercando dentro la borsa dell’amica l’oggetto che
l’avrebbe aiutata a risolvere la situazione.
-No!!...L’unico problema...è che
se...non lo prendo...subito...sai che succede... -
-Cavoli!! E ora che facciamo??-
-...infermeria..Ginny..ti prego...-cercò
di dirle Hermione.
-Certo. Vieni che ti aiuto-le rispose
Ginny, aiutandola ad alzarsi e ad arrivare da Madama Chips,
l’infermiera di Hogwarts.
Le due ragazze, quindi, sotto lo sguardo
incuriosito di tutti gli studenti e degli insegnanti, uscirono dalla sala
appena in tempo. Subito fuori dalla stanza, nel corridoio, Hermione ebbe un
mancamento. Ginny, preoccupata e spaventata, tornò nella sala Grande, correndo
come una pazza verso il tavolo degli insegnanti alla ricerca della professoressa
McGranitt. Lei conosceva bene Hermione e il suo
problema e avrebbe senz’altro potuto aiutarla. Arrivata con il fiatone parlò,
spiegando l’accaduto.
-Professoressa per favore mi aiuti! Hermione
è svenuta nel corridoio!-aggiunse quasi gridò.
-Intanto calmati Ginevra. Non
peggioriamo la situazione con un altro mancamento. Provvederemo subito a
soccorrere la signorina Malfoy-disse la professoressa
McGranitt, con voce ferma e sicura, alzandosi e
dirigendosi verso il corridoio, seguita da un’ancora spaventata Ginny.
-Eccola professoressa-le indicò Hermione
svenuta a terra.
-Bene. Credo che sia il caso di
avvertire il signor Malfoy della situazione. Senz’altro sarà preoccupato per la
“sparizione” improvvisa di sua sorella. Può andare a chiamarlo?-le chiese la McGranitt.
-Certo professoressa. Vado subito-
Detto questo, Ginny rientrò in sala
Grande e si diresse verso il tavolo dei Serpeverde, dove trovò Draco che stava
scherzando e ridendo con i suoi amici.
-Guardate chi c’è! La Weasley! Che vuoi
da noi?-le chiese in modo sgarbato Pansy Parkinson.
-Non stavo cercando te Parkinson, quindi
calmati-le rispose a tono la rossa. Poi rivolgendosi al biondo gli disse-Draco seguimi. È una cosa importante. Si tratta di Hermione-
-Hermione?!? Le è successo qualcosa?
Dov’è? Dimmi subito dove si trova e cosa le è successo!-disse Draco nel panico.
Era molto affezionato alla sorella e quando le succedeva qualcosa era sempre
molto ansioso di sapere come stava.
-Tranquillo non le è successo nulla di
grave. È svenuta nel corridoio e la McGranitt sta
provvedendo per portarla in infermeria-
-Che cosa è successo?-continuò Draco,
senza aver ascoltato il consiglio di calmarsi della rossa e alzandosi per
raggiungere la sorella.
-Ha avuto una crisi per colpa della sua
asma-lo seguì Ginny, quasi correndo per star dietro al ragazzo.
-Ma non aveva con lei l’inalatore?-
-A quanto sembra no. Ho provato a
portarla fuori per andare da Madama Chips ma non
abbiamo fatto in tempo ad arrivare in infermeria-
-Quindi ora è là?-
-Certo. Sicuramente si starà riprendendo
già. Madama Chips è brava-
-Si lo so-
Così i due quasi di corsa ed entrambi
preoccupati per le condizioni della giovane Grifondoro arrivarono in
infermeria. Entrati, Draco si fiondò di corsa verso il letto dove era stata
adagiata Hermione
-Giovanotto non si corre qui
nell’infermeria!-lo richiamò Madama Chips.
Ma Draco non l’ascoltò. Non aveva altro
in testa se non la voglia di raggiungere la sorella e di sapere come stava.
Giunto al letto si rilassò vedendo che stava dormendo beatamente. Prese quindi
una sedia e si sistemò accanto al letto, stringendo la mano della ragazza
addormentata.
Poco dopo arrivò anche Ginny che era
rimasta indietro per permettere a Draco un momento di intimità con la sorella.
Alla vista di Hermione si lanciò anche lei verso il letto per abbracciare
l’amica tra le lacrime. Si era molto spaventata quando aveva visto Hermione
accasciarsi a terra ed ora lasciandosi andare ad un pianto scaricava tutta la
tensione e la paura che aveva accumulato. Mentre l’abbracciava, Hermione si
svegliò.
-Ginny...dove mi
trovo? Che cosa è successo? E perché stai piangendo?-chiese con la voce
impastata dal sonno che Madama Chips le aveva indotto
con una pozione per calmarla.
-Tranquilla non è nulla. Sei in
infermeria perché sei svenuta-rispose Draco al posto della rossa.
-Draco?!? Ma che ci
fai tu qui?-accorgendosi della presenza del fratello e sbiancando. Sapeva
quanto Draco si preoccupasse a vederla in quelle condizioni e cercava sempre di
non mostrarsi debole e sofferente quando era con lui.
-Ginny mi ha avvertito
che eri svenuta e sono corso qui per vedere come stavi-
-Lo sai che non mi piacciono tutte
queste attenzioni! E non voglio che tu ti preoccupi. Sto bene.-
-Lo so. Me lo hai detto. Ma sai bene che
è più forte di me, non posso evitare di preoccuparmi per te sorellina!-
-Scusami. È colpa mia. Non dovevo
scordarmi a casa l’inalatore-
-Non ti preoccupare. Capita a tutti di
sbagliare. L’importante è che non è accaduto niente di grave-
-Si infatti...-
-Signorina Malfoy domani è esentata
dalle lezioni per riprendersi. La prego però di recarsi il prima possibile dal
preside. Egli vorrebbe per scambiare con lei due parole sull’accaduto. Ah...dimenticavo..anche
lei signor Malfoy è invitato. Si riprenda signorina. Buonanotte-
-Arrivederci professoressa-dissero in
coro Hermione, Ginny e Draco.
-Ah signorina Weasley e signor malfoy tra dieci minuti andate nella vostre sale comuni.
Non potete restare qui. E la signorina Malfoy ha bisogno di riposo e
tranquillità-detto ciò la professoressa uscì dopo la risposta affermativa dei
due ragazzi interessati.
-Che vorrà da voi il preside? Dopotutto
non è la prima volta che uno studente sta male...-chiese Ginny rivolta ai due
fratelli.
-Non ne ho idea Ginny. Per ora voglio
solo uscire da qui e andare a fare una bella doccia calda per riprendere un po’
le forze-rispose Hermione.
-Certo ti accompagno. Vieni che ti aiuto-detto
questo la rossa aiutò la sua amica ad alzarsi dal letto.
-Direi che sei in buone mani ora. Quindi
io tornerei al banchetto va bene? Ci becchiamo in giro sorellina!-le interrupe
Draco, facendo poi un segno di saluto ad Hermione con la mano mentre usciva.
-Va bene. Ciao-
Intanto Ginny aveva preso sotto braccio
la ragazza per aiutarla a raggiungere la sala comune di Grifondoro.
-Forza andiamo così non becchiamo la
gente che esce dalla Sala Grande-la esortò a seguirla
la rossa
-Si arrivo-
Mentre stavano uscendo dall’infermeria
furono fermate da Madama Chips che disse-Mi scusi
signorina se ha qualche problema simile utilizzi questo-allungandole
un inalatore simile a quello che usava a casa.
Era un oggetto babbano
ma l’infermiera, avvertita da Silente e dalla famiglia della ragazza, sapeva
che per aiutare la malattia non poteva ricorrere alle solite pozioni o ad
incantesimi.
-Grazie infinite Madama Chips. Arrivederci-
-Arrivederci ragazze-
Lasciata l’infermeria le due amiche si
recarono velocemente alla torre di Grifondoro per non incontrare altre persone,
evitando così le possibili domande su quanto era successo prima.
Ciao
a tutti!
Per favore non linciatemi per il tremendo
ritardo ma non ho voluto continuare la storia senza la giusta ispirazione. Ora
sembra che sia tornata e cercherò di portare avanti il più possibile questa
storia e anche l’altra sempre sul mondo di Harry Potter di cui vi lascio il
link
Basta un sorriso à
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1366244&i=1
Passate in tanti e lasciate un commento anche
negativo. Servono sempre ad un autore per migliorarsi :)
Ora passo a ringraziare quegli angeli che
hanno lasciato un segno della loro lettura
Un grazie particolare va a chi ha recensito:
Eli_99: mi fa piacere che
tu abbia apprezzato questo capitolo e le idee che ho scelto per questa storia.
Spero che continuerai a seguirmi e a lasciare un commento J
ALESSIA1992: non hai
assolutamente svelato il finale in quanto questa storia è soltanto all’inizio e
il finale non è così prevedibile come sembra. Spero che continuerai a seguire e
commentare.
Renton1995: sono davvero
contenta che tu abbia trovato stancante il mio racconto. Spero di rileggere
anche nel prossimo capitolo una tua recensione J
Agramar: è proprio questa cosa strana che ho
ricercato per la mia storia. Quindi sono felice di aver ottenuto questa
impressione. A presto.
Un altro grazie a chi
-
ha
messo la storia tra i preferiti: ALESSIA1992
e Eli_99.
-
ha
messo la storia tra le seguite: Alice_xD, BlinkPictureGi, bribry85, Lallina33, lupacchiotta_mannara,
mya95, nicol86, Peacegirl, tykisgirl,
Vale17_ e Veronica91.
Grazie a chi ha letto in silenzio senza
lasciar nulla. Vi invito però a lasciar un commentino ogni tanto. Fa sempre
piacere leggere i pareri degli altri.
Un bacio e a presto.
Vostra P3tit
Fl3ur
P.s. vi lascio anche il
link della mia pagina su Facebook..se vi va passate e
mettete “mi piace”..grazie!
Pagina à https://www.facebook.com/P3tit.Fl3ur