Chapter 10.
-Signorina Sullivan!- urlò una voce acuta, quando furono fuori da qualle stanza umida e piena di muffa.
Beth alzò lo sguardo con aria annoiata.
Davanti a loro, se ne stava ferma a braccia incrociate una donna sulla trentina, dai capelli scuri raccolti in uno chignon stretto, e un completo verde scuro: la vicepreside.
-Signorina Morris- biascicò Beth, con tutta l'aria di voler sparire il prima possibile.
-Sa dirmi cos'è questa puzza di fumo?- domandò la donna, con le labbra piegate in un ghigno malefico.
La ragazza roteò gli occhi, e incrociò le braccia anche lei -Siamo vicino al locale caldaie, non vede? Starà andando a fuoco qualcosa-
-Lei rischia molto quest'anno sa?- continuò l'altra -Lei..-
-Beth!- urlò qualcuno alle spalle della signorina Morris; era Frank.
-La professoressa Morgue ti cerca!- urlò il ragazzo.
Beth tornò a guardare la donna che aveva di fronte -Be, signorina Morris, rimarrei tanto, ma si dà il caso che mi cerchino. Con permesso- disse, passandole accanto e scomparendo per i corridoi.
La vicepreside, buttò uno sguardo a Shawn, che nel frattempo era rimasto lì impalato.
-E tu ragazzo- disse, riducendo gli occhi a due fessure -Stai attento. Ti tengo d'occhio-
Frank si avvicinò.
-Non preoccuparti- gli disse -Non ti darà noia-
Shawn lo guardò, sorpreso -Ma tu non sei al terzo anno?-
L'altro sorrise -Ho parato il culo a Beth troppe volte per smettere adesso-
Era stato un'atto di furbizia bello e buono.
-Se fossimo stati nella mia vecchia scuola, cose come queste non sarebbero mai accadute- commentò il ragazzo, sorridendo.
Il piccoletto lo guardò, scuotendo leggermente la testa -Evidentemente nella tua vecchia scuola non è mai accaduto ciò che è accaduto qui negli anni. Posso esserne testimone!-
-Che vuoi dire?- domandò l'altro.
Frank sospirò -Aiuto Beth perchè lei ha aiutato me. E devo dire che gliene sono parecchio riconoscente-
La campanella suonò, e l'intero istituto si riversò nei corridoi dove i due ragazzi se ne stavano a parlottare.
Proprio sul più bello.
-Senti, che ne dici di sederci in giardino così mi racconti?- domandò Shawn, tenendo lo sguardo puntanto sul piccoletto.
Frank sorrise -Certo, perchè no. Andiamo-
Beth alzò lo sguardo con aria annoiata.
Davanti a loro, se ne stava ferma a braccia incrociate una donna sulla trentina, dai capelli scuri raccolti in uno chignon stretto, e un completo verde scuro: la vicepreside.
-Signorina Morris- biascicò Beth, con tutta l'aria di voler sparire il prima possibile.
-Sa dirmi cos'è questa puzza di fumo?- domandò la donna, con le labbra piegate in un ghigno malefico.
La ragazza roteò gli occhi, e incrociò le braccia anche lei -Siamo vicino al locale caldaie, non vede? Starà andando a fuoco qualcosa-
-Lei rischia molto quest'anno sa?- continuò l'altra -Lei..-
-Beth!- urlò qualcuno alle spalle della signorina Morris; era Frank.
-La professoressa Morgue ti cerca!- urlò il ragazzo.
Beth tornò a guardare la donna che aveva di fronte -Be, signorina Morris, rimarrei tanto, ma si dà il caso che mi cerchino. Con permesso- disse, passandole accanto e scomparendo per i corridoi.
La vicepreside, buttò uno sguardo a Shawn, che nel frattempo era rimasto lì impalato.
-E tu ragazzo- disse, riducendo gli occhi a due fessure -Stai attento. Ti tengo d'occhio-
Frank si avvicinò.
-Non preoccuparti- gli disse -Non ti darà noia-
Shawn lo guardò, sorpreso -Ma tu non sei al terzo anno?-
L'altro sorrise -Ho parato il culo a Beth troppe volte per smettere adesso-
Era stato un'atto di furbizia bello e buono.
-Se fossimo stati nella mia vecchia scuola, cose come queste non sarebbero mai accadute- commentò il ragazzo, sorridendo.
Il piccoletto lo guardò, scuotendo leggermente la testa -Evidentemente nella tua vecchia scuola non è mai accaduto ciò che è accaduto qui negli anni. Posso esserne testimone!-
-Che vuoi dire?- domandò l'altro.
Frank sospirò -Aiuto Beth perchè lei ha aiutato me. E devo dire che gliene sono parecchio riconoscente-
La campanella suonò, e l'intero istituto si riversò nei corridoi dove i due ragazzi se ne stavano a parlottare.
Proprio sul più bello.
-Senti, che ne dici di sederci in giardino così mi racconti?- domandò Shawn, tenendo lo sguardo puntanto sul piccoletto.
Frank sorrise -Certo, perchè no. Andiamo-