Fanfic su artisti musicali > Mika
Segui la storia  |       
Autore: Mika_Chiara98    28/11/2013    3 recensioni
«Venne a Milano per vari motivi. Gli mancava la città, gli mancava parlare italiano... no. no, no, no, no, no. Lui venne a Milano esclusivamente per lei. Venne a Milano perché, quando cantarono insieme, sentiva che gli aveva lasciato una parte di sé, che sarebbe rimasta al calduccio nel suo cuore per parecchio tempo.»
Ciao a tutti ragazzi! Io sono... beh, non è così importante chi sono... voi chiamatemi Bea. Vi parlerò di come due anime gemelle, quando si incontrano, non riescono più a separarsi.
buona lettura!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
I due si avviarono verso la casa della ragazza. Era davvero un grandissimo peccato che non potevano guardarsi dall’esterno: mano nella mano, erano infatti uno spettacolo delizioso, probabilmente tutti coloro che in quella ghiacciata mattina d’inverno ebbero la fortuna di vederli insieme, pensarono che la loro fosse una coppia bellissima. Parlavano. Parlavano del più e del meno, di come sono stati fortunati ad entrare entrambi nel mondo della musica, parlavano del fatto che in futuro avrebbero dovuto cantare di nuovo insieme, perché entrambi credevano che la loro voce da sola non bastava, ma aveva bisogno di quella dell’altro per essere completa.
“Potremmo cantare insieme! Sarebbe… wow” disse Mika a Chiara.
“Ahah si magari! Mi manca sentire la tua voce dal vivo” ammise Chiara abbassando lo sguardo.
“Dimmi se ci sono state novità! Cosa hai fatto di bello a Londra?” aggiunse.
“Well, in realtà non molto. Ho lavorato al mio nuovo disco, poi ho fatto qualche concerto, mi piacerebbe farne uno anche qui in Italy! Magari potremmo cantare stardust… vabbé, non pensiamoci ora. Poi… direi nulla di importante. Dimmi una cosa, Chiara…” disse rivolgendole un’ occhiata quasi a dire “sii sincera”.
“Hai trovato la tua anima gemella? Ehm.. Boyfriend? Fidanzato?”
“Diciamo… ho una relazione seria da un paio d’anni con il bicarbonato. Hahah scherzi apparte, sono interessata a qualcuno ma non penso che lui mi ricambi” Rispose.
Mika riuscì a pronunciare un semplice “Ah…”, abbastanza deluso. Poi il sorriso tornò di nuovo sulle sue labbra, e fiducioso si strinse a lei.
“Tu invece?” chiese Chiara incuriosita.
“Ehm.. si, c’è una ragazza che mi piace. Ho pensato a lei tutto il tempo a Londra…”
“Davvero? Descrivimela!”
“Ehm… ok. E’ bellissima. E’ sempre impacciata, ride sempre, arrossisce di continuo, è molto spontanea e ama cantare. E’ alta, si veste in modo… diciamo… originale, e con lei posso essere sempre me stesso senza mai sentirmi giudicato… e poi ha un bellissimo nome, dei bellissimi occhi verdi e un sorriso che è la perfezione” così descrisse la ‘ragazza’ di cui era innamorato.
“mi sembra alquanto familiare! Ahahah” disse Chiara, che aveva capito tutto.
“Il tipo che ti piace? Com’è?” le fece Mika.
“Boh… è bello, ha un accento buffissimo perché non è italiano, amo scherzarci perché ha sempre la risposta pronta, e poi mi fa sentire bellissima”
“Mmmh…” disse Mika scoppiando a ridere.
“Ci siamo trovati eh?” aggiunse.
“Eh si” rispose Chiara.
Si allentò la sciarpa color blu elettrico perché per un attimo credette di soffocare, poi cambiando argomento fece strada a Mika nel suo palazzo.
Era un palazzo abbastanza vecchio, lei abitava al terzo piano, e non vi era nessuna traccia di ascensore.
“N..niente ascensore???” Chiese Mika.
“Eh no. Io e mia sorella amiamo fare a gara per chi arriva prima a casa. Vince sempre lei! E’ una grande.”
“mmh, penso che con me vinceresti alla grande”
“Ahahahah”
Arrivarono davanti al portone della sua casa: tirò fuori dalla borsa le chiavi e aprì. Era una casa grandissima, la maggior parte del mobilio era di legno. Era tutto curato nei minimi dettagli, era una casa davvero accogliente e perfetta per lui.
“Allora, la tua camera è l’ultima porta a destra in fondo al corridoio, dimmi se ti piace!”
Aprì la porta di legno scuro, ed entrò: c’era un letto matrimoniale adornato da coperte di un color azzurro chiaro, quasi sbiadito. Era una camera piccola, ma in fondo aveva il suo fascino. C’era un grandissimo armadio accanto alla finestra contornata da tende azzurre, che richiamavano le coperte. Si librava in aria un odore di lavanda appena raccolta. Mika poggiò le valigie a fianco dell’armadio, e – come in ogni vacanza che si rispetti – si buttò sul letto. Qualcuno bussò: era Chiara.
Mika disse: entra!
“Che ne dici della camera? Va bene?”
“it’s so perfect! Thank you… thank you very much!” le disse.
Chiara prese una sedia dal salone e la portò in camera del ragazzo. La poggiò delicatamente vicino alla finestra, poi si sedette.
“Parliamo!” disse.
“Se ti va io ho un’idea migliore” disse Mika sorridendo maliziosamente.
“ahah cos’è quel sorriso?” fece Chiara.
Mika per un momento pensò di non rispondere. Forse era troppo presto? Del resto non si conoscevano bene… falso. È vero, sono stati insieme nella loro vita si e no una settimana,ma… lui conosceva lei meglio di chiunque altro e viceversa. E poi quella di prima… non era una semi-dichiarazione d’amore? Boh.
“aspetta” rispose chiara. “torno subito”
Uscì dalla stanza per poi tornare due minuti dopo tenendo in mano una piccola ciotola contenente fragole tagliate in modo alquanto sottile.
“Ho bisogno di mangiare, e poi le fragole sono.. dolcissime!”
Si sedette vicino a lui;
“ne vuoi un po’? Queste sono anche per te” disse prendendo con una mano una fragolina dalla ciotola e avvicinandola lentamente alla bocca di Mika.
MA COSA FA? ODDIO. MA COSA STAI FACENDO, IDIOTA! ASPETTA UN ALTRO PO’, NO? MANGIA QUELLA FRAGOLA, COGLIONE!
Sussurrò una dolce – e alquanto incazzata – vocina nella testa di Mika.
Aprì la bocca e mangiò la fragola: per un momento riuscì a percepire la mano gelida della ragazza sulle sue labbra. Decise di fare lo stesso. Afferrò con estrema cura un’altra fragola e imboccò Chiara. Lei sorrise, e disse:
“Cosa ti avevo detto? Non sono buonissime?”
“Deliziose” rispose.
Be’ andarono avanti così come due deficenti innamorati fino a che non giunserò all’ultima. Ogni volta potevano percepire le dita dell’altro che involontariamente toccavano la loro bocca. Ed era alquanto buffo che ad ogni fragola che mangiavano, le loro mani erano sempre più calde, fino a diventare quasi bollenti.
Mika poggiò la ciotola su comodino, poi si avvicinò all’orecchio di Chiara e sussurrò ridacchiando:
"Hai qualcosa da bere per accompagnarle? Magari… qualcosa di diverso dall’acqua minerale”
“Ahahah certo! D’altro canto cosa sono le fragole senza lo shampagne? Torno subito!”
Tornò dopo pochi secondi con una bottiglia ancora piena di shampagne e due calici. Versò il liquido nei due bicchieri, e ne diede uno a Mika.
“Sai Chiara” – iniziò a parlare Mika – “sono stato davvero fortunato ad averti conosciuta. Mi ricordo la prima volta che ti ho visto, ad XFactor, ho subito pensato – cavolo, la sua voce è rara – perché hai una voce calda e sexy, mi ha fatto impazzire la prima volta che to ho ascoltata” affermò per poi scuotere leggermente il calice e iniziare a bere un sorso.
“Beh” – rispose Chiara tra un sorso e l’altro – “di certo io non avrei mai pensato che una voce come la tua… potesse stare insieme alla mia. Non ho mai sperato che tu ti accorgessi di me, ma… ora siamo a casa mia, sul mio letto, entrambi, con due bicchieri di shampagne in mano…”
Una volta terminato il bicchiere Chiara, per la terza volta, si alzò intenta a raggiungere il bagno: doveva assolutamente farsi una doccia e cambiarsi.
“Arrivo subito” Disse a Mika, per poi sparire dietro la porta.
Ciao a tutti! :D
 come promesso... ecco il nuovo capitolo... spero vi piaccia! commentate in tanti, se avete idee o cose da dirmi non esitate a scrivermi C:
Bea.


 
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Mika / Vai alla pagina dell'autore: Mika_Chiara98