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Autore: memi    03/05/2008    6 recensioni
"In tutta la sua vita, se si era impuntata in qualcosa, allora Hermione la faceva. E se la faceva, era in modo perfetto. Punto.
Per questo, Hermione non trovava strano perdere tutto quel tempo a fantasticare sul suo matrimonio."
Hermione e la perfezione nella sua vita, almeno fino a quando non si è intromesso qualcun altro.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Hermione Granger | Coppie: Ron/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Perfect

(638 parole. Flashfic mancata)

 

 

 

Hermione aveva sempre cercato la perfezione, sia in quello che faceva nel concreto, sia nelle proprie aspirazioni.

 

 

A otto mesi, aveva deciso che se proprio avesse dovuto dire la sua prima parola [papà] allora avrebbe dovuto dirla come si doveva, senza sbagli.

 

E così era stato.

 

 

A undici anni, alla sua ammissione ad Hogwarts, aveva deciso che sarebbe stata la migliore.

La migliore in Incantesimi.

La migliore in Difesa Contro Le Arti Oscure.

La migliore in Storia della Magia.

La migliore in Trasfigurazione.

La migliore persino in Pozioni.

La migliore in… No, forse il Volo no. Ma quella era un’altra storia, legata alla sua epidermica paura ad affidare la propria vita ad una ramazza, non c’entrava nulla.

 

Ed era stata la migliore.

 

Ovviamente.

 

 

A tredici anni, avendone avuto la possibilità grazie alle accortezze della professoressa McGranitt, si era iscritta a tutti i corsi forniti dalla scuola.

Aveva dato il meglio di sé, studiando persino la notte, pur di farsi trovare sempre preparata a lezione. E ogni mattina il risultato era sempre lo stesso: un po’ più isterica, certo, ma di sicuro la più preparata della classe. Perfettamente, preparata.

Allo stesso tempo quando c’era stato d’aiutare Harry con la storia di Sirius, non aveva mancato al suo appuntamento. Aveva riportato con il Giratempo gli avvenimenti esattamente al momento più opportuno [perfetto] ed era stata brava anche nell’evitare che Fierobecco venisse decapitato. Decisamente, aveva saputo consigliare Harry nel momento opportuno quando lui aveva sperato [si era illuso] di poter ritrovare suo padre, anche se nella forma di un cervo d’argento.

 

Perfetta.

 

Ancora.

 

 

A quindici anni era diventata Prefetto di Grifondoro.

Pur non avendo scelto lei di esserlo, era stata lei a decidere di farlo nel miglior modo possibile.

Durante le ronde notturne, aveva sempre fatto la minima attenzione ad ogni più piccolo rumore, guidando le matricole e sgridando i più intraprendenti.

Nel giorno, era sempre stata impeccabile nel ricordare a tutti il ruolo che le avevano affibbiato.

Ron, decisamente meno rigoroso di lei in quel ruolo, le aveva sempre imbeccato di essere il “Prefetto Perfetto” e lei ogni volta lo aveva fulminato inacidita con lo sguardo.

 

Anche se lo era.

 

E lo era.

 

Davvero.

 

 

A sedici anni, era stata la migliore ad eseguire i suggerimenti di Harry nell’ES.

 

L’allieva perfetta.

 

A diciassette anni, aveva combattuto in modo sublime contro i Mangiamorte.

 

 

In tutta la sua vita, se si era impuntata in qualcosa, allora Hermione la faceva. E se la faceva, era in modo perfetto. Punto.

Per questo, Hermione non trovava strano perdere tutto quel tempo a fantasticare sul suo matrimonio.

Il giorno che avrebbe dovuto sposarsi, sarebbe dovuto essere tutto perfetto. Per esserlo, c’era bisogno di ampi preparativi. Anche se aveva iniziato a farli da quando aveva cinque anni.

Aveva già deciso tutto.

Ci sarebbe dovuta essere un sacco di gente, tutti perfettamente vestiti.

Suo padre avrebbe dovuto accompagnarla all’altare, come da prassi, e con un bacio avrebbe dovuto lasciarla al suo perfetto marito.

Il sacerdote avrebbe celebrato la più bella messa che Londra avesse mai avuto l’onore di ascoltare e con parole perfette li avrebbe consacrati nel sacro vincolo del matrimonio.

Avrebbero pranzato, poi, ad un bel ristorante londinese e ogni invitato avrebbe ricordato quel giorno per la perfezione delle pietanze.

La torta, tre piani di panna e fragole, sarebbe arrivata a fine cerimonia a coronare perfetta una giornata altrettanto perfetta.

Ovviamente anche lei sarebbe dovuta essere perfetta.

Il suo vestito, bianco, sarebbe stato il più bello di tutto il Regno Unito e i suoi capelli si sarebbero mantenuti per una volta composti nell’elaborata acconciatura che li aveva stretti.

 

Perfetti.

 

 

Poi, però, era successo che si era [accidentalmente] innamorata di Ronald Bilius Weasley e allora aveva capito.

 

 

Con Ron, non poteva esserci perfezione.

Questo perché, era lui dannatamente imperfetto.

E per una volta, a lei andava decisamente meglio così.

 

 

 

 

 

Note: Un’altra Drunk, ovviamente. Ancora dal punto di vista di Hermione. Oggi mi sto divertendo a scrivere tutte queste cose un po’ strane, a dire il vero. Comunque spero l’abbiate apprezzato. La verità è che ultimamente mi sento un po’ insicura circa il mio modo di scrivere e probabilmente con questa cosa ho appena dimostrato che è così. Mah, mi farebbe piacere avere la vostra opinione in merito. Sono davvero alla disperata ricerca di commenti.

 

  
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