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One Kiss
to feel the Spell
L’improvvisata
attrice cominciò a recitare la sua parte,
nel silenzio generale
-
Prima di te, la mia vita… - Balbettò con voce
malferma,
ma si fermò subito dopo, scuotendo la testa.
-
Non so se posso riuscirci - Mormorò nascondendosi il
viso con le mani
Ville
la osservò dispiaciuto non sapendo bene come
comportarsi, in fondo era colpa sua se Hazel si era venuta a trovare in
una
situazione del genere.
Non
aveva ancora allungato un braccio, nel tentativo di
tranquillizzarla, che Michael era già comparso al fianco
della scrittrice
-
Hey, splendore. Stai tranquilla! Ce la puoi fare
eccome. Ricordi? E’ la tua storia. - Le sorrise stringendole,
incoraggiante, la
mano
-
Okay ci provo - Assicurò lei.
Nonostante
le sue parole, però, per altre tre volte di fila la ragazza
non riuscì ad
andare oltre la prima battuta.
Sentiva
di non essere all’altezza e poi…poi
c’era Ville
che detestava lei e il suo stupido romanzo.
Il
regista stava per lanciare un altro ciack quando Hazel
si voltò verso la troupe e la band che stava facendo da
spettatore
-
Scusate…- Bisbigliò in imbarazzo, gli occhi
rivolti a
terra
-
Non ce la faccio!- Mormorò quasi in lacrime, e - senza
aggiungere altro- fuggì
lontano dal set, correndo verso la famosa uscita di emergenza mentre la
lunga
gonna frusciava leggera sul pavimento e, nella fretta, qualche ciocca
si
liberava dalla complicata acconciatura.
Non
appena la porta si fu chiusa alle sue spalle, Hazel si
lasciò cadere sui gradini della scala d’emergenza scala, e poggiò
la testa sulle ginocchia.
“Sono
un disastro. Ho combinato un casino!” Pensò,
aggrappandosi alle pieghe dell’abito. “Non avrei
mai dovuto accettare! Sapevo
che non ce l’avrei mai fatta”
Perché
avevano avuto fiducia in lei? Lei era una
scrittrice, non un’attrice!
Sentì
le lacrime salirle agli occhi, ma riuscì a
trattenerle ancora un poco, stringendo i denti.
D’un
tratto sentì la pesante porta dietro a lei, cigolare
e subito si maledì per aver scelto come rifugio un posto
accessibile come
quello.
Quanto
era stata stupida: era logico che sarebbero venuti
a cercarla e a tentare di riportarla indietro! Ma lei non sarebbe
ritornata,
no!
-
Non voglio riprovare!- Esclamò tagliando sul nascere
ogni tentativo di farle cambiare idea
-
Non riuscirete a farmi tornare su quel set!-
-
Non ho intenzione di usare la forza, non preoccuparti -
Le rispose la voce pacata del leader degli HIM e Hazel alzò
di scatto la testa,
non credendo alle sue orecchie.
A
pochi passi da lei, il darkman si era appoggiato alla
parete e la fissava senza battere ciglio.
-
E allora puoi anche andartene - Gli sibilò, cercando di
ricomporsi
-
Non reciterò, e tu sarai di certo contento di questo.
Anzi sai che facciamo? Meglio
se non
facciamo neanche il film!! Così non ci sarebbe bisogno di
una colonna sonora e
di certo il denaro potrebbe essere speso in centomila modi migliori,
che
mettere in scena la trama di uno stupido
libro sui vampiri! -
La
sua voce aveva raggiunto un tono così elevato che quando
ebbe terminato il suo sproloquio quasi non aveva più fiato.
“Chissà
cosa mi risponde ora?” Si chiese guardando
Ville, ma il cantante non reagì
affatto nel modo in cui si sarebbe aspettata.
Rimase
calmo, e anzi, le sue labbra si incurvarono in un
sorriso canzonatorio.
-
Finalmente ti sei resa conta della realtà! –
Sogghignò.
Lei
gli lanciò un’occhiata torva; si stava per alzare
in
piedi per fronteggiarlo e rispondergli a tono, quando lui la fermò con un
gesto della mano.
-
Stavo scherzando - Assicurò
Per
un attimo Hazel si perse nello smeraldo dei suoi
occhi e fu sicura che non le stava mentendo.
.
- Avevi ragione - Ammise - Non avrei dovuto giudicare
il tuo romanzo prima di leggerlo. E adesso… -
Si passò una mano
tra i capelli, grattandosi il collo, vagamente imbarazzato
- Beh, diciamo che
mi rimangio quello che ho detto. Anche se non devi montarti la testa
per
questo! – L’ ammonì, cercando di
assumere un’espressione indifferente e sperando
che, nella sua voce, non
fosse trapelata
un po’
dell’ammirazione che non voleva
ammettere di nutrire per la scrittrice.
Ci
volle diverso tempo prima che la ragazza riuscisse a
recuperare la capacità di parola
- Tu hai …Lo hai
letto? -Biascicò stralunata
-
Cioè voglio dire, tutto? Tutto, tutto? - le sembrava
così assurdo.
Ville
continuò , fingendo non curanza.
- Uhm…forse -
Rispose
Poi
il suo volto fu illuminato da un nuovo sorriso,
sincero, e Hazel sentì le sue gote infiammarsi.
-
E… - Proseguì, roteando gli occhi - Forse penso anche che
sarebbe un vero peccato
se il film basato sul libro in questione non venisse girato. Quindi
sono pronto
a girare questo video promozionale per il bene del progetto. - Fece una
pausa
-
Anche se dovrò lavorare con te. - Brontolò
facendo una smorfia,cosa
che fece scoppiare a ridere l’autrice del suddetto libro
Ville
la osservò ridere, compiaciuto, poi sorrise a sua
volta.
-
E tu sei pronta a lavorare con me? - Domandò,
porgendole la mano
Hazel
annuì sorridendo e lasciò che lui
l’aiutasse a
rimettersi in piedi.
-
E poi cosa vorresti di più? Non sono un Andrè
perfetto?
- Si vantò il darkman mentre teneva la
porta aperta, per farla passare
-
L’importante è crederci Ville - Asserì
la ragazza, la
quale aveva recuperato sia il
buon umore
che un po’ del suo sarcasmo
-
L’importante è
crederci -
***
Intanto,
sul set cinematografico, la troupe e i ragazzi
aspettavano impazienti
-
Ve l’avevo detto che dovevamo fermarlo! - Brontolò
Gas
- Chissà che
casino avrà combinato. Sarebbe dovuto andare il suo amico, o
al massimo uno di
noi…ma non Ville!-
-
Ragazzi, dategli un momento. Vedrete che riuscirà a
convincerla - Cantilenò Migè e gli altri membri
della band gli rivolsero
occhiate scettiche tanto che pure lui, se pur un secondo, perse la
fiducia
nelle capacità di persuasione del loro leader.
“Eh dai Ville!
Sbrigati! Spero davvero che tu non abbia peggiorato la
situazione”
Fortunatamente
le paure del bassista vennero cancellate
dalla ricomparsa dei
due protagonisti, entrambi
sorridenti e rilassati.
-
Eccoli! - Esclamò Burton e tutti si voltarono, nella direzione indicata dal
tastierista,
stupiti e sollevati insieme.
Hazel
si scusò con tutti i tecnici per il tempo che aveva
fatto perdere loro, assicurando di essere realmente pronta e che si
sarebbe
fatta perdonare immediatamente per l’inconveniente causato
-
Forse dovremmo fare qualcosa per quei capelli… -
Suggerì d’un tratto una costumista, osservando con
occhio critico le numerose ciocche
di capelli che ricadevano disordinate sul viso della scrittrice.
Ma
il regista agitò le mani in segno di diniego,
sbuffando sonoramente per tanta pignoleria
-
Ohh, va benissimo così. - La
zittì - Vai, vai Hazel, non preoccuparti dei
capelli. Facci vedere chi sei. -
La
ragazza sorrise all’incoraggiamento - Si…ci
proverò- Mormorò
lanciando un occhiata
d’intesa verso il cantante che ricambiò.
E
così un nuovo ciack venne lanciato.
Lentamente
la realtà si dissolse intorno ai due
protagonisti, lasciando il posto a un paesaggio surreale e magnifico, e
lo
studio si trasformò in una magica villa tra i boschi.
-
Prima di te la mia vita era vuota. Non era una
“vita”
degna di essere chiamata tale. Da quando sono scappata di casa ho
viaggiato di
città in città ma ero come un fantasma, niente
catturava la mia attenzione, non
m’importava di nulla, neanche della mia stessa vita. Ora non
è più così grazie
a te - Mormorò Hazel, lo sguardo fisso negli occhi di Ville.
La
paura svanita così come l’imbarazzo.
Lei
non era più Hazel, era Lilith e quello che aveva di
fronte non era Ville ma Andrè, come era stato sin
dall’inizio, come quando,
chiusa nel suo appartamento, aveva messo per iscritto la loro storia
dando vita
a quei personaggi che un giorno per caso, la sua mente aveva creato.
-
Ed io - Le sussurrò lui, il viso vicino a quello di lei
-
Io,…se e non ti avessi mai incontrato ora starei
vagando solo e senza meta.- Proseguì mentre le risistemava
una ciocca di
capelli dorati dietro l’ orecchio.
-
Notte dopo notte, secolo dopo secolo. Un’eternità
senza
scopo, totalmente desolata e insignificante- Delicatamente, con le
dita, le
sfiorò la guancia
Hazel
socchiuse
gli occhi a quel leggero contatto
-
Io vivo per te, Andrè - Il suo fu poco più che un
sussurro.
Ville
le sorrise e con dolcezza prese la sua mano nella
sua, portandosela alle labbra
- Ognuno ha
trovato l’altro. E adesso nessuno dei due è
solo… -
La
scrittrice strinse più forte la sua mano, richiamando
a se la concentrazione e le battute
-
Andrè, posso…posso farti una richiesta? -
Domandò, la
voce insicura
Ormai
non stava più recitando.
Il suo cuore
batteva realmente forte, le sue
gambe
erano diventante veramente molli
davanti a quello sguardo di smeraldo.
Intanto
un vento artificiale aveva preso a scompigliar
loro i capelli, facendo ondeggiare la gonna della ragazza
Il
darkman annuì - Di cosa si tratta? -
-
Ecco…- Balbettò, lei, posandosi
una mano sul petto, gli occhi bassi
-
Visto che… -Proseguì ma si bloccò poco
dopo,.
-
Lilith?- Ville chiamò il suo nome con voce vellutata
-
Ecco - Riprese la ragazza mordendosi il labbro, gli
occhi ancora fissi sui suoi piedi
- Pensavo…- fece
un lungo respiro, stava facendo veramente uno sforzo immane per parlare, per trovare le parole
adatte benché queste
fossero già state scritte su un copione.
-…Vito
che sono pur sempre una mortale…Il mio tempo
potrebbe essere molto corto…così… -
Ville
la fissò in attesa, agitato. Ora
vera in grado, quasi, di percepire la paura
del vampiro, l’ agitazione crescente in attesa che Lilith
proseguisse…
Che
Hazel parlasse….
Non
era più soltanto un video nemmeno per lui. Non lo era
mai stato.
-
Cosa?- La interrogò, sollevando il suo mento
perché lo
guardasse di nuovo con quei suoi stupendi occhi grigi
-
Io… - Lei scosse la testa, senza riuscire a trovare il
coraggio di pronunciare quelle parole
-
Baciami! - Supplicò, infine, aggrappandosi alla
sua camicia - Baciami, così forse
riuscirò a dirtelo. - Il cuore le faceva quasi male per
quanto batteva forte e
ogni respiro era diventato faticoso
Leggere,
le mani del cantante si posarono una dietro la
nuca della ragazza mentre l’altra le aveva già
cinto la vita, istintivamente
Hazel allacciò le braccia intorno al collo di Ville
Entrambi
erano stati istruiti su come inscenare un bacio
che sembrasse reale, nella speranza che, nonostante il rapporto
piuttosto
turbolento che esisteva tra i due, che fino ad allora avevano dato
segno di non
sopportarsi affatto, ne uscisse qualcosa di ,almeno, accettabile.
Ma,
nel momento stesso in cui le loro labbra si
sfiorarono, tecniche e trucchi svanirono in una bolla di sapone,
cancellati da
due cuori che battevano all’impazzata, da due respiri uniti, e dal desiderio di sentire
l’altro più vicino
Il
semplice sfiorarsi di due bocche non era abbastanza…
Un
brivido percorse la schiena di entrambi gli
improvvisati attori e, prima che se ne rendessero realmente conto, il
bacio si
approfondì mozzando il respiro ad entrambi
Un
bacio reale, più reale di tutto il resto.
-
Vorrei fare l’amore con te… - Sussurrò
infine, Lilith,
senza fiato…
-
Stop! - La voce
di Micheal arrivò forte e chiara, rompendo la magia. I due
si divisero, immediatamente,
senza avere il coraggio di guardarsi in faccia, ancora storditi per un
bacio
che no era stato affatto finto.
La
consapevolezza di ciò li travolse all’improvviso
come
un fiume in piena, colorando le loro guance di rosso.
Terribilmente
in imbarazzo, gli sguardi bassi, e
mantenendo una strategica distanza tra loro, Hazel e Ville si diressero
lentamente verso il regista e gli altri membri degli HIM
Tutti
li fissarono stupiti.
-
Wow ragazzi, siete stati fantastici! Io non so cosa ti
sia successo Hazel, ma sembravi un’attrice professionista. E
poi quel bacio…-
Esclamò Micheal, felice e la scrittrice sforzò un
sorriso teso
Immediatamente
il silenzio si trasformò in un brusio di
complimenti ininterrotti non lasciando altra scelta ai due se non
quella di
sorridere e fingere di essere stati davvero bravissimi attori.
-
Davvero quel bacio! Sembrava vero!- Si
complimentò ad un certo punto, un estasiato
Gas. Povero Ingenuo!
Dopo
mesi
e mesi finalmente siamo tornate! tremate tremate!! (e fateci sapere se
il cap
vi è piaciuto)
Grazie
a
Mirkodancer e Elychan per i comments!
@Mirkodancer:
Si il titolo
è ispirato all'omonica canzone e album degli within
temptation . Li adoro (e
sinceramente vorrei volentieri tornare al loro concerto spaciale fatto
a
Eindhoven sono troppo bravi! e Sharon poi--ok basta la pianto) Comunque
"ispirate" visto che siamo due donnicciuole che si sono decise a
scrivere insieme eheh ;)
@Elychan: Eh la gelosia rode o come rode!! Venus Doom è una
droga pericolosa!
qualcuno lo tolga dal mio stereo è da settembre che sta
incollato!!