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Autore: EtherealClover_FallenAngel    03/05/2008    5 recensioni
Hazel è una giovane scrittrice di successo, una mattina viene svegliata dalla voce squillante della sua manager che la'annuncia una favolosa notizia: il suo libro è stato opzionato per un film. Tutto è pronto, sceneggiatura ok..ma---problemi in vista per la colonna sonora! Difatti sembra che la band contatata non sia stata proprio entusiasta della cosa. E così hazel tenterà di convincere gli HIM ad accettare. Purtroppo però avrà dei problemini con il loro restio leader. Tra gomitate, frecciatine e sguardi intesila scrittrice e il cantante si conosceranno un po' meglio. Anche se nessuno dei due ha intenzione d'ammettere (nemmeno a se stessi) di essere attratti irresistibilmente dall'altro. E Così le riprese del film iniziano: tra scherzi, risate, imprevisti, video musicali imbarazzanti...Hazel e Ville cosa combineranno?
"La sceneggiatura mi va benissimo. Non capisco perché io dovrei andare a parlare a questi qua!Se non vogliono pazienza…- Mormorò Alex alzò gli occhi al cielo, Hazel non aveva proprio un caratterino facile da prendere – Scusa ma hai detto tu che la musica degli HIM sarebbe stata perfetta- Le ricordò , punzecchiandola. Immediatamente la scrittrice la fissò sbalordita...
Genere: Romantico, Commedia | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Nuovo personaggio, Ville Valo
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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9

One  Kiss to feel the Spell

 

L’improvvisata attrice cominciò a recitare la sua parte, nel silenzio generale

- Prima di te, la mia vita… - Balbettò con voce malferma, ma si fermò subito dopo, scuotendo la testa.

- Non so se posso riuscirci - Mormorò nascondendosi il viso con le mani

Ville la osservò dispiaciuto non sapendo bene come comportarsi, in fondo era colpa sua se Hazel si era venuta a trovare in una situazione del genere.

Non aveva ancora allungato un braccio, nel tentativo di tranquillizzarla, che Michael era già comparso al fianco della scrittrice

- Hey, splendore. Stai tranquilla! Ce la puoi fare eccome. Ricordi? E’ la tua storia. - Le sorrise stringendole, incoraggiante, la mano

- Okay ci provo - Assicurò lei.

Nonostante le sue parole, però, per altre tre volte di fila la ragazza non riuscì ad andare oltre la prima battuta.

Sentiva di non essere all’altezza e poi…poi c’era Ville che detestava lei e il suo stupido romanzo.

Il regista stava per lanciare un altro ciack quando Hazel si voltò verso la troupe e la band che stava facendo da spettatore

- Scusate…- Bisbigliò in imbarazzo, gli occhi rivolti a terra

- Non ce la faccio!- Mormorò quasi in lacrime, e - senza aggiungere altro- fuggì lontano dal set, correndo verso la famosa uscita di emergenza mentre la lunga gonna frusciava leggera sul pavimento e, nella fretta, qualche ciocca si liberava dalla complicata acconciatura.

 

 

Non appena la porta si fu chiusa alle sue spalle, Hazel si lasciò cadere sui gradini della scala d’emergenza  scala, e poggiò la testa sulle ginocchia.

“Sono un disastro. Ho combinato un casino!” Pensò, aggrappandosi alle pieghe dell’abito. “Non avrei mai dovuto accettare! Sapevo che non ce l’avrei mai fatta”

Perché avevano avuto fiducia in lei? Lei era una scrittrice, non un’attrice!

Sentì le lacrime salirle agli occhi, ma riuscì a trattenerle ancora un poco, stringendo i denti.

 

D’un tratto sentì la pesante porta dietro a lei, cigolare e subito si maledì per aver scelto come rifugio un posto accessibile come quello.

Quanto era stata stupida: era logico che sarebbero venuti a cercarla e a tentare di riportarla indietro! Ma lei non sarebbe ritornata, no!

- Non voglio riprovare!- Esclamò tagliando sul nascere ogni tentativo di farle cambiare idea

- Non riuscirete a farmi tornare su quel set!-

- Non ho intenzione di usare la forza, non preoccuparti - Le rispose la voce pacata del leader degli HIM e Hazel alzò di scatto la testa, non credendo alle sue orecchie.

A pochi passi da lei, il darkman si era appoggiato alla parete e la fissava senza battere ciglio.

- E allora puoi anche andartene - Gli sibilò, cercando di ricomporsi

- Non reciterò, e tu sarai di certo contento di questo. Anzi sai che facciamo?  Meglio se non facciamo neanche il film!! Così non ci sarebbe bisogno di una colonna sonora e di certo il denaro potrebbe essere speso in centomila modi migliori, che mettere in scena la trama di uno stupido libro sui vampiri! -

La sua voce aveva raggiunto un tono così elevato che quando ebbe terminato il suo sproloquio quasi non aveva più fiato.

“Chissà cosa mi risponde ora?” Si chiese  guardando Ville, ma il cantante non reagì affatto nel modo in cui si sarebbe aspettata.

Rimase calmo, e anzi, le sue labbra si incurvarono in un sorriso canzonatorio.                                                

- Finalmente ti sei resa conta della realtà! – Sogghignò.

Lei gli lanciò un’occhiata torva; si stava per alzare in piedi per fronteggiarlo e rispondergli a tono, quando lui  la fermò con un gesto della mano.                                                             

- Stavo scherzando - Assicurò

Per un attimo Hazel si perse nello smeraldo dei suoi occhi e fu sicura che non le stava mentendo.

. - Avevi ragione - Ammise - Non avrei dovuto giudicare il tuo romanzo prima di leggerlo. E adesso… -

 Si passò una mano tra i capelli, grattandosi il collo, vagamente imbarazzato

 - Beh, diciamo che mi rimangio quello che ho detto. Anche se non devi montarti la testa per questo! – L’ ammonì, cercando di assumere un’espressione indifferente e sperando che, nella sua voce,  non fosse trapelata  un po’ dell’ammirazione che non voleva ammettere di nutrire per la scrittrice.

 

Ci volle diverso tempo prima che la ragazza riuscisse a recuperare la capacità di parola

 - Tu hai …Lo hai letto? -Biascicò stralunata

- Cioè voglio dire, tutto? Tutto, tutto? - le sembrava così assurdo.

Ville continuò , fingendo non curanza.

 - Uhm…forse - Rispose

Poi il suo volto fu illuminato da un nuovo sorriso, sincero, e Hazel sentì le sue gote infiammarsi.

- E… - Proseguì, roteando gli occhi -  Forse penso anche che sarebbe un vero peccato se il film basato sul libro in questione non venisse girato. Quindi sono pronto a girare questo video promozionale per il bene del progetto. - Fece una pausa

- Anche se dovrò lavorare con te. - Brontolò facendo una smorfia,cosa che fece scoppiare a ridere l’autrice del suddetto libro

Ville la osservò ridere, compiaciuto, poi sorrise a sua volta.

- E tu sei pronta a lavorare con me? - Domandò, porgendole la mano

Hazel annuì sorridendo e lasciò che lui l’aiutasse a rimettersi in piedi.

- E poi cosa vorresti di più? Non sono un Andrè perfetto? - Si vantò il darkman mentre teneva  la porta aperta, per farla passare

- L’importante è crederci Ville - Asserì la ragazza, la quale aveva recuperato sia  il buon umore che un po’ del suo sarcasmo

- L’importante è crederci -

 

***

 

Intanto, sul set cinematografico, la troupe e i ragazzi aspettavano impazienti

- Ve l’avevo detto che dovevamo fermarlo! - Brontolò Gas

 - Chissà che casino avrà combinato. Sarebbe dovuto andare il suo amico, o al massimo uno di noi…ma non Ville!-

- Ragazzi, dategli un momento. Vedrete che riuscirà a convincerla - Cantilenò Migè e gli altri membri della band gli rivolsero occhiate scettiche tanto che pure lui, se pur un secondo, perse la fiducia nelle capacità di persuasione del loro leader.

 “Eh dai Ville! Sbrigati! Spero davvero che tu non abbia peggiorato la situazione”

Fortunatamente le paure del bassista vennero cancellate dalla ricomparsa  dei due protagonisti, entrambi sorridenti e rilassati.

- Eccoli! - Esclamò Burton e tutti si voltarono,  nella direzione indicata dal tastierista, stupiti e sollevati insieme.

Hazel si scusò con tutti i tecnici per il tempo che aveva fatto perdere loro, assicurando di essere realmente pronta e che si sarebbe fatta perdonare immediatamente per l’inconveniente causato

 

- Forse dovremmo fare qualcosa per quei capelli… - Suggerì d’un tratto una costumista, osservando con occhio critico le numerose ciocche di capelli che ricadevano disordinate sul viso della scrittrice.                                

Ma il regista agitò le mani in segno di diniego, sbuffando sonoramente per tanta pignoleria

- Ohh, va benissimo così. - La  zittì - Vai, vai Hazel, non preoccuparti dei capelli. Facci vedere chi sei. -

La ragazza sorrise all’incoraggiamento - Si…ci proverò-  Mormorò lanciando un occhiata d’intesa verso il cantante che ricambiò.

E così un nuovo ciack venne lanciato.

 

Lentamente la realtà si dissolse intorno ai due protagonisti, lasciando il posto a un paesaggio surreale e magnifico, e lo studio si trasformò in una magica villa tra i boschi.

- Prima di te la mia vita era vuota. Non era una “vita” degna di essere chiamata tale. Da quando sono scappata di casa ho viaggiato di città in città ma ero come un fantasma, niente catturava la mia attenzione, non m’importava di nulla, neanche della mia stessa vita. Ora non è più così grazie a te - Mormorò Hazel, lo sguardo fisso negli occhi di Ville.

La paura svanita così come l’imbarazzo.

Lei non era più Hazel, era Lilith e quello che aveva di fronte non era Ville ma Andrè, come era stato sin dall’inizio, come quando, chiusa nel suo appartamento, aveva messo per iscritto la loro storia dando vita a quei personaggi che un giorno per caso, la sua mente aveva creato.

- Ed io - Le sussurrò lui, il viso vicino a quello di lei

- Io,…se e non ti avessi mai incontrato ora starei vagando solo e senza meta.- Proseguì mentre le risistemava una ciocca di capelli dorati dietro l’ orecchio.

- Notte dopo notte, secolo dopo secolo. Un’eternità senza scopo, totalmente desolata e insignificante- Delicatamente, con le dita, le sfiorò la guancia

Hazel  socchiuse gli occhi a quel leggero contatto

- Io vivo per te, Andrè - Il suo fu poco più che un sussurro.

Ville le sorrise e con dolcezza prese la sua mano nella sua, portandosela alle labbra

 - Ognuno ha trovato l’altro. E adesso nessuno dei due è solo… -

La scrittrice strinse più forte la sua mano, richiamando a se la concentrazione e le battute

- Andrè, posso…posso farti una richiesta? - Domandò, la voce insicura  

Ormai non stava più recitando.

 Il suo cuore batteva realmente forte, le sue gambe erano diventante veramente molli davanti a quello sguardo di smeraldo.

Intanto un vento artificiale aveva preso a scompigliar loro i capelli, facendo ondeggiare la gonna della ragazza 

Il darkman annuì - Di cosa si tratta? -

- Ecco…- Balbettò, lei,  posandosi una mano sul petto, gli occhi bassi

- Visto che… -Proseguì ma si bloccò poco dopo,.

- Lilith?- Ville chiamò il suo nome con voce vellutata

- Ecco - Riprese la ragazza mordendosi il labbro, gli occhi ancora fissi sui suoi piedi

 - Pensavo…- fece un lungo respiro, stava facendo veramente uno sforzo immane per parlare,  per trovare le parole adatte benché queste fossero già state scritte su un copione.

-…Vito che sono pur sempre una mortale…Il mio tempo potrebbe essere molto corto…così… -

Ville la fissò in attesa, agitato. Ora  vera in grado, quasi, di percepire la paura del vampiro, l’ agitazione crescente in attesa che Lilith proseguisse…

Che Hazel parlasse….

Non era più soltanto un video nemmeno per lui. Non lo era mai stato.

- Cosa?- La interrogò, sollevando il suo mento perché lo guardasse di nuovo con quei suoi stupendi occhi grigi

- Io… - Lei scosse la testa, senza riuscire a trovare il coraggio di pronunciare quelle parole

- Baciami! - Supplicò, infine, aggrappandosi  alla sua camicia - Baciami, così forse riuscirò a dirtelo. - Il cuore le faceva quasi male per quanto batteva forte e ogni respiro era diventato faticoso

Leggere, le mani del cantante si posarono una dietro la nuca della ragazza mentre l’altra le aveva già cinto la vita, istintivamente Hazel allacciò le braccia intorno al collo di Ville

Entrambi erano stati istruiti su come inscenare un bacio che sembrasse reale, nella speranza che, nonostante il rapporto piuttosto turbolento che esisteva tra i due, che fino ad allora avevano dato segno di non sopportarsi affatto, ne uscisse qualcosa di ,almeno, accettabile.

Ma, nel momento stesso in cui le loro labbra si sfiorarono, tecniche e trucchi svanirono in una bolla di sapone, cancellati da due cuori che battevano all’impazzata, da due respiri uniti,  e dal desiderio di sentire l’altro più vicino  

Il semplice sfiorarsi di due bocche non era abbastanza…

Un brivido percorse la schiena di entrambi gli improvvisati attori e, prima che se ne rendessero realmente conto, il bacio si approfondì mozzando il respiro ad entrambi

Un bacio reale, più reale di tutto il resto.

- Vorrei fare l’amore con te… - Sussurrò infine, Lilith, senza fiato…

 

- Stop! -  La voce di Micheal arrivò forte e chiara, rompendo la magia. I due si divisero, immediatamente, senza avere il coraggio di guardarsi in faccia, ancora storditi per un bacio che no era stato affatto finto.

La consapevolezza di ciò li travolse all’improvviso come un fiume in piena, colorando le loro guance di rosso.

Terribilmente in imbarazzo, gli sguardi bassi, e mantenendo una strategica distanza tra loro, Hazel e Ville si diressero lentamente verso il regista e gli altri membri degli HIM  

Tutti li fissarono stupiti.

- Wow ragazzi, siete stati fantastici! Io non so cosa ti sia successo Hazel, ma sembravi un’attrice professionista. E poi quel bacio…- Esclamò Micheal, felice e la scrittrice sforzò un sorriso teso

Immediatamente il silenzio si trasformò in un brusio di complimenti ininterrotti non lasciando altra scelta ai due se non quella di sorridere e fingere di essere stati davvero bravissimi attori.

- Davvero quel bacio! Sembrava vero!-  Si complimentò ad un certo punto, un estasiato Gas. Povero Ingenuo!

 

 

Dopo mesi e mesi finalmente siamo tornate! tremate tremate!! (e fateci sapere se il cap vi è piaciuto)

Grazie a Mirkodancer e Elychan per i comments!

@Mirkodancer: Si il titolo è ispirato all'omonica canzone e album degli within temptation . Li adoro (e sinceramente vorrei volentieri tornare al loro concerto spaciale fatto a Eindhoven sono troppo bravi! e Sharon poi--ok basta la pianto) Comunque "ispirate" visto che siamo due donnicciuole che si sono decise a scrivere insieme eheh ;)

@Elychan: Eh la gelosia rode o come rode!! Venus Doom è una droga pericolosa! qualcuno lo tolga dal mio stereo è da settembre che sta incollato!!

  
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