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Autore: Denny_Chrissie    28/11/2013    2 recensioni
La vita nel Palazzo dei Volturi prosegue tranquilla dopo l'ultimo incontro con i Cullen. Tranquilla finchè un'umana ed il ritorno di una vampira, di una Voltura, assente da un po' non la stravolgeranno...
Genere: Fantasy, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Volturi
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Successivo alla saga
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capitolo 29

Ciao a tutte/i e ben ritrovati/e!!! Eccoci qui con un nuovo capitolo! Lo sappiamo... Siamo in ritardo colosalle nel postare il capitolo e vi chiediamo scusa, ma purtroppo abbiamo avuto problemi. Speriamo di non averne più e di poter ripostare come un tempo. Ora vi lasciamo alla lettura del capitolo e recensiteci :) Saremo felici di sapere cosa ne pensate e se anche questo capitolo vi piace. Ciaooo!! Baci e abbracci, Denny & Chrissie 

29- Recita e paura

L'inquietudine per ciò che Denny aveva in mente cresceva sempre di più. Sembrava non voler altro che mettersi nei guai.

«Alec ma quella matta cosa vuole fare?» chiesi nel panico non riuscendo a trovare un pensiero che mi desse una qualche indicazione.
Quando capii le sue reali intenzioni corsi verso la stanza di Heidi. Fortunatamente capii che era salva e sentire il rumore dell'acqua del bagno mi tranquillizzò.
Heidi stava per uscire dalla stanza infuriata e ci chiese che ci facessimo li. Feci l'occhiolino ad Alec ed entrai. Lui naturalmente mi affiancò.

«Che ci facciamo qui? Beh non potevo di certo perdermi lo spettacolo. Vederti così infuriata mi procura un piacere immenso. Sono felice quando tu non riesci ad ottenere ciò che vuoi e qualcuno ti chiama per nome come ha fatto Demetri.» esordii.

«Oh sì, sgualdrina è il nome che fa per te. Sono perfettamente d'accordo con Demetri.» affermai.

«Malgrado lui odi Alec per via di Denny io non posso che stimarlo. Contrariamente a te che non posso far altro che disprezzare. Non vali nulla.» sibilai.

«Credevo comunque che tu non fossi così stupida da pensare di fare del male a Denny, ma evidentemente non è così. Bene informerò Aro di questo e stai certa che non te la caverai facilmente.» continuai.

«Amore andiamo da Aro, credo che gli interesserà sapere quello che questa stupida ha tentato di fare.» dissi baciandolo dolcemente e prendendogli la mano sotto lo sguardo geloso di Heidi ed avviandomi verso la porta.
Heidi infuriata corse via dalla stanza. Evitai di avvicinarmi troppo a Denny per tenere a bada la mia sete ed Alec fece lo stesso tirando un profondo respiro e smettendo di respirare totalmente.
Osservavo Demetri mentre preoccupato chiedeva spiegazioni a Denny del suo gesto. La sua sete era passata in secondo piano. Sorrisi pensando a quanto quei due in realtà si amassero anche se lo negavano a sé stessi.

«Demetri se avessi saputo le sue intenzioni non le avrei permesso di farlo e poi fidati che se Heidi l'avesse toccata anche solo con un dito, l'avrei uccisa seduta stante! Nessuno avrebbe avuto nulla da ridire, nemmeno Aro, te lo assicuro.» affermai mentre i pensieri furiosi di Aro nel sentire l'odore del sangue di Denny mi urlavano in testa.

«Comunque avete ragione, Aro sta arrivando.» riuscii a malapena a dire prima che lui varcasse la porta infuriato.
Rimasi sorpresa dalla sceneggiata di Denny che si finse terrorizzata come in realtà avrebbe dovuto essere vista l'esperienza. Aveva ragione quando lei stessa diceva che era un'attrice fantastica. Mi fecero sorridere i pensieri di Demetri che più osservava Denny più non comprendeva se esserne affascinato o rimanerne terrorizzato.

«Stia sicuro che penseremo noi a lei, non permetteremo mai a nessuno di farle del male, è importante per noi.» mormorai con un sorriso ad Aro felice e sicura che Heidi l'avrebbe finalmente pagata.
Non appena vide Denny andarsene dalla stanza, Demetri crollò a terra trascinando la schiena contro il muro.

«Ho temuto veramente il peggio per la prima volta in tutta la mia esistenza.» disse sospirando ed alzando gli occhi per guardare il soffitto.

«Vado nella mia stanza.» disse privo d'espressione correndo via.
Lo seguii con i pensieri finchè non lo sentii chiudersi in camera e buttarsi sul letto. Stava pensando di aver bisogno di un enorme distrazione e che forse l'unica fosse quella di uscire o suonare il piano.
Ero serena e convinta che per il momento Heidi fosse fuori gioco, sicura che Felix e Jane l'avrebbero trovata presto ed imprigionata nelle segrete come Aro aveva detto.

«Amore Demetri e Denny hanno bisogno di riordinare le idee ed Heidi non credo si farà vedere in giro visto il rischio che corre di finire nelle segrete. Al momento quindi sembra tutto tranquillo che ne dici se andiamo a rilassarci insieme?» chiesi ad Alec sorridendogli in modo malizioso.

«Dico che è un ottima idea!» esclamò prendendomi in braccio e correndo fuori dalla stanza.
Il mio amore era intenzionato a raggiungere velocemente la mia stanza ed anch'io avrei voluto ma improvvisamente sentii dei pensieri che mi fecero preoccupare ed irrigidire immediatamente.

«Alec scendimi! Veloce, Denny è in pericolo!» sbottai e non appena i miei piedi toccarono il suolo corsi verso il giardino come un fulmine.
Quando arrivai trovai davanti alla porta Heidi e di fronte a lei Denny che tremava visibilmente terrorizzata. Mi portai subito davanti ad Heidi furiosa.

«Cosa pensi di fare ancora? Ti avverto che se provi a toccare ancora Denny, io ti stacco quella dannata testa dal collo seduta stante. I miei amici non si toccano!» ringhiai fuori di me dalla rabbia. Sapevo che così facendo probabilmente in quel momento avevo rovinato tutto, ma vedere Denny così spaventata mi aveva fatto perdere la testa.

«Invece di prendertela con lei, perché non te la prendi con me? E' me che odi. Sono io quella che sta con Alec, quella che lui vuole, non lei e sicuramente non tu!» ringhiai.
Alec intanto sempre trattenendo il fiato cercava di tranquillizzare Denny abbracciandola sotto lo sguardo incredulo di Heidi.
Leggendo i suoi pensieri scoppiai a ridere.

«Non capisci vero? Sappi che Denny è mia amica ed è un'amica anche per Alec, non sono gelosa di lei, non più per lo meno. Di te poi lo sono ancora meno di niente e sai perché? Non voglio sprecare tempo inutilmente con una stupida gelosia nei tuoi confronti per diversi motivi. Tu non sei nulla in confronto a lui e non lo meriti ma soprattutto lui ama me, solo me.» dichiarai.

«Sì, ti amo infinitamente amore mio. Ti amo ora e lo farò eternamente.» confermò Alec guardandomi.
Sorrisi beatamente a quelle parole ed al vedere l'amore nei suoi pensieri e nello sguardo che mi aveva rivolto.

«Vedi?» dissi ammiccando.

«Rassegnati.» sibilai mettendomi in posizione d'attacco in attesa, per proteggere Denny da una sua eventuale reazione inconsulta ma sentii i pensieri di Demetri improvvisamente vicini.
Era sul tetto che cercava di capire che stesse accadendo e lo capì quando mi vide mettermi in posizione di fronte ad Heidi e vide Denny abbracciata ad Alec.

«Si può sapere che succede?» chiese.

«In realtà mi hai preso in giro fin ora, non è vero? Dovevo aspettarmelo.» disse Heidi vedendolo e partì all'attacco verso di me, ma venne bloccata da Demetri.

«I tuoi giorni, quelli in cui potevi ottenere ciò che volevi, cessano qui.» disse prendendola e buttandola a terra per poi posargli un piede di sopra.

«Per oggi hai giocato anche fin troppo.» continuò mentre la portava da Felix e Jane, lanciandomi uno sguardo e dicendomi col pensiero che voleva che portassi Denny in camera sua e l'allontanassi da Alec.
Iniziai a tremare di rabbia.

«Maledizione a te Demetri sei il solito stupido!» urlai.
Tornai indietro da Denny e la presi tra le braccia. Ero arrabbiata con lui per avermi levato da davanti agli occhi la possibilità di disintegrare Heidi, mentre Heidi rideva felice perché ci aveva interrotte prima. Mi concentrai quindi per sentire solo i suoi pensieri fuori dalla stanza.

«Ho fermato il tutto solo perché non volevo vedere i Signori in collera a causa tua. Non credere che l'ho fatto per aiutarti.» sentii sibilare da Demetri che le stava tenendo i polsi.

«Ora potete rinchiuderla nelle segrete.» sentii dire sempre da lui verso probabilmente Felix e Jane.
Lanciò un'ultima occhiata ad Heidi e decise di tornare da me perché voleva scusarsi per avermi interrotta dal fare qualcosa che desideravo da tempo.

«Mi dispiace ti sia spaventata. Ero sicura che non si sarebbe fatta vedere, non pensavo fosse tanto stupida. Non preoccuparti ora è tutto finito. Vai in camera tua, è meglio che tu ti vada a rilassare in qualche modo. Almeno provaci. Io credo che andrò in Arena a sfogarmi a mio modo. Ho bisogno di un bel combattimento.» dissi decisa a Denny quando mi fermai un attimo dal sentire i pensieri di Demetri.

«Quindi vai tranquillamente nella tua camera, ti seguirò con il pensiero finché non sarai dentro. Credo che tu abbia avuto troppe emozioni per oggi, non ti fanno bene. Comunque decidi tu se ti va di restare da sola. Se no puoi sempre venire con noi ma spero che non ti spaventi vedermi combattere.» le dissi accarezzandole il volto.
Denny se ne andò e Demetri arrivò.

«Chris so che sei arrabbiata con me perché ti ho levato una grossa soddisfazione dalle mani. Ma non volevo che i Signori si alterassero ulteriormente. Poteva andare a finire che punivano anche te. Sai che se Caius la prende male può punire entrambe.» disse cercando di spiegarsi in modo da non crearmi ulteriore rabbia, anche se la sua testa non era con noi al momento, non faceva altro che pensare a Denny e come l'avesse vista terrorizzata.

«Demetri non chiedermi scusa. Pensandoci ora, forse hai fatto bene e non lo dico perché io abbia paura di una punizione ma solo perché ho letto la paura nel volto e nei pensieri di Denny. Se avessi continuato non so quanto l'avrebbe sopportato. Le avevo chiesto se ci voleva vicini ma ha detto di no. Non ci vuole perché è troppo terrorizzata da noi. Spero le passi presto.» dissi sconsolata.

«Ho visto che hai lasciato Heidi a Felix e Jane, è questo che conta.» dissi. In quel momento entrò Jane in arena.

«E voi tre che ci fate qui?» chiese.

«Sapete dove si trova Felix? L'ho perso mentre cercavamo Heidi.» disse.
Guardai stravolta Demetri.

«Credevo Felix fosse con lei! Tu sei stato così incosciente da lasciare Heidi sola con Felix? Ma che diamine ti dice quella tua stupida testaccia! Vuoi proprio che scappi? Con due vampiri non può utilizzare il suo potere ma con uno sì!» urlai.

«Alec, Jane venite con me a cercare quei due e tu Demetri ti consiglio di scomparire dalla mia vista o ti giuro che ti stacco quella testa malata!» urlai scappando verso le segrete.




Pov. Denny

Non appena Heidi dopo aver fatto la sua scena madre uscì dalla stanza, Demetri tirò un sospiro di sollievo e non si accorse di me che ero arrivata al suo fianco spensierata.

«Vorrei tanto sapere come t'è venuto in mente di tagliarti... E specialmente perché voi non l'avete fermata prima.» chiese ancora incredulo per il mio gesto ed a tale domanda dovetti trattenermi dal ridere.

«E' semplice. Non ho pensato a cosa avrei fatto esattamente arrivata lì. Avevo solo due alternative, creare un rumore così fastidioso da farvi male o distrarre il tutto con un odore a cui i vampiri non possono resistere. Siccome la prima idea aveva probabilità basse di riuscire e di essere attuato, ho optato per la seconda. E devo dire che è riuscita alla perfezione.» dissi mostrando un sorriso tra il maligno e il divertito.

«Si, vero. Avrei potuto rischiare che non servisse a niente ed essere così mangiata. Ma non credo che Christine sarebbe stata ad origliare e basta, poi Aro sono certa che giungerà qui tra qualche istante.» dissi mostrando un mezzo sorriso deliziato all'idea che Aro arrivasse in stanza.

«Effettivamente sta correndo per arrivare qui.» disse alquanto preoccupato.

«Perfetto. Ora inizio a giocare io.» dissi prendendo un lungo respiro attendendo che Aro si presentasse alla porta.
Non appena arrivò mi accasciai
a terra, singhiozzando come se avessi avuto chissà quale terrore.

«Esigo spiegazioni. Chi è stato a far sanguinare l'umana lasciando emanare un forte odore di sangue?» chiese di tutto punto Aro vedendomi piangere, avvicinandosi lievemente senza toccarmi, probabilmente per via della sete che era salita anche a lui.
Iniziai a far finta di respirare irregolare tentando di calmarmi lievemente.

«Se lo dico tenterà di farmi del male, non posso rivelarglielo... Però è grazie a Demetri, Chris ed Alec se è cessato tutto.» dissi tra un singhiozzo ed un altro.

«Deduco che se voi siate nella stanza di Heidi e lei non c'è, sia stata lei. Dopo quello che m'avevate già riferito, ora so con certezza che è stata presa la decisione giusta. La vampira verrà rinchiusa nelle segrete fino a che non imparerà a comportarsi come si deve, specialmente con le umane da me prescelte.» disse.

«Mi raccomando, fate in modo che l'umana si senta meglio.» disse come ultima cosa prima di sparire totalmente.
Non appena se ne andò mi rialzai in piedi mostrando un sorriso diabolico.

«Questo è recitare. So che probabilmente scoprirà la vera realtà, ma se si dovrà arrabbiare lo farà con me e il massimo che posso beccarmi è una sgridata e l'essere rinchiusa nella mia camera.» dissi sorridendo.

«Non so più chi sia il vero pericolo qua dentro.» disse Demetri visibilmente sbalordito e ridendo, ma cessò quasi subito di ridere evidentemente preoccupato.

«Studierà sicuramente qualcosa mentre sarà rinchiusa nelle segrete.»

Nel sentire la sua affermazione alzai le spalle in segno di indifferenza.

«Potrà ammaliare, potrà fare tutto quello che vuole ma se venissi eliminata verrebbe eliminata anche lei di conseguenza. Comunque io vado un po' in giardino, ho bisogno di aria.» dissi ripensando al fatto che avevo rischiato grosso per gelosia o qualsiasi cosa avessi provato nel momento in cui seppi che Heidi stava tentando di rimorchiarlo. Strinsi le mani in pugni dalla rabbia, al solo pensiero di averli visti a quel modo sentivo il sangue ribollire.
Ero arrivata in giardino ed iniziai a respirare profondamente l'aria, avevo alquanto paura della collera di Heidi, avendo visto sia Demetri che Alec non volevo immaginare minimamente come fosse realmente Heidi arrabbiata. Non appena mi posi quella domanda mi sentii percorrere da brividi di freddo per tutta la schiena. Rimasi seduta sotto un albero fino a quando non decisi che sarei rientrata ma nell'andare verso l'entrata incontrai Heidi. Che ci faceva ancora qui? A quella domanda rimasi immobile a fissarla incredula ed un po' spaventata.
Sentivo la paura assalirmi eppure non ne comprendevo il motivo, così per calmarmi mi tappai le orecchie e chiusi gli occhi, iniziando a respirare sempre più lentamente.
Ero rimasta immobile tutto il tempo e quando Chris mi disse che le dispiaceva vedermi così, scossi la testa e diedi un grosso respiro.

«Credo sia tutto a posto. E' che il suo sguardo valeva più di mille parole. E poi so quanta impotenza io abbia contro uno di voi. Comunque non credo di voler stare in compagnia di qualcuno.» dissi allontanandomi a testa bassa da entrambi.
Detestavo ammettere le mie paure e mostrarle così, e poi cominciavo seriamente a domandarmi quanto fossero pericolosi tutti quanti. Forse Heidi aveva ragione, ero un pesce fuor d'acqua lì.

«Se vorrò compagnia non esiterò a fartelo sapere.» dissi smorzando un sorriso ed andandomene verso camera mia.

Pov. Heidi

Com'era possibile che l'odore del sangue di quella sciocca umana potesse aver dissolto la mia persuasione? Probabilmente Demetri era affamato e per questo aveva reagito a quel modo sentendo l'odore del sangue, ma non appena mi iniziò a fare del male ne rimasi alquanto sconcertata, per non parlare di quando iniziò a dirmi tutte quelle cose orribili. Anche lui meritava di essere punito come Alec e avrei fatto in modo che soffrissero il più possibile, pensai infuriata dirigendomi fuori dalla stanza.
Ero sempre più infuriata, dopo quello che avevo visto ero certa che fosse nemico di Alec ma perché l'avesse difeso così continuava ad esserne un mistero. Forse doveva esserci qualcos'altro che non sapevo ed iniziai ad alterarmi ancora di più.

«E così sarei solo una sgualdrina? Bene. Vedrai cosa potrà fare questa sgualdrina che voi ritenete stupida!» gridai con voce stridula tentando di uscire dalla porta quando vidi spuntare Chris ed Alec.

«Voi? Voi che ci fate qui?!?» dissi in un sibilo sempre più alterata.
Quella stupida di Christine osò addirittura prendermi in giro dando ragione a Demetri e dicendo che sarebbe andata a parlare ad Aro del fatto che io stavo per fare del male a Denny.
Nel vedere Chris baciare Alec e prenderlo per mano per andare da Aro mi infuriai ancora di più.

«Non sono una sgualdrina, né m'importa di quell'insulsa umana. C'ero prima io di entrambe.» dissi trattenendomi dal gridare.

«Potrai dirlo ad Aro per quanto m'importa. Tanto sappiamo tutti che quell'umana è pressoché inutile e priva di significato qui dentro.» dissi guardando Denny che era appena uscita dal bagno, ma sembrava non colpirgli minimamente ciò che avevo appena detto.
Me ne andai così sempre più in collera verso il giardino. Non sarebbe finita lì questo era sicuro. Quando vidi Denny arrivare in giardino sorrisi. Ecco il momento per la mia vendetta, pensai. Peccato che arrivarono subito Alec e Chris per proteggerla. Vedere che la proteggevano con tanto ardore non faceva che procurarmi ancora più rabbia, che aveva di tanto importante? E poi com'era possibile che fossero amiche e non ne fosse gelosa? E soprattutto come si permetteva di accusarmi di averle fatto del male se non l'avevo mai toccata.

«Le sono solo comparsa davanti. Se lei ha paura non posso farci nulla.» dissi cercando di rendermi più credibile possibile.

«Comunque accetto volentieri di prendermela con te. Prendersela con quell'umana non ne varrebbe la pena.» dissi quando lei mi propose di combattere, mettendomi anch'io in posizione d'attacco.
Proprio quando stavo per lanciarmi su di lei arrivò Demetri.

«In realtà mi hai preso in giro fin ora non è vero? Dovevo aspettarmelo.» ringhiai. Provai a lanciarmi su Chris ma lui mi bloccò dicendomi che il mio gioco era finito e trascinandomi via.
Demetri aveva tenuto stretti i miei polsi per tutto il tempo e quando mi lasciò i polsi a Felix notai subito le differenze di strette, ma anche lui come tutti gli altri poteva essere vittima del mio potere. Iniziai a strusciarmi contro di lui in modo sensuale utilizzando il mio potere.

«Sei così forte e bello... Sarebbe molto meglio se si facesse altro invece che portarmi nelle segrete. Non ti pare?» dissi in un fil di voce riuscendo da quella posizione a baciargli lievemente il collo.

«Allora? Che ne diresti bel micione?» chiesi sensualmente attendendo che mi liberasse. Ero sicura che sarei riuscita nel mio intento e non vedevo l'ora che ciò che pensavo accadesse. Me l'avrebbero dovuta pagare tutti, questo era certo.

  
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