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Autore: viky4forever    03/05/2008    2 recensioni
Taylor è partita per New York con la sua famiglia lasciando tutti i suoi amici e in particolare Chad. Ormai Troy non fa altro che stare con lui per cercare di tirargli su il morale nonstante il ragazzo neghi questa sua infelicità.
Ma una corsa, uno scontro, un incontro cambieranno la vita di Chad Danforth. Dopo un lungo viaggio ricorderà ancora quello scontro fatidico per scoprire che la felicità sta a pochi passi da lui...Anche se di cognome fa Evans! E non si tratta della biondissima Sharpay, ma della cugina trasferitasi ad Albuquerque, che col carattere completamente opposto alla cugina, farà nuove amicizie e forse qualcosa in più!
Tra litigi, battibecchi, nuove storie e nuovi intrighi ecco una nuova ff!
Storia dedicata al mio Corbin Bleu che in HSM interpreta il mitico Chad!
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altro Personaggio, Chad Danforth, Sharpay Evans, Troy Bolton
Note: What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1° - Uno scontro fatidico

 

 

Capitolo 1° - Uno scontro fatidico

 

Il rumore dei tacchi echeggiava veloce e frenetico nel lungo e ampio corridoio vuoto.

La ragazza cercava di fare più in fretta che poteva dato che già era in ritardo, ma i tacchi che fu costretta a mettere quel pomeriggio, il pesate borsone e i capelli lisci e lunghi che le scivolavano davanti gli occhi non la agevolavano per niente. Se aggiungeva il fatto che la voglia era zero e non conosceva neanche tanto bene la strada e le porte da aprire stava una “meraviglia”.

Ogni po’ si controllava l’orologio al polso.

-Dannazione, è tardissimo, quella mi lincia…”

Decise di fermarsi, doveva riprendere il respiro.

Il borsone cadde per terra con un tonfo. Si conficco per bene la borsetta rosa sotto il braccio e fece u n profondo respiro.

Guardò nuovamente l’orologio.

Le 18 e 38. Troppo tardi, 8 minuti, troppi per sua cugina.

Afferrò il borsone e si rimise a correre.

 

Finalmente le 6 e mezza di quell’afoso pomeriggio di agosto erano arrivate e anche passate.

Chad Danforth e Troy Bolton ridevano sonoramente, sia per la stanchezza, sia per la felicità che il loro turno al Lava Spring si era finalmente concluso.

Entrarono nello spogliatoio rivestendosi e togliendo quelle fastidiose divise. Finalmente potevano uscire per i fatti loro, inoltre una settimana e finalmente avrebbero finito!! Si erano presi tutto agosto in maniera tale da poter partire e fino all’inizio della scuola, del loro ultimo anno all’East High School di Albuquerque.

Anche se Chad rideva, qualcosa lo turbava, ormai da più di un mese…

Smise di ridere di botto.

Troy lo sapeva, e anche bene, ma non si demoralizzava perché lui era l’unico che poteva fargli tornare il sorriso in qualità di suo migliore amico dai tempi dell’asilo.

-Dai Chad,stasera con gli altri andiamo a prenderci un panino e poi tutti al Musìc, c’è un festino, discoteca, piscina, ragazze…serata da urlo! –

-E Gabriella? – chiese non guardandolo.

Gabriella. Tasto dolente.

Troy sospirò.

-Gabriella starà con Kelsy e Martha per questa sera. Dai!!! Dobbiamo divertirci!! Poi si parte tutti per Zanzibar!! Fra 4 giorni!-

-Credi che riuscirò a dimenticare Taylor?-

Non sapeva come rispondere. Dopo che Taylor partì improvvisamente per New York con la sua famiglia e causa del lavoro dei suoi, Chad non era più lo stesso. Sapeva che le piaceva veramente, e la cosa era nettamente ricambiata.

Non poteva scordare quando, lei e Gabriella glielo comunicarono, come avrebbe fatto a dirlo a Chad?

E quella sera…quella maledetta sera, giusto l’ultima che avrebbe passato ad Albuquerque prima di partire, glielo disse.

E da quel giorno Chad era sempre più mogio, senza voglia di divertirsi, col cellulare sempre in tasca o in mano.

Per fortuna che c’era Troy.

Zeke entrò e non diede tempo al ragazzo di dare una risposta.

-Ehilà!! – disse allegramente dirigendosi al suo armadietto.

Fu seguito da Jason che sgranocchiava qualche biscotto rubacchiato dalla cucina.

-Io però ho ancora fame – annunciò finendo il biscotto.

I tre amici si guardarono e scoppiarono a rider lasciando il povero Jason un po’ offeso.

“Meno male…” pensò sollevato Troy.

-Ragazzi, io scappo a casa che mia madre voleva una mano con la nuova libreria da montare, ci sentiamo più tardi quando avete notizie sul da farsi, ciao! – disse scappando in fretta, subito dopo essersi cambiato.

Indossò gli occhiali da sole e uscendo dalla tasca le chiavi della sua nuova auto, imboccò il corridoio meno affollato di tutto il Lava Spring, non aveva molta voglia di incontrare le solite facce.

Camminava quando sentì un rumore: qualcuno, dall’altro angolo stava correndo. Poi smise.

“sento anche rumori inesistenti “ – bisbigliò quasi seccato con se stesso-

Stava per girare l’angolo quando il rumore riparti, ma non ebbe il tempo di poter scusarsi con se stesso per essersi dato dell’idiota che la persona che faceva quel rumore, probabilmente con i tacchi delle scarpe, gli sbatté addosso cadendo all’indietro.

Borsetta, borsone, occhiali da sole e un piccolo gemito di dolore.

Chad si mise gli occhiali sulla testa per vedere meglio e soccorrere la ragazza che aveva davanti.

-Ehi, ti sei fatta male? – chiese accovacciandosi vicino a lei per prenderle il braccio.

-Ahi…- disse lei mettendosi seduta e massaggiandosi il fondoschiena sbattuto – che male, continuava a dire ad occhi socchiusi.

-Vieni, ti aiuto ad alzarti – le continuava a dir mortificato di averla fatta cadere.

“com’è carina però  pensò guardandola da vicino. Emanava anche un dolcissimo profumo.

Mentre si alzò, non avendo preso del tutto l’equilibrio, scivolo, colpa di quei maledetti tacchi che era costretta a portare, almeno per quell’incontro importante, se cosi si poteva definire.

Finalmente la ragazza dai capelli ramati e lisci si riprese quando realizzò di essersi rimessa in piedi, Chad aveva in mano la sua borsetta, il suo borsone e i suoi occhiali da sole.

-Questi sono tuoi – disse cercando il suo sguardo, con la speranza che si era ripresa del tutto.

Lei sorrise, e questa fu la sua certezza.

-Grazie, gentilissimo –

Iniziò a riprendersi le cose in fretta che poteva. Tra la borsa e gli occhiali controllò il suo orologio al polso: erano passanti ancora minuti che le sarebbero costati una gran voglia di ritornare alla sua cara New York, cosi fece ancora più in fretta.

-Oh è tardissimo!! – si allarmò.

-Hai bisogno di una mano?? – le chiese Chad.

-No, no tranquillo, grazie di tutto, ci si vede…ciao! –

E con un ultimo sorrido, frettoloso, ma sincero scappò via girando l’angolo lasciando li il ragazzo folgorato da quella ragazza dai capelli color rame di cui non conosceva neanche il nome.

 

 

Quella sera i quattro Wildcats si diedero appuntamento nella piazzetta vicino al locale Musìc.

Troy, Zeke e Jason, con altri amici, aspettavano Chad che arrivò con 10 minuti di ritardo.

Scese dall’auto e li raggiunse velocemente.

-Finalmente, come mai cosi puntuale?? 10 minuti sono pochi per te – scherzò Troy dando una pacca sulla spalla dell’amico.

Lui sorrise e salutò gli altri.

-Allora?’ che si fa? – chiese quasi voglioso di girare.

-Intanto andiamo a mangiare, poi si vedrà –

Mentre entravano nella paninoteca più vicino qualcuno saltò sulle spalle di Troy: un peso ormai troppo conosciuto per il ragazzo.

-Gabriella! –

I due si alutarono con un bacio in bocca, sotto le prese in giro degli amici. Purtroppo mancava all’appello quella di Chad, che era sempre la prima.

Troy la staccò, sapendo che quel gesto faceva tornare in mente dell’amico tanti ricordi, dannosi e non voleva rovinargli il sabato sera. Gabriella lo sapeva benissimo e fece finta di nulla.

-Ciao a tutti – salutò cordialmente sistemandosi la mogliettina, facendola scivolare meglio sull’addome. Martha e Kelsy li raggiunsero subito dopo.

Entrarono e si sedettero. Ordinarono e iniziarono a parlare del viaggio. Ormai mancavano 2 giorni alla partenza e tutti erano in agitazione

-Ora non è che state due settimane senza di noi e non dovete più cercarci eh! – li riproverò scherzando Kelsy.

-Tanto ci raggiungerete, perciò! – rise Zeke.

-Perché non partivate con noi, anziché venire per stare solo le due ultime settimane?? – sbuffò Jason.

-E non torniamo con la solita storia! Lo sapete benissimo che per i nostri due settimane sono assai!! Figuriamoci quasi un mese –

-Povere piccole bimbe – ridacchiò Troy che si beccò una manata, molto delicata, da parte della brunetta.

Tutti risero.

-Ehi Zeke, ma cosa ci fa la tua amata biondina in questo posto cosi poco altolocato per lei?? – fece Zac indicando qualcuno nella folla, dietro il ragazzo.

-Dove? Dove?? – chiese voltandosi di colpo.

In effetti era proprio Sharpay, la si poteva riconoscere dal suo stile tutto “rosa e mini gonna”, con i capelli biondi sciolti e mossi che le coprivano le spalle, e la sua mano sempre messa a fianco con la borsetta fucsia col pelo rosa che veniva sostenuta.

-In effetti, Sharpay verrebbe qui solo se glielo chiedesse in ginocchio Troy, non è vero? – rise Martha. Troy le fece una smorfia.

Guardando meglio, però, era come scocciata, in attesa di qualcuno.

-Ma chi è quella li? Quella davanti a lei? Ha appena preso un panino e Sharpay sembra contenta di poter uscire –

Sharpay afferrò il polso libero della ragazza, spingendola verso l’uscita. La bionda si guardava attorno sperando che nessuno potesse giudicare la sua presenza in quel posto che lei giudicava “poco dignitoso per una come lei”.

-Una delle sue amichette che finalmente ha deciso di farsi coraggio e decidere cosa fare per una sera – replicò Chad. Ma si bloccò osservando bene il colore di capelli della ragazza che Sharpay trascinava fuori.

Color rame. Non gli era nuovo quel colore…e neanche quei lineamenti!

Possibile fosse lei?

Si alzò di scatto dalla sedia svincolandosi dal tavolo per uscire.

-Chad, dove vai, dove…-

Iniziò Troy, ma Chad era già lontano e in mezzo alla confusione del sabato sera per poterlo sentire, cosi lo seguì.

Chad si dimenava in mezzo alla folla, ma uscì e non le vide più. Si guardò in giro, ma niente, inutile. Nonostante ciò rimase fermo a scrutare i passanti, tentando di riconoscere la chioma rame o, al massimo, con una bionda accanto.

-Amico,cos’è successo?? Chi hai visto che sei scappato cosi? –

Sperava di non ricevere la risposta che immaginava. Chad lo intuì.

-Tranquillo Troy, non sono un visionario,non mi è sembrato di vedere Taylor

-No figurati, non intendevo mica quello –

Chad alzò il sopracciglio.

-Allora? – chiese Troy cercando di far tornare la ragione dalla sua parte.

-Oggi – iniziò lui – mi sono scontrato con una ragazza. Bella, molto bella –

-Ed era lei? –

Lui annuì.

-E perché la stai cercando? – chiese non capendo.

-non lo so. Aveva qualcosa? –

-Cosa? –

Cercava di catturare il suo sguardo, ma ormai lo aveva perso fra la folla giovane di Albuquerque.

-Non lo so neanche io. Dai rientriamo. E fai finta che non ti ho detto nulla –

Troy non aveva afferrato bene, qualcosa non quadrava. O almeno, era molto strana quella situazione.

 

 

 

 

Salve a tutti!!! Ho deciso di scrivere una ff su HSM in onore del mio amore Corbin, che qui interpreta il mitico Chad!!

Non posso farci niente, Taylor non mi cala più di tanto, così ho introdotto un nuovo personaggio.

Spero vi piaccia!!

Fatemi sapere i vostri pareri, almeno mi regolo un po’, anche negativi!

Baci a tutti!!

Viky  ^___^

  
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