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Autore: Grungiu    04/05/2008    3 recensioni
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Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Il trio protagonista, Pansy Parkinson | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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chap 6 Hermione si preparò più in fretta che poteva, tanto che era pronta mezz'ora prima del previsto.
Continuava a rigirarsi tra le mani quel foglietto di pergamena. Lo studiò in ogni minimo dettaglio e passò parecchio tempo a contemplare l'elegante scrittura, che si addiceva benissimo all'autore.

La sua mente continuava a vagare nei meandri più bui.
Cosa le avrebbe chiesto?
Di sicuro qualcosa di tremendamente cattivo, sadico, umiliante...insomma qualcosa da vero serpeverde, da vero Malfoy.
Forse se non lo avesse ringraziato per averle salvato la vita, ora non sarebbe stata in questo casino.
Forse sarebbe stato meglio se lui non l'avesse aiutata. Ma in tal caso sarebbe morta.
Doveva ammetterlo, questa volta quel ragazzo aveva fatto davvero qualcosa di buono.
Dopo aveva chiesto una ricompensa, è vero, ma avrebbe anche potuto lasciarla morire, a lui non sarebbe cambiato molto. E invece non l'aveva fatto. Gli doveva davvero un favore. E avrebbe pagato il suo debito, di qualsiasi cosa si trattasse.

Solo quando furono le 18.15 decise di cominciare ad avviarsi.
Si guardò allo specchio e sospirò rumorosamente.
Che diavolo stava facendo? Ormai non lo sapeva più neanche lei.

Arrivò davanti alla stanza delle necessità con 5 minuti di anticipo e si sedette per terra, con la schiena appoggiata alla parete sulla quale poco dopo sarebbe dovuta apparire una porta.
Avvicinò le gambe al petto e ci posò sopra la testa chiudendo gli occhi.
Rimase in quella posizione per qualche attimo.
Quando rialzò il viso, notò due piedi. Qualcuno stava fermo davanti a lei.
Alzò maggiormente lo sguardo, pur sapendo benissimo a chi appartenessero quelle scarpe nere pregiate e lucide.
-In anticipo Granger? So che morivi dalla voglia di vedermi...-
disse il biondino col tono beffardo di sempre. Lei non si degnò neanche di rispondergli. Si limitò a ringhiare e alzarsi, borbottando qualcosa, probabilmente qualche maledizione, tra sè e sè.

Improvvisamente la parete alle sue spalle si trasformò in una grande porta in legno con ornamenti dorati.
La aprì e vi entrò senza batter ciglio, seguita dalla serpe.
La stanza in cui si trovarono era piuttosto accogliente, forse fin troppo visto lo scopo di quell'incontro.
Sulla sinistra vi era un divanetto rosso, accanto ad un camino spento e con davanti un tappeto sul quale stava un tavolino in vecchio stile, con sopra un grande vaso di fiori colorati.
Sulla destra invece, era comparsa una scrivania con sopra qualche pergamena bianca e con accanto due comode sedie.
Le pareti erano dipinte con colori pastello e decorate con quadri inanimati rappresentanti paesaggi, probabilmente babbani.
Subito di fronte all'entrata c'era poi una montagnetta di cuscini colorati, sui quali Hermione si lasciò cadere a peso morto non appena fu entrata.

Draco si accomodò elegantemente accanto a lei.
-Sempre elefantesca, vero Mezzosangue?-
Lei decise di far finta di niente e ignorarlo. Non aveva assolutamente voglia di litigare. Si era ripromessa di andar lì, sentire cosa avesse da dirle e poi tornare nel suo dormitorio senza ulteriori perdite di tempo.

Dopo qualche attimo di silenzio da parte di entrambi, lei tento di accelerare la situazione.
-Allora, ti muovi a dirmi cosa devo fare?-
Lui al momento sembrò un po' stupito da quella domanda, ma subito rispose a tono.
-D'accordo. Come ben sai io ti ho salvato la vita, quindi ora mi spetta una ricompensa.-
disse sogghignando.
-Dovrai fare qualcosa per me. E non permetterti di rifiutare, perché non è un favore che ti chiedo, ma un ordine.-
Su quest'ultimo concetto lei non si trovava molto concorde, ma decise di continuare a tacere e farlo arrivare al punto.

Lui, dato il suo silenzio, continuò.
-Allora, nell'ultimo periodo sono successe un po' di cose. Per prima cosa devi giurare che non racconterai a nessuno nemmeno una parola di ciò che sto per dirti.-
Lei fece un cenno di approvazione con la testa e lui proseguì.
-Come probabilmente già sai, fino a poco fa stavo insieme a Pansy Parkinson. Poi abbiamo litigato perché lei mi ha tradito. Il problema è che ora vuole tornare con me.-
Hermione non capiva dove volesse arrivare.
-E tu non vuoi? E io cosa posso farci?-
-Lasciami finire. Come hai detto tu, io non voglio, ma lei non riesce a capirlo. Tu devi aiutarmi. Lei è convinta che io stia con un'altra. Tu devi essere la mia ragazza.-

Sul volto della ragazza comparve l'espressione più disgustata che fosse in grado di fare. Non riusciva a credere alle sue orecchie. Poteva aspettarsi di tutto da lui, ma non quello! Era una proposta a dir poco spregevole.
-Io devo...cosa?! Te lo puoi anche scordare! Non puoi chiedermi di fare una cosa simile!-
-Senti un po', ti ho forse detto che potevi non accettare? Non ti ho chiesto di sposarmi o di andare d'accordo con me, lo so benissimo anche io che sarebbe impossibile, ti ho solo chiesto di fingere di stare insieme a me quando c'è Pansy.-
Detto così sembrava già più ragionevole.
-Andiamo Granger, nemmeno io muoio dalla voglia, ma è l'unico modo che ho per sbarazzarmi di quella gallina!-

Alla ragazza sfuggì una risatina al pensiero che anche il suo amato Dracuccio la considerasse un'oca senza cervello, e lui sorrise notando che dopotutto non l'aveva presa tanto male. Se tutto fosse andato per il verso giusto, lui si sarebbe finalmente liberato di quella spina nel fianco.
-Va bene. Ma non ti aspettare che io ti faccia da elfo domestico o che mi comporti da ragazzina che cade ai tuoi piedi.-
-Come vuoi. Anche se ho l'impressione che molto presto cambierai idea.-
E detto questo uscì da dove era entrato, col suo solito, insopportabile ghigno sulle labbra, lasciando alle sue spalle una ragazza scettica e confusa, ma allo stesso tempo divertita da quella proposta bizzarra.
Decise che dopotutto poteva anche risultare divertente. Moriva dalla voglia di vedere la faccia della Parkinson quando l'avrebbe scoperto.
Inoltre, lei stava cercando un modo per cambiare, no? Questa poteva essere l'occasione che cercava.


Eccomi qui col sesto capitolo!
Scusate per il ritardo nel postare ma ho passato il week-end fuori e quindi non sono riuscita a farlo prima..
Continuo a ringraziare tutti quelli che mi seguono.
Bacione
  
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