Ragazze scusatemi immensamente per il ritardo! I know..I suck! E’ che sono stata
assente dalle scene per un po’ e così non ci sono mai stata! Anyway here it
is..spero vi piaccia e grazie a tutte quante le mie commentatrici ^^
“Allora abbiamo finito?” Brian odiava i diners. Non
chiedetemi perché, li odiava e basta, e dato che ad ordinare eravamo in nove,
quella volta non finimmo tanto presto di mangiare.
“Cazzo Brian, dacci il tempo di ingoiare!” Frank e
la sua solita finezza…
“Izzie, non è ancora a metà del suo doppio pancake
al miele!” Lei si fermò con la forchetta a mezz’aria. “Oddio scusate…vi sto
facendo fare tardi?” esclamò preoccupata.
“Ah…non dare retta a Brian…abbiamo ancora un sacco
di tempo!” fece Gerard sorridendole. “Già, lui odia i diners…dobbiamo ancora
scoprire il perché…” intervenne Mikey.
“Fai con calma!” Frank le sorrise.
Oddio…non sapevo se era solo frutto della mia
immaginazione che voleva vedere cose inesistenti o se effettivamente Frank non
aveva fatto altro per tutto il pranzo che fissare Izzie.
Ma no dai, non era possibile. Lui amava Jamia…la
amava con tutto se stesso…ma non riuscivo a togliermi dalla testa quel
pensiero.
La guardava, le sorrideva sempre, le faceva domande
in continuazione, ed era grazie a lui se avevamo saputo che Izzie si era
trasferita insieme alla sorella più grande Angie, lì a Los Angeles da Des
Moines, nello Iowa.
Entrambe sognavano una carriera nel mondo della
moda e la parte nel video di I’m Not Okay era il primo vero incarico della sua
vita in quel campo.
Era una ragazza davvero carina, socievole che
metteva allegria. Non smetteva mai di sorridere, con quegli incredibili occhi
verdi sempre accesi, anche mentre ci raccontava della sua adolescenza un po’
difficile…non aveva mai conosciuto suo padre, che aveva lasciato la madre
mentre era ancora incinta di lei, scappando con un’altra donna. Izzie perciò si
era sentita per tutta la vita in colpa, sentendosi la causa di quell’abbandono
e aveva sempre cercato di fare il meglio per rendere fiera la madre, indossando
anche abiti che non erano suoi. Si era impegnata moltissimo nelle iniziative
del liceo, diventando per 3 volte di seguito la reginetta della scuola, sempre
piena di amici e sempre coinvolta in qualche progetto.
Purtroppo nessuna di quelle persone era veramente
sua amica. Le stavano intorno solo per la popolarità, perché quelli che erano
insieme a lei erano considerati i più “in”, ma in realtà Izzie sapeva benissimo
che non appena girava le spalle, quelle stesse persone la ricoprivano di
veleno.
Non appena finito il liceo così, si era iscritta ad
un’agenzia per modelle, il sogno della sua vita, e alla prima occasione se
n’era andata.
“Bene…adesso abbiamo finito direi!” esclamò Brian
dopo altri 20 minuti, alzandosi e incitando tutti gli altri a fare lo stesso.
“O Brian sì…sì abbiamo finito!” fece Ray
guardandolo malissimo.
“Che qualcuno mi dia un calcio nelle palle la
prossima volta che propongo di andare a pranzo tutti insieme!” continuò.
Io sorrisi ad Izzie “Che ti avevo detto? Siamo un
gruppo di sbandati!”
Lei rise “Sì, ma siete fottutamente divertenti!”
Un’ora che eravamo state insieme e l’adoravo di
già. Avevamo chiacchierato ininterrottamente come se ci conoscessimo da sempre,
ridendo e scherzando su ogni minuscolo dettaglio.
Mentre ci stavamo avviando verso l’uscita del
diner, guardò l’orologio “Oh merda!” tutti ci voltammo a guardarla “Sono in
ritardo…dovevo essere sul set per provare 10 minuti fa…” ci fissò con un’aria
disperata “Sono fuori…ho chiuso…”
Gerard si mise a ridere seguito da Bob e Ray,
mentre Frank le passò un braccio attorno alle spalle.
“Hey, pensi che qualcuno abbia il coraggio di dire
qualcosa se ti vede arrivare insieme a noi?”
Lei lo guardò “Beh effettivamente…”
Oddio no…non mi piaceva, non mi piaceva per
niente…che cazzo gli passava per il cervello a Frank? Mi voltai a guardare
Jamia, ma la vidi sorridente, ignara dei miei tragici sospetti. Guardai uno per
uno tutti gli altri, ma nessuno sembrava avere il benchè minimo dubbio.
Poteva essere che mi stessi sbagliando, forse era
veramente solo la mia testa che voleva farmi vedere certe cose…ma Izzie era
così dannatamente carina e poi io non mi sbagliavo mai sulle sensazioni.
Decisi di fare finta di niente comunque, magari ne
avrei parlato a Gerard quando fossimo stati da soli.
“Dove cazzo eri?” Marc aggredì Izzie, non appena
mettemmo piede nell’ingresso della scuola. “Ah lascia perdere…” fece poi
accorgendosi della nostra presenza. “Sarah ha avuto un problema ed è dovuta
scappare a casa…la fai tu la parte del “quasi bacio” con Frank, ok? Sappi che
un “no” non è accettabile come risposta…”
Izzie sorrise “C-certo…” poi si voltò verso Frank
che continuava a sorridere come un vero deficiente. Insomma era palese…perché
nessuno se ne accorgeva? “Se per te va bene…” aggiunse rivolta a lui.
“Certo!” rispose. Io chiusi gli occhi, accostandomi
a Gerard e sussurrandogli in un orecchio “Non ti sembra che Frank…”
“Cosa?” fece lui, intento ad accendersi una
sigaretta. “Ah, lascia perdere…non importa!” Dio…non c’è peggior cieco di chi
non vuol vedere.
Ed eccoci là a girare questa famosissima scena di
pura “Revenge”.
Frank si sedeva accanto a una cheerleader fighetta,
Izzie, e pronunciava questa memorabile frase “You know…there’s something in
your eye…”
Poi si avvicinava alla sua bocca e tutto faceva
supporre che sarebbe nato un meraviglioso ed appassionante bacio, ma no…ecco
che il nostro Frankie, giusto qualche centimetro prima della bocca di Izzie si
scostava e le strappava una ciglia, pulendosi poi la mano sul vestito di lei e
andandosene bellamente con la più beffarda delle arie.
“Eeeeee stop!” fece Marc alla 3 ripresa.
“Perfetto!Questa era l’ultima scena per oggi…domani facciamo quella del portico
e nel garage e poi potete andare a farvi fottere tutti quanti!” esclamò ridendo
e dando una pacca sulle spalle a Mikey che, non aspettandosela, barcollò sotto
la spinta.
Jamia e Alicia se n’erano andate prima della fine
perché erano stanchissime ed erano tornate in albergo, io invece ero rimasta
con loro. Non sopportavo l’idea di separarmi da Gerard troppo a lungo. Sapevo
come stavo con lui e sapevo come stavo senza di lui…e tra le due opzioni
sceglievo di gran lunga la prima.
”Non vedo l’ora di essere a casa…solo tu ed io…”
gli dissi, prendendolo in disparte e attirandolo a me per la giacca. Lui mi
dette un rapido bacio “So che stasera danno una maratona di Roswell in Tv…non
vedo l’ora di vederla!” mi prese in giro. “Ah, sì?? Danno anche un sacco di
documentari interessanti…forse ti potrebbe interessare “L’ascesa e la caduta
dell’ impero Maya”” gli dissi ridendo. Stava per ribattere qualcosa quando
Frank, come al solito, ci interruppe.
“Ehm ehm…scusate ragazzi…” io e Gerard ci voltammo
e vidi che Izzie era accanto a lui.
“Izzie mi ha detto che ci sarebbe una festa
stasera…” cominciò Frank titubante. Evidentemente si era accorto dell’occhiata
gelida che gli avevo lanciato. “Sì! Una cosa pazzesca! Dovete assolutamente
venire!” fece lei agitando le mani e facendo dondolare la borsa che aveva a
tracolla dove teneva i vestiti per cambiarsi.
“Ehm…non credo che noi…” cominciò Gerard. “Perché
no’” feci io invece, interrompendolo. “E passiamo a prendere anche Jamia,
ovviamente!”
Non avevo assolutamente voglia di andare a quella
festa, ma non potevo lasciare che andassero da soli. Frank mi guardò in un modo
stranissimo “Non credo che Jamia abbia voglia di venire…non ama molto queste
feste…” fece. Io avevo capito, e lui aveva capito che io avevo capito. Ci
guardammo per qualche secondo in silenzio. “Che cazzo stai facendo Frank?”
diceva il mio sguardo, mentre il suo mi stava sicuramente dicendo di farmi gli
affari miei.
“Bene…allora andiamo…?” fece Gerard che non aveva
ancora capito cosa dovevamo fare. “Certo che andiamo…” risposi io continuando a
fissare Frank.
Il viso di Izzie si aprì in uno dei suoi
meraviglisi sorrisi. “Perfetto! Devo solo passare a cambiarmi, ma giuro che non
ci metto tanto!” esclamò.
Non potevo lasciare che andasse tutto a puttane…dovevo controllare Frank. Mi rendevo conto che era una cosa stupida, ma tenevo troppo a Jamia per vederla soffrire e tenevo troppo anche a Izzie, che con quella sua aria così allegra e spensierata sembrava che non avesse ancora realizzato la situazione. E comunque tenevo troppo anche a Frank per fargli commettere una cazzata