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Autore: AmandaBurton    29/11/2013    1 recensioni
Quando Shawn si trasferisce alla St. Rose&Virgin Mary, non immaginava di ritrovarsi coinvolto in un disastro amoroso in atto.
Tra battiti accelerati, botte e feste, lui e i suoi amici scopriranno che la vita in uno dei più prestigiosi istituti d'America, non è tutta rose e fiori.
Genere: Malinconico, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Bullet for My Valentine, My Chemical Romance
Note: OOC | Avvertimenti: Triangolo, Violenza
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Chapter 13.
Quando Beth era arrivata alla St. Rose&Virgin Mary, era appena una bambina; tutto le era sembrato spaventosamente grande e austero per i suoi gusti, e quando sua madre la lasciò davanti al grande cancello d'ingresso, capì che avrebbe passato lì buona parte della sua adolescenza, senza bizze nè possibilità di scelta.

I primi giorni, passarono velocemente, senza che la ragazza conoscesse quasi nessun altro ragazzo disposto a fare amicizia;


-Sai, all'epoca Matthew e Dennis erano amici..- aveva spiegato -Ma le cose presero una piega assurdamente inaspettata-

Tuck, Lee e Moose, avevano passato lì qualche anno in più del dovuto, quando Beth entrò a far parte del corpo studentesco, e dire che erano i soliti ragazzoni grandi e grossi che adocchiavano le novelle, era poco.

Dennis, fu il primo a manifestare un determinato interesse nei confronti della ragazza, che però, dal canto suo, non voleva saperne di ricambiare.


-Non è che non mi piacesse..- sbuffò, accasciandosi su una panchina di pietra in cortile -Era simpatico, dolce, carino, tutto quello che una ragazza potesse desiderare, ma.. Non era lui che volevo. E a dirla tutta, non sono nemmeno sicura che lui volesse me, o che gli piacessi per davvero. Gli piaceva l'idea di avermi, forse-

Notando i continui rifiuti della ragazza, Matthew non potè far a meno di intervenire.
Moose l'aveva avvisato dell'interesse di Dennis, ma il ragazzo non se ne curò; lui era Matthew Tuck, il maschio alfa, il più grande, il più forte, e ancora una volta, avrebbe segnato il suo territorio.

Lui e Beth, in effetti poco tempo dopo, iniziarono a vedersi, a frequentarsi.


-Credo sia inutile dire che a Dennis non andò molto giù la questione: lo avevo rifiutato tante di quelle volte, poverino, che si sentì umiliato e ferito. Non lo compatisco per quello che ha fatto, ma per le conseguenze che ne sono derivate-

Un bel giorno, dopo circa 5 mesi dall'ingresso di Beth nell'istituto, e quindi dopo 4 mesi e mezzo dal suo fidanzamento con Matt, durante l'ora di chimica accadde qualcosa che scombussolò l'equilibrio creatosi: la segretaria entrò nella stanza con un grande mazzo di rose rosse indirizzato a Beth, che in imbarazzo e sotto lo sguardo attento di tutti, lo prese tra le mani.

Dallo sguardo di Matt, la ragazza non ci impiegò molto a capire che il mittente di quella sorpresa non era lui.
Ne estrasse il biglietto, e lo lesse con gli occhi.


"Spero un giorno capirai la tua scelta.
Ti aspetterò anche quando il sipario sarà calato.
XOXO
-D"


-Feci di tutto per non far leggere quel fottuto biglietto a Matt, ma non so come, ci riuscì..- mormorò con aria triste -Ho voluto bene a Dennis dal primo momento in cui mi rivolse parola, credimi, e non si meritava tutto ciò-

-Che accadde?- domandò Shawn.
-Non lo vidi per una settimana- spiegò lei, stiracchiando le braccia intorpidite dal freddo -Solo dopo venni a sapere da Geena, la tipa di Moose, che Matt l'aveva beccato per i corridoi e l'aveva pestato. Gliene aveva date così tante, che non riusciva ad alzarsi dal letto..-

Dennis sputava sangue.
Ne aveva gettato fuori fin troppo, che aveva paura potesse morire lì, sul freddo pavimento di parquet senza che nessuno se ne accorgesse.
Aveva tremato quando aveva visto Matthew avvicinarsi, ma di certo non si aspettava che potesse finire in quel modo.


-Cercai di vederlo, di parlargli, ma non volle. Il suo vecchio compagno di stanza, Oliver, mi disse che avevo portato solo guai, e che era meglio se per un pò lasciavo in pace il poverino costretto al letto..- mormorò, guardandosi la punta delle Doc Martens nere lucide -Da allora non mi parlò, nè sfiorò più. Se siamo nello stesso corridoio, non mi guarda neppure in viso. Fa male. Fa male sapere che mi considera una stronza, ma io vorrei solo dirgli che non ne sapevo nulla. Non sapevo che intenzioni avesse Matthew.. Shawn, puoi credermi-

Il ragazzo annuì.
Beth sembrava davvero angosciata da quel fatto, e davvero contrariata sui metodi del suo ragazzo, ma sapeva che non avrebbe potuto opporsi; e come?

-Frank dà una festa nella sala comune il giorno di Natale.. Sai, per noi esiliati- spiegò la ragazza, mentre camminavano verso la stanza di Shawn -Ci farebbe piacere se venissi-
Il ragazzo sorrise -Bè, grazie. Devo portare qualcosa? Un presente a Frank?-
Beth scosse la testa -Iero è fissato con il Babbo Natale segreto. Se hai da fare un regalo a qualcuno di nascosto, bè, fa pure-

Non era il momento di pensarci probabilmente, ma era inevitabile.
Il sangue affluì troppo velocemente al cervello, provocandogli un giramento di testa: e se ci fosse stato lui al posto di Dennis su quel pavimento? E se quel sangue che tanto macchiava il legno e la coscienza di Beth fosse stato suo?

Non doveva pensarci.
Non voleva pensarci.
Per il semplice motivo, che sapeva che non sarebbe stata un'ipotesi, ma che poteva benissimo essere la realtà.
  
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