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Autore: frencia92    30/11/2013    1 recensioni
Seguito di 'Se si potesse non morire'
La storia riprende dalla gravidanza di Ziva e vedremo come con Tony porterà avanti la sua nuova vita.
Intanto qualcuno sta arrivando per scombussolare le loro vite...
GRAN FINALE NATALIZIO!
Genere: Romantico, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Anthony DiNozzo, Anthony DiNozzo Senior, Leroy Jethro Gibbs, Un po' tutti, Ziva David
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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- Questa storia fa parte della serie 'Only TIVA '
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Capitolo 11: Cambiamenti
 
 
 
Si svegliano la mattina presto abbracciati, si sorridono tranquillamente come fanno ogni mattina prima di iniziare una dura e faticosa giornata di lavoro.
Si alzano, fanno una doccia rilassante insieme, si vestono e fanno una tranquilla colazione insieme.
"Tesoro? Sei più tranquillo su tuo padre? Ieri eri piuttosto agitato..."
"Si, beh, mi ha dimostrato che ci tiene ad Alex e se ne prende cura, questo mi basta!"
Si baciano dolcemente ma Senior, appena alzato, li interrompe.
"Buongiorno, ragazzi... bella giornata, vero?" 
"Si, papà... oggi speriamo di tornare un pò prima, verso le nove di sera, così sarai libero di fare quello che vuoi..."
"Non c'è problema, Junior... mi piace stare con mio nipote, è sveglio!"
"Lo so bene... ora dobbiamo andare. Stesse raccomandazioni di ieri, chiaro?"
"Cristallino! Fatemi sapere se tornate prima, così vi preparo la cena e mangiamo insieme!"
"Si, buona idea! A stasera!"
Si alzano, prendono le loro cose ed escono di casa.
Senior intanto va a controllare Alex, gli si avvicina e sussurra "Per questa sera ho piani diversi... dovrai stare qui buono, ok?"
Il piccolo continua a dormire, non sapendo cosa gli aspetta.
 
Arrivati all'NCIS, Tony sembra già essere preoccupato, più del giorno prima.
Non fa in tempo a sedersi alla scrivania e salutare Gibbs e McGee che il suo telefono inizia a squillare.
"Agente DiNozzo..."
*Il Direttore Vance la sta aspettando nel suo ufficio.*
"Cosa vuole?"
*Top secret, Agente DiNozzo. Deve salire subito.*
"D'accordo. Arrivo."
Guarda Gibbs con sospetto, poi volta lo sguardo su Ziva, vedendola preoccupata.
Per sollevarle il morale le sorride, facendola sentire meglio.
Sale le scale osservato a distanza dai colleghi ed entra nell'ufficio di Vance.
"Direttore... mi cercava?"
"Si, si sieda."
"È successo qualcosa? Ho fatto qualcosa di sbagliato?"
"No, non si preoccupi... l'ho chiamata per una proposta che spero la faccia riflettere..."
"Sono tutto orecchi..."
"So che le è già stata fatta questa proposta dal precedente Direttore, ma vorrei provarci anch'io. Vorrei assegnarle una squadra a Rota, in Spagna. Sarà il caposquadra. So che la decisione è importante, soprattutto ora che ha una famiglia che si affida a lei, ma vorrei ci riflettesse. Ci sarà posto anche per Ziva se lo vorrà..."
"Ho già rifiutato allora, perchè crede che stavolta sarà diverso?!"
"Non so... Gibbs direbbe 'istinto'... Spero in una sua approfondita riflessione prima di rifiutare."
"La ringrazio dell'opportunità che mi offre... ci penserò e le saprò dire."
"Ottimo, grazie. Può andare."
Esce un pò turbato dall'ufficio del Direttore, scendendo le scale si ritrova di nuovo tutti gli sguardi addosso, facendolo sentire nervoso. 
Si siede alla scrivania battendo la penna insistentemente sulla sua superficie, facendo così innervosire Gibbs, che gli lancia una pallina di carta sulla testa "DiNozzo! Smettila! Cosa ti ha detto il Direttore?"
"Oh, niente di importante..."
Gibbs lo conosce bene e sa che quel suo sguardo fuggitivo e quelle parole dette a caso non sono 'niente di importante'.
Si avvicina alla sua scrivania, accucciandosi davanti per farsi guardare "Se ci sono problemi voglio che me ne parli, sono stato chiaro?"
Tony solleva lo sguardo sugli occhi fissi e preoccupati di Gibbs "Non ci sono problemi... va tutto bene."
Il suo tono di voce non lo tradisce di nuovo, in realtà è fortemente combattuto sulla scelta che deve fare, perchè ne risentirà tutta la sua famiglia.
Gibbs si convince e lo lascia solo con le scartoffie da compilare mentre chiama con se McGee per alcune prove da Abby.
Ziva, che non ha mai smesso di fissare il compagno da quando ha salito le scale, gli si avvicina lentamente, sedendosi sul piano della scrivania, davanti a lui.
"Non c'è nessuno. Puoi parlarmene..."
Tony alza lo sguardo su di lei e si addolcisce, le accarezza il ginocchio mentre si libera di quel peso nascosto a tutti "Vance mi ha offerto un posto come caposquadra a Rota..."
"Lo stesso che ti offrì Jenny?" "Si"
"Cosa pensi di fare?"
"Ho promesso al Direttore che ci avrei seriamente pensato, tu e Alex potreste venire con me... non sarebbe male... ma qui ho Gibbs, McGee, Abby, Ducky, Palmer... ho appena ritrovato mio padre! Quello che mi vuole bene e che si impegna a non fare casini a destra e a manca... non so cosa fare, anche se la proposta è allettante..."
"Io non voglio impedirti di salire di grado, qualunque decisione prenderai io sarò con te e ti seguirò dovunque, fino in capo al mondo, se necessario... io ti amo. Mi bastate tu e Alex, il resto non conta!"
"Grazie, tesoro... mi fa piacere sentire che mi ami fino a questo punto, non ti merito..."
"Non fare l'idiota, sei tu che per me sei tutto, sei... il mio eroe!"
Ride di gusto abbracciando Ziva, facendole sentire tutto l'amore che prova per lei.
Vengono interrotti bruscamente da Gibbs, che li richiama con uno scapellotto "Hei, ci sono nuove prove... AL LAVORO!!!"
 
 
La pesante giornata di lavoro è quasi al termine, il caso è chiuso e le scartoffie sono tutte compilate.
Sono già le sei di pomeriggio e Tony e Ziva, insieme agli altri, decidono di prendersi un momento di svago per rilassarsi prima di tornare a casa. 
Ridono e scherzano per un pò, ma Tony sembra ancora in crisi.
"Si può sapere cos'hai oggi?"
"Non so, Capo... sono preoccupato..."
"Alex?" "Si..."
"Non succede nulla... altrimenti tuo padre ti avrebbe già chiamato, è una persona responsabile!"
Annuisce leggermente tenendo basso lo sguardo, quando il cellulare inizia a squillare.
Gibbs si maledice mentalmente per le parole che gli ha detto, Tony legge sullo schermo il numero della vicina di casa, sospira profondamente chiudendo forte gli occhi e risponde "Ciao Lizzie, dimmi tutto..."
*Mi dispiace averti chiamato ma... non sapevo cosa fare...*
Tony inizia a maledire qualunque santo gli stia passando per la mente, poi si da dell'idiota per non aver seguito il suo istinto che gli diceva di tornare a casa da suo figlio.
"Cos'è successo?"
*Ho sentito Alex piangere e strillare, così ho provato a bussare alla tua porta ma tuo padre non mi ha risposto, lo sento piangere da venti minuti... mi dispiace, avrei voluto fare di più ma...*
"Non ti preoccupare, sto arrivando... grazie della chiamata!"
Spegne il cellulare mentre si prepara per uscire, prende pistola e distintivo, le chiavi dell'auto e corre all'ascensore.
Gibbs e Ziva lo seguono immediatamente.
 
 
Corrono forte per le strade, Ziva e Tony in un'auto e Gibbs in un'altra, subito dietro di loro.
Frenano di colpo davanti a casa, corrono subito verso l'entrata e senza aspettare Tony apre la porta, stranamente chiusa a chiave.
Velocemente entra nella stanza trovando Alex in lacrime, lo prende in braccio, poi va alla ricerca di suo padre.
Apre la porta della sua stanza, trovandolo nudo in compagnia di una donna.
Alquanto infuriato e scandalizzato, Tony inizia ad urlargli contro "PAPÀ! COSA DIAVOLO TI È SALTATO IN MENTE! IN CASA MIA, CON ALEX IN LACRIME CHE STRILLA DA MEZZ'ORA!!!"
"Junior, non è come sembra..."
"INVECE SI! TI AVEVO GIÀ DETTO L'ANNO SCORSO CHE QUI NON PUOI PORTARE NESSUNA DONNA, IN PIÙ HAI ABBANDONATO TUO NIPOTE PER UNA SVELTINA!!! QUESTA VOLTA TI SEI SUPERATO! Credo tu sia... la mia più grande delusione..."
Con uno sguardo veloce a Ziva, piuttosto scossa, le fa capire cosa vuole fare.
Ziva entra in camera, prendendo alcune valigie.
Senior se ne accorge, così interviene stupito "Figliolo... non vorrai buttarmi fuori di casa!?!"
Tony lo guarda serio, con forte convinzione replica alle sue parole.
"Primo: non ti sbatto fuori di casa, il dottore ha detto che devi starci e ci starai.
Secondo: questa è ancora casa mia e faccio quello che mi pare e piace.
Terzo: non chiamarmi più Figliolo... o Junior... io non sono più tuo figlio. In realtà non lo sono mai stato.
Ora ti odio come non ho mai odiato nessuno in vita mia, non sei mio padre... mio padre non avrebbe mai fatto lo stesso errore due volte... hai fatto ad Alex quello che facesti con me da piccolo. Non voglio vederti mai più. Stai fuori dalla mia vita e non ti avvicinare mai più alla mia famiglia."
Ziva, che nel frattempo aveva riempito le valigie della loro roba, si avvicina alla porta, richiamando con lo sguardo Tony. Gibbs rimane scioccato dalle parole agghiaccianti di Tony, davvero sconvolto.
Rimane fermo accanto alla porta a bocca aperta ad assistere alla terribile scena.
Tony lascia Alex tra le braccia di Ziva mentre prende le valige "Andiamo via, Zee..."
Si chiudono la porta alle spalle tornando velocemente all'auto.
"Cosa vuoi fare ora, Tony?"
"Andiamo all'NCIS, devo parlare con Vance."
 
Raggiungono velocemente l'ufficio, sotto gli occhi di McGee, Abby, Ducky e Palmer, Ziva raduna tutte le sue cose dalla sua scrivania, poi passa a quella di Tony, mette tutto negli scatoloni mentre Alex gioca serenamente sulla sua scrivania con il mouse del computer. Nello stesso tempo, Tony corre all'ufficio di Vance, bussa ed entra.
"Direttore..."
"Agente DiNozzo... quale buon vento la porta qui?!"
"Accetto la sua proposta. Io e Ziva, con Alex, vogliamo partire immediatamente per la Spagna, il prima possibile."
"C'è un motivo personale che ha condizionato la sua decisione?"
"In realtà si..."
Racconta dettagliatamente a Vance tutto ciò che è successo, inorridito da ciò che sente.
"Agente DiNozzo, la faccio partire subito col mio aereo personale per i viaggi all'estero. Ha la mia più profonda ammirazione, credo che abbia fatto la cosa più giusta. Le porgo i miei migliori auguri. Mi tenga informato su ciò che succede laggiù..."
"Certamente. Sarà fatto, Direttore. La ringrazio molto..."
Si salutano con una stretta di mano e se ne va.
Scende le scale velocemente, fermandosi davanti a McGee
"Tony? Che succede?"
"Tieni" gli lascia tra le mani distintivo e pistola "buona fortuna, Pivello. Sei tu ora l'agente anziano..."
McGee rimane un attimo sconnesso, poi capisce che Tony sta davvero per partire, così gli getta le braccia al collo e lo abbraccia forte "Stai su, Pivello... devi far forza a Gibbs, ora. Io e Ziva partiamo subito per la Spagna. Non ci rivedremo più..."
"Ma... ma... Tony, non puoi lasciarci, noi vi vogliamo bene..."
"Pivello, ti prego. Non rendere le cose più difficili."
"Mi mancherai tanto."
"Anche tu, Pivello. Addio."
Lascia McGee tra le lacrime, avvicinandosi agli altri "Abby, Ducky, Jimmy... mi dispiace. Gibbs saprà spiegarvi tutto, ma ora dobbiamo andare."
Si gettano improvvisamente al suo collo, abbracciandolo con calore. 
Piangono tutti, ben sapendo che il giorno del loro ritorno sarà molto lontano.
Lo tengono stretto a loro per non lasciarlo andare, ma si stacca con difficoltà, avvicinandosi ad Alex, lasciando che anche Ziva possa salutare i colleghi.
Vanno tutti vicino ad Alex per baciarlo e abbracciarlo mentre Tony scrive su un foglio che porge subito a McGee "Potresti dare questo a Gibbs appena torna, Pivello?"
"Certo."
Salutano tutti con un gran sorriso malinconico, poi se ne vanno per l'ultima volta.
 
Gibbs arriva di corsa in ufficio, trovando McGee seduto alla sua scrivania con Abby in braccio che piange, Ducky e Palmer cercano di parlarle per consolarla.
Vede subito le scrivanie vuote di Tony e Ziva "Dov'è la loro roba? Dove sono Tony e Ziva?"
McGee alza lo sguardo su Gibbs mostrandogli il distintivo che ha ancora tra le mani, quello di Tony.
Gibbs capisce tutto e Ducky conferma la sua intuizione "Se ne sono andati, Jethro. Sono diretti in Spagna."
Si avvicina sconvolto alla scrivania di McGee, lui gli allunga un foglio piegato "Tony mi ha chiesto di fartelo avere."
Gibbs apre il foglio, leggendo alcune poche parole di Tony.
 
Gibbs, mi dispiace di essermene andato così.
Io e Ziva ci siamo fatti trasferire alla squadra di Rota, in Spagna.
Credo che per un pò non avrai nostre notizie...
Spero che te la saprai cavare anche senza di noi, ti siamo debitori per tutto
l'appoggio che ci hai sempre dato, ti ringraziamo di cuore per quello che hai fatto per noi.
Ti vogliamo bene.
Tony, Ziva e Alexander
 
"Anch'io vi voglio bene, ragazzi...!" spazza via veloce una lacrima perchè gli altri non possano vedere la sua debolezza. Mette da parte la lettera nel cassetto della sua scrivania, pronto a ricominciare da capo senza di loro.


 
   
 
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