Anime & Manga > Card Captor Sakura
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Autore: WhiteLight Girl    04/05/2008    4 recensioni
Dopo la fine della seconda serie Shaoran è tornato ad Hon Kong, da allora Sakura non si da pace; nel momento stesso in cui lui rimette piede in giappone le carte si ribellano attentando alla vita dei due innamorati, mirando a separarli per evitare altre sofferenze alla loro padrona. Riusciranno a fare si che si lascino o sarà Shaoran stesso a ripartire per la Cina dopo aver sistemato le cose?
Genere: Generale, Romantico, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sakura, Un pò tutti | Coppie: Shaoran/Sakura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Attacco nel fango


Dormirono poco tranquilli quella notte. La preoccupazione di quello che avrebbe potuto fare il gatto nel corpo di Shaoran era tanta. Il mattino successivo allo scambio di corpi si alzarono presto per poter andare a cercare il gatto e sistemare le cose; girarono Tomoeda in lungo e in largo, Sakura per strada, Shaoran sui muretti e Kerochan dall’alto.
Ci misero poco a capire che avevano bisogno di aiuto, Sakura afferrò il cellulare e compose il numero di Erol. Il telefono iniziò a squillare.
-Pronto?- Rispose il ragazzo all’altro capo del telefono.
-Ciao Erol, sono Sakura, dovrei chiederti un’enorme favore.-
Shaoran la guardò immediatamente storta:
-Non t’azzardare a parlargli della situazione in cui mi trovo!-
Sakura gli sorrise, poi disse:
-La carta dello scambio ha invertito il corpo di Shaoran con quello di un gatto ma ci siamo persi il gatto che ha il corpo di Shaoran, ci aiuti a trovarlo?-
Shaoran le ringhiò contro, metaforicamente parlando.
Sakura salutò Erol e compose il numero di Tomoyo.
-E ora chi chiami?- Domandò Shaoran.
-Tomoyo.- Rispose cristallina la sua ragazza.
-Oh! No! Lei no!-
Sakura lo ignorò completamente, ormai aveva già composto il numero e stava già squillando.
-Pronto Tomoyo?-
La ragazza all’altro capo del telefono accolse felicemente la chiamata dell’amica.
-Sakura! Amica mia! Stavo giusto per telefonarti! Non crederai alle tue orecchie!-
-Di che si tratta? – Chiese Sakura dimenticando il motivo principale della telefonata.
-Per caso avete avuto un piccolo scontro con la carta dello scambio ultimamente?- Domandò la mora perspicace.
-Si, tu come fai a saperlo?- Domandò Sakura impressionata.
Tomoyo scostò la tenda della finestra della sua camera per migliorare l’inquadratura della sua cinepresa e disse divertita:
-E’ un cane ho un gatto l’essere che è nel corpo di Shaoran e si rotola nel fango del mio giardino?-
Sakura sgranò gli occhi, si voltò a fissare Shao-gatto e disse:
-E’ da Tomoyo.- Poi si rivolse ancora a Tomoyo:- Trattienilo!-
Riattaccò e prese a correre seguita da Shaoran.

Ci impiegarono relativamente poco per arrivare, si fecero aprire dalle cameriere e si fiondarono in camera di Tomoyo, si affacciarono al balcone affiancandola e rabbrividirono.
Il corpo di Shaoran rotolava nel fango e a intervalli irregolari si fermava a grattarsi il collo con il piede, poi da un cespuglio spuntò con un balzo un essere simile ad un camaleonte; da lontano non si distingueva bene.
Sakura si avvicinò a Tomoyo e le disse:
-Zoomma su quel coso!-
Dal display della telecamera si vedeva chiaramente che quella creatura era la carta dello scambio.
Shaoran saltò giù dal balcone e ci si avventò contro pronto ad azzannarla in modo da tornare normale.
Una cosa che il povero Shao non aveva previsto era la possibile presenza di altre carte, ma si pentì amaramente di questa dimenticanza quando il su muso di gatto andò a sbattere contro uno scudo di energia. Lo scudo appunto. Si ritrovò per terra a massaggiarsi il muso con le zampe finchè una risata alle sue spalle non lo fece rabbrividire. Su un ramo di un albero stava seduta e rideva tra se la carta della forza, intanto un’energia misteriosa aveva sollevato Shaoran da terra.
Sakura evocò prontamente lo scettro e saltò giù dal balcone giusto in tempo per afferrare al volo Shaoran, mollato all’improvviso dalla carta del galleggio. Per un colpo di fortuna la carta del movimento, apparsa all’improvviso, agì contro le sue stesse compagne.
La carta dello scambio, Shaoran e il gatto si trovarono a contatto e tornarono normali. Shaoran trasse un sospiro di sollievo nonostante fosse schifato per essere così sporco di fango. Ma non potè rilassarsi a lungo perché fu attaccato alle spalle dalla carta della lotta. Lo scontro tra la carta del movimento e dello scambio le aveva annullate entrambe e ora erano per terra, tornate normali. Shaoran si scansò per evitare un colpo della carta della lotta e un pugno arrivò addosso allo scudo di energia che stava alle spalle del ragazzo, infrangendolo. Le cose si stavano decisamente mettendo bene per i due ragazzi. Anche la lotta e lo scudo tornarono normali.
Shaoran afferrò al volo le due carte e accorse subito in aiuto di Sakura che intanto stava per essere battuta dalla forza. La ragazza indietreggiò arrivando addosso al suo ragazzo e lui le porse lo scudo; Sakura lo evocò giusto in tempo per parare un colpo micidiale dell’altra carta.
Sakura evocò la carta della lotta e la attaccò più volte. La carta avversaria riuscì a parare solo i primi colpi, poi crollò a terra sottoforma di carta.
In preda alla gioia Sakura si voltò e si lanciò addosso a Shaoran e lo abbracciò ricoprendolo di baci sulla guancia, poi quasi inconsciamente si ritrovarono a baciarsi sulla bocca; e avrebbero continuato se non fosse stato per il micetto durante la sua permanenza nel corpo di Shaoran aveva mangiato qualcosa di un tantino schifoso e puzzolente.
Sakura si alzò imbarazzata e disgustata; Shaoran si sollevò e dopo aver detto:
-Vado a casa a farmi una doccia, forse è meglio.-
Sakura annuì più rossa di un peperone, e lo vide voltarsi e correre via, poi guardò Tomoyo sul balcone e le sorrise notando che ancora la inquadrava con la sua telecamera.
Il gattino si mise a correre e sparì, con lui anche i loro guai.

Sakura era nella sua stanza. Si era fatta una doccia e si era lavata i denti. Indossava già la camicia da notte a fiori e stava per spegnere la luce che sentì bussare alla finestra. Kerochan dormiva. Si diresse alla finestra e la aprì. Apparentemente non c’era nessuno, poi sentì una mano che le sfiorava la guancia e si voltò in quella direzione. Non poté comunque vedere chi era perché dovette chiudere gli occhi. Capì comunque chi era, perché le labbra che la stavano baciando erano inconfondibili, anche se erano le uniche che avesse mai assaggiato. Era Shaoran, venuto a rimediare per il bacio maldestro di quel pomeriggio.



Perdonatemi immensamente per il ritardo, non riuscivo a finire il capitolo. Scusatemi davvero. Devo ringraziare particolarmente Enza che mi ha aiutata a distruggere la carta della forza. Personalmente il capitolo non mi convince; soprattutto la parte della battagli; non mi sembra descritta bene, voi che ne dite?

   
 
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