34. Microphone.

Kurt sin da bambino amava cantare, tanto che, il suo baby sitter, per il suo compleanno, gli aveva regalato un piccolo microfono giocattolo, che il bambino aveva accettato molto volentieri.

“Grazie, Sebastian!”
“Di niente, piccolo. Ora fammi sentire come sei bravo!”
Sebastian aveva iniziato fare il baby sitter a tempo perso. Non aveva realmente bisogno dei soldi, ma poi aveva incontrato gli Hummel che gli avevano permesso di fare il baby sitter a Kurt.
Lui amava quel bambino: era sempre solare e, ogni giorno, se ne usciva con qualcosa di nuovo, compresa qualche nuova canzone nel suo repertorio.

“Ehy, Seb! Come sono andato?”
“Sei stato bravissimo Kurt!”


48. Watch.

C’era un abitudine che Kurt aveva preso nel 2005, all’età di soli dodici anni.
Quell’abitudine si chiamava Grey’s Anatomy.

Sebastian, semplicemente, si era dovuto adattare alle stramberie del suo fidanzato, sopportandolo quando gli raccontava tutto sugli ultimi spoiler usciti, con tanto di gridolini eccitati se scopriva qualcosa di interessante sulla sua OTP, quando monopolizzava la tv al Giovedì sera, perché usciva un nuovo episodio, ma, soprattutto, doveva sopportarlo quando, in un momento di noia, aveva voglia di guardarsi l’intera serie daccapo.

E riguardarsi quasi duecento episodi, in poco più di due settimane, era uno dei migliori record da fangirl che Kurt avesse mai sostenuto.


70. Dream.

Aveva sentito le sue mani sul proprio corpo, insieme al suo respiro affannato ed ai suoi denti sulla propria pelle. Era stato anche troppo intenso e meraviglioso.
Non avrebbe mai pensato che, Sebastian, lo desiderasse così tanto. Non avrebbe mai pensato che sarebbe successo.
Lui e Sebastian nello stesso letto, ad amarsi.
Kurt, quella mattina, si svegliò di soprassalto e si guardò in giro, ritrovandosi da solo nella sua camera.

“E’ stato solo un sogno…”
Mugolò, maledicendosi per aver sognato una cosa del genere, mentre si passava una mano sul collo, sussultando quando percepì un segno di denti.
E se non fosse stato solo un sogno..?


73. Performe.

Sebastian non era mai stato il tipo da Broadway. Erano anni che viveva a New York con Santana, ma non si era mai interessato ai musical.
Li trovava da checche.
Solo che, purtroppo per lui, avevano regalato due biglietti per la prima di West Side Story a Santana e, lei, si era sentita in dovere di trascinarcelo.
Non stava seguendo veramente niente, fino a che gli occhi azzurri e la voce di Tony non attirarono la sua attenzione.
Era perfetto. Lo vedeva che lì, su quel palco, era come se fosse nel suo posto.
Una volta finito lo spettacolo, si promise che avrebbe iniziato a seguire di più i musical.


Angolo Scrittrice:

(Che passa dal non postare nulla, al postare quattro capitoli insieme). Hello everybody! No, non mi sono dimenticata di voi: ho semplicemente ripreso a studiare e, il tornare a scuola, mi leva un sacco di tempo. c.c
In più, oggi, mi sono accorta che manca davvero pochissimo alla fine del Contest (prevista per Natale) e che io sono ancora in alto mare! c.c
Prometto di aggiornare il tutto il prima possibile (Il prossimo capitolo, dovrebbe essere l'ottavo di This is how I do. Stay strong)

Alla prossima!