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Autore: Urahara_Kisuke    30/11/2013    1 recensioni
Non sempre tutto è come sembra... un caso nè può nascondere un altro, che costringerà il nostro eroe ad uscire allo scoperto...
Genere: Suspence, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Heiji Hattori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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CAPITOLO 33 – CHI E’ OKIYA?


In cima alla torre la situazione iniziava a delinearsi. Bourbon e Vermouth erano fuori gioco. Conan era ancora a terra tramortito a causa del colpo subito dalla pistola elettrica di Amuro.

Jodie, ancora stordita per quanto accaduto, stava seguendo Kazuha. Le due donne stavano riscendendo dalla torre di Tokyo. L’agente Starling voleva infatti assicurarsi del fatto che non ci fossero ulteriori complici in giro per il piano, pronti a lanciarsi fuori dall'ombra per colpire alle spalle i nostri amici.

In vetta invece erano rimasti Heiji, Ai, Conan, Okiya e Gin, più un paio dei cerimonieri che si stavano prendendo cura dell’allestimento del rituale e tre scienziati alle prese con la configurazione e la preparazione dell’HARP.

Heiji:” Ma guarda un po’… alla fine allora eri anche tu un agente dell’FBI….”
Okiya:” Ma allora non sei tanto ottuso come pensavo carboncino…”
Heiji:” A chi hai dato del carboncino stupida talpa occhialuta??”
Okiya:”Calmati.. e ragiona… siamo in grosso svantaggio numerico.. siamo praticamente due contro sei.. la ragazzina dai capelli ramati è meglio che si prenda cura del moccioso.. io mi occuperà di Gin e dei due incappucciati.. ce la fai tu a sistemare la tribù degli occhialuti in camice bianco?”
Heiji:” Ma per chi mi hai preso??
Okiya:” Questo ti volevo sentir dire carboncino!!”
Heiji:” Se non la pianti dopo di loro mi prendo cura di te!!”
Okiya:” OK.. prendi questa..”

Okiya diede ad Heiji una piccola borsa che teneva legata in vita. Il ragazzo di Osaka la aprì. Al suo interno c’erano due granate accecanti e un coltello a serramanico. Ne estrasse il contenuto e ripose il tutto nelle tasche della sua tuta.

Heiji:” Ok… quale è il piano?”
Okiya:”Molto semplice… dirigiti di corsa verso i cerimonieri… Gin tenterà di fermarti… ma di quello non ti preoccupare… me la vedo io…usa una delle due granate.. a quel punto li metterò KO.. poi dirigiti verso gli scienziati… lì dovrai cavartela da solo… Gin mi sarà addosso e mi sarà impossibile coprirti.. Tu ragazzina approfitta della confusione e dai questo a Conan..”
Ai:” Che cosa è??”
Okiya:” Farà in modo che il ragazzino esca prima dal suo stato di paralisi… in una quarto d’ora sarà come nuovo.. fai in modo di metterlo al riparo.. tra poco si scatenerà l’inferno e non voglio che finiate colpiti da qualche proiettile vagante… “
Ai:” Ricevuto. Lo porterò al riparo!”
Heiji:” Ho capito… però questo te lo rendo.. non intendo usarlo..”

Heiji rese ad Okiya il coltello.

Heiji:” Non ho intenzione di uccidere nessuno… in qualche modo me la caverò..”
Okiya:” Come preferisci… allora al mio tre si parte… cerca di non sbiadirti carboncino intesi??”
Heiji:” E tu vedi di mirare bene… sai non eccelli in quanto a vista maledetta talpa!!”

I due si scambiarono un sorriso, e poi Subaru iniziò a contare.

Okiya:” Allora tre…due…uno…VAI!”

Heiji iniziò a correre verso i due cerimonieri. Dal lato opposto, Gin vide lo scatto del ragazzo e fece per andargli incontro. Okiya invece imbraccio il fucile di precisione che portava sulla spalla destra.
L’uomo in nero fece per estrarre dalla tasca la sua fedele Beretta M1934 , ma dovette desistere. Un colpo di fucile gli sfiorò la guancia e lo costrinse a mettersi al riparo dietro al motore dell’impianto di condizionamento delle torri. Lentamente cercò di aggirare il suo nascondiglio e di affacciarsi per vedere in che posizione fosse Okiya che lo aveva quasi colpito. Un altro colpo sibilò, intaccando il suo cappello nero.

Gin:” Accidenti… sono sottotiro… se mi espongo troppo quello mi fa secco..”
Nel frattempo Heiji era arrivato a ridosso degli uomini incappucciati, che stavano impugnando i loro coltelli da rituale e si preparavano ad attaccare il detective di Osaka, che in tutta risposta estrasse una delle due granate abbaglianti, ne rimosse la sicura e la lasciò ai piedi dei due uomini.
Heiji:” Spero vi piacciano le foto… questa sarà davvero luminosa!!”

E così dicendo si gettò a terra riparandosi gli occhi. Un lampo avvolse completamente la sommità della torre. Poi si udirono 2 colpi sordi. Non appena riaprì gli occhi Heiji si rese conto che i due uomini erano a terra inermi, entrambi centrati da una pallottola al cuore. Ma fu un’altra la cosa che fece preoccupare il giovane detective di Osaka. Gin era sparito dal suo nascondiglio. Senza pensare oltre, si diresse verso i tre scienziati, che nonostante tutto il trambusto, stavano ancora armeggiando con il loro giocattolo di distruzione.

Okiya si guardava intorno sempre con maggior circospezione… sapeva che Gin poteva sbucare fuori da un momento all’altro. Sulla sua destra colse un movimento improvviso. Si volto di scattò e punto il fucile. Vide il cappello di Gin e fece fuoco. Il colpo trapasso il cappello da parte a parte.

Okiya:” Alla fine è stato tutto anche troppo facile… non è vero vecchio…”
Subaru raggiunse il cappello. Fu sorpreso di vedere che non c’era nessuno. Quel cappello era stato messo là solo come esca,
Okiya:” Porc….”

Okiya colse di nuovo un movimento. Stavolta alla sua sinistra. Gin si era catapultato fuori dal suo nascondiglio e con il calcio della Beretta lo stava per colpire alla tempia. D’istinto si tirò indietro, si riparò la tempia con il calcio del fucile facendo volare via gli occhiali e, sfruttando il contraccolpo , disarmò Gin. A quel punto caricò il fucile e lo puntò contro l’uomo in nero.

Gin:” E ora cosa pensi di fare, cane dell’FBI??”
Okiya:” Quello che mi riesce meglio…sparare..”
Gin:” Già.. peccato che questo modello di fucile sia a 5 colpi.. e tu li hai usati tutti e 5.. se non ricarichi la vedo complicata…”
Okiya:” Ma guarda… sappiamo anche contare fino a cinque… E sia.. risolviamola alla vecchia maniera…”

Subaru gettò via il fucile, e alzò le mani, come un pugile sul ring.

Okiya:” A noi due!!”

I due iniziarono a scambiarsi colpi a ripetizione. Nessuno dei due sembrava in vantaggio sull’altro. Poi Subaru mise a segno un gancio allo stomaco di Gin.

Gin:” Maledetto!! Come osi fare così al prossimo padrone del mondo!!”
Okiya:” Ancora con questa storia… sei monotono sai.. passano gli anni ma ti sento pronunciare sempre le stesse sciocchezze..”
Gin:” Ma chi ti credi di essere!! E comunque non darmi per finito!!”

Gin si riprese di colpo, estrasse dalla manica un coltello a serramanico che teneva nascosto e colpì Subaru sulla guancia destra. Il colpo fu lieve, niente di più di un semplice graffio.
Fu quello che accadde dopo che lasciò Gin di stucco. Il viso di Okiya, nel punto in cui era stato ferito dall’uomo in nero, non lasciava adito a dubbi. Quello che aveva colpito non era il vero volto dell’uomo dell’FBI, ma una semplice maschera, che ora lasciava intravedere il vero volto di Subaru.

Gin:” Ma chi diavolo sei tu??”
Okiya:”La paura della morte tormenta l’uomo più della morte stessa…”


----Molti anni prima

Ricordava benissimo quella sera. Avevano appena ucciso un importante esponente politico, per favorire un altro candidato alle elezioni, che aveva l’appoggio dell’organizzazione. Si trovavano ora in una delle loro basi. Quel membro che aveva reclutato 3 anni prima era davvero eccezionale. Si era distinto in ogni missione cui aveva preso parte. Era preciso, feroce. Un killer nato.
Anche quella sera era stato perfetto come sempre. Aveva preso quell’uomo alla sprovvista. Non aveva lasciato traccia. Eppure se ne era accorto. Aveva qualcosa che non andava da tempo.

Dai:” Ehi Gin!”
Gin:” Dimmi pure Dai!”
Dai:” Ma siamo sicuri che stiamo facendo la cosa giusta?”
Gin:” Certo che stiamo facendo la cosa giusta… questo mondo è marcio. Ha bisogno di una guida… e noi gliela daremo..”
Dai:” Ed è giusto che saremo noi a dare quest’ordine… ad essere la guida?… Sai… prima… quando ho ucciso quell’uomo… ho esitato..”
Gin:” Non scherziamo… tu non esiti mai… sei la freddezza fatta persona…non dirmi stupidaggini socio..”
Dai:” Quell’uomo mi ha implorato.. teneva in mano un pacco… diceva che oggi era il compleanno di suo figlio.. dopo che l’ho ucciso il pacco è caduto a terra.. ne ho visto il contenuto… era un trenino elettrico… di quelli che corrono sulle rotaie…”
Gin:” la giusta fine per un uomo simile… direi che ha deragliato!!! AHAHAHAHAH”
Dai:”…e a quel bambino che aspetta il padre a casa.. è giusto quello che gli abbiamo fatto??”
Gin:” Non starai dicendo sul serio socio….”
Dai:” Mai stato più serio… credo che sia giunto il momento di farla finita… io non ci sto più Gin… ho già parlato con il capo… oggi il mio ultimo giorno con voi…”
Gin sorrise.
Gin:” Come se non lo sapevo… il capo ha chiamato anche me… sai cosa succede a chi lascia l’organizzazione…”

E la mano iniziò a scendere verso il fodero della sua pistola.
Dai reagì. Colpì forte la mano di Gin, recuperò la pistola dal fodero del suo socio e la spinse contro il petto dell’uomo in nero.

Dai:” Non ci provare… sai… forse è il caso che ti dica chi sono davvero…”
Dai spostò di poco il suo lungo impermeabile. Abbastanza da poter mostrare a Gin un giubbotto antiproiettile dell’FBI.

Gin:” Allora è proprio come aveva detto il capo… tra di noi c’era una spia… e guarda le coincidenze… eri proprio tu!!
AHAHAHAHAH”

Gin mise la mano in tasca e premette un tasto. Improvvisamente la stanza divenne buia. Si sentirono degli spari e poi un gran trambusto.
Gli agenti dell’FBI fecero irruzione nell’edificio ma non trovarono nessuno. L’unica persona presente nella stanza era Dai, che si teneva il braccio destro con la mano sinistra. Era stato colpito da un proiettile.

Agente FBI:” Santo cielo stai bene??”
Dai:” Tranquillo è solo un graffio… piuttosto avete trovato tracce di lui?”
Agente FBI:” Sparito.. nemmeno l’ombra..”
Dai:” Maledizione… tre anni di infiltrazione per niente… non sono riuscito a catturarlo… ho fatto tutto quello che loro mi dicevano per arrivare a questo… e niente!!! AAAAAAAAAAAAHHHHHHHHHH!!”

Una macchina nera nel frattempo imboccava l’autostrada poco distante dalla base dell’organizzazione.

Vermouth:” Dimmi grazie.. se non fossi stata là te la saresti vista brutta..”
Gin:” Avevi ragione… non dovevamo fidarci di quell’uomo… mi consola solo il fatto che lo abbiamo usato per i nostri scopi..ARGH!!”
Vermouth:” Non ti muovere… hai una pallottola conficcata in petto… è un miracolo che te la sei cavata… ora raggiungiamo la nostra clinica e ti facciamo curare.. tornerai come nuovo… e questo cosa è?”

Vermouth estrasse dalla tasca di Gin un foglietto di carta.

“La paura della morte tormenta l’uomo più della morte stessa” 

Gin:” Dannato… questa è la tua dichiarazione di guerra? Bè mi dispiace.. mi hai ferito… ma non si ripeterà più… sei un uomo morto … morto…. La tua ora è segnata Dai Moroboshi!!”


----Cima della torre di tokyo


Gin:” Dai…”
Okiya:” Per favore… quella era la mia copertura… lo sai bene quale è il mio vero nome..”

Subaru prese la maschera e iniziò a tirarla, fino a strapparla via.

Gin:” Shu…hu…i….c…hi…”
Shuichi:” E già… proprio io… Chi non muore si rivede è??”
Gin:” Ma è impossibile … Kir ti aveva..”
Shuichi:” Già… siamo stati bravi a inscenare la mia morte vero.. tutto merito di quel marmocchio laggiù e di Kir..”
Gin:” Che stai dicendo?? Kir è un nostro uomo… non tradirebbe mai l’organizzazione..”
Shuichi:” Forse non avevate una sola spia?? Devi sapere che lei fa parte della CIA..”
Gin:” Ma io ti ho visto morire!! Ti ho visto cadere sui sedili di quella macchina che ha preso fuoco!!”
Shuichi:” E’ quello che pensi di aver visto… prova a chiedere a Vodka come Kaito lo ha…ah no scusami… dimentico che quella pelata ha fatto una brutta fine… ad ogni modo quel vecchiaccio che abita vicino a Kudo è un vero geniaccio… Fare degli ologrammi tanto realistici… non è da tutti..”
Gin:” Vuoi dire che… “
Shuichi:” Esatto… era tutto un ologramma.. io ho solo portato l’auto fin là.. dopodiché sono sceso e mi sono nascosto dietro l’auto… tutto il resto era finto…”
Gin:” Ma io ti ho osservato con un binocolo!!”
Shuichi:” Questa è la parte migliore… l’ologramma era visibile solo tramite lenti.. Così tu hai visto quello che volevi vedere e Vodka che stava con te era troppo lontano per potersi accorgere che in realtà Kir era sola…… geniale non è vero? Certo, ho dovuto cambiare identità,ma Conan mi ha ospitato, in modo da poter restare il più vicino possibile al caso e poter aiutare in caso di bisogno.. come è successo con Bourbon quando voleva uccidere la sorella di Akemi..”
Gin:” Maledetti!!! Io vi uccido tutti!!”

Shuichi sferrò un pugno in pieno volto a Gin, poi gli afferrò il braccio destro, e con un colpo secco glielo torse.
Si udì un CRACK distinto.

Gin:” AAAAAAAAAAAAAARGGGGGGGGGGGHHHHH!
Shuichi:” Bene… il braccio è andato… ora cosa vuoi fare?”

Gin disperato guardò il volto dell’agente dell’FBI poi assunse un’espressione mai vista. Se la follia avesse un volto, sarebbe stato il volto di Gin in quel momento.

Gin:” AHAHAHAHAHHA lo avete voluto voi… ora conoscerete il vero terrore… “

Gin prese con il braccio sano il telefono dalla tasca. Digitò alcuni numeri e accosto il telefono all’orecchio.

Gin:” Capo, ho bisogno del tuo aiuto… sbrigati a venire qui!!”

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