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Autore: fuckworld    30/11/2013    1 recensioni
Ho 16 anni, la mia vita è molto complicata, ma finalmente riuscirò a conoscere i miei genitori?
Loro si chiamano Nico e Cielo
Una ragazza con un sogno, quello di ritrovare i suoi, forse troverà anche l'amore, ma oltre a queste cose, succederà altro?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cielo, Luca, Nicolas, Tacho, Valeria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Pov. Vale
Salvador non arriva più, io muoio di fame e sonno e la cena si sta raffreddando!
Lo provo a chiamare sul cellulare, continua a sguillare, ma ancora niente.
Mi inizio a preoccupare, non sopporto neanche le persone che fanno tardi soprattutto a cena perchè poi vorrei tanto andare a dormire!!
Così accendo la tv e inizio a guardare un film, I PASSI DELL’AMORE.
Pov.Nico
-Ciao Nico!!- oddio! Non ci credo! Ma che ci fa qui???
-Ciao! Che ci fai? Quando sei tornato?- gli domado spingendolo verso il divano.
-ma niente ho riniziato a lavorare in ospedale qui così sono tornato- mi dice entusiasto
-Che bello Salvador! Così possiamo recuperare tutto il nostro tempo perduto!- gli dico anceh io entusista
-Ma certo Nico, ma ora devo andare che mi aspettanto a casa- mi dice, oh ma cosa cià la ragazza e neanche me lo dice? Che amico eh?
-Ah ciai la morosa? Eh?-gli chiedo scherzamente sperando che mi dica qualcosa di più, ma niente
-E complicato- mi risponde e scappa via mentre arrivano i ragazzi in salotto
-Chi era?- mi chiede Tacho
-Nessuno un vecchio amico, allora chiama i ragazi e venite tutti a cenare!- gli urlo mentre prendo la piccola che giocava nel suo angolino e portandoa in cucina da Felicitas
-Cos’hai preparato di buono?- le chiedo mentre le vado dietro e l’aiuto con una pentola
-Oh, grazie signor Bauer, ma niente di che cose sempici sempici..- mi risponde con un bel sorriso, simile a quello di una delle bambine, mah! Mi starò sbagliando.
L’aiuto a finire di preparare tavola, poi arrivano tutti i ragazzi che come al solito si siedono e continuano a fare confusione
-BASTAAAAAA!!- urlo, ma niente..come se non esisto, prendo una teglia dal forno e la butto a terra, silenzio tombale
-Bene grazie per l’attenzione, volevo avvisarvi che mi hanno chimato dall’ospedale e Cielo dovrebbe partorire dopodomani e io vorrei, desidererei che voi ci siate tutti, e quando dico tutti, Luca, Tacho significa che..- non finisco la frase attendendo la loro risposta
-Non deve mancare nessuno- finisce per primo Luca
-Ecco perciò non combinate guai almeno in questi due giorni, grazie- mi siedo vicino ai piccoli e inizio a mangiare, piano piano guardo tutti i miei ragazzi, ognuno ha un sorriso bello, felice, un vero sorriso, sono felice anche io per loro. Finalmente ho una famiglia, ma sento che manca qualcosa, forse è l’assenza di mia moglie Cielo.
Pov Salvador
Entro in casa la luce del salotto è ancora accesa
-Vale!- urlo, nessuna risposta
-Vale!- riprovo un pò più forte. Ancora niente, preoccupato corro in salotto, la trovo sdraiata sul divano che dorme, la televisione ancora accesa, la spengo e copro la biondina con la copperta che era ai suoi piedi. Le do un bacio su la fronte e vado in cucina e mi siedo al mio solito posto con davanti il piatto preparato da Valeria. Quando non l’avevo vista e non ricevevo una sua risposta mi sono preoccupato tantissimo, dopo quella chiamata non so che fare, tutte quelle minacce, cosa vogliono o meglio cosa vuole?
 
Pov.Luca
-La devi smettere di guardare le altre!- sento urlare Jazmin dal bagno, mi infilo subito in camera mia e mi metto davanti alla wii.
-Jaz! Io non guardo le altre, lo vuoi capire che io amo solo te?- risponde Tacho a sguarcia gola, sento piangere la gitana e le acque si calmano, finalente
BipBip, si illumina il cellulare, lo prendo e leggo il messaggio Voglio sapere chi era l’uomo venuto prima a casa tua, ci incontriamo domani dopo scuola, F.
Ributto il telefono sul letto e corro in ufficio da Nico.
-Nico posso?- chiedo sendendomi su la sedia di fronte alla scrivania
-Certo Luca, dimmi pure- mi risponde posando i documenti che stava leggendo
-Mi è arrivato un altro messaggio, non ce la faccio più, come faccio ad andare avanti come un ragazzo normale se ci sono loro che mi perseguitano!- gli chiedo cercando di non piangere
-Luca! Ok stai tranquillo, ora dammi il telefono e proviamo a chiarire un pò le cose con lei, magari riusciamo..- non gli faccio finire neanche la frase che intervengo subito
-Non è possibile! Loro, non so, gli ho già detto che mi tiro fuori, ma continuano- ora dico con le lacrime agli occhi ancora intento a trattenerle
-Luca, questa cosa bisogna risorvela e cercherò di fare del mio meglio, ma mi dovrò pur avvicinare? Capito?- mi risponde preoccupato.
Nell’ufficio entra Tefy, appena mi vede piangere corre verso di me –Oh Luca, cosa ti è successo?- mi chiede con la sua solita vocina, non la voglio neanche sentire, così mi alzo e corro fuori, prendo la prima giacca appesa dietro la porta ed esco
-Luca dove vai??- mi chiede Nico, non mi volto continua a correre nel buio della notte, fredda come non mai.
Arrivo al parco e vedo un barbone, mi avvicino a lui e lo guardo –Cos’hai da guardare ragazzo?- mi chiede
Non rispondo e mi siedo vicino a lui. –Com’era la tua vita?- chiedo ancora con le lacrime.
-Perfetta fino a guando ho fatto quello che non dovevo fare- mi risponde iniziando a piangere anche lui.
 
Il giorno dopo
Pov.Jazmin
-Tacho mi ha regalato una rosa, non è dolce?- chiedo a Mar mentre fa i compiti di matematica
-Si, si, solo che sono io quella che non trova i ragazzi giusti- risponde innervvosita
.Ti serve una mano?- chiedo guardando il foglio sul banco
-No no, ce la faccio- mi risponde cercando di coprirlo
-Si certo, dai vieni qua- dico sistemandomi, azo la testa un secondo e vedo Tacho che parla con la nuova, che odio!
Pov Valeria
Vedo la bionda che ci gurda –Tacho redo che la tua ragazza ti voglia dire qualcosa- dico mentre gliela indico
-Non credo- risponde e nel mentre si gira, poi gli do una piccola spinta e lui corre verso di lei. Io chiedo al professore che fa supplenza se posso andare in bagno, dopo la risposta molto annoiata esco dalla classe e mi dirigo verso i bagni. Appena arrivo davanti alla porta sento piangere dal bagno dei maschi così senza farmi vedere entro –Ehi chi è che piange?- chiedo guardando dentro  ogni bagno.
Il piano si ferma, arrivo all’ultimo, spingo la porta ma non si apre –Ehi!- urlo bussando. La porta si apre e dentro c’è un ragazzo moro e alto, è della mia classe, dovrebbe essere Luca
-Tutto apposto?- chiedo prendendo i fazzoletti dalla tasca e porgendogliene uno
-Si si, grazie- risponde.
Così mi allonttano –Aspetta!- mi dice, mi giro e lo guardo.
-Prima di arrivare qua com’era la tua vita?- mi chiede, piano piano mi avvicino a lui
-ecco la mia vita- inizio a spiegare, arrivata vicino a lui mi siedo, lui mi copia lo guardo e continuo –non era come ora, insomma ho cercato molte cose, la strada giusta da fare, le persone giuste di cui fidarmi e le cose che ho dovuto rinunciare- dico, poi lo guardo ancora e gli chiedo –Invece la tua?-
-La mia era prefetta, da piccolo ho avuto un problema, così ho perso la mia famiglia, ma ne ho trovata un’altra che mi ha cambiato totalmente, da timido a un forzuto, poi ho trovato un’altra famiglia ancora, quella con cui vivo ora ma ci sono delle complicazioni- mi dice piangendo ancora.
-Dai non piangere- dico abracciandolo, lui si mette come se fosse un bambino in cerca della madre che lo protegge da ogni cosa.
BipBip sento il cellulare di luca, lui lo prende e legge il messaggio, lancia il telefono più lontano possibile e inizia tirare pugni su la parete –Luca tranquillo!- gli dico mentre vado a prendere il telefono e leggo il messaggio Non puoi mollare proprio adesso che è tornato! Tu ormai sei di mia proprietà C. Guardo Luca che continua a tirare pugno facendosi uscire il sangue dalle mani
-Luca fermo!!- urlo correndo verso di lui e prendendogli le mani. Lo tiro verso i lavandini e gli inizio a lavargli le mani,- tranquillo, ora chiamiamo il tuo tutore e gli raccontiamo tutto, va bene- lui non mi risponde si gurda allo specchio e continua a piangere –cottardo! COTTARDO!!- si urla. –No Luca non sei cottardo! Ora vieni con me.- gli dico cercando di farlo uscire, usciti dalla porta mi urla contro- NO!- e inizia a correre.
Vado dal dirigente, busso alla sua porta –Avanti-.
Entro il dirigente mi guarda –Si accomodi-
-No grazie, volevo chiedergli un permesso d’uscita, non sto molto bene- dico con gli occhi bassi
-Ehm certo signorina- il dirigente mi fa accomodare nella sala d’attesa mentre entra nell’ufficio della segreteria, dopo poco esce con un foglietto
-Arrivederci e guarisca- mi dice mentre mi consegna il permesso d’uscito.
Esco da scuola, in tasca ho ancora il tlefono di Luca, così vado a casa sua. Mi fermo davanti al cancello, l’insegna dice CASA MAGICA, proprio inventivo il nome, penso tra me e me. Suono il citofono e attendo con ansia.
 
Buona sera a tutti! Eccomi con il nuovo capitolo!! Ed ecco che iniziano piano piano i misteri, le complicazioni di ogni ragazzo! Ma lei riuscirà a dire la verità ai suoi??
Chi lo sa!! :D dai recensite! Fatemi sapere cosa ne pensate!!
Kiss kiss!!
  
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