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Autore: Charlotte1D    30/11/2013    2 recensioni
“Aspetta!” Malik la richiamò all’attenzione. Lei si girò disorientata, non pronta psicologicamente alla figura del ragazzo che le stava venendo incontro.
“Non ci siamo ancora presentati” allungò la mano verso la bruna “Zayn”.
“Charlotte” la strinse sorridendo.. ma lui sembrava non staccarsi. Dondolarono la mano su e giù una decina di volte, finché lei si decise a rompere quel contatto. Lui sembrava essersi imbambolato.
“Ehm.. ci si vede, allora” tagliò corto lei.
“Ok.. Ciao!”la salutò, mostrando una fila di denti bianchi che risaltavano in contrasto con l’incarnato ambrato.
“Ciao” Lei ricambiò il sorriso. Si girò verso la casa mentre sentiva la macchina di Zayn sgommare via dal vialetto.
Lui popolare, lei nella media.
L'insicurezza si trasforma in certezza e la confusione in Amore.
Adesso tutto ha senso per me.
Genere: Fluff, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: Lemon | Avvertimenti: nessuno
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Keep Imagining
I Want You Here With Me
Like How I Pictured It
So I Don’t Have To Keep Imagining.
C’mon Jump Out At Me
C’mon Bring Everything
Is It Too Much To Ask For Something Great?
Something Great – One Direction
 
POV Lizzie
 
Erano passati alcuni giorni dall’inizio della scuola, precisamente sei, questo vuol dire che era sabato!
Si! Finalmente!
Io e le altre ragazze avevamo deciso di incontraci per una giornata di shopping per “festeggiare” l’inizio della scuola ma anche perché tutte e quattro eravamo d’accordo sul fatto che non avevamo vestiti da metterci (nonostante organizzavamo questi pomeriggi quasi ogni mese) ma soprattutto dovevamo comprare tutto il necessario, dallo smalto, alle scarpe, al trucco per la festa che organizzavano quelli del quinto anno a casa Payne.
Ovviamente tutte avevamo il permesso di andarci ed eravamo entusiaste.
Non ci avevano mai invitato e quella era un’occasione ideale per far conquiste.
Sorrisi fra me e me e con un gesto rapido spensi la televisione che non stavo propriamente guardando ma che mi faceva da sottofondo.
Ho sempre pensato che la voce di David Letterman mentre fa battute nel suo Show sia un sottofondo piacevole quando hai mille pensieri per la testa.
La musichetta che partì dal mio telefono mi indicò che era arrivato un messaggio.
Non lo lessi neanche perché sapevo che erano le altre che mi erano passate a prendere, visto che avevamo scelto un centro commerciale un po’ più distante (quasi un’ora di viaggio) ma molto più assortito.
Aveva deciso di accompagnarci la mamma di Charlotte che probabilmente avrebbe chiacchierato tutto il tempo con la mia e mentre loro stavano davanti belle comode a spettegolare noi eravamo dietro in quattro, quando i posti disponibili erano tre quindi mi toccava sempre sedermi sulle gambe di quella più sfortunata.
“Mamma! Sono arrivate!” urlai ancora seduta sul divano.
“Arrivo!” rispose, sempre gridando lei dal piano di sopra.
Entrò in salotto proprio prima di infilare alcune banconote da cento nel portafoglio.
Mi alzai di scatto dal divano avvicinandomi maliziosamente alla mia mammina, più precisamente al portafoglio che alla mammina e iniziai a sbattere le palpebre dolcemente. Ero irresistibile e lo sapevo. Suona tanto come I’m sexy and i know it ma vabbè.
Lei mi guardò per poi incrociare le braccia a fatica sotto il seno visto che portava una terza abbondante (che ovviamente non avevo ereditato).
“Non ti darò niente Elizabeth” iniziò, provocandomi, sapendo che odiavo essere chiamata col nome intero.
“Eddai mamma! Sappiamo entrambe come andrà a finire” risposi incrociando a mia volta le braccia.
Sbuffò e mia allungò una banconota da cento dal portafoglio che teneva ancora stretto tra le dita affusolate che finivano con delle lunghe unghia smaltate di un beige. Era sempre sobria lei, mentre io ero più colorata e vivace e lo si vedeva sopratutto dalle mie Vans azzurre che sia abbinavano perfettamente agli orecchini a stella che mi pendevano dalle orecchie.
“100?! Mamma devo comprare tutto il necessario per una super festa con dei super ragazzi e ci andrò con super scarpe e un super vestito e non potrò comprare tutte queste cose super con solo cento sterline” conclusi il mio super discorso.
“8 nella verifica di economia e niente insufficienze in matematica per i prossimi due mesi!” sbarrai gli occhi pensando agli argomenti impossibili che stavo facendo in quella materia con la M, ma mi ripresi subito ricordandomi che Nicole era in classe con me e che le volevo tanto bene e che lei ne voleva a me e che mia avrebbe fatto copiare.
“Ci sto” afferrai e mi misi nel mio portafoglio i 300 euro.
Sentimmo un clacson e così corremmo fuori e salimmo in macchina. Ad aspettarmi con una faccia sconsolata seduta vicino allo sportello c’era proprio Nicki.
Mi sedetti comodamente su di lei e colsi l’occasione
“Oh tesoruccio mio! Nicole! Come va la vita? Sai ti devo proprio chiedere una cosa a proposito della materia con la M!”
 
 
Pov Harry
 
“Birra, Vodka, Pasticcini, stuzzichini salati…” elencava Liam mentre guidava attento, a Zayn seduto vicino a lui, che prendeva nota sulle memo del suo Galaxy blu.
“Preservativi” lo interruppi io. Erano fondamentali, si sapeva.
“No, Harry! Non ci sarà il tavolino dei preservativi. Se li vuoi te li porti te da casa.” Liam era stato chiaro e decisi di non insistere, ma mandai un messaggio ad alcune ragazze dicendogli di comprarne una scatola. Prevenire è meglio che curare.
Arrivammo al Centro commerciale a cui eravamo diretti. Era a quasi un’ora di viaggio da Bradford ma per l’organizzazione della festa lì c’era tutto. E inoltre essendo sabato c’erano un sacco di belle donzelle che andavano per negozi.
Appena varcammo la porta ad apertura automatica i miei pensieri furono confermati.
“Harry siamo qui per la festa non per abbordare ragazze da portare alla festa” mi bloccò subito Zayn.
“Se tu non puoi non vuol dire che io non posso!”  affermai alzando le mani al cielo scocciato.
“Harry basta” chiuse l’argomento Liam. Mi trattavano sempre come un bambino anche se avevamo la stessa età.
Ci dirigemmo nel super mercato per cibo e bevande e girovagammo anche in altri posti per le altre cose. Mi misi il cuore in pace e li aiutai mentre Zayn leggeva la lista e Liam buttavamo nel carrello il necessario.
 
“Sono sfinito!”  affermai buttandomi sulla sedia dello Starbucks in cui eravamo entrati per una pausa. Era da due ore che giravamo dentro a quel Centro commerciale pieni di sporte e non ne potevo veramente più.
“Anch’io” dissero in coro Malik e Payne imitandomi. Nessuno aveva voglia di alzasi per ordinare quindi raccolsi le forze restanti e sorrisi ammiccante ad una cameriera appoggiata al bancone.
Lei capì al volo e arrivò da noi in un batter d’occhio.
“Volete ordinare?” gli altri mi guardarono riconoscenti prima di dire alla signorina le ordinazioni.
Lei scrisse con cura tutto nel suo taquino in pelle marrone e rivolgendomi un brillante sorriso se ne andò con un “arriva subito”.
“A volte le tue doti da conquistatore ci giovano” mi disse Zayn “Vero Liam?” disse ancora voltandosi verso il ragazzo. Ma Liam stava fissando qualcosa dietro alle nostre spalle.
“Liam?” arrendendoci seguimmo il suo sguardo e vedemmo da cosa era stato giustamente catturato. Quattro ragazze che ridevano vivaciamente. Dall’altra parte della vetrina specchiata del bar c’era il gruppo che da una settimana era entrato nelle nostre vite. Si, c’era anche la Scott, Elizabeth Scott.
 
 
Pov Lizzie
 
Stavamo girando senza meta per il centro commerciale cariche di buste che contenevano un’ intero guardaroba se messe insieme.
Se vogliamo dirla tutta una meta ce l’avevamo: Starbucks.
Stavo ancora avanzando lemme lungo i corridoi larghi e bianchi con insegne di negozi di ogni genere ai lati quando come una cascata d’acqua in mezzo al deserto mi si presentò la scritta verde della mia caffetteria preferita.
“Eccolo!” gridai entusiasta.
Le ragazze me compresa, si diressero a passo spedito verso il bar e tutto in quel momento appariva bellissimo.
Eravamo quasi arrivate alla porta e io “capitanavo” il gruppo, ad un certo punto però sentii la tasca vibrarmi e una serie di fischietti di seguito. Mi era probabilmente arrivato un messaggio, mi fermai quindi bruscamente ed estrassi con fatica il cellulare dai pantaloni. Questo causò una disastrosa reazione a catena in cui Felicitie mi venne addosso da dietro e si dovette aggrappare alla spalla di Nicole alla mia destra che esile com’era perse l’equilibrio e se non fosse intervenuta Charlotte che la prese da sotto le ascelle avrebbe fatto una caduta da ippopotamo.
Ci fu un minuto di silenzio dove tutte cercavamo di capire cosa fosse successo, ma la quiete si ruppe quando le mie tre amiche mi rimproverarono in coro “Lizzie!”.
Si rialzarono tutte con lo sguardo imbronciato ma non poterono non scoppiare a ridere pensando alla cavolata che avevo appena fatto accadere.
“Scusate!” dissi fra una risata e l’altra.
Entrammo finalmente e rimasi pietrificata quando fra i vari tavoli notai che c’erano un paio di smeraldi verdi che mi fissavano incuriositi.
Ok, non si potevano definire smeraldi insomma.. erano più un colore cavolo, si diciamo che trovai un paio di cavoli a fissarmi e non erano neanche incuriositi a dir la verità erano più maliziosi, ecco. Si due cavoli maliziosi.
Distolsi subito lo sguardo facendo finta di non averlo visto e mi diressi al tavolo più lontano libero presente. Ma mi bloccai quando accadde l‘unica cosa che speravo non accadesse.
“Hei Scott, non si saluta più?” chiese il riccio. Oh no.
“Ciao” dissi apatica non girandomi nemmeno, ma facendo solo un cenno con la testa. Ripresi a camminare tirandomi dietro anche Nicki che passava lo sguardo da me ad Harry ghignando vistosamente.
“Ciao Char!” bene, ci si metteva anche Malik adesso. Mi rifermai, voltandomi completamente questa volta verso il gruppetto di maschi.
“Oh ciao Zayn” gli rispose lei sorridente.
“Anche tu qui? Shopping per la festa scommetto” il moro lanciò a Charlie uno dei suoi sorrisi mozza fiato, e non seppi come fece la mia amica a non svenire sul posto.
“Ehm si” ammise lei alzando un po’ le sporte che teneva ancora in mano “Voi invece cosa avete comprato?”
Questa conversazione stava diventando troppo lunga contando che si stava svolgendo solo fra quei due piccioncini. Poi lo sguardo di Styles addosso non mi metteva propriamente a mio agio.
Charlotte mi avrebbe castrato quando saremmo state da sole ma pur di correre questo rischio DOVEVO mettere fine a quello scambio di battute.
“Scusate è stato bello incontrarvi e non vediamo l’ora veramente che ci sia questa festa, ma io ho una gran fame e vorrei ordinare urgentemente un bel frappuccino e un muffin al cioccolato, quindi Ciao a tutti ci si vede!” salutai velocemente il gruppetto con un cenno della mano riprendendo a braccetto Nicole e sperando che le altre due mie amiche mi seguissero.
Non feci neanche in tempo a voltarmi che Zayn mi fermò alzandosi in piedi  con uno scatto.
“Aspettate!” affermò lanciando un sorrisetto a Liam “Potete unirvi a noi se volete”.
“Giusto! E poi potremmo aggiungere al nostro ordine le vostre ordinazioni così arriva tutto più velocemente” aggiunse Harold.
Lo fulminai con lo sguardo.
“Per me va benissimo” saltò su Felicitie e vidi chiaramente il viso di Liam aprirsi in un sorriso che cercò però di nascondere abbassando lo sguardo sul cellulare.
Tutte annuirono e quindi fui costretta ad aggregarmi.
 
POV Charlotte
 
I ragazzi unirono il loro tavolino con quello vicino in modo che ci saremmo stati tutti.
Mi diressi istintivamente verso Zayn e lui come a capire le mie intenzioni raccattò una sedia e la mise vicino a lui sorridendomi. Ricambiai il sorriso arrossendo leggermente e abbassando gli occhi, mi sedetti dopo aver appoggiato le sporte dietro alla mia schiena.
Ci sistemammo tutte e  subito mi resi conto che senza neanche volerlo avevamo “costretto” Fizzie a sedersi vicino a Liam, mentre io avevo alla mia destra ovviamente Zayn e a sinistra Lizzie che trafficava con il cellulare probabilmente ricordandosi della notifica che gli era arrivata dieci minuti prima. Che figuraccia che avremmo fatto se fosse successo invece che fuori, dentro a Starbucks con il gruppetto più popolare della scuola che ci avrebbe visto. Al pensiero della possibile caduta di Nicki mi venne da sorridere fra me e me. Mi sono quasi pentita di averla presa in tempo.
Il moro probabilmente se ne accorse “Cosa c’è?” mi sussurrò infatti.
“Niente, tranquillo” mi voltai verso di lui che si era avvicinato un po’ troppo al mio viso per farmi quella domanda, tanto che sentivo il suo respiro sulle guance. Restammo a fissarci per degli interminabili secondi finché lui mi sorrise e il tutto venne interrotto dal “Ditemi” svogliato della cameriera che Harry aveva probabilmente chiamato e con la coda dell’occhio notai le fece l ‘occhiolino.
Tutte ordinammo velocemente già sapendo cosa volevamo.
Lizzie, che si era interrotta, riprese a scorrere lo schermo del cellulare, Nicole si era alzata velocemente dicendo che andava in bagno e la situazione tra Fizzie e Payne era congelata, letteralmente.
Entrambi erano immobili sulla sedia di legno chiaro e cercavano in tutti i modi di evitare lo sguardo dell’altro. Si, anche questa cosa mi faceva ridere.
Ma la cosa per cui mi dovetti trattenere, posando delicatamente una mano sulla bocca, fu il ragazzo al mio fianco che era intento a scrivere un messaggio. Fin qui nulla di divertente, il bello arrivò quando guadando un po’ più su nello schermo del telefono di Zayn lessi come destinatario “Payno” accompagnato da una faccina che faceva la linguaccia.
Sbirciai il testo del messaggio, furtivamente, prendendo a giocare con le dita col labbro inferiore.
Parlavano di una ragazza e non mi ci volle molto per fare due più due e capire che la ragazza in questione era Felicitie.
Il moro inviò il messaggio e cambio schermata andando prima sui contatti poi sulla lettera ‘C’ e corrugai le sopracciglia mentre continuavo ad osservare le sue mosse, notando che questa volta il messaggio era destinato a “Char”. Ehm.. mi devo sentire presa in causa?
Z: Hai ancora intenzione di continuare a farti gli affari miei o vuoi aiutarmi a far accadere qualcosa fra quei due? xx
Premette ‘invio’ e dopo pochi secondi mi vibrò il telefono.
Ridetti piano e lo tirai fuori dalla borsa mentre il moro si era voltato a guardarmi divertito.
C: Continuerei volentieri, ma non sarei una brava amica quindi dimmi il piano. ;)
Z: Inizia a parlare di scuola con lei e cadi “accidentalmente” sull’argomento Matematica, Liam è un genio lì. Per il resto siamo pronti J
Capii all’istante come sarebbe andata a finire e sorrisi già trionfante prima di calarmi nella parte. Ero sempre stata una brava attrice quando serviva.
“Ehm, Fizzie? Per lunedì abbiamo compiti?” esordì io con una perfetta faccia confusa.
“Si, e anche tanti. Storia interroga, per biologia c’è da completare la relazione e matematica.. oddio non ci voglio pensare, ha spiegato dieci argomenti in un ora e l’unica cosa che ho capito è stato il titolo” rispose, facendo mente locale al diario. Si, aveva ragione, quella prof andava troppo veloce per i nostri poveri cervelli. L’unica cosa che ricordo è di aver scritto otto pagine di definizioni, dimostrazioni, regole e metodi nuovi.
“Neanche io ci ho capito molto, non è il mio forte la matematica. Voi come andate?” chiesi voltandomi verso Zayn, passandogli il testimone.
“Io andrei malissimo se non facessi i compiti con Liam, lui è un asso in quella materia” affermò sorridente Malik, raggiungendo l’obbiettivo.
“Davvero?” domandò più che sorpresa la piccola Tomlinson, incrociando per la prima volta quel giorno lo sguardo del ragazzo affianco a lei.
Lui colto alla sprovvista sembrò nel panico ma bastò un occhiata rassicurante da parte di Zayn per farlo parlare.
“Ehm, si..” se sedette meglio sulla sedia drizzando la schiena.
“Come fai? Io la studio e cerco di stare attenta ma per arrivare a un sei mi ci vogliono dei colpi di fortuna” si lamentò la Fiz abbassando lo sguardo un attimo e mettendosi dietro all’orecchio una ciocca di capelli che le disturbava la vista.
“Ecco, devi prenderla come un gioco, dove ci sono numeri e lettere che si spostano seguendo varie regole, io la vedo in questo modo ed è semplice per me” scrollò le spalle Payne che si era rilassato del tutto.
“Più unico che raro” i due risero insieme alla battuta di Fizzie e io e Zayn ci bettero il pugno sotto al tavolo, sorridendo colpevoli.
Sarei stata ad origliare la conversazione così da poter raccontare tutto a Lizzie che non ascoltava, troppo occupata a lanciare occhiate omicide a Styles dall’altra parte della tavolata che la continuava a fissare con stampato in faccia un affascinate ma anche snervante ghigno e a Nicki che si era persa proprio tutto dirigendosi nel bagno delle ragazze probabilmente a estinguere alcuni bisogni e a darsi una ripassata al trucco, cosa che avrei fatto anch’io se non fossi stata impegnata a risolvere quel piano amoroso.
Tutto venne però interrotto da un urlo decisamente gallinesco che attirò tutti i presenti.
A quanto pare Nicole era tornata ma l ‘urlo non proveniva da lei.
 
Pov Niall
 
Finì di salutare Ashton e Michael che stavano ancora lavorando nel retro. Avevo finalmente finito il mio turno da Starbucks e mi potevo dirigere a casa dopo una giornata di lavoro. Quelle sei ore in particolare mi erano sembrate infinite, infatti c’era più gente del solito e avevo passato il pomeriggio a consegnare muffin, caffè, e altri intrugli buonissimi e ipercalorici che non potevo sfiorare con un dito perché non erano miei.
Ma adesso finalmente me ne sarei potuto comprare uno, gustandomelo mentre mi incamminavo verso la metro. Delle calorie non me ne fregava proprio niente perché ero una macchina brucia grassi e non ingrassavo anche se stavo sul divano a mangiare patatine tutto il giorno davanti alla tele, come mi capitava nei weekend dove non avevo niente da fare. L’esercizio fisico però non mancava mai perché mi piaceva avere un po’ di muscolo e se per averlo dovevo fare calcio, cioè lo sport che più adoravo, allora sentirmi bene con me stesso diventava la cosa più semplice del mondo.
Misi nell’armadietto che mi era stato assegnato la divisa da lavoro che mi ero già tolto prendendone fuori portafoglio e telefono.
Passando vicino al banco dove erano esposti i più bei dolciumi salutai Eleanor una dolce ragazza che si vedeva da lontano che aveva una cotta per me. Mi dispiaceva per lei perché era una bellissima ragazza. Avrebbe potuto avere tutti i ragazzi che voleva con il fisico che si ritrovava ma si era imputata con me si vede e non usciva con qualcuno da mesi. Mi ci sarei messo insieme ma sapevo gia che non sarebbe durata molto.
Feci per dirigermi da lei per ritirare il mio solito cappuccino, mettendomi già gli occhiali da sole per uscire ma venni distratto da un’ urlo.
Caroline.
Esemplare di troia urlatrice e accumulatrice di numeri telefonici di ragazzi per la maggior parte più piccoli di lei visto che non gli davo meno di 27 anni.
Mi voltai e la scena fu disastrosa.
Lei si stava dirigendo verso un tavolo pieno di ragazzi che avranno avuto su per giù la mia età, con un bicchiere d’acqua in mano e si era andata a scontrare apposta contro un povera ragazza.
Tutto questo per attirare sicuramente l’attenzione di qualcuno e infatti notai subito un ragazzo riccio con i capelli tutti tirati indietro alla John Travolta drizzarsi sulla sedia pronto a cogliere ogni singolo dettaglio che l’acqua che era rovinosamente caduta sulla maglietta di Caroline facesse trasparire. Anche dal mio “punto di vedetta” si poteva notare che portava un reggiseno di pizzo nero e aveva un tatuaggio a forma di labbra sul fianco destro…si, era proprio voluto.
Perché in una caffetteria qualcuno dovrebbe ordinare un bicchiere d’acqua?
Mi soffermai di più sulla “vittima” di quella commedia improvvisata.
Aveva i capelli rossi scuri, perfettamente lisci e che le arrivavano quasi fino al gomito. Portava una maglia larga a righe bianche, rosa e blu con dei jeans chiari a sfumature azzurre e converse basse beige (http://weheartit.com/entry/77351442/via/letiziakamme_calderoni ) . Aveva un corpo esile e per un attimo mi balenò in testa l’idea di andare ad abbracciarla come per proteggerla da tutto e tutti.
 Il viso era dolce e privo di imperfezioni anche se non mi sembrava c’era fondotinta ma solo un velo di ombretto rosa che le illuminava l’occhio. I suoi, di occhi, infatti non erano luminosi anzi erano scuri e contrastavano con la pelle chiara; forse un difetto gliel’avevo trovato.
Aveva il naso leggermente all’insù in mezzo a due guance coperte da un lieve rossore probabilmente causato dalla situazione sgradevole in cui si ritrovava. Le labbra carnose, aperte per la sorpresa, che prima non riuscivo a vedere perché coperte da una mano piccola come la sua statura, continuavano a muoversi pronunciando continue scuse alla cameriera e ebbi l’istinto di aiutarla in quella situazione.
Lei si era avvicinata al tavolo piegandosi sulla sua borsa per poi tirarne fuori un pacchetto di fazzoletti che a quanto pareva non volevano aprirsi e non si accorse di me quando mi diressi a passo spedito verso Caroline togliendole velocemente il bicchiere, ormai vuoto, di mano e poggiandolo allungandomi su un piede sul tavolo vicino libero.
Successe tutto molto velocemente.
Io mi rimisi su due piedi girandomi verso la rossa per chiederle un fazzoletto per asciugare le gocce che erano sfuggite alla maglia fradicia di Car, lei era riuscita a estrarne uno e rapidamente si voltò con il pezzo di carta in mano trionfante.
I  nostri petti sbatterono e automaticamente spostai le miei mani sulle sue braccia evitando di farla cadere, ma la vera “botta” mi arrivò quando incontrai i suoi occhi.
Pochi secondi prima li avevo definiti quasi vuoti e adesso che li avevo a venti centimetri di distanza a causa della differenza di altezza fra noi due, mi sembravano un nuovo mondo, così profondi che ti trasmettevano così tante emozioni ma che te ne facevano capire così poche e ti ritrovavi a fissarli affascinato esplorandoli come un ricercatore che scopre una nuova terra.
Esattamente come facevo io in quel momento.
Sarei rimasto per anni ad ammirarla se la sua voce armoniosa fin dal primo ascolto non mi avesse destato dalle mie fantasticherie.
“Niall? Sei tu?”
 
 
Crazy Mofos
Questo è un ritardo ritardoso, lo ammetto.
Mi scuso e proseguo perché credo che sappiate già le ragioni scuolose.
Ok sono un po’ strana oggi.
Vorrei dedicare un angolo dello spazio autrice a Midnight Memories.
Cazzo.
Quanto possiamo essere orgogliose di loro da uno a dieci? 1000? 2000? Bho
So solo che non riesco a smettere di ascoltare quell’album.
Through the dark poi mi ha colpito nel profondo *.*
Le settimane scorrono veloci e fra circa diciotto giorno cè natale! Yayy
Anyway passando alla storia…
Questo capitolo mi piace un sacco non so.
Gli altri erano passabili ma non mi colpivano piu di tanto mentre in questo sono riuscita a far incrociare tutte le coppie abbastanza bene e ho un sacco di idee per il continuo. ;)
The irish guy is here!
Oh yeah! Non vedevo l’ora di inserire Niall perchè è cucciolo e poi sto elaborando un piano (?) per far entrare Louis nel prossimo capitolo.
Il mio supermannnn <3
Quindi riassumendo:
Harry e Lizzie si odiano profondamente
Zayn e Char flirtano apertamente
E Niall e Nicki si incontrano ..inaspettatamente? si ci sta.
Poiii ci sono Train Payne (Si mi sono guarda il 1Dday!) e Felicitie che si parlano for the first time.
Oook sono carica.
Per quanto riguarda le recensioni desidererei almeno 5 pensierini da parte vostra.
Anche se in ritardo non fa niente e anche se non sono lunghissime mi va bene.
Pleaseeeee
Vorrei ringraziare:
- LittleNene
- Jalissa
- i wish you were here
- tonia1305
A massive Thank You.
Ora vado.
Follow me on twittah ;) --à @Striped_Tshirt ricambio se chiedete!
Bye bye xx
 

 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
   
 
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