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Autore: fuckworld    01/12/2013    1 recensioni
Ho 16 anni, la mia vita è molto complicata, ma finalmente riuscirò a conoscere i miei genitori?
Loro si chiamano Nico e Cielo
Una ragazza con un sogno, quello di ritrovare i suoi, forse troverà anche l'amore, ma oltre a queste cose, succederà altro?
Genere: Azione, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cielo, Luca, Nicolas, Tacho, Valeria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Pov Luca
Sono in un bar a prendere una cioccolata. –Eccoti- sento una voce dietro di me, la riconosco, non mi volto e continuo a bere.
-Ora non rispondi neanche più?- mi chiede e intanto si siede vicino a me.
-L’ho detto e lo ripeto, io sono fuori- rispondo in modo un pò agressivo.
-Non va così caro mio. Lo sai che lui vuole quella cosa e se non l’avrà farà una strage ed è questo quello che vuoi?- mi domanda.
Senza rispondere pago la cioccolata e me ne vado. Lei mi segue con passo tranquillo appena giro l’angolo prende una machinetta che da le scosse e mi becca la schiena, io cado a terra dal dolore, lei cerca di farmi alzare per portarmi via, ma inizio ad urlare. Tutte le persone che erano vicine corrono verso di noi e lei scappa via lasciandomi là.
 
Pov Vale
Ancora non apre, provo a risuonare, niente.
Chiamo Salvador al telefono –Ehi! Sei a lavoro?- gli chiedo mentre aspetto l’autobus.
-Certo principessa! Sennò come viviamo? Ma come mai non sei a scuola?- mi domanda
-È che non mi sentivo molto bene- gli dico, da una parte è anche vero
-Dai vieni in ospedale che ti aspetto all’entrata.-mi dice.
Prendo l’autobus, mi siedo in uno degli ultimi posti e faccio play alla musica.
 
Pov Salvador
Stacco il telefono e rientro nell’ufficio. Inizia a suonare la campanellina del pronto soccorso, corro all’entrata e aiuto i ragazzi a prendere  il lettino, sdraiato c’è un ragazzo
-È svenuto mentre eravamo sull’autoambulanza- mi dice il dottore
-Ok, facciamo dei controlli in mentre avvisiamo la famiglia!- urlo a un altro.
Pov Nico
Tatata! Il telefono suona –Mi scusi posso rispondere?!- chiedo alla signora della posta
-Si si- risponde un pò snervata
-Si pronto?- chiedo
-Salve! Lei è il padre di Luca Franchini?- mi domandano
-Io sono il tutore, cos’è successo?- chiedo preoccupato
-Può raggiungerci in ospedale?- chiede di nuovo
-Certo arrivo subito!- dico staccando il cellulare, prendo la giacca e dei fogli su la scrivania, -mi scusa ma devo assolutamente andare!- dico scusandomi ancora mentre corro fuori.
Prendo di corsa la macchina e vado in ospedale.
Pov Vale
-Ciao, sto cercando Salvador.- dico alla donna dietro il bancone
-Certo è nella stanza 122- mi dice indicandomi un corridoio azzurro.
Imbocco il corridoio e guardo tutti i numeri su le porte, 122, c’è anche la polizia, cosa sarà mai successo?
BipBip, guardo il mio cellulare, niente, dopo prendo quello di Luca un nuovo messaggio, incuriosita rimetto il telefono in tasca e mi avvicino a un poliziotto
-Scusi, c’è il dottor Salvador?- chiedo cercando di guardare oltre la porta
-Si, vuole che lo chiamo?- mi domanda
-Si grazie- rispondo e mi giro dall’altra. Meno male che mi aspettava all’entrata, penso.
-Ciao piccola!- mi rigiro e lo trovo sorridendo
-Vieni con me- mi dice prendendomi per la mano.
Entriamo nel suo ufficio, le pareti sono bianche sporche, la scrivania in messo alla stanza, dietro una sedia e degli armadietti, mentre osservo l’ufficio mi cade l’occhio su la scrivania, c’è una foto di me e di lui, è il primo giorno che ci siamo visti, guando sono arrivata qua mi ha portato subito a vedere il museo delle cere, infatti dietro a noi c’erano i BON JOVI, un gruppo americano che mi piace molto, anche a lui!
Poi c’è un’altra foto, lui è più giovane e accanto a lui ci sono due ragazzi, un maschio e una femmina, lei bionda, occhi azzurri, un sorriso perfetto, lui più alto moro con muscoli che si intravedono sotto la camicia. Prendo la foto e mi siedo su la sedia. Salvador si avvicina, vedo il riflesso sul vetro, sta sorridendo.
-Loro sono i tuoi genitori, vedi lei? Si tiene la pancia, era incinta, di te.- mi dice, mi giro, ho le lacrime agli occhi, anche lui.
-È bellissima!- dico sorridendo.
-Si è una donna fantastica. Ora è qui in ospedale, domani dovrebbe partorire.- mi dice prendendo dei documenti.
-Dov’è? La voglio vedere!- dico alzandomi e dirigendomi verso la porta.
-Non ti posso far andare, mi dispiace.- mi dice, apro la porta e davanti mi ritrovo Nico.
-Ciao- dico poi girandomi verso Salvador. Nico neanche mi saluta corre da Salvado, io rimango su la porta.
-Dov’è? Cosa gli è successo??- domanda, la voce gli trema, sarà paura.
-Tranquillo, sta bene! È tutto apposto, abbiamo fatto i controlli, domani andrà meglio, e tra qualche giorno può uscire- dice facendolo sedere.
Oddio! Sarà Cielo? Corro via, vado di nuovo dalla donna dietro il bancone –mi scusi, in che camera è Cielo Magico?- chiedo tutto d’un fiato
-Mi dispiace non possiamo dare queste informazioni a persone che non sono parenti o..- neanche il tempo di finire la frase che rispondo
Pov Nico
Vedo Salvador che va a rincorrere la ragazza, vado anche io, arriviamo nell’atrio e ci fermiamo di colpo.
La ragazza chiede di Cielo.
Pov Vale/Pov Nico
-Sono sua figlia!- dico/ dice.
Pov Nico
-Che cosa?. Domando incredulo
La ragazza si gira, è quella che era a cuola, che hanno beccato i ragazzi quando litigavano.
Guardo Salvador –tu lo sapevi?- gli chiedo lui non mi risponde e mi indica con la testa di andare. Io mi volto di colpo e me ne vado. Ritorno nel suo ufficio e mi sdraio sul divanetto vicino alla finestra.
Pov Salvador
Mando via Nico e mi avvicino a Valeria. –Vale, vieni, ti accompagno io-
La prendo per le spalle e l’accompagno davanti alla stanza di Cielo, mi giro –Vale, cos’è successo?- chiedo abbasandomi quanto lei.
-Ho sentito tutto- dice piangendo
-Dottore, può venire? Dobbiamo finire di compilare i documenti del ragazzo- mi dice l’infermiere che mi ha aiutato prima.
-Certo arrivo- rispondo, guardo Valeria e vado con l’infermiere.
Entro nella stanza 122 –Bene Luca, è arrivato Nico, ho deciso di tenerti sotto controllo per qualche giorno, almeno per le ustioni su la schiena.- dico sorridendo
-Posso?- Nico è su la porta, faccio si con la testa, lui entra e si mette vicino al ragazzo.
-Luca cos’è successo?- gli chiede preoccupato
-Nico, ho deciso, racconterò tutto alla polizia, voglio fermare tutto, voglio essere un ragazzo normale- gli risponde il ragazzo con le lacrime agli occhi.
Pov Vale
Mi trovo davanti alla porta di Cielo. La apro ed entro piano piano, sta dormendo, ma nel sonno fa piccoli movimenti, probabilmente di dolore, daltronde è incinta. Mi avvicino e le prendo una mano, si rilassa e sorride.
Dopo pochi minuti esco e ritorno da Salvador. È davanti alla porta della stanza 122
-Mi dispiace per prima- gli dico
-Non devi dirlo a me, ma a Nico- risponde indicando la stanza
Entro piano piano –Nico, posso parlarti?- chiedo, lui si volta e si avvicina, guardo chi era sdraiato dietro di lui, è Luca, spalanco gli occhi spaventata, cosa gli è successo dopo che è scappato da scuola? Mi domando.
Pov Nico
Ma questa ragazza chi è? Cosa vuole? È veramente figlia di Cielo? La mia primogenita è morta dopo il parto, perciò di chi è?
Salvador entra nella stanza –Credo che tu abbia confuso tutto- dice rivolto la ragazza.
Lei si gira senza capire niente.
 
Eccomi col nuovo capitolo! Ringrazio tutti quelli che stanno leggendo la storia! Un Bacio! 
  
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