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Autore: nefertite    05/05/2008    1 recensioni
I riflessi delle fiamme lo accendono di una luce calda. Due ciocche sfuggite alla coda scendono più dorate che mai a incorniciare il suo viso perfetto, i suoi occhi ghiaccio sembrano ribollire delle fiamme riflesse e le sue labbra… le sue labbra sono più rosse che mai…
Genere: Romantico, Introspettivo, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash, Yaoi | Personaggi: Draco Malfoy, Harry Potter
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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scelte

In quella maledetta serata non ebbi tempo di riflettere su ciò che era successo perché Remus ci interruppe. Anzi, non ebbi modo di agire d’impulso e dichiarare i miei sentimenti a Draco, perché di tempo per pensare l’ebbi, anche troppo.

Quando ci separammo l’uno dall’altro i nostri sguardi si incrociarono, forse impauriti, timorosi o forse finalmente felici, non lo so! Fatto sta che quando Remus entrò in sala, quell’ aura magica che ci aveva unito si ruppe d’improvviso e Draco si allontanò da me quasi si fosse scottato, poi con una scusa se ne andò lasciandomi lì a maledirmi.

Quella notte fu la più turbolenta della mia vita.

Quante cose avevo affrontato? Quante notti travagliate? Ma quella era niente a confronto. Quella notte fu la peggiore della mia vita perché decisi che il destino era contro di me, contro di noi, e dissi addio ad ogni speranza, al mio futuro con Draco.

La notte passò e portò con se un mattino freddo e nebbioso, confessione di un tormento interiore. La battaglia incombeva.

Quel giorno non avevo ancora capito il vero senso delle parole che Silente mi rivolse anni prima. La profezia non significa che tu devi fare qualcosa, ma ha indotto Lord Voldemort a designarti come suo eguale… in altre parole, tu sei libero di scegliere che cosa fare, di voltare le spalle alla profezia! Ma Voldemort continua a dagli importanza. Continuerà a darti la caccia… il che rende certo, di fatto, che… uno di voi finirà per uccidere l’altro…!

Non avevo capito che non importava che io fossi, nonostante tutti gli allenamenti, dieci volte più debole di Voldemort; non avevo capito che solo l’amore mi avrebbe salvato come aveva già fatto tante volte in passato; ancora non sapevo che avrei dovuto accettare senza paura ciò che più temeva Voldemort, la morte, e con questo trovare la capacità di sacrificare la mia vita nonostante tutto e per tutto!

Così feci! E mi resi conto, finalmente, che quella sarebbe stata la mia più grande forza! La possibilità di scegliere!

Noi facciamo la nostra sorte! E questa è la consapevolezza più grande che l’uomo possa avere!

Così, presi finalmente in mano il mio destino e per la prima volta fui io a guidare lui e non il contrario.

Uccisi Voldemort e mi resi finalmente conto di ciò che avevo realmente fatto: per la prima volta avevo scelto, scelto di ucciderlo perché era ciò che volevo e non ciò che dovevo fare; per la prima volta non mi sentii una vittima inerme del fato, ma il suo fautore. E la vita iniziò a scorrere dentro di me, quella vera, quella che ti fa aggrovigliare lo stomaco.

E sapete quale fu la prima cosa a cui pensai? A Draco, a quanto sarebbe stata inutile quella vita senza di lui.

Ma la guerra non era finita. Fu un Inferno in terra. Nonostante Lord Voldemort era stato sconfitto, dovunque infuriavano battaglie fra Mangiamorte e Auror. Non potevo crederci! Senza curarsi della palese sconfitta, una falsa speranza e una follia malata continuavano a trascinarli avanti nel loro malsano intento di avere successo dove il loro Signore non era riuscito.

Fortunatamente anche quello passò, non così in fretta o facilmente come ce lo si era aspettato, ma passò, e iniziò il tempo in cui Harry Potter il Salvatore non ebbe più una sua vita. Fu ancor peggio di quanto, negli anni della scuola, mi ero sentito soffocato dai giudizi, dalle scelte e dal vincolo della profezia perché finalmente sentivo di avere la possibilità e soprattutto il diritto di vivere una vita tranquilla, ma questa mi era inevitabilmente preclusa. Ero infatti tenuto ad essere presente in qualsiasi occasione, e fra conferenze stampa, interviste per scrivere l’incredibile storia del Salvatore, banchetti, ricevimenti e feste per celebrare la tanto attesa vittoria o anche solo per l’inaugurazione di un qualsiasi negozio, non rimaneva molto tempo per semplicemente Harry, ma solo per il ragazzo-immagine che ero diventato, anzi, che ero sempre stato.

Non avevo certo tempo per pensare ai miei sentimenti! I quali includevano quell’ormai dimenticato bacio con Draco.

Anzi, tutt’altro che dimenticato, ma comunque accantonato con la scusa di non avere tempo per certe frivolezze quando il mondo intero acclamava a gran voce il suo Eroe.

Infine arrivò il giorno in cui anche questo finì, la storia del Bambino sopravvissuto che poi sconfisse Voldemort era ormai di completo dominio pubblico e così la curiosità pian piano scemò lasciandomi solo con me stesso.

 

Allora decisi di fermarmi un attimo a fare i conti con tutto quello che era successo, ma che non avevo mai potuto metabolizzare veramente. Mi recai a trovare le persone a me più care: i miei genitori, Sirius, Silente, Remus e Tonks, Fred e anche Dobby. Sulle loro tombe ricordai, riflettei sulla guerra e su ciò che avevo passato, e per la prima volta dopo tanto tempo piansi, disperatamente e silenziosamente, rendendomi conto di essere solo come mai ero stato nella mia vita. Niente più Hogwarts come casa, niente più Sirius o Remus come famiglia…

Quella specie di caccia al topo che era stata la guerra aveva portato via con se tutte le persone che amavo e quelle che erano rimaste, pensai, non sarebbero di certo state a pensare a me, così prese nella loro ricerca di recuperare il tempo perduto!

La verità è che io stesso avevo ripetutamente rifiutato la compagnia dei miei due migliori amici, a parte il giorno del loro matrimonio e quello della nascita di Rosie, la loro piccola e adorabile primogenita, tanto che alla fine rinunciarono e mi lasciarono con loro enorme disappunto e dolore, da solo con la mia autocommiserazione.

Tempo dopo, quando riguadagnai in parte la mia vita, non ebbi certo il coraggio di ripresentarmi da loro! Altro che Grifondoro!

E soprattutto in mezzo alle mie numerose chiacchierate con l’altro me stesso, quello più stronzo, più forte, più entusiasta, che non riuscivo a tirar fuori nonostante lo volessi con tutto il cuore, ripensai a quella sera di tanto tempo prima e mi resi conto che per colpa della mia ignoranza, del mio vittimismo, unito alla certezza di non poter scegliere per noi perché i pregiudizi avrebbero necessariamente valutato per me, avevo rinunciato alla cosa più importante della mia vita: all’amore… a Draco…

 

 

ANGOLINO:

Please! Non uccidetemi…! Mi è venuto così, e sinceramente non ho neppure idea di come finirà! Ho in mente due sviluppi e relativi finali e se ve li dicessi non ho dubbi su quale scegliereste, ma non posso promettervi niente! Io vado dove mi porta il cuore, anzi l’Ispirazione!

Per dire tutta, ma proprio tutta la verità, non riuscivo proprio a continuarla questa ff, spero sia decente questo cap e soprattutto spero che la sopra citata Ispirazione non mi abbandoni proprio adesso in balia di me stessa!

Scusate se aggiorno sporadicamente, ma mi sto preparando per l’esame e non ho molto tempo, anzi per niente, però si fa quel che si può! ^_^

 

Un bacio grande a tutti voi che mi seguite!!

Nefertite


  
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