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Autore: SkyFullOfStars_    01/12/2013    0 recensioni
Rachel e Santana sono felicemente sposate, vivono a New York, la città che hanno sempre sognato, e a rallegrare la loro vita ci pensano le loro due splendide bambine, Charlie e Demi.
Stanno per trascorrere il loro primo Natale insieme alla loro nuova famiglia e ai loro vecchi compagni del Glee. Cosa chiedere di più dalla vita?
Genere: Commedia, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: FemSlash | Personaggi: Altri, Rachel Berry, Santana Lopez, Un po' tutti | Coppie: Rachel/Santana
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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3. The Xmas Tree
 
 
 
 






 
 
 
-Tesorini miei!-
La dolce voce di Santana si espanse per tutta la casa, mentre lei chiamava allegra dalla cucina le sue tre ragioni di vita.
Una carezzevole aroma di cioccolata calda fumante e cornetti appena sfornati profumavano l’aria che la circondava, regalandole un ottimo risveglio mattutino.
La sera prima le due innamorate non avevano avuto tempo di coccolarsi quanto bastava per poi addormentarsi insieme felici, come ogni sera, ma la mora si ripromise di rimediare quel giorno stesso, e che quindi Rachel Berry non se l’avrebbe fatta scappare per nulla al mondo.
Per cominciare una colazione a letto, non era niente male, no?
In punta di piedi afferrò il vassoio colmo di leccornie di tutti i tipi, salì abilmente le scale per il piano di sopra e s’incamminò verso la stanza delle sue piccole.
Le testoline di Demi e Charlie fecero capolino dai loro lettini, recintati da vari morbidi peluche.
“Dolcissime.”- pensò Santana rapita dalla voglia di svegliarle con mille coccole.
Ma poi sapeva che quegli adorabili mostriciattoli non l’avrebbero lasciata raggiungere la camera dove la sua ragazza dormiva e non le avrebbero permesso di riempirla di baci e cose varie.
“Meglio lasciarle dormire”- decise.
Fece per andarsene, ma qualcosa in lei la convinse a non fuggire via e a restare a godersi quella tenera ed inebriante scenetta delle sue bimbe che sonnecchiavano profondamente.
Poteva sentire i loro respiri quasi all’unisono…
All’improvviso un ricordo la fece immergere in un passato poco lontano, pieno di gioia, quando erano riuscite ad avere Charlotte dopo vari appuntamenti medici e varie visite in ospedali: avevano deciso che doveva essere Rachel a portare in grembo il futuro bambino.
In realtà non si erano mai creati problemi su chi dovesse essere la madre naturale…l’avevano deciso insieme e questo era l’importante.
Non poteva non ricordare tutte le volte che aveva avvicinato il suo orecchio al pancione della sua fidanzata, che cresceva sempre di più, fino a permettere ad entrambe di percepire un movimento, anche debole, ma pur sempre un saluto.
Distaccandosi da quelli che erano dolci ricordi, Santana scivolò furtiva verso la camera di Rachel, aprendo piano la porta socchiusa.
Un leggero tonfo del vassoio contro lo stipite dell’entrata fece sobbalzare la bella addormentata e suscitò una debole imprecazione in spagnolo da parte dell’ispanica.
Con passi quasi invisibili, la ragazza raggiunse il suo letto portandosi dietro un delizioso odore di arancia e di cacao, dando a tutto un tocco di esagerata zuccherosità.
Posò delicatamente le delizie mattutine sulla parte del letto non occupata dal corpo di Rachel e poi si sedette vicino, ammirando la sua bella in tutta la sua amabilità.
-Muy bonita…- sussurrò, avvicinandosi all’orecchio dell’ebraica.
Un fremito le attraversò il viso e la fece scostare dalla posizione accartocciata nella quale aveva dormito tutta la notte.
Santana ridacchiò, fino a farle aprire gli occhi e regalarle un dolce risveglio con un bacio al sapore di cioccolato.
-Mmm, non potrei immaginare un mattino più gradevole di questo!- esclamò la voce affievolita della castana, la quale intanto si stiracchiava.
-Sei adorabile quando dormi, zuccherino.-
Un altro timido bacio avvicinò ancora le labbra delle due giovani.
-Le piccole?-
-A nanna.- rispose il docile sorriso di Santana.
Rachel adorava quando le sorrideva…era uno dei motivi per cui si era innamorata di lei: nel farlo, aveva gli occhi che le brillavano dalla gioia e sapeva riconoscere quando sorrideva sul serio o quando lo faceva solo di cortesia.
Quando parlavano delle loro bimbe, sorrideva sempre con grande felicità.
-Cos’è quest’odore di…dolce?- s’insospettì Rachel alzando un sopracciglio e cominciando ad annusare l’aria come fosse un cagnolino curioso.
L’ispanica ridacchiò ancora divertita, quasi soddisfatta della sua sorpresa mattutina e di avere il privilegio conoscere, quindi, solo lei la provenienza di quel profumo invitante.
-Ta da!- esclamò poi alzandosi in fretta e volgendo le braccia verso il vassoio sul letto, dietro di lei, e mostrò il suo sorriso più smagliante.
La faccia di Rachel era semplicemente unica: gli occhi spalancati, che facevano avanti e indietro da Santana ai dolci, la bocca semiaperta e ancora tappezzata da un velo rimasto di lucidalabbra alle ciliegie (che metteva solitamente) e il corpo mezzo alzato dal letto.
-Non te l’aspettavi, vero?- le chiese ancora la sua fidanzata entusiasta.
-Ehm…-
Rachel non fece in tempo a finire la sua frase che le labbra dolciastre della sua giovane ragazza erano già scaraventate sulle sue; piccoli baci si susseguirono per i secondi seguenti, fino a che le due piccioncine non decisero che era arrivata l’ora di divorare quelle leccornie.
-Mmm…-
Rachel gustava con piacere la sua cioccolata calda che aveva afferrato nelle sue mani e si era accoccolata di nuovo nel letto, ancora avvolto da un leggero tepore; Santana l’aveva seguita, dopo essersi messa sotto le calde coperte insieme a lei.
Ora entrambe avevano un cornetto con spicchi d’arancia in una mano e nell’altra un’enorme tazza di cioccolata fumante. Era da tempo che non passavano una mattinata insieme senza essere vittime di solletico da parte delle loro bambine euforiche.
-Ok…ora dovresti fare i complimenti alla cuoca!- parlò Santana, fingendo un’aria autoritaria.
-Mmm, e come posso ringraziarla?-
-Un’ideuccia ce l’avrei…-
-No…San, non possiamo…-
-Perché? A cosa pensavi, Berry- perverita?!-
Entrambe risero di gusto, fino a quando l’ebraica non iniziò a prelevare un po’ di panna dalla sua cioccolata calda e a scaraventarla sul naso bronzeo dell’ispanica.
-Ah! Te ne pentirai, piccola ebraica dispettosa!-
-Mamma!- chiamò Demi dall’entrata della stanza.
Le due ragazze si voltarono improvvisamente e videro la figura della piccola Demetria che si stropicciava gli occhi e che le guardava un po’ incuriosita.
-Perché siete tutte sporche di cioccolato…Aspettate…cioccolato?!- esclamò.
Tra le risa di Santana e Rachel, una bimba impazzita si scaraventò sulla tazza poggiata sul vassoio poco prima dall’ispanica, così da costringerla a non poterla prenderla più in mano.
-Perfetto…E’ tua ormai!-
-Ehi! E’ l’otto dicembre! Andiamo a fare l’albero!-
La minuscola figura di Charlie apparve d’un tratto nella camera, costringendo le tre ragazze a voltarsi, di nuovo.
Ma non appena anche l’altra bimba venne a sapere della presenza di cioccolata calda nella stessa stanza, si dimenticò dell’albero e dell’otto dicembre e corse verso il vassoio di dolci.
-Giusto, oggi si fa l’albero!- esclamò Santana, guardando Rachel tutta sporca di cioccolato intorno alla bocca.
-Tra poco si scende e cominciamo a tirare fuori tutti gli addobbi, d’accordo tesori?- continuò entusiasta, quasi più delle sue bambine.
-Amore…- la richiamò Santana, che intanto cercava di trattenere una risatina sotto i baffi.
-Che c’è?- domandò Rachel, farfugliando con fatica a causa del boccone di cornetto che stava masticando.
-Hai del cioccolato sulle labbra.-
-Oh…-
-No, ferma!- la bloccò l’ispanica, convinta nel provvedere lei stessa a quella buffa distrazione della sua ragazza.
Con un dito prelevò tutti i residui di cioccolato rimasti sul viso della castana, mentre quest’ultima arrossiva timidamente.
In quel momento Santana avrebbe voluto baciarla, ma non poteva farlo per la presenza delle loro piccole, anche se in realtà erano tutte prese dai cornetti che avevano tra le mani.
Si guardò un attimo in giro, per far si che non la vedessero e poi, furtiva, le stampò un frettoloso bacio a stampo sulle labbra.
Si sentì lo schiocco di quel delizioso gesto mattutino ed entrambe si sorrisero, anche se una parte di Santana rimase scontenta dal non poter fare di più.
 
 
 
 
-Mi amor, dove sono i nastri rossi?- gridò Santana mentre cercava di scovare la sua ragazza tra gli scatoloni di palline colorate, dall’argento al blu marino, fino ai festoni rossicci.
-Lì, in quello scatolone verde.- gli indicò un braccio di Rachel, l’unico che riusciva a vedere tra tutto quel caos che c’era in salotto.
Dopo aver fatto colazione erano scese tutte e quattro per preparare l’albero di Natale  dare così il permesso allo spirito natalizio di fare la sua entrata in casa Berry-Lopez.
Le due bimbe intanto giocavano tra di loro con i vari addobbi, nel frattempo che aiutavano la loro mamma ispanica a cominciare a decorare l’albero.
Poi tutto si fermò un attimo.
-Non credi che manchi qualcosa, tesoro?- parlò la mora dalla pelle bronzea
-Cosa?- rispose Rachel facendo capolino dagli enormi scatoloni in cui era immersa.
Successivamente un dolce sorriso d’intesa comparve su visi giovani delle due mamme: così l’ebraica emerse dalle decorazioni in cui era sepolta e corse verso lo stereo che attendeva quasi intrepido; prese il cd con le basi delle canzoni di Natale che Puck, pazientemente, aveva creato per loro (dopo lunghe insistenze) e lo mise su.
La dolce melodia di “White Christmas” si sparse per la casa, e le bambine, ancora più euforiche, iniziarono a danzare per la casa con dei nastri argentati come collane.
La voce di Santana fu la prima ad iniziare il lungo canto che avrebbe accompagnato la decorazione del loro albero di Natale.
Misero palline d’oro, d’argento e rosso fuoco, poi continuarono con i nastri dei colori più sgargianti e conclusero con dei festoni, che davano un tocco molto più alla moda.
L’acuta voce di Rachel poi si fece spazio tra quelle amabili note della canzone di sottofondo, mentre Demi e Charlie si erano fermate un attimo per ammirare le loro mamme cantare in sintonia così perfettamente, che non riuscirono più ad afferrare la voglia di continuare a gironzolare per casa.
Canticchiarono con loro a lungo, fino a che no arrivò il momento di dare un ultimo tocco natalizio con il puntale: non era un puntale qualunque, bensì era stato proprio creato dalle morbide manine di Demi e Charlie, che l’avevano fatto con tanto amore.
Così Demi fu sollevata da Santana e Charlotte da Rachel; le avvicinarono una ad un lato dell’albero e una dall’altro e poi sollevarono insieme la loro decorazione e la misero soddisfatte in cima, per poi essere ripagate da mille piccoli baci dalle loro mamme.










 

AnGoLo DeLlE mEnTi pErVeRsE C: C: C: C:





 

Holaaaaaa mondooo! Sono ancora io e sono ancora qui eh eh! Non me ne vado mica u.u
Questo capitolo è stato piuttosto impegantivo da scrivere per una poca concentrazione della ragazza qua sotto e per lo shampoo che mi è finito negli occhi (perchè mentre facciamo una fanfiction io mi faccio la doccia giustamente...)
Ma comunque volevo ringraziare Roberta per la sua costante concentrazione nonostante i miei scleri durante il capitolo! (Ti voglio bene)

Come sempre #ananaspower a voi studio :)
Recensite pleaseeeeeee                                                                                         Angela_23










 

Ma guarda te se io devo lavorare con una che si fa la doccia mentre io mi impappino con le parole per descrivere la dolciosità della PezBerry...Non ho parole...
Ehm, ehm, comunque...Saaaalve popolo di fanfictionessssss :)
Chiediamo venia entrambe per l'attesa immane per il capitolo eheh, ma siamo state impegnate! (come potete immaginare...) Perdonateci... *fa gli occhioni*
Ora, speriamo che vi sia piaciuto tutta la zuccehrosità della scena della decorazione dell'albero in casa Lopez-Berry (ma speriamo tutto il capitoletto!!!)
Besitosssss, alla prossimaaaaa      :D                                                                               -SkyFullOfStars_

  
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