Tutto ciò che chiedeva era solo tranquillità, serenità e magari qualcosa di bello dalla vita.
Perché Giulia, dalla vita, non aveva mai ricevuto niente di bello e dopo undici anni di continui spostamenti fra i vari ospedali d’Italia, tutto ciò che chiedeva era solo quello.
Non ne poteva più di sale d’attesa, risonanze magnetiche, esami su esami, infermiere, dottori, letti e stanze bianche asettiche d’ospedale e di tutti i reparti che aveva ormai imparato a memoria.
Varie patologie si alternavano nel suo corpo, quasi volessero prendersi gioco di lei, facendola impazzire.
E mai e poi mai, Giulia avrebbe immaginato che per un incontro-scontro avrebbe trovato qualcuno a cui di queste patologie, non importava niente.