14. Colline verdi
-Tre sono le cose
essenziali per compiere ogni atto: conoscenza, abilità e desiderio.-
La voce che proveniva dalla nebbia era monotona e
ripetitiva: come sempre.
Come ogni giorno, la nebbia riempiva la piccola conca,
dove loro si radunavano silenziosi per la lezione, ancora per poco ormai, visto che presto
arriverà la neve… Allora, andremo alle grotte, nelle Sale
Nascoste.
Sembrava d’essere soli, immersi in una lattea foschia,
quando ben sapeva che a protendere leggermente le sue dita avrebbe trovato
intorno a sé i suoi compagni.
Come ogni giorno, l’umidità le penetrava fino alle ossa,
complice la brina che bagnava l’erba su cui era seduta: per quanto spesso, il
mantello di lana non riusciva certo a ripararla; tremò all’idea della neve che
presto sarebbe giunta.
La voce, piatta ed identica a sempre, riprese: -
Tre sono le fonti della conoscenza: ragione,
fenomeno e necessità.-
Fletté le dita gelate, come a cercare di far riprendere
loro la circolazione: tutto sotto al mantello, cercando di non farsi notare dai
compagni e dal maestro.
Era incredibile che ancora non si fosse abituata al gelo
di quel luogo: ormai seguiva l’addestramento da più di dieci anni, eppure il suo
corpo sembrava dirle il contrario.
La voce monotona tornò a farsi sentire, ripetendo come
ogni mattina la lezione:
- Tre sono le cose
che il viandante non può controllare: il Tempo, lo Spazio e la
Verità.-
Il suo cervello completava le frasi prima ancora che
l’uomo finisse di parlare: tutto quello lei lo conosceva già. Come chiunque in
quella conca: dopo anche solo un paio d’anni, in cui gli insegnamenti erano
ripetuti ogni mattina, si sarebbe stupita del contrario.
La prossima frase, tre sono le
cose che distruggono ovunque viaggiano: Acqua, Fuoco e la maledizione degli
Dei, seguì la monotonia delle altre.
Non era richiesto capirle, né comprenderne l’essenza:
solo saperle.
Il concetto di
cognizione critica non deve essere ancora arrivato da queste
parti…
Il sarcasmo di quella frase la stupì: come faceva lei a
conoscere la nozione di “cognizione critica”? Per quanto si sforzasse non
ricordava nulla del genere fra gli insegnamenti; tuttavia, la voce monotona
proseguiva la lezione e l’abitudine le consigliava a metter da parte i suoi
dubbi.
-Tre sono i consigli
di Gwydion: conoscere il potere, conoscere la propria saggezza e conoscere il
proprio tempo.-
Presto sarebbe finita questa tortura e li avrebbero
divisi in gruppi, meno male…; da poco
era salita di livello ed aveva iniziato l’addestramento speciale.
Diventerò un
Grigio. Nessun compagno al mio fianco, solo il combattimento. Incanti e forza,
le mie armi…
L’adrenalina quasi le dava alla testa ogni volta che ci
pensava: quando era stato deciso il suo cammino, aveva istintivamente sentito
che quella era la sua strada. Eppure, …
quella sensazione di essere fuori posto…
Si riscosse, mentre l’ultima frase della mattinata le
arrivava, leggermente smorzata dalla nebbia:
-Tre sono le cose
senza le quali nulla può essere: il potere del Grande Spirito, il Dio e la Dea,
l’amore degli Dei e la saggezza degli Dei.-
Il Dio e la
Dea…Ogni volta la stessa sensazione di sbagliato…
Si rialzò, consapevole che così stavano facendo i suoi
compagni, seppur nascosti dalla nebbia, e camminò lentamente verso il luogo
degli allenamenti.
E’ strano: è
una vita che compio le stesse azioni, eppure non vi sono ancora abituata… Mi
sembra che la mia vita sia, in realtà, pochi giorni… La monotonia di tutto è,
allo stesso tempo, rassicurante ed inquietante…
Insieme ad una decina di ragazzi e ragazze, tutti avvolti
in un mantello grigio, si portò al limitare del boschetto, attendendo l’arrivo
di Cathbad, cui erano affidati. Istintivamente sollevò il capo: solo la nebbia,
bianca e densa, tutto intorno a lei.
Ogni volta mi
aspetto il sole brillante e caldo, un cielo azzurro… perché? Non vi è nulla del
genere qui, non vi è mai stato, né mai vi sarà. Non ho mai visto il sole
brillare, un cielo azzurro, sgombro di nuvole: eppure, ogni giorno li aspetto.
Il maestro arrivò ed ogni dubbio fu rimandato, richiuso
in fondo all’animo, passando in secondo piano, seppur nella promessa di
rifletterci quando n’avrebbe avuto il tempo.
Come ogni giorno, però, una volta arrivata la sera, non
avrebbe più ricordato nulla di tutto ciò.
Milo decise che il brusio era una delle cose che doveva
aggiungere alla lista delle cose che odiava: non lo tollerava per niente e lì,
alla Tredicesima, stava raggiungendo ormai un livello
insopportabile.
La presenza dei Gold, l’attesa della Dea erano deterrenti
abbastanza efficaci per evitare che divenisse un vero e proprio chiacchierio, ma
quel rumore era abbastanza insopportabile per chiunque.
Anche se, devo
ammettere, il berciare di Seiya è anche peggio… Si pentì subito del suo pensiero: in fondo i Bronze
avevano appena perso un caro compagno, ma il giapponese stava dando scena di sé
ormai da un bel po’.
Nonostante, Shiryu e Hyoga tentassero inutilmente di
calmarlo, anche se, a dir la verità,
sembra che abbiano perso ogni speranza di farlo tacere, il Saint di Pegasus
continuava a delirare sulla necessità di non perdere tempo e correre a
distruggere il nemico.
Uno Scarlet
Needle.. Forse un paio… Solo per farlo smettere di parlare… Se ci fosse Shaka
gli chiederei di togliergli la parola!!
Per la salvezza di Milo, ma più ancora per la salute di
Seiya, vista l’espressione omicida del Gold Saint, intervenne Shaina: - Seiya,
non essere sciocco! Non possiamo scagliarci all’attacco! Non sappiamo neanche
chi sia il nemico e dove sia!!-
Lo sbotto della Silver sarebbe risuonato per la
Tredicesima casa in una situazione normale, ma quella volta le fredde e velenose
parole della donna si persero nel rumore delle conversazioni: per tutta la sala,
gruppetti continuavano a parlare fra di loro, discutendo animatamente dello
stesso identico argomento.
Milo lanciò un’occhiata ai Bronze che accanto a lui
discutevano con June e Shaina, mentre Aldebaran cercava disperatamente di far
abbassare i toni, perdi tempo amico
mio!, per poi osservare il resto della sala.
Vicino alla tenda, dietro al trono della Dea, Aphrodite
era immerso nella contemplazione estatica di una rosa, chissà cosa ha pensato della morte del Saint
di Andromeda?,l’unico che l’abbia mai battuto, apparentemente perso in essa,
nessuna espressione particolare sul volto: eppure il suo stesso isolamento dava
da pensare.
Suo fratello Camus sembrava preso dal dibattito, di toni sicuramente più pacati, fra
Shaka ed i Saints di Capricorn e di Gemini; mentre Aioria parlava a bassa voce
con Marin vicini ad un colonna abbastanza lontani dagli altri, anche se, forse, non sono molto presi dalla
questione “crisi”…
Manco a dirlo sua sorella, mi fa ancora effetto pensare “mia
sorella”, era in disparte, appoggiata ad una colonna, le braccia incrociate
al petto: probabilmente non vede l’ora di
andarsene…
Nessuno le aveva rivolto la parola, Camus e lui si erano
limitati ad una lunga occhiata: l’unica eccezione era stata un Saint
sconosciuto, straniero evidentemente, che sembrava conoscerla, avendola chiamata
per nome. Il ragazzo, un gigante biondo, dagli occhi azzurri, aveva anche
tentato un saluto amichevole, ma il gelo percepibile attorno alla donna lo aveva
fatto desistere da qualsiasi tentativo di conversazione.
Il resto dei presenti l’aveva fissata con espressioni che
variavano dalla sorpresa, al disgusto, fino alla paura, quando avevano scoperto
di chi si trattasse: non che la cosa avesse stupito la ragazza. Solo Seiya non conosceva nulla del Cavaliere
dello Squalo! A volte, mi domando se Marin l’abbia veramente
addestrato…
In compenso, appena i Bronze lo avevano informato, si era
adeguato al pensiero comune ed aveva deciso che era da tener
d’occhio.
Se c’è un
sentimento che può essere espresso senza parole, quello è di sicuro il
disprezzo.
Némain osservava i Saints che, intorno a lei, reagivano
diversamente, ma pur sempre negativamente, alla sua presenza. Pregava, in cuor
suo, gli dei che la donna che si era autoproclamata incarnazione d’Athena, si
decidesse di degnarli della sua augusta presenza: come tutti lì, soffriva
l’inattività, specialmente, quando la situazione era tesa.
Inoltre, nonostante avesse non poche difficoltà ad
ammetterlo, anche a se stessa, era in ansia per Dunya ed il senso di colpa
continuava a torturarla.
Nonostante fosse razionalmente consapevole che la
“colpa”, se così si voleva chiamare, era da addurre più alla testardaggine della
ragazza che a lei, l’affetto quasi fraterno che provava per lei le impediva di
non rimproverarsi ogni azione compiuta. E
questo non è buono… non devo essere così coinvolta!
Si stava perdendo per l’ennesima volta bei rimproveri a
sé stessa, che quasi non accorse della Dea che faceva il suo ingresso nella
sala, accompagnata dal custode della Prima Casa e dal “vecchio
maestro”.
Fu solo il cessare, quasi immediato, del cicaleccio dei
presenti a farla riprendere per assistere alla riunione.
- Miei Saints, so che da ogni nostro campo
d’addestramento, in ogni parte del mondo, siete venuti fin qui per portare lo
stesso messaggio.- La voce flautata della Kido richiamò l’attenzione dei Saints-
Il rapimento degli apprendisti. Purtroppo, devo rendere noto che vi son stati
anche alcuni caduti, morti per difendere gli allievi.-
Dicci qualcosa
di nuovo… La Silver si trattenne dal sbuffare ed
attese che la Dea continuasse.
- Tuttavia, vi son alcuni fatti di cui voi non siete a
conoscenza: alcuni giorni or sono, una strana lettera arrivò al Santuario con
un’unica parola vergata sopra di essa. ???eµ??, Guerra.-
Un boato segui quelle parole: molti fra i presenti
avevano iniziato a protestare, a discutere su questa evidente dichiarazione di
guerra. Dovette intervenire il sempre pacato cavaliere dell’Ariete per poter
riottenere nuovamente il silenzio.
- Capisco bene il vostro stupore poichè simile fu il mio:
convocai un Chrysos Synagein per poter discutere della situazione, ma nessun
indizio ci permetteva di capire chi avesse osato tanto. Solamente con la mia
aggressione, ottenemmo maggior luce: colui che mi attaccò, infatti, ci ha
lasciato questa lettera.- Dohko
scese i gradini della piattaforma, ove affiancava la Dea,con una pergamena in
mano e la poggiò, aperta, sul tavolo in mezzo alla stanza, per poi tornare alla
sua posizione.
- Tuttavia, la situazione non è affatto chiarita: la lingua in cui essa è scritta non è conosciuta qui al Santuario e l’identità dei nostri nemici permane un mistero. – Dopo queste parole, molti fra i presenti si avvicinarono al tavolo per osservare la missiva, discutendo fra loro al fine di comprenderne il contenuto.
Némain rimase tranquilla appoggiata alla colonna, persa
nei suoi pensieri, finché si rese conto di avere la pergamena di fronte agli
occhi: Frey, il gigante biondo gliela aveva quasi sbattuta in faccia.
Si può sapere
ora che vuole?
- Tu ne sai più di me, immagino. Non riconosco che poche
parole.- Aveva affermato con voce pacata, ma ciò era bastato a catalizzare
l’attenzione della sala sul cavaliere dello Squalo.
Con uno sbuffo, prese il foglio dalla mano del finlandese
ed iniziò a leggere mentalmente il tutto.
Dunque, le
lezioni non sono state del tutto inutili…Almeno per me: Frey non sembra
ricordarsi l’irlandese antico.
Quasi declamando,fra lo stupore dei presenti, prese a
leggere le prime righe della missiva: quasi una poesia
d’apertura.
-
Fáilti indiu nídam úain
…
ná síd ná suba ná
sam
Non è
più il momento per esser felici
….
né pace, né gioia, né
conforto.-
Mentre faceva una pausa per riprendere fiato, qualcuno
mormorò: - Ma come…?- Bastò che lei sollevasse il volto e che fissasse gli occhi
marmorei della maschera su questo che il silenzio tornò.
- snigid
gaim:
ro fáith sam:
Gáeth ard
úar;
ísel grían;
gair a
rrith;
ruirthech rían;
Neve
in inverno
l'estate è
finita.
Il
vento è gelato,
basso sta il sole,
breve
il suo corso;
il mare in
tempesta.
Ro
gab úacht
etti én;
aigre
ré;
é mo scél.
Il
gelo ha stretto
le ali degli
uccelli,
regno di ghiaccio.
Questa è la
mia storia.-
Dopo queste parole, vi era nuovamente la scritta in greco
“Guerra”.
Riprese a leggere nuovamente, traducendo direttamente il
testo: è inutile leggere il testo
originale, se nessuno capisce la lingua in cui parlo.
- E’ guerra.
Athena lo sappia:
Siamo tornati.
Il potere, che ci appartiene di diritto,
Lo riprenderemo.
Sarà l’Inverno,
Sarà per sempre.
Il Dio tornerà
E la Dea riposerà infinitamente.
E noi domineremo.
I Tùatha Dé
Danann, le Tribù degli dei di Dannan.-
Ovviamente,
nessuno saprà di chi sto parlando. La
Saint fissava i presenti intorno a lei, consapevole che, eccetto Frey, ben pochi
sapevano di chi fosse dunque il nemico: Saori Kido stessa la fissava con fare
interrogativo, ecco la cosiddetta Dea
della Sapienza…
Si decise, infine, a parlare, dopo l’ennesimo cenno di
Frey che l’invitava a spiegarsi.
- La lingua in cui è scritta questa missiva
è irlandese antico e coloro che l’han inviata, a quanto pare, sono gli stessi
Tùatha Dé Dannan. Costoro erano uno dei popoli che colonizzò la terra irlandese,
il quinto per la precisione. Discendono da un precedente popolo d’invasori
d'Irlanda, il quale dovette abbandonare l'isola, dopo essere stato decimato dai
Fomor. Recatisi nelle lontane isole boreali, essi si erano istruiti nella
sapienza e nelle discipline druidiche e, dopo molto tempo, i loro discendenti
avevano progettato il ritorno in Irlanda, ritenendo che l'isola spettasse loro
per diritto ereditario. –
La donna fece un lungo sospiro, prima di riprendere: - I
Tùatha Dé Danann imposero così il loro regno sull'Irlanda e i loro sovrani
furono ricordati nella successione dei Re Supremi. Mantennero il regno per molto
tempo, finché non giunsero dall'Iberia, i Figli di Míl. Costoro riuscirono a
sbarcare in Irlanda nonostante gli incantesimi di difesa, e sconfissero i Tùatha
Dé Danann nella battaglia di Óenach Taillten. Sconfitti, i Tùatha Dé Danann
accettarono di lasciare il dominio dell'Irlanda ai nuovi
venuti.-
La interruppe dubbioso Frey: - Tuttavia, secondo la
tradizione, essi si ritirarono a vivere nel sottosuolo dell'isola e dentro le
colline fatate, dove condussero un'esistenza felice e immortale. Non vi è
traccia alcuna di una loro reale presenza e non hanno alcun sangue divino: non
vedo come siano potuti sopravvivere fino ad adesso.- Il biondo finlandese, con
cui era stata addestrata, ricordava gli insegnamenti del maestro, ma Némain non
fece in tempo a rispondere.
- Probabilmente, non sono Dei, nel senso da noi inteso,
ma, se non erro, essi furono sempre visti come divinità dal popolo: che non
fosse solo a causa delle loro capacità druidiche?- Evidentemente, Mu non è così ignorante in
materia.
- Esattamente. Tutti ritennero che la loro lunga vita,
quasi eterna, fosse solamente una leggenda, ma, a quanto pare, non è così. A
questo punto, non ci resta che presumere che si siano annoiati del sottosuolo.-
Il tono sarcastico e freddo della donna gelò la sala per un attimo, prima che si scatenasse nuovamente la discussione.
Tranquilli: c'è una spiegazione per ogni cosa....
Iniziamo con i saluti: Salve a tutti!! E scusate.... (ma di questo parliamo dopo...)
Non sono impazzita con la colorazione, ma è stato fatto per inserire i credits più facilmente.
I brani in verde scuro infatti non mi appartengono, nè le loro traduzioni, ma mi sono stati gentilmente concessi da Bifrost http://www.bifrost.it/
Essi sono tratti da:
La Seconda Profezia di Morrigan (La traduzione della seconda profezia è di Melita Cataldi, basata su quella inglese di Elizabeth Gray)
L'annuncio dell'Inverno (Traduzione basata su quelle di Melita Cataldi e Giovanni Giusti)
I Lamenti di Derdriu (Traduzione basata su quelle di Melita Cataldi e Giovanni Giusti)
Ne approfitto per ringraziare nuovamente il sito e lo staff per la cortesia e complimentarmi per il loro splendido lavoro.
Inoltre, i brani in arancio sono le famose "Triadi bardiche" che ho tratto da Bibrax, http://www.bibrax.org/celti_druidismo/
Detto ciò, vorrei fare una piccola nota personale. Adoro il mondo celtico, ma confesso che è troppo vasto e le mie conoscenze sono poche. Sono certa che in questa Fanfiction farò colossali errori, oltre ad una notevole opera di sincretismo religioso: tuttavia, essendo lo scopo della fanfiction non certo quello di fornirvi nozioni, ma quello di divertirvi (possibilmente), posso sperare che nessuno di voi prenda per assolutamente corrette le mie nozioni. Anche per questo vi invito a girare i siti da me forniti ed a documentarvi voi stessi, se interessati all'argomento.
Per quanto riguarda la ff, come Kurumada, non mi faccio troppi problemi sull'esattezza: ci siamo bevuti Athena dea della Giustizia (quando lo era Temi) e non della Sapienza, ci berremo anche peggio...
Torniamo a bomba: il mio ritardo.
So che per voi deve essere stato poco piacevole... ma ho avuto i miei motivi.
Non ve li esporrò tutti o in profondità, ma sono riassumibili in:
1. Mancanza temporanea d'ispirazione.
2. Mancanza di tempo causa esami ed eventi esterni.
3. Fatti personali poco piacevoli.
4. Salute pessima.
Fra l'altro, confesso che a causa del motivo 3, ho pensato di smettere di scrivere su EFP. Non certo per problemi sul sito, che adoro, ma per altro.
Ho deciso che ciò che qui iniziato qui finirà: quindi tranquilli, le fic iniziate arriveranno a conclusione.
Quello che non ho pubblicato ancora... non lo so. Penso scriverò nel mio blog personale (che è privato) e darò accesso a chi me lo chiederà.
Comunque sono ancora combattuta.
Veniamo a noi! Le vostre amatissime recensioni!!
X miloxcamus: Lo so, non tutti mi perdoneranno Shun... ma doveva andare così.... Quanto alla ragazza, beh tranquilla: ha le spalle grosse Sharkie! Grazie mille per la recensione ma soprattutto per la comprensione!!
X Alexiel Mihawk: La mia Lovva!! Ribadisco che io non odio Shun: mi è totalmente indifferente! ^^ Ikki, my love!!(Sbav) Quel giorno l'ho trattenuto a casa... e non chiedermi come!! Scherzi a parte, grazie a te, sist!! Sei il mio sostegno!! Nonchè grande Beta!
X war: Come vedi, facciamo a gara in lentezza XDDD! Grazie mille per i complimenti! Beh... Shun... povero Shun... no, non riesco a rimpiangerlo... ed i bronzini... beh, li hai visti in questo capitolo! Come si fa a non sopportarli? (Quanto a Shaka, che sia TUO... è tutto da vedere XDDD!!) Quanto a Siwa... Wow e doppio WOW... che dire... vi attendo..!! Un abbraccio!
X EriS_San: Grazie per gli auguri: gli esami son passati... la salute pure.. Nel senso che ha fatto la valigia e mi ha abbandonata... Son contenta che i flashback piacciano: mi sento molto "libera" nello scriverli e mi piace cercare di dare un po' di spessore ai miei personaggi..L'infanzia di Sharkie? Il peggio deve ancora venire.... Dopotutto, un motivo ci sarà se è così incartata! Ancora grazie!!
X Synnovea:Spero solo di ricordarmi di chiarire tutto... a volte penso: Troppa carne al fuoco! (poi penso ad Aldebaran.... XD) (w i suoi Barbecue!) Grazie!!
X Gufo_Tave: Aiolos.... sigh, il mio Aiolos!! (Il mio affetto per questo personaggio è dato dal comune segno zodiacale... Dopotutto, meglio di Seiya! ù.ù) I bronzini... la tentazione c'è stata... ma poi Kaori rompeva a papino... e io non volevo scomodare anche lui.... ne ho scomodate anche troppe di divinità!! Grazie per la fedeltà! Spero il capitolo sia all'altezza!
X Manila: Dunya.... oh Dunya..... Vorrei dire tante cose... ma non vorrai che ti rovini la sorpresa? Dico solo: ci sono molti filoni classici in questa fic.. ma pochi seguiranno il copione... e Dunya non è fra questi!... La mamma dello Squaletto... Beh, è stato un pezzo che volevo assolutamente inserire... Quanto a Sharkie pasticcino.... ma tu ce la vedi???? Shaka fissa con gli occhi chiusi, perchè se lo facesse con gli occhi aperti, accadrebbero catastrofi XD! Diciamo che Sharkie non è bisbetica, ma ha serie difficoltà a relazionarsi col genere umano... E si vedrà.... Grazie mille!! Un abbraccio!!
X LeFleurDuMal:Brava, recupera!!XDDD Lieta che ti sia piaciuto, mia cara Baudeleriana! Grazie di tutto!
X anzy:No te preocupe... come vedi il tempo è merce rara da queste parti!! Grazie!!
X Kikkina90: Una tra le poche sostenitrici di Shun... ma capirai col tempo che mi era necessario farlo scomparire.... Girando su Efp si scopre di tutto: io vorrei avere più tempo per farlo!! Ho scoperto splendidi autori così^^! Il problema Mary Sue è il mio incubo notturno... ma le vostre rassicurazioni e la mia Beta mi consentono di dormire almeno una notte su due!! L'OOC è l'altro incubo ricorrente... ma ormai ci convivo... Grazie per i complimenti! Le accoppiate... beh... è un discorso lungo è complesso!!
X Ai91: Wow, sono arrossita! Sublime... pochi mi han mai detto qualcosa di simile! ^^ Quanto a Shun.... beh.... in questo capitolo si capisce chi... il perchè della sua morte ve lo dirò io... ma fra tanti capitoli....Ricambio il bacio e grazie!
X anemone333: Sorry per il ritardo... ma sono spremuta dalla mia vita !Camus fratello maggiore lo vedrai ancora di più...^^ Shaka- Némain è al momento la vostra coppia preferita... ma vedremo alla fine^^!! Ci saran concorrenti all'altezza! Quanto alla scena della madre, beh... direi che parla da sè.. A volte, non si può decidere (Anche se personalmente credo che si possa più di quanto si creda, ma non è questo il caso..)..L'arma ed il suo prezzo... beh abbi pazienza... moooolta pazienza! Grazie!!
ATTENZIONE: Per vostra informazione, il mio medico mi ha detto che ho in corso un bell'esaurimento fisico. Secondo lei, la cura sarebbero due settimane di riposo (assoluto o quasi).... La poverina non sa che io ho una vita (che strano, eh?) e che due settimane in periodo di esami sono un suicidio...
Quindi, sto andando avanti tirando la corda e risposando un poco quando non reggo più...
Capirete che tutto questo non è il massimo per avere capitoli postati regolarmente.
Quindi tranquillizzatevi se vedete enormi ritardi... Non ho smesso, sono solo esaurita...
Se volete informazioni più precise, il mio contatto MSN è mirei@hotmail.it , ma ATTENZIONE: non voglio gente che mi tampini da mane a sera, quindi sappiate che anche se vi accetto, posso bloccarvi con tranquillità. Ah! Dite chi siete quando mi aggiungete! (Per eventuali maschi in lettura: al momento, sono interessata ad una persona ben precisa, un mio amico, quindi evitate di provarci e di chiedermi foto e misure... il blocco scatta) (Purtroppo sono scene di vita vissuta... ^^°)
Che dire....? Grazie di tutto, al prossimo capitolo e RECENSITE!! Un bacione!!