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Autore: aasil    02/12/2013    12 recensioni
Cosa succederebbe se Finnick non fosse morto, bensì rapito dai superstiti di Capitol City e completamente senza memoria?
Una società segreta, al cui vertice ci sono i figli del presidente Snow, cercherà di riconquistare il potere.
Dal testo:
«Cosa mi hanno fatto?» Chiese sconvolto, desideroso di avere risposte per tutte le domande che lo tormentavano.
Dopo un lungo sospiro Rosalie iniziò a raccontare.
«Eri in missione. Ti sei infiltrato fra i ribelli per scoprire i loro piani, tu volevi salvare Capitol City da una fine certa. Loro hanno capito chi eri, sono così crudeli Finnick, hanno lasciato che gli ibridi ti dilaniassero e poi ti hanno lanciato una bomba. Sei salvo per miracolo, i corpi degli ibridi ti hanno protetto.» Troppe informazione tutte insieme. Missione? Ribelli? Capitol City?
Genere: Avventura, Azione | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annie Cresta, Finnick Odair, Katniss Everdeen, Nuovo personaggio, Peeta Mellark
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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AMNESIA

 

 

PROLOGO

 

 

Là in fondo al prato

c'è un salice ombroso, un manto d'erba

che culla il riposo.

 

 

 

I rumori gli giungevano ovattati a causa dell'ingente numero di medicinali che gli avevano somministrato.
Sembrava che la sua pelle, un tempo bellissima, si fosse ridotta ad una massa informe di pongo;
corde di pelle nera gli trattenevano le mani, legandole ai suoi fianchi. Odiava sentirsi in trappola, e un sentimento di paura iniziò ad espandersi attraverso lo stomaco fino a risalire verso l'alto.

Verso il cuore.

Dopo numerosi tentativi, riuscì ad aprire gli occhi, il mondo gli apparve sfuocato, troppe luci confondevano la scena. Riuscì ad intravedere un soffitto candido, la coperta stropicciata che lo avvolgeva, anch'essa bianca, gli fece riaffiorare uno strano ricordo.
Schiuma bianca, quella che appare quando il mare si schianta contro gli scogli.
Non riusciva a capire da dove venisse quell'immagine, lui non aveva mai visto il mare.
Non aveva mai visto niente.
L'unica certezza che aveva era un nome: Annie.
Ma chi era Annie? Pur pensando a quel nome, non compariva alcuna immagine nella sua mente.
Sbatté più volte le palpebre cercando di fare chiarezza, qualcosa spingeva verso le pareti del suo cervello, qualcosa di ovvio, che tentava di venire a galla.
Si aggrappò a quel nome come fosse la sua ancora di salvezza, ma non fece altro che confonderlo ancora di più.
Vide passare qualcuno davanti alla piccola porta a vetri della sua stanza, si trovava in un'ospedale. Un bip periodico di cui non si era accorto scandiva i battiti del suo cuore, confermando che era vivo.
Una ragazza dai capelli rossi e gli occhi color cioccolato si precipitò da lui con le lacrime agli occhi e gli gettò le braccia al collo, provocando scosse di dolore in tutto il corpo del ragazzo del distretto 4.
«Ti sei svegliato finalmente!» Affermò lei scompigliandogli i capelli biondi.
Non riusciva a riconoscerla, per un attimo sperò che fosse colei che portava il nome che tanto lo tormentava, ma qualcosa gli diceva che non era così.
«Chi sei?» Riuscì a sussurrare con una voce che non riconobbe come sua.
«Non ti ricordi di me Finnick?» Si lamentò, piagnucolando.
Era quello il suo nome quindi? Quante cose non sapeva di sé stesso?
«No, mi dispiace.» Era rammaricato di vedere le lacrime vive in quegli occhi marroni, la ragazza gli era sembrata così speranzosa, ma non riusciva a trovare una soluzione per quella situazione spiacevole.
«Io sono Rosalie, tua moglie» Sorrise, aspettandosi senz'altro di essere riconosciuta da lui, ma quando il ragazzo non proferì parola e rimase semplicemente con gli occhi sbarrati lei continuò «I dottori avevano detto che avresti potuto perdere la memoria, ma ora ci sono io a prendermi cura di te.» Si sedé sul letto vicino a lui e prese ad accarezzargli i capelli dolcemente, gli fece piacere sentire un po' di calore umano sulla sua pelle.
Ripeté fra sé e sé le nuove informazioni che aveva ricevuto:

 

Mi chiamo Finnick.

Sono sposato.

Mia moglie si chiama Rosalie.

 

«Perchè sono legato?» Chiese, ansioso di poter staccare quelle dannate cinture che gli facevano pizzicare la pelle, impedendogli anche di mettersi a sedere.
«Le hanno messe perchè tu non ti staccassi i tubi durante il sonno. Se vuoi adesso posso togliertele.»
Finnick annuì riconoscente, notando dei piccoli tubicini trasparenti infilati sotto pelle.
Non sentire più la pressione delle cinghie ai polsi lo fece stare immediatamente meglio.
Guardò le proprie braccia, ricoperte di cicatrici e di brandelli di pelle non suoi, tutti ricuciti insieme a formare una trama mostruosa.
La mano sinistra martoriata, gli mancavano l'anulare e il mignolo.
«Cosa mi hanno fatto?» Chiese sconvolto, desideroso di avere risposte per tutte le domande che lo tormentavano.
Dopo un lungo sospiro Rosalie iniziò a raccontare.
«Eri in missione. Ti sei infiltrato fra i ribelli per scoprire i loro piani, tu volevi salvare Capitol City da una fine certa. Loro hanno capito chi eri, sono così crudeli Finnick, hanno lasciato che gli ibridi ti dilaniassero e poi ti hanno lanciato una bomba. Sei salvo per miracolo, i corpi degli ibridi ti hanno protetto.» Troppe informazione tutte insieme. Missione? Ribelli? Capitol City?

 

Mi chiamo Finnick.

Sono sposato.

Mia moglie si chiama Rosalie.

Ero in missione per Capitol City, i ribelli hanno tentato di uccidermi.

 

Un uomo col camice bianco si affacciò alla porta, aveva il viso scarno e capelli unticci appiccicati alla fronte.
«Ragazzo, ti sei svegliato finalmente. Abbiamo bisogno di te.»
L'unica cosa che Finnick voleva era dormire, dormire e non svegliarsi più. Uscire da quell'incubo in cui non capiva niente.
Forse per i troppi farmaci ricevuti, o per lo shock, il ragazzo del distretto 4 perse i sensi di nuovo.

 

 

***

 

 

Angolo Autrice

 

Eccomi qua, con questo prologo che mi è venuto in mente dal nulla oggi pomeriggio.
So che come capitolo è proprio cortino, perdonatemi, però non avevo molto tempo per scrivere e le idee mi si scontravano nella testa.
Personalmente ho odiato la morte di Finnick mi ero affezionata tanto a lui e il pensiero che la povera Annie è incinta mi faceva stare male ancora di più.
Così ho pensato che avrei potuto farlo sopravvivere in qualche modo.
Quindi la mia storia praticamente inizia dopo una lunga convalescenza di Finnick, in seguito all'incidente nella fogna.
Sono passati tre mesi da quando Capitol City è stata distrutta e i ribelli hanno vinto.
Non so se questa fan fiction continuerà, dipende anche da quante persone si interesseranno a questo capitolo. Please non lasciatemi senza recensioni, ditemi qualcosa, qualsiasi cosa, accetto tutto anche le critiche; anzi, quelle sono le più importanti perchè aiutano a migliorarsi e a non commettere gli stessi errori.

Detto questo vi saluto.

Much love xx

 

Lisa

   
 
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