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Autore: HOPE6714    02/12/2013    1 recensioni
una ragazza diciottenne ha una bambina stupenda e con lei si trasferisce lontano da casa per iniziare una nuova vita ma il suo passato la tormenterà. farà parte di una serie di inganni, sotterfugi e anche amore sofferto.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: Triangolo
Capitoli:
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Capitolo 17
ELENA:
-piccola mia tu andrai dai nonni come ci eravamo dette ricordi?- -no! Voglio stare qui con te!- -ehi no, non ricominciare. Avevamo detto che tu ci andavi e adesso ci vai- -ma … - subito la interrupi. –niente ma! Non si discute con la mamma!- -eh va bene. Ma per poco dafordo?- disse mordicchiandosi un dito. –si per poco. Promesso- -quando partirai?- chiesi a Louis. –tra due giorni. Così abbiamo tutto il tempo di organizzarci con calma … - -ok. Io se non miglioro non posso occuparmi delle valigie e non potrò venire in aereo porto  … - -ci penserò io tranquilla!- intervenne Harry. –tu cerca di stare bene però!- disse Niall mangiando una ciambellina. -i medici hanno detto che sei migliorata tantissimo! Non hai più questi squilibri e sei abbastanza sana … - mi disse Harry. –per quanto dovrò restare ancora?- -non lo so … dipende dalle tue condizioni nei prossimi giorni … - -ma io mi sento bene! Voglio solo uscire da qua!- -è troppo presto … devi aspettare … - -ma mi annoio!- -sei peggio di Luna!- disse scherzando Louis. -devi riposarti. Il medico ha detto che non devi sforzarti troppo, perciò ciao ciao! Ci vediamo fra un paio d’ore!- -ma no dai!- -shh! Dormi bambina impertinente!- mi disse Harry prima di lasciarmi un piccolo bacio sulle labbra. Non so in realtà quale fosse la nostra situazione. Noi non eravamo insieme però entrambi eravamo legati da Luna e anche dall’amore. Io lo amavo e lui amava me e su questo non c’erano dubbi. Perdonarlo? Ormai lo avevo già fatto … dovevo solo decidermi a dirgli che volevo tornare con lui ma non subito. Prima dovevo uscire dall’ospedale e sapere che era tutto normale e poi sarei potuta tornare con lui. Dopo essermi immersa nei miei pensieri pian piano caddi in un sonno profondo.
HARRY: 
Quando tornai a casa la prima cosa che feci fu giocare con Luna. Era triste senza la sua mamma ma era anche felice di passare un po’ di tempo con me. Ad un tratto mi venne in mente di mia mamma! Presi il cellulare e la chiamai. –mamma! Ciao come stai?- -Harry! Io sto bene e tu invece<’ oh quanto mi manchi figlio mio!- -insomma io. Sai mi sono riavvicinato molto a Elena … mia figlia è bellissima … - -oh caro! Così mi piangere … ma perché insomma? È successo qualcosa?!- -si … Elena ha avuto un incidente abbastanza grave … - -oh mio Dio! E sta bene?! L’avete detto ai suoi familiari?- -ehm … si insomma lei non è proprio in forma smagliante però sta bene. E per quando riguarda i suoi … beh … - -che cosa?! Dovete dirglielo! Oh Dio mio, voi due siete pazzi! Devono sapere come sta sua figlia! Harry dov’è la tua responsabilità?!- -dai mamma non è poi così grave! Infatti ti ho chiamato per avere un consiglio … non so come fare a dirle di Abby ... - -ma non avevi risolto con lei?- -pensavo di si ma quella è pazza! Quando le ho detto che la lasciavo per partire ed andare da Elena … è impazzita! Mi ha minacciato! Ha detto che avrebbe fatto del male a lei e alla bambina … - -non credo ne sarebbe capace Harry! Sono tutte parole al vento … non preoccuparti-  -lo ammetto mamma … ho una paura incredibile!- -tranquillo dai … ora scusa ma devo andare in riunione. Ti voglio bene figlio mio!- -anche io … ciao- chiusa la chiamata mi buttai direttamente sul divano. Che cavolo avevo fatto?! Perché complicarmi la vita con Abby. Se Elena lo sarebbe venuto a sapere sarebbe stata la mia fine … fin dall’inizio della scuola si odiavano quelle due.
Flashback:
-ehi stai attenta a dove vai idiota!- disse Abby dando una leggera spallata ad Elena. Non eravamo ancora insieme in quel periodo ma avevo già notato Elena. –scusa a chi hai detto idiota?!- -a te idiota- disse Abby marcando ancora di più l’insulto. –ma stai zitta testa di gallina!- -sei solo una sfigata! Chi vuoi che ti guardi stupida verginella?!- le disse urlando davanti a tutti Abby. – vaffanculo troia!- le disse Elena prima di tirargli un gran ceffone sulla guancia che divenne subito rossa. Dopo quella mossa avevano cominciato a tirarsi i capelli e a prendersi a botte. –ehi ehi calma! Basta voi due!- intervenni io un po’ dopo. Volevo vedere chi aveva la meglio ma sembravano a pari merito così decisi di fermarle. –vattene Harry! È una cosa tra me e lei, noi ci vediamo dopo … - mi disse Abby. Si beh io e lei ci conoscevamo bene ed eravamo ottimi amici. –certo così te lo sbatti per bene!- disse Elena arrogante rivolta verso Abby. –come ti permetti stronza?! Oh aspetta tu sei gelosa!- le disse Abby con un sorrisetto. Elena diventò un po’ colorita in viso ma sapeva trattenere le sue emozioni e quindi non capii bene se era imbarazzata. –che cosa? Ma va! Tu e lui potete fare ciò che volete … - e quelle furono le sue ultime parole prima di incamminarsi verso la sua classe con passo veloce.
Una manina piccola stava accarezzando il mio viso e mi distolse dai ricordi. –ehi!- le disse sorridendo. –stavi pensando?- mi chiese dolcemente. –si ma non ti preoccupare. Che vuoi fare?- -non lo so … mi manca la mamma!- -lo so … manca anche a me. Ma tranquilla andrà tutto bene- -davvero?- -certo! Intanto tu stai qui con me- disse prendendola in braccio. –sai che assomigli molto alla mamma?- -lo so. Lei è bella!- -ti rivelo un segreto ma tu non dirlo a nessuno ok?- -si! Sono brava a mantenere i segreti!- -tu sei molto più bella!- -grazie … però meglio che la mamma non sappia niente altrimenti si arrabbia!- mi disse ridendo. –ecco perché è un segreto. Il nostro segreto!- -quando torna a casa?- -non lo so ma sicuramente molto presto!- - … chi è Abby?- a quella domanda il mio cuore cessò di battere. Oh Dio mia figlia mi chiede chi è Abby. –è un amica … - bugia,bugia una grandissima bugia. -posso conoscerla?- mi voleva morto questa bimba. Ma che domande mi faceva?! –no … lei non abita qui- -e dove?- -in … ehm … Cina! Lei abita in Cina!- -è lontano?- -si! Tanto, tanto lontano- -e come la conosci?- -una volta andavamo a scuola insieme … - -e anche la mamma la conosce?- -si. L’ha conosciuta … -. Erano passate due ore e lei continuava a parlare e a chiedere su questa Abby. –ehi adesso possiamo tornare dalla mamma!- le dissi. In realtà era solo per interrompere quella parlantina di mia figlia. Faceva ancora uno strano effetto dire “mia figlia” ma pian piano mi stavo abituando.
Quando arrivammo all’ospedale entrai piano nella stanza pensando che Elena stesse dormendo e invece la vidi guardare la tv. –ehi ma tu non dovevi dormire?- le dissi scherzando e lei sobbalzò per lo spavento. –così mi fai fare un infarto! Si beh mi sono addormentata ma poi non riuscivo più a dormire- -dovresti riposare fin che puoi perché molte notti le passerai sveglia a rompermi di nuovo il timpano- le dissi facendole l’occhiolino. Lei sorrise e mentre stava per dire qualcosa Luna starnutì.  –ehi piccola hai preso il raffreddore?- le chiese lei. –vado a prendere qualcosa da bere. Volete qualcosa?- chiesi io. –no- dissero entrambe Elena e Luna.
ELENA:
-cosa avete fatto tu e Harry?- le chiesi io. –abbiamo giocato e poi abbiamo parlato- -e di cosa?- -di una sua amica. Sai che vive in … Cina?! Ha detto che è lontano!- -si è vero. È lontana la Cina. E come si chiama questa amica?- -Abby … - a quel nome brutti ricordi mi vennero in mente ma in realtà non sapevo se si trattasse dell’Abby che conoscevo io. –e come mai ti ha parlato di lei?- -perché stava parlando al telefono e ho sentito il nome. Ha detto che tu la conosci … - -davvero? E come la conosco?- -boh … lui ha detto che l’ha conosciuta a scuola- a quelle parole il mio povero cuore si frantumò. Le aveva raccontato una parte di verità e una parte di bugia. Ma perché? E cosa c’entrava ora quella vipera di Abby? A tutte quelle domande l’unico che poteva rispondere era Harry che entrò giusto in quel momento in stanza. –sai non sapevo che Abby si fosse trasferita in Cina. Come sta?- gli chiesi con un pizzico di ironia. Lui mi guardava impaurito quasi non volesse parlare. –ehm … sta .. bene- in quel momento entrò l’infermiera. –ehi ma sei sveglia … - -si. Non riuscivo a dormire … - le risposi un po’ troppo fredda del dovuto ma in realtà ero arrabbiata con Harry. –siamo acide … - rispose lei. –mi scusi … - -va bene … come ti senti?- -oh meglio grazie. Mi può fare un favore? Mi può tenere due minuti la bimba mentre parlo con questo ragazzo … - dissi squadrando Harry dall’alto verso il basso. –io dovrei visitare altri pazienti - -per favore. Due minuti e basta- -va bene ma si sbrighi-. L’infermiera portò fuori la piccola ed Harry si avvicinò cauto. –so che quella che hai raccontato a Luna è una bugia!- lo anticipai io. –si … mi dispiace … - -non voglio le tue scuse! Voglio sapere perché?! Cosa centra adesso Abby?!- -io la sento ancora … però … - -però?!- -però non siamo amici come prima … - -e si può sapere perché?!- -non sono tenuto a dirti tutto!- -ti conosco e quando fai così vuol dire che mi nascondi qualcosa!- -io non ti nascondo un bel niente … - quando lo disse non mi guardava neanche negli occhi. Sapevo che mentiva! – Harry?!- -che c’è? … - -voglio la verità … - lui prese un bel respiro e cominciò a parlare -io e Abby siamo stati insieme … - a quella notizia non dissi niente. Il mio corpo era impassibile. Come aveva potuto mettersi con quella troia?! –ok- gli dissi solamente. –ok?- -voglio dire … ok vattene … - -che cosa?! Ma dai Elena! È tutto finito e poi non eravamo neanche più insieme! Cosa dovevo fare?! Vivere la mia adolescenza a piangermi addosso?!- -hai ragione! Io mi sono un culo così per cercare di accudire Luna e tu mi vieni a dire che non volevi perdere l’adolescenza?! Sai dove te la ficco l’adolescenza?! Su per il culo!- -se mi urli contro mi fai innervosire di più!- -non mi interessa. Ti ho già detto quello che devi fare. Andare via!- le lacrime cominciarono ad invadermi le guance. Erano calde e salate ed era il mio unico modo di sfogarmi. –per favore non farmi questo! Non di nuovo! Non lasciarmi andare via!- mi disse lui abbracciandomi. –sono sempre stati tuoi gli errori. Perché dovrei pagare io per te?!- gli dissi riluttante. –io ti amo ed Abby non significa niente per me. Se ti ho chiesto di sposarmi ci sarà un motivo. Se sono tornato vuol dire che ci tengo a te!- -non ti credo e ti odio!- queste furono le mie ultime parole prima che lui uscisse violentemente dalla stanza, lasciandomi sola come aveva già fatto in passato. 
   
 
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