Diario di una secchiona asociale

2|12|13

Caro diario,
E’ stata una giornata pesantissima!!!
Oggi dovevano aprire le scuole, ma le strade si sono completamente ghiacciate e quindi sono ancora chiuse.
Sarebbe stato molto utile, dato che non avevo voglia di fare niente, ma in questo modo mi sono subita gli interrogatori di mamma e i messaggi di James che non ho neanche visualizzato.
Non voglio parlare con lui, perché non voglio più fidarmi di nessuno.
Inoltre oggi ho dovuto fare i conti con la signora Faraday e le sue accuse per aver turbato l’innocenza di sua figlia.
Ero furente con quella vecchia, perché a lei non importa niente di sua figlia, e la abbandona alla prima babysitter che passa.
Non è mai in casa e accusa me di turbare la sua innocenza.
Ma dico, stiamo scherzando? 
Ok, lo ammetto, ieri sono stata eccessiva, ma, cavolo, io sono quella che se ne rammarica di più!
Sono la prima che si è pentita, sono stata male tutto il giorno per questo motivo, e… sto seriamente pensando di scappare da qualche parte per chiarirmi le idee.
Sono seria! Credo che me ne andrò per un po’, chiarirò le idee e ho intenzione di lasciarti da qualche parte, perché qualcuno possa leggerti e capirmi.
Ma sono solo idee, non saprei proprio dove andare, a meno che…
Non lo scrivo perché se ti lasciassi in giro mi scoprirebbero subito, ma credo che funzionerà!
Ciò che ha reso questa giornata così pesante, comunque, è stata una visita orribile di alcuni agenti che volevano controllare la camera di mio fratello.
Io pensavo che finalmente questa storia si fosse chiusa, ma evidentemente la polizia non era del mio stesso parere, perché ha perquisito casa.
Mamma li ha fatti entrare senza problemi, anche se addolorata, ma io gli ho chiesto se avessero un mandato, e gli agenti me l’hanno mostrato velocemente.
Io poi ho chiesto loro se potevano farmelo vedere per verificarne l’autenticità.
Gli agenti si sono guardati con sguardi sorpresi, ma mi hanno dato il mandato.
Io l’ho guardato controluce, ho verificato la firma eccetera, poi ho dato il mio consenso, e mi sono rifugiata in camera mia.
Incredibile, non si può fare tutta questa tragedia per un errore di mio fratello, ok, sono la prima a dire che ha sbagliato, ma non è mica un terrorista.
Evidentemente gli agenti credevano che io stessi seguendo i suoi passi perché hanno frugato la mia stanza da cima a fondo, senza trovare però niente di compromettente.
Poi se ne sono andati scusandosi per il disturbo, dato che la ricerca non ha avuto frutti.
A domani!

(A.A.)
So che gli ultimi capitoli non sono molto comici, ma tra un po’ la situazione andrà meglio, inoltre, che può fare se non migliorare.
Ora vado, al prossimo capitolo!