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Autore: HarrysSwallows    02/12/2013    1 recensioni
Mi chiamo Anita, ho 18 anni e una figlia di tre. Dov'è suo padre? Quanti di voi mi crederebbero se dicessi che suo padre è Niall Horan?
Genere: Fluff, Generale, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Finally, the wedding

_*Niall’s Pov_
Apro a fatica gli occhi. Sono passate quasi due settimane dalla discussione con Anita, non ci parliamo più. Ha deciso di tagliare i rapporti. Mi evita, io faccio lo stesso. Più volte Adrianne ed Harry hanno provato a farci parlare, tornare “amici”. Amici. Che poi non lo siamo mai stati, mi ha sempre solo e soltanto tollerato. Mi sto pentendo. Di tutto, di averla persa, in qualche modo è solo colpa mia. B’è..tanto domani il mio mese di “vacanza” sarà finito, inizieremo la promozione del nuovo tour e poi direttamente il tour stesso, e sarò fortunato se per l’anno prossimo avremmo un altro mese come questo. Adrianne verrà con noi, più volte Anita le ha detto che per lei va bene, che può stare bene anche senza di lei, più volte lei si è convinta di stare sbagliando, ma poi, una sera, quando Andy stessa disse ad Adrianne di andare, lei cedette. Oggi ad un giorno prima della partenza, ci sarà anche il matrimonio. Mio padre e Lucia sono tornati. Sono molto felice per loro. B’è essere felice ormai non più una cosa che mi si addice.
Mi alzo, mi lavo e mi vesto. Prima di andare in chiesa devo passare in ospedale.
_*Flashback_
Alla fine ho preso una decisione, farò quel test. Mi serve solo qualcosa, magari un capello, di Andy. So che sono tutte paranoie ma voglio farlo per essere tranquillo. E se fossi io il padre? Mi prenderò le mie responsabilità. E se peggio..non lo fossi? Avrò la certezza di aver davvero perso Anita per sempre. Preso quello che mi serve vado all’ospedale. -Desidera?- chiede la segretaria. -Dovrei fare un test di paternità- mai stato tanto ansioso in vita mia. Consegno un mio capello e uno di Andy in una bustina e chiedo quando saranno pronti i risultati. -Fra una settimana circa- mi informa la segretaria. -Mi lasci il nome ed il numero di telefono per favore- ecco. E adesso? -Mi dia un secondo- detto questo chiamo Paul. -Paul..mi serve una mano!- chiedo al telefono. -Che hai combinato Horan!? Sono in ferie!- dice acido. -Senti, non posso spiegarti, devo fare un test di paternità ma non posso dare il mio nome! Sai che scandalo? Già vedo i titoli dei giornali, che faccio?- sussurro per non farmi sentire dall’arpia dietro il bancone. -Dai lo pseudonimo- mi suggerisce. Ottima idea. Quanto sono idiota. -Grazie ciao!- e attacco. -Ehm..allora a nome di  Mark Rainolds, questo è il numero- le do il numero. -La chiameremo appena pronti i risultati- detto questo ci salutiamo e vado via.
_*Fine Flashback_
_*Anita’s Pov_

-A cosa pensi?- chiedo sdraiata con la testa sul suo petto dopo la notte più bella della mia vita. -Che sei bellissima- risponde. Mi giro e lo bacio con trasporto. -È stata la notte più bella della mia vita- sussurra dolce sulle mie labbra. -Dovresti dormire- gli dico. -Anche tu- risponde. -Prima una cosa però..- mi dice, lo ascolto. -Io non so se sia possibile, ci conosciamo da pochissimo..ma credo di essere veramente, pazzamente, profondamente innamorato di te- “Truly Madly Deeply in love whit you”. Lo bacio ancora. -Sai la cosa strana? Anche io- rispondo. Ci addormentiamo insieme poco dopo.
 Sono qui- mi accarezza una guancia avvicinando piano il suo viso al mio. -È troppo tardi-
-Ti amo- dice. “Anche io, da morire” -È troppo tardi-
Mi sveglio di soprassalto. Tutte le notti lo vedo, le immagini cambiano, avvolte lo vedo con Andy, a volte siamo insieme, a volte torno a quella sera di tre anni fa.  Mi sto pendendo. Ho scelto di cancellarlo, avrei dovuto aspettarmi di non riuscirci. E adesso? Adesso l’ho perso per sempre. Vorrei solo tornare indietro, a due settimane fa. A quel bacio, vorrei solo ricambiarlo e dirgli che lo amo, che non mi importa di niente, che lo voglio vicino. Eppure non posso.
Guardo la sveglia, sono le cinque e mezza. Tra mezz’ora mi sarei dovuta alzare e preparare. A mezzo giorno ci sarà il matrimonio.
Scendo dal letto toccando il pavimento freddo. Per non svegliare Andy cammino in punta di piedi. Scendo in salotto, diretta verso la cucina. Lì lo vedo.
-Esci?- chiedo notando che è vestito e si sta avviando verso la porta. -Devo fare una cosa- dice solo secco, rude. Come dargli torto? Abbasso lo sguardo dirigendomi in cucina, versando qualche lacrima probabilmente, ormai non fa più differenza, ce ne sono state talmente tante.. Sono stanca, stanca di piangere, stanca di non poter fare nulla, stanca di rimpiangere quello che ho perso. Vado in cucina, sento la porta sbattere. Se n’è andato. Provo ad aprire il frigo ma comunque è  inutile, il mio stomaco si è completamente chiuso.
Salgo su, faccio capolino nella stanza di Adrianne e Harry, apro la porta, nel buio scorgo una luce. -Sei sveglia?- chiedo. Certo che lo è. Harry dorme con la faccia nel cuscino, a pancia in giù, un braccio passa sulla pancia di Adrianne tenendola stretta, i muscoli delle spalle sono contratti. -Arrivo- mi dice poi la mia amica. Chiudo la porta e l’aspetto fuori. Dopo circa cinque minuti esce con indosso solo la maglia lunga del riccio. -Ehi..non dormi?- mi domanda mentre scendiamo le scale. -Non ci riesco...stavo..- mi ferma. -Stavi ripesando a lui- nessuno mi conoscerà mai bene come Adrianne. La guardo colpevole. -Avanti...lui ti ama, devi solamente fargli capire che lo vuoi- mi abbraccia, ingenua, se solo fosse così facile. -Come posso? Dovrei continuare a mentirgli..e poi, sai benissimo che comunque non cambierà nulla, lui partirà e io starò qui, da sola- comincio a piangere sulla sua spalla. -Shh..- mi stringe più forte. -L’ho perso per sempre- balbetto.
_*Adrianne’s Pov_
Cosa posso dirle per tirarla su? -Ehi...oggi è un giorno felice..non dovresti piangere- le sorrido, immediatamente ritrova l’autocontrollo. -Hai ragione..è il grande giorno di mia madre e Clark..- ammette. L’abbraccio ancora, adesso l’idea di lasciarla mi sembra sempre la peggiore, ma come posso vivere senza Harry? Mi sento terribile. Egoista.
Rimaniamo in cucina abbracciate finché non si fanno le sei e mezza, io vado a svegliare Harry mentre Anita va a prepararsi.
Salgo lentamente le scale. Apro la porta, nel buio, scorgo il viso angelico del mio ragazzo. Gattono sul letto fino ad arrivare a lui. Comincio lasciandogli un bacio sula guancia, uno sulla fronte, uno sul naso, uno sulle labbra, dopodiché apre gli occhi. -Buongiorno- sorrido, fa lo stesso, porto un dito sulle sue fossette. Si gira a pancia in su. -Sai che giorno è oggi?- domando. -Il giorno del matrimonio?- fa assonnato. -Esatto..tra mezz’ora arriva il volo di Liam, Zayn e Louis, dobbiamo andare a prenderli in areoporto-  gli ricordo. -Mm..altri cinque minuti- mugola assonnato. -Va bene, intanto mi preparo io..- faccio per scendere dal letto. -No. Stai qui con me..- sorridente vorrei tuffarmi tra le sue braccia, non posso però..è già tardi. -Devo andare-  lo guardo dolce. -Uffa..va bene- scoglie il braccio che mi aveva girato intorno alla vita e mi lascia andare. Mi chiudo in bagno e apro il getto dell’acqua calda.
_*Niall’s Pov_
Guido più velocemente che posso, un ansia incredibile mi pervade. Sono il padre? Non lo sono?Sinceramente non so più cosa pensare. Continuo a spingere sull’acceleratore. La clinica è abbastanza lontana. Sembra che tutti i semafori rossi siano indirizzati a me, per fermarmi.
Quando finalmente arrivo ci metto forse il doppio del tempo solo per trovare parcheggio. Nervoso come non mai entro in ospedale. Mi dirigo vero la segretaria.
-Dovrei ritirare i risultati di un test di paternità..- informo la segretaria, stavolta non è la stessa vecchiaccia, è una ragazza giovane, avrà più o meno venticinque anni. -Agitato eh?- mi domanda vedendomi sudato, nervoso, tremante. -Non poco, devo ammettere..ehm..sono a nome Mark Rainolds- La bionda alza un sopracciglio. -E così..Niall Horan padre..ah, questa si che è divertente, non vedo l’ora di leggerlo sui giornali!- Ecco, e ti pareva. -Ti prego, non dire nulla, dammi i fogli che devo scappare, ho un matrimonio fra tre ore!- La ragazza sorride e mi consegna la busta. -Buona fortuna Niall!- mi sorride, faccio altrettanto ringraziandola. Uscendo mi siedo in auto. Mi scoppia il cuore, voglio davvero aprire quella busta? Voglio davvero sapere se sono il padre di Andy?
Taglio la carta ed estraggo il foglio. Respiro profondamente prima di leggere.
_*Anita’s Pov_
Ormai manca pochissimo al matrimonio, siamo tutti pronti. Adrianne ed Harry stanno tornando con i ragazzi, mentre io ed Andy siamo pronte e stiamo aiutando mia madre. Manca solo lui. Manca Niall. -B’è..sei bellissima- dice Clark entrando in camera nostra. -..Lo siete entrambe- si riferisce ad Andy. -Grazie- arrossisco. -Andiamo, dobbiamo arrivare in chiesa noi prima, e tua madre più tardi-  Oh bene. Prendo Andy e ci infiliamo in auto con Clark. Dieci minuti e siamo in chiesa.
Sono le undici precise quando arriviamo. Niall dovrebbe già essere qui. Anche Adrianne. Chiamo sul cellulare della mia amica ma non risponde, provo sul numero di Harry. -Pronto?- Dio grazie! Ha risposto. -Harry ma dove siete!? È tardissimo!- esclamo. -Stiamo arrivando, dieci minuti e siamo in chiesa!- mi informa, lo saluto e attacco. -Clark?- chiamo tenendo sempre Andy in braccio. -Si?- mi domanda. -Harry, Adrianne e gli altri stanno arrivando- Mi sorride. -Anche tuo padre con la sua famiglia, oh, hai visto Niall per caso?-  No. Non l’ho visto e sinceramente non so dove sia. -No, ma arriverà..è il testimone!- sorrido falsamente.
-Bene- fa Clark. Tutti gli invitati sono fuori dalla chiesa. Intravedo l’auto di Harry e tiro un sospiro di sollievo, evitano i giornalisti ed entrano.
Adrianne scende dalla macchina, abbiamo lo stesso vestito essendo le damigelle d’onore. Ci abbracciamo, poi vado a dare uno scappellotto ad Harry. -Guidi come un vecchio! È tardissimo idiota!- lo sgrido. -Scusa Scusa! Il volo ha ritardato!- mi informa, gli lancio un’ultima occhiataccia prima di andare a “conoscere” gli altri. -Ciao! Io sono..- lo blocco. -Louis William Tomlinson, ventuno anni, nato a Doncaster, lei è Eleanor Jane Calder, la tua ragazza, nata a Manchester- Ok, potrei essere leggermente informata. -Ok..- fa Louis. Sono decisamente sbrigativa. -Ehm.. ciao io invece sono..- blocco anche lui. -Liam James Payne vent’anni, nato a Wolverhampton, lei è Sophia Smith la tua ragazza, della tua stessa città- Sono proprio un mito. Anche lui rimane sconcertato, passo al moro. -Ho seriamente paura di presentarmi- fa quest’ultimo scherzoso. -Zayn Javaad Malik, vent’anni, nato a Bradford ma di origini pakistane, lei è Perrie Edwards la tua ragazza, sinceramente non ho idea di dove sia nata ma è comunque una cantante fantastica- sorrido. Il moro fa lo stesso. -Piacere ragazzi io sono Anita, ho diciotto anni e sono italiana, lei è Andy!- sorride la mia piccola e io sorrido guardando lei. -Ma che dolce! È tua sorella?- chiede Eleanor. -No..è mia figlia- la informo. -Oh..che amore- fa poi. -Tranquilli, non siete le prime persone che sono rimaste sorprese.- dico con nonchalance. Lascio i ragazzi parlare e prendo Adrianne da parte. -Sai dov’è?- le chiedo. Nega con la testa. -Adrianne...io non posso andare avanti così...io ho bisogno di lui- le intimo. Lei sorride. -Hai deciso..che gli parlerai?- mi domanda. Annuisco. Lo farò, lo amo, non mi importa di niente. Ho bisogno di averlo con me, di sapere che è mio, perché la fregatura è che io sarò sempre sua.
Ho deciso. Appena lo vedrò gli dirò tutto. Voglio baciarlo, abbracciarlo, devo dirgli la verità. Su Andy, su di noi. Lo amo più di me stessa. Mi ama. Ecco quello che conta davvero.









CHIEDE PIETA. Scusatemi, davvero scusate per il ritardo. Ok devo scappare. VI IMPLORO RECENSITE
 
  
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