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Autore: starmoon    02/12/2013    1 recensioni
Nick fa come gli dice così come la ragazza, ma Kurt rimane immobile, Alan alza lo sguardo furioso.
- NON HAI SENTITO??
Kurt lo guarda serio.
- il consiglio vuole sapere cosa succederà alla ragazza
Alan sbatte le palpebre più volte, la ricordava solo come una neonata appena nata.
- Nicole
- tua figlia non è più al sicuro Alan
Genere: Sovrannaturale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Raccolta | Avvertimenti: Incompiuta
Capitoli:
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Salve a tutti, ecco un nuovo capitolo! Spero che vi paiccia. 

 

 

 

 

 

The battle 

 

 

Nicole era davanti il suo armadietto, aveva appena preso i suoi libri. Chiuse lo sportello e si ritrovò Ty davanti, spaventata fece un passo indietro. 

- sei pazzo? 

Ty era bianco in faccia, scosso. Nicole scosse la testa e lo guardò pronta ad ascoltarlo. 

- Nicole li hanno presi…- il ragazzo era nel panico, non riusciva a capacitarsi di quello che era successo la notte scorsa. Per fortuna appena ripresi i sensi aveva estratto il proiettile in modo da guarire velocemente. 

- chi?- Nicole corrucciò la fronte non capendo dove voleva parare il ragazzo. 

- Rob Zoey…- Ty parlava velocemente, aveva bisogno di parlare con qualcuno, ma prima doveva riferire il messaggio, aveva bisogno del suo aiuto per salvare la sua amata. 

- ma che stai dicendo?

- ieri notte dei tizi sono sbucati dal nulle e li hanno presi 

Nicole sgranò gli occhi, adesso era seriamente preoccupata e spaventata. 

- perché non hai chiamato la polizia? 

- perché quei tizi vogliono te…Nicole so che non non è il momento giusto per dirtelo, forse non sono la persona adatta ma tu sei una strega e dentro di te non hai solo questa natura tu 

- Di cosa parlate?- Nick si precipitò dai due prima che lui potesse dire qualcosa, era rimasto ad ascoltare dietro l'angolo del corridoio. 

- niente che ti riguarda- Ty non era molto contento della vista del vampiro. Trevor entro a scuola e viste il gruppetto, Nicole Ty e Nick, intuii subito che fosse successo qualcosa, si avvicinò con il suo solito sguardo impassibile. 

- Una riunione mattutina?- Trevor sorrise alla sua stessa battuta sarcastica. 

- Ty sostiene che dei tizi hanno rapito Zoey e Robbie- Nicole lo disse in maniere sarcastica, ironica. 

- non mi crede Trev fa qualcosa…- Ty era disperato, l'ultima volta che Trevor lo aveva visto così era quando era sparito suo fratello. 

- Nicole…- Trevor la guardò intensamente, Nicole indietreggiò spaventata. 

- no….no no non è possibile, non può essere vero..- la ragazza ricordò le parole del diario, ricordo tutto, si voltò verso Nick, nel suo diario lo aveva nominato tante volte chiamandolo zio. 

- no non può essere, voi… voi…- Nicole respirava a fatica, era ora di affrontare la realtà, di fronte a lei aveva le persone che si erano presa cura di lei in passato, Trev con la sua amicizia e Nick con il suo affetto. 

- Nicole calmati..- Nick le poggiò la mano sul braccio per tranquillizzarla, ma Nicole si scostò con fare brusco.

- dimmi come è possibile…com'è possibile che tu sia così ancora…- Nicole indicò il corpo del ragazzo. Nick allora capii che lei aveva già scoperto buona parte della storia. 

- e tu..- Nicole indicò Trev - sapevi che avrei letto quelle cose…che avrei saputo tutto perché me lo hai restituito?

- perché adesso sei pronta- Trev guardò Nick, come per chiedere la conferma, il permesso per dirlo, Nick annui, ormai aveva capito da tempo che toccava a lui essere quello onesto con lei, essere il suo protettore. 

Nicole lo guardò quasi implorante. 

- Nicole tu sei figlia di un vampiro

La ragazza sgranò gli occhi incredula, le sue labbra si incresparono in un ironico sorriso. 

- impossibile, perché non mi dite qualcosa di reale

Nick sbuffò non voleva farlo, ma se era la fiducia della ragazza che voleva non aveva scelta. 

Il biondo si avvicinò in modo da non farsi vedere dai ragazzi che passeggiavano tranquilli. Mostrò i canini affilati e gli occhi neri come la pece. Nicole sobbalzò terrorizzata, smette la schiena contro il suo stesso armadietto. 

- Oh mio Dio..questo vuol dire che…

- li hanno rapiti veramente- concluse la frase Ty per lei. 

 

 

 

Nicole e i tre ragazzi erano in macchina di Ty, il ragazzo parcheggiò di colpo, era nervoso, non riusciva nemmeno a respirare normalmente. 

Nicole: quindi mia zia sa tutto?- Nicole rivolse la domanda a Nick seduto dietro accanto a lei. 

Nick: esattamente lei è in parte come te 

Nicole: perfetto- scese dalla macchina facendo un respiro profondo seguita dai ragazzi

La ragazza entrò in casa correndo cercò sua zia in tutte le stanza, la nonna uscii dalla cucina preoccupata. 

Abby: tesoro è successo qualcosa non dovresti essere a scuola 

Nicole la guardò in modo strano, sua nonna si accorse che al collo aveva quel ciondolo che aveva visto sempre sul collo della figlia. 

Nicole: nonna dov'è zia Seline? 

Abby: lo sai- la donna era terrorizzata, aveva paura della risposta della ragazza. 

Nicole: ogni cosa…ogni singola cosa 

Abby: dobbiamo parlare

Nicole: non ho tempo hanno preso i miei amici 

Abby: Oh no… venite con me 

I ragazzi seguirono la donna fino alla stanza di Nicole

Abby: prendi il libro

Nicole non fece domande, non era il momento, ma c'erano un sacco di cose che la sua famiglia le doveva spiegare. 

Abby: vai tra le prime pagine c'è un incantesimo che ti permetterà di rintracciare il punto esatto…vado a prendere la mappa- l'anziana spari nel corridoio tornando pochissimi minuti dopo con la mappa in mano 

Nicole: ho trovato l'incantesimo, ma cosa dovrei fare?

Ty: pronunciarlo? 

Trevor: non basta 

Nick: non ha poteri per adesso

Nicole guarda i ragazzi non capendo di cosa parlino. 

Abby: ci penserò io, ma Nicole devi procurarmi qualcosa di loro

La ragazza sgranò gli occhi preoccupata, non aveva niente che appartenesse ai suoi amici. 

Nicole: cosa? non ho nulla, non abbiamo tempo di andare a casa loro..

Ty: questo funzionerebbe?- Ty tira fuori dalla maglietta un bracciale, glielo aveva regalato Zoey per il suo compleanno qualche settimana prima. 

Abby: va benissimo- la donna lo prende tra le mani e mette la mappa sul letto

Abby: Indica mihi, est in quo est, Cuius hoc unum.

Nicole e Ty la guardarono imbarazzati e confusi, mentre Trevor e Nick sembravano sicuri di se e meno preoccupati. 

Nella matta apparve una croce rossa. La donna alzò il volto determinata. 

Abby: si trovano nella vecchia fabbrica di scarpe…dovete andare

Nicole: grazie nonna 

Abby: Nicole tu non puoi andare è troppo rischioso, non sei ancora una strega e nemmeno…- la donna si bloccò non sicura di quello che stava per dire. 

Nicole: un vampiro? non importa sono i miei migliori amici e se devo trasformarmi in un mostro per proteggerli lo farò- Nicole era determinata, nei suoi occhi si poteva vedere il fuoco, Abby vide solo una volta quel tipo di sguardo, ma erano occhi neri come la pece. 

I ragazzi percorsero velocemente le scale e uscirono di casa, vicino la macchina trovarono tutti: Kat, Holly, JD, Sally e Connor. 

Kat: volevate divertirvi senza di noi?

Ty: come avete fatto a sapere…

JD: vi abbiamo visti andare via da scuola e i nostri vampiri hanno sentito la vostra discussione

Il ragazzo indicò Sally e Connor, Nick guardò la ragazza, non si erano ancora chiariti. 

Trevor: non esiste voi rimanete qui- parlava deciso, senza voler essere contraddetto. 

Holly: Trevor avrai bisogno dei nostro aiuto

Trev: pensi che sia un gioco da ragazzi, non siete ancora pronti per combattere

JD: gli umani sono sotto la nostra protezione Trev

Nicole: smettiamola di discutere e muoviamoci abbiamo due macchine adesso no? che cosa stiamo aspettando?- Trev guardò Nicole, così determinata, una leader. Sorrise pensando a quanto in questo momento era l'unica nota positiva di quella storia. 

Nella macchina di Trev salirono tutti i membri del branco, mentre Nicole e Nick andarono insieme a Sally nell'auto di Ron (Connor). 

 

 

Angy e Alan erano in salotto. La stanza era un po' oscurata, nonostante fossero ormai immuni ai raggi del sole, il buio dava loro un senso di tranquillità e armonia. Alan era seduto sul divano, leggeva tranquillamente, aveva programmato già tutto, nel suo sguardo, adesso più sereno, si poteva vedere la sua determinazione. Angy avanzo verso di lui con un bicchiere di scotch in mano. 

Angy: abbiamo quasi vinto 

Alan: esattamente adesso non mi resta che prendere mia figlia e portarla via 

Angy: come fai a sapere che lei verrà? 

Alan assunse un espressione titubante, pensierosa. 

Alan: deve non ha scelta

Will: questi vestiti sono un po' indecenti…questi pantaloni e poi che sono questi pantaloncini??- il biondo entrò in salotto. 

Angy: si chiamano box…e ii pantaloni a vita bassa sono di moda, non potrei mai permetterti di indossare quei pantaloni a vita alta non in questo secolo

Will: almeno posso vedere Iolanda?- Will sembrava entusiasta, come un bambino a cui avevano appena dato un sacchetto pieno di caramelle. Angy lo guardò seria. Alan si alzò dal divano capendo la situazione e uscii dalla stanza. 

Angy: Will Iolanda è…

Will: lo so è vecchia, ma io voglio vederla 

Angy si avvicinò al ragazzo. 

Angy: no non capisci…Iolanda…lei è…è morta- e lo dice, come se stesse strappando un cerotto, come se più lo tenesse per lei, pi quel macigno sarebbe diventato pesante per lui. 

Will: cosa stai dicendo?- Will era spaesato, distrutto, arrabbiato. 

Angy: quando tu sei stato preso lei è rimasta incinta di suo marito, ma dentro di se portava anche sangue di vampiro per evitare che contaminasse il figlio li hanno uccisi, tutta la famiglia Prescott, almeno così doveva essere

Will: di che stai parlando? 

Angy: Iolanda aveva un'altra figlia lo sapevi? 

Il ragazzo fece un passo indietro sbarrando gli occhi, Angy dedusse che lui era all'oscuro di tutto. 

Angy: ha portato avanti il suo nome come allora noi e i lupi non possiamo unirci in nessun legame, ne affettivo ne collaborativo. 

Will: dopo decenni ancora non hanno cambiate queste stupide regole

Angy: mi dispiace Will ci sarei dovuta essere anni fa, l'avrei impedito io…- la ragazza tramava, Will si avvicinò guardandola nei suoi occhi chiari proprio come i suoi. 

Will: se tu ci fossi stata saresti rinchiusa li giù con me e io non me lo sarei mai perdonato- il ragazzo diede un bacio sulla fronte alla sorella. 

 

Alan raggiunse la sua camera da letto, sotto il braccio aveva ancora quel libro. Si sedette su una poltrona vicino alla balconata. Un filtro di luce passava attraverso le tende rosso porpora. Riaprii la pagina che stava leggendo. Alan guardò sempre più sbalordito le pagine, ciò che raccontavano, ciò che stava leggendo. La profezia che tutti credevano, la verità sulla caccia alla figlia, tutto combaciava. 

Alan spostò lo sguardo sul comodino dove aveva poggiato il telefono che adesso vibrava, si alzò velocemente e rispose. 

Alan: Nick? 

Nick: Alan ci stanno attirando in una trappola, hanno catturato due amici di tua figlia

Alan fece un sussulto, adesso era davvero preoccupato. 

Ala: dove siete? 

Nick: siamo ancora lontani stiamo andando alla vecchia fabbrica devo andare stanno arrivando. 

Nick richiuse immediatamente il telefono, Connor si avvicinò al ragazzo. 

Ron: da quando i vampiri devono andare in bagno?- Ron sapeva che era una scusa, ma voleva accertarsi che Nick non scappasse o si ritirasse. 

Nick: e da quando tu ti impicci dei miei affari 

Ron: Ei siamo tutti dalla stessa parte

Nick: e per quanto? credi che quei lupi non ci daranno la caccia?

Ron: quelli sono troppo deboli per noi 

Nick: non parlo di loro parlo delle loro famiglie- Nick posò il telefono in tasca nervoso. 

 

Alan era furioso, gettò con violenza il telefono sulla parete, il rumore arrivò fino a sotto, Angy e Will arrivarono alla porta con velocità sovrumana. 

Angy: cosa succede?

Alan: a quanto pare dobbiamo velocizzare il piano

 

 

Nick e Connor rientrarono in macchina, sotto gli occhi indagatori delle due ragazze. 

Nicole: possiamo procedere? ci vorranno almeno quattro ore

Nick: faremmo prima se usassimo la nostra velocità 

Nicole: si dia il caso che io non sia un vampiro e manco una campionessa di corsa 

Sally: se Connor guida io posso andare avanti almeno cerchiamo di capire la situazione- Sally scese dalla macchina, Connor la seguii. 

Ron: vengo con te può guidare Nick- Ron lanciò il mazzo di chiavi al biondo. 

Ron: tanto credo che il tuo compito sia quello di sorvegliarla 

Nicole ascoltò attentamente la discussione, rimanere sola con Nick le serviva, c'erano tante cose che aveva bisogno di sapere da lui. 

 

 

 

Trevor guidava veloce, aveva vietato a Ty di mettere le mani sul volante, aveva paura che condizionato com'era avrebbe fatto qualche follia. Dietro Kat, Holly e DJ era seduti stretti e non facevano altro che lamentarsi. 

Trev: potevate salire con gli altri invece di lamentarvi come dei mocciosi 

Kat: io non mi immischio ai vampiri 

DJ: quanto ci vuole ancora? 

Ty: dobbiamo sbrigarci..

Trevor socchiuse gli occhi infastidito, le labbra si incresparono in una smorfia di disaccordo, non sopportava più nemmeno le loro voci. 

Trev: BASTA DANNAZIONE…siete qui per aiutare o solo per complicare la situazione?

Kat: scusa se non siamo di grande aiuta nell'aiutare la principessina…

Trev: Kat questi scatti di gelosia risparmiameli

Kat si sentii ferita nell'orgoglio. 

Ty: sono le tre del pomeriggio dove diamine è  finito il sole?…- il ragazzo guardò fuori dal finestrino, la mattina era iniziata con un sole spendente mentre adesso nubi oscure erano sopra le loro teste. 

 

 

 

Zoey si sentiva frastornata, dolorante, cercò di alzare la testa. La corda attorno al petto le impediva di respirare bene. Girò con lo sguardo per tutta la stanza, cercava qualcuno o qualcosa, o semplicemente voleva capire dove si trovasse. 

Rob: sei sveglia? 

Zoey: ROB!! 

La voce del ragazzo proveniva da dietro di lei, evidentemente avevano legato le sedie insieme. 

Zoey: cosa è successo? 

Rob: ci hanno rapiti credo, ma ancora da quando sono sveglio non ho visto nessuno sono ora che cerco di slegarmi 

Zoey: dannazione Ty 

Rob: credo che non l'abbiano preso

Zoey si senti un po' più tranquilla. Quel posto era immenso, c'erano travi ovunque, vecchie scrivanie e alcune scarpe per terra. 

Zoey: Hai idea del perché siamo qui? 

Rob digrignò i denti dal dolore, la testa gli faceva un male tremendo. Aveva il viso macchiato di sangue, era quello messo peggio. 

Rob: non ne ho idea

Un rumore fece trasalire i ragazzi, dei passi lenti e pesanti, erano molti. Davanti agli occhi di Robbie una ragazza fece capolinea, l'aveva già vista era Jane. 

Rob: TU?? 

Robert si divagò nella sedia infuriato. La ragazza fece un passo indietro, era mortificata, non le piaceva fare del male alle persone. 

Janette: mi dispiace ho dovuto farlo 

Una risata eccheggiò in tutta la fabbrica, un tono sadico e divertito. 

Uomo: ma che scenetta

Jane: ho fatto tutto quello che mi hai chiesto ti ho portato nel luogo in cui lei si trova ho rapito i suoi migliori amici adesso lasciami andare

Uomo: si si si solo dopo che il compito sarà finito, morta la ragazza tu potrai rivedere tuo padre 

Rob guardò la scena infuriato, non capiva in cosa era immischiato, ma sicuramente volevano fare del male alle sue migliori amiche e questo non poteva permetterlo. 

Uomo: stanno arrivando

L'uomo allargò le labbra in un sorriso beffardo, fiero, divertito, le mani gli fremevano dall'entusiasmo. I suoi occhi chiari vagavano per quel luogo come impaziente. Jane aveva paura di lui, gli bastava decidere di farla fuori e non sarebbe bastata tutta la magia di questo mondo per fermare un vampiro. 

 

 

 

Sally e Connor arrivarono vicino alla fabbrica, il terreno era deserto, sembrava una si quei luoghi dimenticati. La terra asciutta rossiccia si vedeva ben poco visto le nubi nere sul cielo. Sally alzò lo sguardo in alto. 

Ron: dici che ne usciremmo vivi? 

Sally: lo spero, lo spero davvero 

Ron: non siamo obbligati a stare qui

Sally: le abbiamo promesso che avremmo protetto sua figlia Astrid era nostra amica 

Ron distolse lo sguardo dall'amica e lo rivolse alla fabbrica, un ammasso di ferro vecchio, sentiva la presenza di tutti gli altri vampiri e tra essi poteva sentire il sangue pulsare nelle vene degli umani. 

Ron: siamo nel posto giusto 

Sally annui pronta ad entrare in azione. 

Ron: non così di fretta aspetteremo gli altri per quanto è duro da ammetterlo Nick e Trevor sono indispensabili 

 

 

 

Nicole era seduta davanti, Nick guidava senza distogliere lo sguardo, erano quasi arrivati e lei non era riuscita a dire nulla, aveva così tante domande, si mordicchiava le labbra nervosa. Nick la guardò di sonnecchi. 

Nick: ci siamo quasi 

Nicole fece un respiro profondo era il momento, doveva chiederglielo, doveva sapere.

Nicole: Nick senti io…

Nick: vuoi sapere di tuo padre?

Nicole annuii.

Nicole: anche di mia madre, cioè a parte quello che sono cosa consiste questa battaglia insensata?

Nick inghiotti della saliva, non era mai facile parlare del passato o di quello che lei rappresentava. Non ne aveva parlato per anni con nessuno, nemmeno Alan aveva mai pronunciato i loro nomi, erano come uscite dalle loro vite. 

Nick: tua madre incontrò tuo padre all'ultimo anno scolastico, lui aveva, cioè ha ancora 27 anni, passarono anni insieme tra varie lotte contro streghe e vampiri, nessuno delle due fazioni voleva questa unione ma non servii da impedimento, dopo cinque anni sei nata tu, un piccolo imprevisto per le due fazioni che decisero che era meglio trovare un accordo, tuo nonno propose di farti un incantesimo contenitore in modo che i tuoi poteri o il tuo essere un mezzo vampiro venissero soppressi, ma ad una condizione, tuo padre non avrebbe fatto parte delle vostre vite e sarebbe diventato l'erede ufficiale dell'impero e così fu fatto

Nicole: ma se questa storie si è chiusa anni fa perché hanno rapito i miei amici?

Nick: ci sono vampiri che hanno preso sentieri diversi , che credono a leggende e supposizioni futili 

Nicole: sarebbe a dire? 

Nick: credono che tu sia il male

Nicole si sentii scossa, come un mancamento, ma era diverso, era solo la terribile sensazione di essere arrivati, Nick frenò la macchina e guardò la ragazza nei suoi occhi verdi. 

Nick: non conviene che tu scenda 

Nicole: non esiste solo li per colpa mia

La voce della ragazza era tramante, come se si rendesse conto della quantità di nemici all'interno dalla fabbrica, la sua natura rispondeva alle sue azioni, l'incantesimo con la sua memoria aveva dato accesso anche ad altre sue qualità. 

Nicole: sono tanti 

Nick spostò la testa verso la ragazza, un ciuffo ribelle gli sventolava in faccia, soffio per spostarlo e vedere meglio il volto di Nicole, per un attimo aveva visto un altro volto, un volto più chiaro, dagli occhi tremendamente azzurri e grandi come i suoi, ma capelli fini e biondi come l'oro. Le mancava Astrid e stare in compagnia di Nicole gli ricordava costantemente che la sua migliore amica era morta. Si sentiva sempre vulnerabile in questi momenti, nonostante avesse una forza disumana e non dovrebbe provare gli stessi sentimenti che si provano da vivi, ma quel viso fresco, vispo e pieno di domande gli ricordava sempre quelle emozioni che non aveva più provato. 

Nick: sono arrivati anche gli altri

Nick indicò con la testa la macchina dietro di loro, Nicole si voltò uscendo la testa dal finestrino, il suo sguardo si incrociò con quello di Trevor, un brivido le percorse la schiena, aveva un brutto presentimento. 

Trevor scese dalla macchina aspettando che gli altri lo seguissero, poi chiuse automaticamente la macchina infilando le chiavi in tasca. 

 

 

 

Abby era sempre stata una donna sicura e determinata, non aveva quasi mai praticato la magia, erano rare e solo in circostanze di massimo pericolo. Era seduta sul divano, il piede martellava il pavimento impaziente. La serratura della porta girò e dopo pochi secondi Seline era dentro. La giovane donna passò avanti, andando verso sopra. 

Abby: è giunto il momento

Seline stava salendo le scale, ma si fermò di colpo. 

Seline: che stai dicendo? 

Abby: l'hanno presa in trappola

Selice scese le scale di corsa furiosa. 

Seline: hai lasciato che lei andasse incontro alla morte? è tua nipote 

La donna era ferrea, non un cenno di cedimenti nei suoi occhi. 

Seline: sapevo che eri contro l'amore di Astrid per Alan, ma non credevo che saresti stata capace di sacrificare tua nipote

Seline riprese le chiavi della macchina che aveva poggiato sul comodino e corse fuori, la madre si alzò di scatto e la seguii fuori. 

Abby: dove stai andando? 

Seline: ha salvare mia nipote 

Abby: non posso permetterlo, vuoi morire anche tu? 

Seline: come se te ne mai importato- Seline mise in modo, partendo veloce come una freccia. Abby rimase fuori a guardare la figlia andare incontro alla morte. Non pensava che si sarebbe sentita tanto male, distrutta, ma aveva fatto ciò che ogni strega deve fare, proteggere la sua specie, nonostante non abbiamo mai avuto interesse per la magia, ma ci credeva e sapeva che la profezia si sarebbe avverata. 

 

 

http://www.youtube.com/watch?v=RmOIDAa3Dy0

 

Nicole e i ragazzi erano tutti di fronte a quella fabbrica, la porta principale era divisa in due. 

Sally: siete arrivati

I ragazzi si girano, Sally e Ron erano dietro di loro impazienti.

Trev: non abbiamo piedi velocizzati noi 

Kat guardò di sfuggita Ron ricordando i giorni precedenti e la loro discussione, distolse lo sguardo furtiva. Holly e JD si guardarono in faccia, forse erano i più propensi a stare fuori e Trev lo sapeva. 

Trev: bene Holly e JD voi farete da guardia, non muovete un passo più lontano di un metro dalla macchina chiaro?

Il ragazzo era duro e autoritario, nessuno osò contraddirlo. 

Il ragazzo vagò con i suoi occhi di ghiaccio il luogo, sembrava studiarlo, meditarlo. Nick si avvicinò all'alfa. 

Nick: credo ci sia un'apertura anche dal retro 

Trev: in caso non ci fosse la creiamo

Trev avanzo di un passo e gli altri come spinti da una energia superiore lo seguirono, Nicole invece restò immobile, Nicholas se ne accorse e tornò un attimo indietro. 

Nick: che succede adesso? 

Nicole guardava il vuoto sopra di se, c'era qualcosa che l'aveva scossa, qualcosa era li. Con la mano tremante indicò un punto sopra la fabbrica, sul tetto. Miliardi di pipistrelli volevano in cerchio sull'edificio. Nick spalancò gli occhi, gli altri li guardarono impazienti, ma notarono che il loro sguardo era rivolto verso l'alto così alzarono il volto. La scena era macraba, qualcosa mai visto prima, creature della notte, giravano come una danza preparatoria. Nicole era terrorizzata, per lei era come un segnale, non sapeva spiegare perché aveva questa sensazione, ma l'aveva. Strinse attorno a se il ciondolo a stella, quel ciondolo che per lei significava un ricordo. 

JD: ma che diamine…

Holly si avvicinò al ragazzo, era bianca in volto, quella scena le incuteva inquietudine, il ragazzo vedendola così indifesa e spaventata avvicinò la sua mano alla sua e leggermente incrociò le sue dita con quelle di Holly. Holly la strinse forte, come a cercare un sostegno. 

Trev abbassò il capo, era pronto, lo era da quando era piccolo, aveva sempre saputo che sarebbe andato contro il suo destino, sin da piccolo sapeva cosa avrebbe fatto. Il destino di ognuno di loro era segnato. 

Donna: c'è un party e io non ne sapevo niente

I ragazzi si voltarono, ormai Holly e JD erano lontani, accanto alla macchina di Trev. Una giovane donna, sui ventisette anni o giù di li. Aveva i capelli sciolti, mossi e biondi che le ricadevano sulle spalle, due occhi scuri a fissare beffarda i ragazzi. 

Kat fece due passi indietro, spalancando gli occhi, le gambe le tremavano. Trev se ne accorse e la guardò stranito. 

Trev: che ti prende?- nelle sue parole nonostante fossero fredde si capiva la sua preoccupazione.

Kat: cosa ci fai qui?- Kat si ricolse direttamente alla ragazza, che rise nel vederla. 

Amanda: è da tanto che non ci vediamo sorellina

Tutti si girarono verso di Kat sconvolti, compreso Trev che non ne sapeva niente. In effetti nessuno sapeva niente di Katherine, era arrivata qui già grande, era già un lupo a tutti gli effetti. 

Ty: tua che…? 

Kat: mia sorella 

Amanda: sorellastra vorrai dire 

Kat: cosa ci fai qui? credevo che fossi scappata di casa

Amanda: dopo aver scoperto di non essere un lupo ho pensato perché la mia sorellina deve essere speciale e io no quindi ho preso provvedimenti..- la ragazza parlava in maniera stucchevole, pavoneggiante, quasi irritante. Mostrò i canini appuntiti e gli occhi neri come il petrolio. Kat scosse la testa. 

Kat: non puoi averlo fatto…

Amanda: andiamo che vuoi che me ne importi 

Kat: hai una famiglia 

Amanda cambiò espressione, da divertita a infuriata, la sola parola la faceva imbestialire. 

Kat capii la situazione, Amanda era li sono per far perdere tempo, volevano una sola persona e l'avrebbero avuta. 

Kat: andate avanti a lei ci penso io..

Nicole scosse la testa determinata. 

Nicole: non esiste non ti lasciamo in balia di una psicopatica…senza offesa..- disse rivolta alla ragazza bionda che rise infastidita. Kat la guardò seria, per una volta le due avevano messo da parte l'ascia da guerra, c'era qualcosa di più importante che i capricci di due ragazze. 

Kat: fidati di me…posso farcela 

Nicole la guardò, le sembrava sincera, lo sentiva, lo vedeva con tutti i suoi sensi. Era come una percezione, ma molto più forte. 

Nicole: bene…allora ci vediamo se succede qualcosa…

Kat: vi faccio un fischio- scherzo Kat, Nicole sorrise, nonostante tutto non aveva perso la sua personalità. 

 

 

Nick e Trevor camminavano uno affianco all'altro, nonostante appartenevano a due mondi opposti, Nicole notò questo dettaglio, vedeva le loro schiene così grandi e forti. Si guardò le mani, così piccole e fragili in confronto alle loro. Sally si avvicinò a lei senza farsi notare, ma Nicole se ne accorse, si accorse anche di come la ragazza guardava i due davanti. 

Sally: sono disposti a tutto per te

Nicole scosse la testa velocemente. 

Nicole: non capisco. io davvero non vi capisco, rischiate la vita per me…anche se voi non mi conoscete…io

Sally sorrise, un sorriso sincero, consapevole. 

Sally: chi ha detto che non ti conosciamo? tutti noi ti conosciamo da quando avevi i tuoi primi secondi di vita- Sally sorrise avanzando, lasciando indietro Nicole con ancora più domande, ma con delle consapevolezze, certezze. Aveva perso sua madre e questo era un dolore che non poteva negare, sopprimere, fare smettere, ma adesso guardando avanti aveva trovato loro, qualcuno di cui fidarsi, qualcuno che le voleva bene. 

 

 

Jane guardava quell'uomo in faccia, nemmeno adesso le era possibile essere libera. Zoey guardò i due, poteva capire benissimo la situazione, ma non capiva il perché era li, Nicole in cosa si era cacciata. 

Uomo: allora chi uccideremo per primo…- l'uomo si avvicinò a Robbie, le sue mani erano vicino al cuore del ragazzo, Rob non riusciva a dire nulla, non per la paura, ma per rabbia, si sentiva impotente e non sapeva come fare, cosa fare. L'uomo entrò la mano nel petto del ragazzo. Rob urlò, urlò in un modo straziante, tanto forte era il dolore, sentiva la mano dell'uomo muoversi dentro se. Zoey urlò, le lacrime le scivolarono senza accorgersene. 

Zoey: ti prego…ti prego prendi me… non fargli del male

L'uomo guardò la ragazza e rise sadicamente, tirò fuori il braccio e lo morse dando il sangue al ragazzo. Voleva giocare. Jane si voltò, non le piaceva quella scena, le urla, il dolore, non le piaceva tutto questo. 

Rob: che stai dicendo? Zoey…- Rob era chiaramente affaticato, la voce era lieve e sofferente. 

Uomo: abbiamo una vittima sacrificata…

Zoey: mi dispiace Rob… 

Uomo: visto che hai scelto ti lascerò dire le tue ultime parole 

http://www.youtube.com/watch?v=Kq5DhyK00v4

Zoey abbassò il capo, tutta la sua vita le venne in mente, i momenti felici, quando da piccola giocava nel fango insieme a Rob, quando per la prima volta si rese conto di essere innamorata, il suo primo bacio, Tyler, ogni attimo passato con Robbie, la prima volta che incontrò Nicole, quando i tre iniziarono ad uscire insieme, ad essere un vero team. Poi nella sua mente un ricordò vivido le apparve, quel giorno. 

Zoey: un mese fa…- la voce era debole, era difficile per lei parlare, troppo difficile - sono andata in ospedale avevo incominciato a sentirmi male e…

Rob sentii un nodo in gola, sapeva che quello che la sua migliore amica stava per dire, lo avrebbe distrutto. 

Zoey: ho scoperto di…di avere….- Un singhiozzo, forte, Zoey non riusciva nemmeno a pronunciare quella parola - mi rimane poco tempo…io ..io non sapevo come dirtelo

Rob morì dentro, quelle parole, dette da lei, erano come una freccia scoccata in pieno petto. Alzò la testa, una lacrima scese dal suo viso, viso segnato dai graffi. Jane si voltò sconvolta, la vita di questi ragazzi non c'entrava niente con il loro mondo, non era giusto, si sentiva male per quello che aveva fatto, ma non poteva abbandonare suo padre. 

Uomo: ma che storia commovente..- le sue parole non fecero che assalire la rabbia di Rob - ma ho un idea migliore…credi che al tuo fidanzato farà piacere una piccola riunione di famiglia? 

Zoey alzò finalmente il volto, il fuoco nei suoi occhi. L'uomo girò intorno ai due e poi si fermò di scatto. 

Uomo: portate il bambino

Due uomini trascinarono un bambino verso di lui, Zoey riconobbe subito la figura, ne aveva viste tante di sue fotografie, quelle lentiggini, quelli occhi scuri, era lui. 

Zoey: il fratello di Ty? 

Il bambino aveva la bocca imbavagliata, non riusciva a parlare e nemmeno a muoversi a causa degli uomini che lo tenevano stretto. 

Uomo: nessuno può interferire con i miei piani…vedrai zar divertente- L'uomo si avvicinò a Zoey e si morse nuovamente il braccio con ferocia, ridendo come una matto mise il braccio sulla bocca della ragazza costretta a bere il suo sangue. 

Uomo: lo senti, il disgusto? questo per te sarà la cosa più prelibata

Nicole: DATTI UNA CALMATA…- Nicole era proprio di fronte a lui, determinata, disposta a tutto, anche a privare la sua vita stessa. 

Dietro di lei: Trevor, Nick, Sally, Connor e Ty. Il ragazzo guardò dietro l'uomo, perse un battito, non sapeva dire se era felice o triste, ma in quel momento vedere suo fratello gli dava una gioia immenso, ma il suo corpo, il suo essere lupo fremeva per uscire, i suoi occhi divennero gialli, occhi pieni di rabbia. Trevor lo guardò preoccupato, dovevano agire in fretta, ma con il cervello. 

Uomo: mi sarei aspettato di vederti con un esercito di vampiri appresso, ma…a quanto vedo preferisci lupi. 

Nicole teneva stretto tra le mani il medaglione, lo teneva così stretto che le punte della stella le facevano male. 

Nicole: hai me adesso lasciali andare

Uomo: e dove sarebbe il divertimento..Jane vuoi iniziare tu? 

Jane lo guardò sconvolta. 

Jane: sai che non posso farlo…io…io non uccido

La ragazza tremava, aveva solo una carta da giocare e se questo comportava delle conseguenze non le importava.

Jane: sai che non possiamo ucciderci tra consanguinei- la ragazza cercò di marcare questa parola, voleva che lui cedesse. L'uomo fece una smorfia di disappunto. 

Uomo: vuol dire che dovrò sporcarmi le mani io…pazienza

Nicole guardò Jane, non l'aveva mai vista ne capiva perché aveva detto di essere sua parente. 

L'uomo si avvicinò velocemente a Nicole, ma davanti a lei si piazzarono Nick e Trev. 

Uomo: immagino che prima io debba sistemare voi due..- rise nuovamente, la risata riecheggiò in tutta la superficie. 

 

 

 

 

Kat e Amanda lottavano ferocemente, Amanda usava i suoi canini per cercare di fermare Kat che invece aveva già preso le sembianze di un lupo, il suo colore era un baige chiaro. 

Amanda: tutto qua quello che sai fare sorellina

Kat si alzò da terra saltando sopra Amanda, con le zanne era pronta a morderla, ma Amanda la spinse via con la sua forza. Kat a terra si rialzò a fatica, i suoi occhi da lupo erano di un verde castano chiaro che riflettevano sua sorella. 

 

http://www.youtube.com/watch?v=V1Deh6twsBM&list=PLD576F6C03F42C460

 

All'interno della fabbrica tutti erano immobili, come un predatore che aspetta che la sua preda si muova, nessuno accennava a muovere un muscolo. 

Uomo: che le danze inizino! 

L'uomo sparii, apparse dopo pochi secondi dietro Sally e senza che lei avesse il tempo di reagire la scaravento su una lastra di legno, Ron corse immediatamente sull'uomo, sperando di ferirlo il più possibile, ma l'uomo lo prese dal collo e lo alzò in aria. A quel punto qualcosa lo colpi forte, Ty gli aveva dato un pugno in testa, forte abbastanza. L'uomo si voltò verso di lui prendendogli il braccio e girandolo, stava quasi per rompergli l'osso, ma Trev si avventò su di lui per difendere l'amico e scaraventò il vampiro su una lastra di ferro. Il vampiro si rialzò, un sorriso malizioso sul suo viso. 

Uomo: allora c'è qualcuno con cui io posso divertirmi

Trevor sorrise divertito, adesso i giochi avevano inizio. 

L'uomo sparii nuovamente, Trevor lo cercò con lo sguardo. 

uomo: ma non avete calcolato una cosa…- Trevor seguii la voce e lo vide dietro Nicole. 

Trevor: NICK

Nick si voltò e sparii con la stessa velocità dell'uomo. Un botto, entrambi i vampiri erano a terra. Connor si alzò e andò verso Sally, la vampire aprii gli occhi, la vista era un po' annebbiata. 

Ty si avvicinò ai vampiri che tenevano suo fratello, il braccio non riusciva nemmeno a muoverlo, ma non se ne preoccupava, man mano che avanzava con i piedi il suo corpo mutava. 

 

 

Kat fu scaraventata nuovamente a terra, questa volta non riuscii ad alzarsi, era talmente debole che il suo corpo riprese le sue sembianze naturali. Gli occhi di Amanda guardavano la scena soddisfatti, Kat si alzò con le braccia, senza riuscire però a muovere le gambe. 

http://www.youtube.com/watch?v=fkFjYoc4LtY

Kat strinse gli occhi dal dolore, ma provò a muovere la gamba sinistra e sorprendentemente riuscì a muoverla, Amanda la guardava impassibile. 

Kat: avanti fallo…- Kat si rimise in piedi a fatica - UCCIDIMI!!! 

Kat: è questo che hai sempre voluto fare no? uccidimi…FALLO 

Amanda non rispondeva, ma era turbata, quelle parole non le aveva mai dette, mai espresse, ma dentro se era quello che voleva, ma adesso che ce l'aveva davanti, tremante e senza forze, non riusciva nemmeno più a sfiorarla. 

Amanda sparii, Kat si guardò intorno tremante dal dolore, il suo corpo senza vestiti iniziava a tremare anche dal freddo, poco distante i suoi vestiti erano sparsi per terra. 

 

 

Trevor: adesso si fa seriamente

Nick e Trevor erano uno al lato opposto dell'altro, al centro l'uomo attendeva una loro mossa. In simbiosi i ragazzi si avventarono contro di lui, ma lui li spedii in aria senza il minimo sforzo. I due sbatterono Trev contro una grande vetrata, e Nick contro una scrivania. Nicole era pietrificata. Ty combatteva da lupo contro i due vampiri, non stava andando bene, tutti sembravano avere il peggio. Nicole si decise e corse verso i suoi amici, ma Jane si mise di fronte a lei.

Nicole: io non so chi tu sia, ma non metterti in mezzo…

Jane: mi dispiace..- Jane alzò la mano e un'energia face arrivare Nicole in alto sul muro, la botta le aveva quasi spezzato il collo, ma fortunatamente il suo corpo era più resistente di quanto pensasse. Nicole si rialzò stranita. 

Nicole: sei una strega

Jane: Rivera ti dice niente? 

Nicole strinse i pugni infastidita. 

Nicole: come conosci quel cognome? 

Jane: non sai nulla della tua famiglia vero? non solo tuo padre, ma anche tua madre è un mistero per te…

Nicole guardò Jane, sembrava sapere molto più di lei. 

Nicole: chi sei tu? 

Jane: tua cugina

Nicole spalancò gli occhi, non ricordava di avere nessuna cugina. 

Jane: mi dispiace per tutto questo, ma non posso lasciarti passare

 

http://www.youtube.com/watch?v=B2zhAomiGLk

 

Improvvisamente si sentii un tonfo, il rumore fece trasalire tutti. La porta si spalancò e centinaia di lupi erano li. 

Trevor sia alzò un po' dolorante. Scosse la testa preoccupato. 

Trev: no no no non può essere 

Uno dei lupo prese sembianze umane. Una donna sulla quarantina, capelli neri come la pece e due occhi azzurri che trapassano. Trevor guardava terrorizzato la scena. 

Donna: uccideteli tutti

Trevor: NICOLE SCAPPA…

I lupi attaccarono ogni singolo presente in quell'edificio. 

 

 

Holly e JD erano a terra, i loro corpi pieni di graffi. Holly si alzò a fatica. Notò che davanti a lei c'erano dei piedi, alzò lo sguardo. Pantaloni neri, giacca di pelle e occhi dello stesso colore. 

Alan: dov'è Nicole?

Holly: se sei quei per farle del mal…

Alan: dov'è mia figlia?- Alan prese dal colletto la ragazza, Holly sgranò gli occhi alla vista di quelli del tutto neri, non solo la palpebra, ma tutto in quegli occhi erano nero. 

Holly: dentro la fabbrica

Alan lasciò andare la ragazza che cadde a terra svenendo. 

A terra Angy notò le ombre delle zampe. 

Angy: ho un brutto presentimento

Alan la guardò, il suo sguardo era puro odio, rabbia, rancore, niente lo avrebbe fermato.. 

 

 

Jane: che si fa Jake?'- Jane usava i suoi poteri per allontanare i lupi, che non guardavano ne nemici ne amici, ma si azzannavano su tutti. Trevor e Nick si misero davanti a Nicole, colpendo qualsiasi essere osasse avvicinarsi, sia lupo che vampiro. L'uomo che aveva architettato tutto si liberava con facilità dei lupi, mentre per i vampiri inferiori era la fine. La donna camminava lenta su quel terreno, come se stesse camminando su un tappeto rosso. Arrivò di fronte a Nick e Trevor. 

Donna: spostatevi

Nick rimase fermo, mentre Trevor avanzo verso di lei. 

Trevor: perché sei venuta? 

Donna: sai bene perché sono qui

Nicole guardò la donna negli occhi, verde nel verde. Due occhi simili ma differenti. 

Nicole: vuole uccidermi? 

Nicole allentò la presa della collana. 

Trevor: te lo impedirò mamma 

Nick sgranò gli occhi. Non l'aveva riconosciuta affatto. Ma adesso che la guardava attentamente era proprio lei. 

Nick: no non può essere, non puoi essere… 

Donna: Kate? oh invece sono proprio io Nicholas 

Trevor guardò Nick e poi sua madre. 

Nick: quindi vuol dire che Trevor è…

Kate esitò un attimo, ma poi rispose fiera dell'uomo che amava, ma che adesso non c'era più. 

Kate: Jonh

Nick fece un passo indietro, scosso. 

Kate avanzo, ma Trevor si mise davanti. 

Kate: figlio mio non intrometterti

La donna diede una spinta al figlio e lo fece arrivare su una parete mezza crollante. Nick mostrò i canini. 

Nicole: smettiamola, volete uccidermi, bene, ma prima dovete riuscirci…- Nicole strinse per l'ultima volta la collana, alzò lo sguardo e lasciò scivolare la collana a terra. La collana rimbombò, il suono arrivò alle orecchia di Jake, si liberò velocemente di un lupo che stava per morderlo e con velocità sovrumana si scagliò sulla ragazza e poi apparse vicino a Zoey. 

Jake: tu prova a farlo e uno dei tuoi amici muore, o tutti e due… 

Jane tremava, la situazione era tattilmente fuori controllo. 

Kate guardò Jake con disprezzo. 

Ty riuscii finalmente ad avvicinarsi a suo fratello, velocemente gli tolse la benda e lo abbracciò forte, non credeva che l'avrebbe più rivisto. 

Nicole non sapeva che fare, pur di fermarli era disposta a tutto, ma non a perdere i suoi amici. Trevor si rialzò e guardò dritto negli occhi sua madre. 

Trev: ti ricordi cosa diceva sempre papà? 

Kate lo guardò scossa. 

Trev: diceva che non bisogna mai fare del male a nessuno, nemmeno se questo è un essere spietato come Jake..

Kate aveva gli occhi lucidi, rabbia e dolore si immischiarono in un unico sentimento per lei, la vendetta. Era sempre stata la sua missione. E quella bambina che veniva sempre a giocare a casa sua, che anche suo marito adorava, adesso era una bellissima ragazza, davanti a lei e la vedeva determinata, uno sguardo acceso che aveva visto molte volte sul viso di sua madre. 

Kate: se lei si trasforma e dovesse…

Trev: è solo una fantasia delle streghe mamma, papà le voleva bene… non farlo

Kate si avventò su Nick scaraventandolo vicino Trevor. E con le lacrime agli occhi guardò Nicole. 

Nicole: fallo è basta

Jake rimase immobile, anche se non era questo il piano per lui andava bene comunque. 

Nicole: Trevor fallo

Senza che nessuno se ne fosso accorto, Trevor aveva raccolto da terra il cingolo di Nicole. La ragazza aveva gli occhi lucidi. Kate si voltò verso il figlio. 

Kate: non ti azzardare Trev, non puoi tradire la famiglia

Trev era in due cuori, amava sua madre, ma non avrebbe permesso a nessuno di fare del male e Nicole. Jake si lanciò su Trev, ma Nick glielò impedii, era questo il destino che tutti temevano, erano tutti consapevoli di questo giorno, lui Trevor, Alan, le streghe, i lupi. Trevor fece cadere a terra il ciondolo e con il piede lentamente lo schiacciò, distruggendolo. In quell'istante si sentii un urlò. Zoey si accascio a terra. Tra le mani Jake teneva il suo cuore. 

Nicole si senti vuota, fredda, dentro di sei di nuovo quel nodo, quel peso sul cuore, forte, prepotente. 

Nicole urlò, urlò più forte che poteva…la sua migliore amica era a terra, priva di vita. 

Jake era furioso, si avvicinava a Nicole e chiunque si metteva davanti era morto, Kate fu spinta a terra con una forza inaudita, così come Trevor e Nick. 

Adesso erano solo loro due, Nicole e Jake. 

Jake: hai commesso un grosso errore dolcezza 

Nicole era piena di paura e rabbia, le gambe tremavano e il cuore accelerava. Jake estrasse dalla tasta un coltello e alzò il braccio. Nicole strinse gli occhi, terrorizzata, m pronta. Dopo veri secondi si senti solo il rimbombo di un corpo che cade, l'eco si era espanso per tutto la fabbrica. Un unico suono. 

Nicole aprii gli occhi, ma non trovò Jake pronto ad ucciderla, trovò un uomo, un uomo che aveva già visto in passato, almeno credeva, era come se si ricordasse chi fosse, ma la sua mente lo negasse. Nick si alzò dolorante e un sorriso si increspò sul suo volto e guardò Trevor anche lui era soddisfatto. 

Alan porse la mano alla figlia, nonostante non avesse idea che quello di fronte a lei fosse suo padre. 

 

 

Ty teneva stratte la mano di Zoey, quel buco nel petto, quel vuoto, non lo sopportava. Il dolore di Ty era paragonato ad un uragano pronto a distruggere. Ty pianse, pianse forte, un singhiozzo, poi un'altro. 

Senza che nessuno se ne accorse, la mano della ragazza si mosse. 

 

 

 

 

 

  
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