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Autore: _EVA_    10/11/2004    5 recensioni
Ciao a tutti! Eccomi qua al PC a dare libero sfogo alla mia fantasia... Questa è la mia prima fanfiction e, nonostante abbia già una traccia in mente, non ho la più pallida idea di come verrà. Non vi anticipo nulla, leggete e ditemi cosa ne pensate: voglio tantissime critiche e molti consigli, intesi!? Buona lettura! ^___^
Genere: Romantico, Triste | Stato: in corso
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Sanae Nakazawa/Patty Gatsby, Taro Misaki/Tom, Tsubasa Ozora/Holly
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La mattinata era trascorsa tranquillamente e in allegria: dopo i consueti allenamenti mattutini, i ragazzi si erano tutti reca

La mattinata era trascorsa tranquillamente e in allegria: dopo i consueti allenamenti mattutini, i ragazzi si erano tutti recati a scuola, compresi Tom ed Eliane, che nonostante risiedessero in un altro Paese avevano deciso di continuare gli studi per non rimanere troppo indietro. Più che altro era stata una scelta dettata da forze superiori, il padre di lui e la zia di lei, ma i due decisero che in fondo era giusto “Sarà divertente_ pensava Eliane_ frequentare una scuola qui in Giappone! Imparerò ancora meglio la lingua e potrò rispolverare le mie conoscenze sulla scrittura…papà era così orgoglioso del suo Paese…tutto ciò che so lo devo a lui!”. Le lezioni si rivelarono agli occhi della ragazza piuttosto interessanti così che il tempo, come sempre accade quando si svolge un compito piacevole, passò velocemente. Durante l’ora di pranzo la squadra al completo si era accalcata intorno alla francesina, curiosa di conoscerla meglio, finalmente. Eliane si compiacque molto della bella accoglienza ricevuta, quei ragazzi erano tutti davvero molto simpatici, e poi c’era quel Bruce…lui la faceva letteralmente morire dalle risate! Era talmente buffo…e così pasticcione…un imbranato cronico con la sindrome del Don Giovanni. Se poi aggiungiamo il fatto che Evelin, la seconda manager del gruppo, era perdutamente e irrimediabilmente innamorata di lui, nonché tremendamente gelosa…il gioco è fatto e il risultato è quello di trovarsi davanti a scene di vera e propria comicità! Terminate anche le lezioni del pomeriggio, era giunta l’ora di allenarsi nuovamente. Eliane si era seduta sull’erba in uno degli angoli del campo per assistere indisturbata agli allenamenti. “E’ fantastico vederli giocare, ci mettono l’anima, Holly deve avere una fortissima influenza su di loro. Tom ha proprio ragione, ha la stoffa del leader, è riuscito a insegnare all’intera squadra a trattare il pallone come uno di loro, anzi, il loro migliore amico. Perché è questo che sono, una squadra formata da dodici giocatori, tutti insieme, e il pallone è il giocatore fondamentale. Mi sembra ieri che Holly ed io parlavamo al telefono e discutevamo proprio di ciò…io non ci credevo, non volevo credere che si potesse considerare come tale una palla. Io preferivo uscire con degli amici veri, in carne ed ossa, e cercavo di convincere di ciò anche mio cugino. Sono sempre stata molto testarda, così alla fine non ce la facevo più a sentire la solita solfa –Il pallone è il mio migliore amico- e, esasperata, mi arrabbiavo a tal punto…Ma in fondo credo di essere stata sempre un po’ invidiosa, in realtà. Sotto sotto il calcio mi è sempre piaciuto molto, mi affascinava e mi affascina tutt’ora. Purtroppo io non sono molto brava negli sport, anzi, ogni volta che tentavo di calciare un pallone…lasciamo perdere! Sono una ragazza molto orgogliosa e non mi piace fallire in ciò che faccio, non mi piace perdere perciò ho finito per convincermi nel considerare il calcio uno sport odioso. Ma non è così, è sempre stata solo una scusa. E papà lo sapeva bene, lo ha sempre saputo, ecco perché, nonostante il mio apparente dissenso, mi ha portata allo stadio un sacco di volte! E quante altre ancora, nel campetto sotto casa, ha cercato di insegnarmi le regole basilari. Era proprio buffo quando si metteva quella divisa da calciatore e si atteggiava come fosse un vero e proprio professionista! Non che non fosse bravo, in effetti aveva praticato quello sport per tanto tempo, ma non era di certo un campione. Mio padre…eh si, lui mi voleva davvero tanto bene!”

 

-Eliane, pronto…terra chiama Eliane…ci sei?-

 

-Holly, ma che fai!-

 

-Che faccio? Te ne stavi qui con un’espressione talmente buffa…sembravi come in trans, allora, cosa stavi guardando così intensamente? Eri come ipnotizzata!-

 

-Eh, no, no, non stavo guardando proprio nulla!-

 

-Sicura?-

 

-Ma si, si certo…ero semplicemente soprapensiero…guardandovi giocare mi sono tornate in mente le nostre discussioni telefoniche! ^__^-

 

-Eh…ah si è vero…me ne ero quasi scordato!-

 

-Cosa…è inutile, non cambierai mai…ma guarda un po’, ti dimentichi di tutto ciò che non riguarda il calcio…potrei anche essermi offesa, sai?-

 

-Mi farò perdonare!-

 

-E come?-

 

-Organizzando una bella cena in tuo onore nel ristorante migliore della città, ovviamente!-

 

-Bruce! Certo, si potrebbe anche fare, basta che paghi tu!-

 

-E no, caro il mio Holly…sei tu quello che si deve far perdonare, mica io!-

 

-E con questo? Io mi devo far perdonare da mia cugina, che cosa centrate voi, scusa?-

 

-Non vorrai mica escluderci!…Noi siamo i tuoi migliori amici, nonché fedelissimi compagni di squadra, e tu ci pugnali alle spalle così?! Cattivo!!! ç___ç –

 

-Eddai Bruce, non fare così ^__^’ –

 

-Credo proprio che la cena sia un’ottima idea…però non ho intenzione di rovinare mio cugino, e, visto che io mangio davvero molto solitamente, penso sia meglio fare che ognuno paghi la sua parte…o meglio, come giusto che sia quando si esce in compagnia, potremmo pagare alla romana! Non so come si dica da voi…vuol dire che alla fine dividiamo il conto equamente per il numero che siamo. Così paghiamo tutti la stessa cifra. D’accordo?-

 

-Dici sul serio? @___@ Beh, non sembra una cattiva idea! Certo, avevo sperato in un pasto gratis…ma sicuramente non rinuncio al cibo…io di certo non mi tiro indietro! Pancia mia fatti capanna!!! Yhuuuuu…ragazziiiii…ssssi mmmaaangiaaaa…yuhuuuuuuu!!!-

 

-Mhh, è inutile, non cambierà mai!-

 

-Fammi indovinare…la sua filosofia di vita è Riposo, donne e cibo?-

 

-Indovinato!^^-

 

-Mh mh…però è simpatico-

 

-Già, è proprio perché è così che è un amico speciale…la sua grinta è eccezionale, se non ci fosse bisognerebbe inventarlo!-

 

-Hai ragione…siete un gruppo molto affiatato, insieme formate una vera grande famiglia…una famiglia stupenda!-

 

-Siamo fortunati…ma anche tu lo sei, coraggio, su, non fare quella faccia! Sei diventata triste tutto d’un colpo! Anche tu hai una famiglia, a Parigi, e anche qui, a Fujisawa. E i tuoi amici? Ne hai sempre avuti così tanti!-

 

-Eh…ah, si…hai ragione^^ è solo che mi sono fatta un po’ prendere dalla nostalgia-

-Ti manca tua madre, vero? Da quel che so non ti sei mai allontanata da lei fino ad ora-

 

-Già, è un’esperienza nuova…ma prima o poi deve succedere, no? Non posso mica stare con lei per tutta la vita…prima o poi lo dovrò lasciare il nido!-

 

Com’era lontano dalla verità! Se le mancava sua madre? Certo che le mancava, non poteva negarlo…sarebbe stata ipocrita e falsa se avesse affermato il contrario. Sua madre le mancava da almeno tre anni…quanto avrebbe voluto poter tornare a casa e trovarla lì, a braccia aperte, pronta a stringerla a se, preoccupata e felice, anche arrabbiata, contenta di rivedere la sua bambina! Ma se anche fosse tornata non l’avrebbe trovata comunque, avrebbe continuato a sentire nostalgia e a sperare di poterla rivedere…ed essere affettuosamente abbracciata da lei. Si perché quella che portava le sembianze della donna che l’aveva messa al mondo e che l’aveva amata tanto non aveva nulla a che fare con sua madre. Lei era fredda, scontrosa, distratta, menefreghista nei suoi confronti…non ascoltava mai cosa aveva da dirgli, non la capiva, per il semplice fatto di non provarci nemmeno. Era solo un’estranea , un’estranea con la quale condivideva una casa ma senza aver nessun tipo di contatto. Era solo un’alcolizzata depressa che aveva preferito lasciarsi cadere in un baratro sempre più profondo manipolata ciecamente dalle viscide mani di Armand Debois. No, lei non poteva assolutamente essere sua madre…sua madre non avrebbe mai permesso che ciò avvenisse, non avrebbe mai permesso alla sua bambina di soffrire tanto, non le avrebbe mai concesso di…quanti ricordi, quanti brutti ricordi…no, la definizione giusta è incubi: fanno male gli incubi che di notte non ti lasciano dormire…ma sono haimè  ancor più terribili e dolorosi quelli che non ti permettono di vivere. Gli incubi ad occhi aperti erano il suo terrore, per tanto, troppo tempo l’avevano tormentata…ora cercava di combatterli…ma era così difficile. Ma quell’aria, quell’ambiente l’aiutava, si sentiva a casa…la sensazione avuta all’aeroporto non era ancora svanita, e in cuor suo sperava che quel sogno, quel bellissimo sogno tra le braccia del suo papà, non finisse mai!

 

-Eliane! Ti sei persa di nuovo?-

 

-Oh, scusa Holly…dicevi?-

 

-Ti ho chiesto cosa ti ha spinto qui in Giappone. Non fraintendere, non è che mi dispiaccia la tua presenza, anzi, sono felicissimo! Ma devi ammettere che sei arrivata così all’improvviso, e senza nemmeno un minimo di preavviso!-

 

-Hai ragione…ma non preoccuparti! Il fatto è che volevo farti una sorpresa, e a quanto pare…ci sono riuscita!-

 

-Beh, questo sicuramente!-

 

Oliver osservava attentamente sua cugina: era così disinvolta, sembrava felice…rideva e scherzava con tutti, con tranquillità e con semplicità. Era proprio come se la ricordava, brillante e frizzante, sprizzava energia da tutti i pori! Eppure c’era qualcosa che non lo convinceva…quei suoi strani silenzi, quel suo estraniarsi dalla realtà…Eliane era arrivata da pochissime ore tutto sommato, ma questi suoi improvvisi rabbugliamenti, questi suoi sbalzi d’umore erano stati frequenti durante tutto il giorno fin lì trascorso. C’era qualcosa in fondo al suo animo che gli diceva di stare attento. In cuor suo sperava di sbagliarsi, dopotutto lui non la conosceva realmente…per quanto gli riguardava Eliane avrebbe potuto essersi presa gioco di lui per tutto quel tempo, facendosi passare per quella che effettivamente non era: non si può assolutamente dire con estrema sicurezza di conoscere una persona solo tramite corrispondenza e telefono! Era confuso, ma una cosa la sapeva bene: le voleva molto bene, era come una sorella per lui, lo era sempre stata, anche se poi avevano perso i contatti. La cosa importante però era che ora si erano ritrovati e che, soprattutto, avrebbero potuto conoscersi veramente l’un l’altro. Lui le voleva bene e l’unica cosa che avrebbe potuto fare sarebbe stata quello di starle accanto, sempre. Non importava se gli stava nascondendo qualcosa…se avesse avuto bisogno di sfogarsi, di confidarsi, lui sarebbe stato pronto ad ascoltarla…e ad aiutarla…sempre…questa era una promessa! Sempre!

 

-Ok Ila, ora devo tornare in campo…ricordati che se hai bisogno di qualcosa…il tuo Tsubaki è qui…intesi? ^___-

 

-Intesi ^^! Ora vai, e non preoccuparti!…Holly…grazie!-

 

-^___^   Coraggio ragazzi, torniamo al lavoro!-

 

“Holly è davvero un amico! Mi dispiace solo di dover continuare a mentirgli…purtroppo! Tsubaki…spero solo che tu possa perdonarmi!”

 

-Ehi…cos’è quell’aria afflitta?! E’ successo forse qualcosa?!?-

 

-Eh…oh ma insomma, che diavolo avete tutti quanti oggi? Perché mi chiedete tutti se ho qualcosa che non va? Ma ci tenete così tanto a psicanalizzarmi? Cos’è, in realtà siete degli psicologi in incognito?!-

 

-C-cosa? Ah ah ah, no assolutamente, nulla di tutto ciò! Scusami non volevo essere inopportuno. È solo che ti ho vista un po’ giù e volevo saperne il motivo! Ma in effetti non dovrei impicciarmi degli affari tuoi…scusami!-

 

-N-no, figurati…scusami tu Tom…non volevo aggredirti in questo modo…Pace?^_______^ -

 

-Pace ^__^   Allora, ti piace qui-

 

-Sono arrivata da troppo poco per esprimere un giudizio, ma…sì, in questa città c’è un’atmosfera…fantastica! Mi sento a casa!-

 

-Capisco cosa intendi dire…io ho sempre viaggiato molto da quando i miei si sono separati. Mio padre è un pittore ed è sempre alla costante ricerca di nuovi soggetti che possano interessarlo. Abbiamo passato tanti momenti felici in talmente tante città, ho girato tutto il Giappone in sua compagnia, ma non ho mai trovato altrove lo stesso clima, la stessa atmosfera che sento qui, a Fujisawa. È solo in questa magnifica città, nonostante vi abbia vissuto per breve tempo, che mi sento veramente a casa!-

 

-E’ bellissimo il modo in cui ne parli…queste parole ti vengono dritte dal cuore…-

 

-Già…-

 

-E adesso? Adesso dove vivi?-

 

-A Parigi, mi sono trasferito lì qualche anno fa per esigenze lavorative di mio padre. Gli è stata offerta un’ottima possibilità, permettendogli di stabilirsi fisso in una stessa città continuando a dipingere e esponendo i suoi lavori. È stato un grosso colpo di fortuna, il suo sogno poteva finalmente divenire realtà. So bene cosa significhi coltivare un sogno, quindi non potevo oppormi, sarebbe stato egoista da parte mia! E poi lui aveva bisogno di me…e io di lui! Sono entrato a far parte di una squadra molto importante, il Paris Saint Germani, perfezionando così la mia tecnica di gioco. È stata una bella esperienza, mi trovo bene con Pierre e gli altri, ma non sarà mai come a casa propria!-

 

-Già! Però, devo proprio essere stata fuori dal mondo io ultimamente! Vivo a Parigi, e non so neanche che tu giochi nella squadra più importante non solo della città, ma anche di tutta la Francia!-

 

-Beh, a quanto pare non sei una gran patita di calcio…vero?-

 

-Diciamo che ho avuto altro a cui pensare!-

 

-E’ giusto…cmq non ti preoccupare, non me la prendo mica?-

 

-Ci mancherebbe altro!     WOW…M-ma hai visto?!!? Ma come ha fatto a fare un tiro simile??? Non ho mai visto nulla del genere!!!-

 

-Ma come, non hai mai visto tuo cugino giocare? Beh, allora preparati, perché è un vero portento!-

 

-Me ne sono accorta…però, se da solo fa di queste prodezze, e per di più in allenamento, figuriamoci che spettacolo vedervi giocare insieme, la famosa golden gombi all’attacco!-

 

-Non sai quanto mi piacerebbe essere in campo in questo momento!-

 

-Quando inizi le sedute di riabilitazione?-

 

-Domani pomeriggio ho la prima…-

 

-Benissimo, prima inizierai, prima vi vedrò all’opera! Ora sono proprio curiosa…quindi sbrigati a guarire…capito???-

 

-Ok ok, calmati però!-

 

-Scusa, sono sempre la solita ^^ Guarda, ma Patty e Evelyn devono fare tutto quel lavoro tutti i giorni?-

 

-Beh, si…sono le manager, e quello è il loro lavoro-

 

-Deve essere davvero molto faticoso-

 

-Lo è, ma nessuno le obbliga, e a loro piace…inoltre così possono stare vicine alle persone a cui tengono di più-

 

-Già, Eve vicina a Bruce e Patty…scommetto vicina ad Holly-

 

-Te ne sei accorta anche tu? Non è possibile!-

 

-Perché? Loro sostengono di essere solo buoni amici, ma non penso proprio che sia così, per niente! È troppo evidente che tra quei due schioccano scintille, altrimenti non sarebbero diventati tanto rossi quando ho chiesto se stavano insieme!-

 

-E’ una vita che Patty gli corre dietro, lo ama da così tanto tempo…però non gli e lo ha mai detto: sa benissimo che il sogno più grande di Holly è il Brasile, è perfettamente consapevole che presto lui partirà e non lo potrà più rivedere per chissà quanto tempo…non vuole assolutamente interferire con il suo sogno, non vuole porlo davanti alla condizione di scegliere tra lei e il calcio! E poi…certo, poi c’è anche la paura di non essere ricambiata! Continua ad amarlo, in silenzio. La cosa peggiore è che se ne sono accorti tutti, tutti quanti, tranne il diretto interessato, a quanto pare!-

 

-Beh, è evidente il suo amore…impossibile non accorgersene, almeno per una persona normale! È invece già possibile per un baka proveniente dal pianeta dei palloni come Holly…ahhh, ma cosa devo fare con lui, eh…quando arriviamo a casa gli tiro le orecchie…non si fa così, no no! Non si fa soffrire una ragazza in questo modo…soprattutto Patty, che mi sembra davvero un tipa in gamba, una ragazza davvero fantastica! Poverina, il fatto che lui sembra non accorgersi di una cosa tanto palese deve farla stare ancora più male!-

 

-Già-

 

-Comunque io sono convinta che anche Holly provi per lei un forte sentimento…si, anche lui la ama, ne sono sicura, sicurissima!!! Me ne ha sempre parlato nelle sue lettere, non ce ne è una in cui non l’ha nominata, e poi credi forse che non abbia notato quegli sguardi languidi che ogni tanto, anzi spesso, quei due si scambiano? Per non parlare di ieri sera…non so perché ma ho avuto l’impressione di aver interrotto un momento idilliaco con il mio arrivo! Quei due devono darsi una bella svegliata…Brasile o non Brasile, si metteranno insieme…devono pensare al presente ora e viverlo appieno, non possono continuare a farsi mille pippe e paranoie varie…chi cavolo se ne importa se dopo lui dovrà partire? Non vuol dire mica che si devono lasciare! Se si amano da così tanto tempo nell’ombra, come fanno a credere che una semplice lontananza possa dividerli, nemmeno il tempo c’è riuscito! Io credo che sia peggio amare nell’ombra qualcuno che ti sta vicino ogni giorno, piuttosto che amare qualcuno lontano, sapendo però di essere corrisposta! Sai come si dice, la distanza distrugge gli amori piccoli e passeggeri, ma rafforza e accresce quelli grandi e veri. E il loro amore, a parer mio, è vero e profondo!-

 

-Credo che tu abbia perfettamente ragione, per questo mi ero ripromesso di sfruttare il mio soggiorno in città per aiutarli-

 

-Benissimo, allora è deciso! Noi due, unendo le nostre forze, riusciremo a sistemare e a legare finalmente i cuori innamorati di Oliver e Patricia! Vedrai, sarà un successone! Allora, siamo d’accordo?-

 

-Ok, affare fatto, da ora in poi saremo soci!-

 

-Allora è deciso, domani vengo con te in ospedale, così iniziamo a organizzare il tutto! Tom…questo è l’inizio di una splendida amicizia!-

 

-No, è solo l’inizio di tutti i miei quai…mamma mia, devo essere pazzo per mettermi in società con una pazza come te!-

 

-Cosa??? Ma come ti permetti?!!!! Adesso ti faccio vedere io!!!-

 

-Ah ah ah Eddai, stavo solo scherzando ^__-   -

 

-Eh…ok, per questa volta ti perdono…ma solo perché altrimenti non ho un socio di riserva, intesi?!-

 

--Ah ah ah ah ah ^^ ^^--

 

Gli allenamenti erano ormai finiti e i ragazzi si stavano salutando prima di tornare ognuno alla propria casa. Quel giorno gli esercizi non erano stati pesanti come la volta prima: la presenza di Eliane aveva addolcito un po’ il capitano, ma tutti sapevano che sarebbe stata solo una breve parentesi. L’indomani si sarebbe tornati alla normalità! Non gli restava che godersi quel breve momento. Bruce era felicissimo, già si pregustava la mangiata che si sarebbe fatto durante la famosa cena: appuntamento a sabato sera…non vedeva l’ora! Si salutarono, dopodiché ognuno andò per la propria strada, consapevole che l’indomani l’aspettava un’altra giornata lunga e faticosa, ma sempre piacevole e magari anche con qualche novità.

 

 

Ciao a tutti!!! come potete vedere ho già finito il 5° capitolo…che vi posso dire, i miracoli esistono! Ringrazio come sempre tutti i lettori e gli autori che leggono questa storia e invito chi non l’avesse ancora fatto a recensire, non mi stancherò mai di ripeterlo, nel bene e nel male. Mi farebbe molto piacere! E ora passiamo ai consueti ringraziamenti personali:

 

Ailin: e si, Eliane è un personaggi davvero particolare…chissà! Ti ringrazio ancora tantissimo, continua a seguirmi e anche tu aggiorna presto, mi raccomando, ci conto! un bacio EVA ^__^

 

Luxy: mi fa molto piacere ricevere una tua recensione! Le tue storie mi piacciono molto, anche se non sono mai riuscita a recensirle…ho sempre letto molto in differita fino ad ora, ma prometto che mi farò perdonare! Mi fa piacere che la storia sia di tuo gradimento e a quanto pare non solo a me (ho visto che hai già avuto l’onore di leggere la ff e conoscere la mia socia Mei-chan). Continua a seguirmi, un megasaluto da EVA ^__^

 

Pè: non preoccuparti, Tom non se la passa poi così male…e poi considera che stiamo parlando di Capitan Tsubasa, il manga in cui tutto e di più è possibile, persino fare un gol letteralmente insieme a tutta la squadra (con tutti i giocatori che si lanciano insieme al pallone in rete…non me lo sono inventato…esiste veramente quest’azione nel manga!)! E poi non temere, Tom è il mio preferito, non permetterei mai che gli capitasse qualcosa di veramente brutto! A dire il vero nel progetto originario non avrebbe nemmeno dovuto infortunarsi, ma sai poi come va a finire, la ff va per conto suo! Ci sentiamo al prossimo capitolo (e spero anche prima), un mega ciao da EVA ^__^

 

Rossy: che cosa posso dirti…per scoprirlo dovrai continuare a seguire la storia, solo così scoprirai chi colpiranno le frecce di Cupido! Un saluto grande da EVA ^__^

 

Mei-chan: Meeeeiiiiiiiiiii!!!!!!! Arigato Gozaimasu mille per i complimenti e altrettanti per la tua ff! che dirti d’altro oltre al fatto che non mi risulta affatto di averti dato delle anticipazioni? Cosè, la tintura rosso lampadina che ti sei fatta ti ha dato alla testa? O, no, ho capito! Il tuo criceto si è appisolato sui comandi dell’archivio dati e ha mandato in tilt tutto l’ambaradam!!! Un mega bacione dalla tua bionda preferita EVA ^__^   P.S. il mio pipistrello ti saluta!

 

Betty: come ho detto a Rossy, per scoprirlo non devi fare altro che continuare a seguire la ff…chi lo sa cosa potrebbe accadere! Grazie ancora per la recensione…Ciao Ciao da EVA ^__^

 

Non mi resta che darvi appuntamento al prossimo capitolo, non perdetelo, un bacione da EVA ^^

  
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