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Autore: m_a_r_t_y    02/12/2013    1 recensioni
Quei due bellissimi occhi azzurri erano ormai spenti,soli sedici anni e la sua vita era spenta.
Alexa era vuota,spenta e logorata dentro da tutto il male che era costretta a subire.
Lei non voleva,ma era costretta,era costretta ad essere ciò che non era o almeno ciò che non voleva essere,era costretta ad accettare la triste realtà...lei era una prostituta.
Un giorno apparentemente come gli altri era come al solito in quella via buia che puzzava di alcool,frequentata da gente poco raccomandabile.
Era dicembre,Alexa aveva freddo ma era costretta ad indossare quei vestiti striminziti,aveva fame,ma se non avrebbe fatto il suo"dovere" non le avrebbero fatto vedere nemmeno l'ombra di una briciola di pane.
Era ferma lì tra fischi di vecchi che ad Alexa facevano a dir poco schifo,quando...
Genere: Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Nicole era seduta sul suo divano,al caldo nel suo appartamento e pensava alla sua piccola bionda che al freddo con degli abiti striminziti si trovava in uno squallido vicolo a fare chissà cosa a chissà chi!
Sospirò e si diresse verso la porta che proprio in quel momento l'aveva ridestata dai suoi pensieri. O meglio chi aveva bussato alla porta.
E come in un flashback si ritrovò un angelo biondo sullo stipite della porta che la fissava sorridente.
"Ciao,come posso esserti utile?" Chiese la mora ricambiando il sorriso.


Harry era  seduto a tavola in cucina con i suoi tre migliori amici,ma in realtà non sentiva nessuno.
Pensava solo a quel piccolo angioletto che in abiti striminziti inadatti al clima che se ne stava seduta ai piedi di un marciapiede. Ripensava al suo viso solcato dalle lacrime e a quegli occhioni così vacui e spenti...
Sospirò attirando così l'attenzione dei suoi amici.
"Amico vuoi raccontarvi che cazzo ti passa per la testa?" Chiese con il suo solito fare schietto il moro dal ciuffo chilometrico.
Harry sospirò ancora e cominciò a raccontare la sua breve,ma intensa avventura della sera precedente,

"Wow" dissero solo i ragazzi.
"Già" disse il riccio buttandosi di peso sulla sedia.
"E non c'è niente che possiamo fare?" Chiese Liam.
"Non lo so...so solo che voglio rivederla e voglio...voglio che sia felice...vorrei rivedere tanto quel suo splendido sorriso e vedere quegli icchi accessi..." Disse Harry con occhi sognanti.
Louis sorrise. Non aveva mai visto il suo migliore amico così...perso. In senso buono ovviamente. 
Era felice per lui,ma non riusciva a non provare pena per quella povera ragazzina... 
Voleva far qualcosa,per entrambi. Per il suo migliore amico. Non lo vedeva sorridere da quando sua madre se ne era andata,portata via da quella bruttissima malattia...



"Brava Alexa" disse fredda sua 'madre' passandola un pezzo di pane. 
"Colazione" pensò Lexi.
Cominciò ad ingozzarsi con il suo misero pezzo di pane come se non vedesse cibo da una vita. Ed effettivamente era vero.
Dopo qualche minuto Erin le si sedette accanto facendole un debole sorriso che la bionda ricambiò stupendosi sempre più di se stessa.


Lexi era appena artivata al suo vicolo vestita con gli stessi abiti della sera precedente con la differenza che invece del pantaloncino aveva una gonnellina nera e i tacchi dello stesso colore. 
Come al solito era seduta sul quel pavimento ghiacciato e sporco,come la sua anima,come quello che sentiva lei dentro...
E cosí quel piccolo angelo cresciuto troppo in fretta aspettava il suo destino e pregava in futuro migliore,un futuro che vedeva troppo lontano...
Si strinse di più nel suo corto gubbino di pelle e fissava con sguardo vacuo e spento la strada che si trovava di fronte. 

Harry da lontano la fissava. 
Fissava le sue gambe scoperte e tremanti,così come tutto il resto del corpo. 
Fissava la sua chioma liscia e bionda che le ricadeva sul petto.
Fissava il suo visino e non poté far a meno di notare una lacrima solitaria vagarle per la guancia. 
All'improvviso anche lo sguardo del riccio si rabbuiò a quella vista. Non sopportava veder le persone piangere ne tantomeno veder piangere lei.
"Piccola" disse piano Harry chinandosi al livello di Lexi.
La bionda alzò di scatto la testa e fissò il riccio che le stava  parlando.
Si sforzò di sorridere,ma ne uscí solo una smorfia che il riccio si accontentò di far passare per sorriso.
Le tese la mano che lei dovette afferrare e si alzò dal marciapiede.
La condusse alla sua Range Rover e le aprì la portiera.
La piccola Lexi si stupì della galanteria del riccio e si accomodò sul sedile del passeggero dell'auto.
Appena la macchina partì la piccola donna cresciuta troppo in fretta cominciò a fissare fuori dal finestrino guardando come la vita scorreva veloce...
Fu richiamata alla realtà da una mano del riccio posata sul suo ginocchio.
Rabbrividì al contatto tra la mano calda  di Harry e il suo ginocchio completamente congelato.
"Tutto bene?" Le chiese il riccio con voce bassa e roca.
"C-certo...dove stiamo andando?" Chiese piano la bionda.
"Oh! Sorpresa piccolo angelo!" Rispose sorridendo Harry facendo spuntare un bellissimo sorriso con tanto di fossette.

"Il luna park?" Disse sbalordita la giovane una volta giunti a destinazione.
"Non ti piace?" Chiese preoccupato Harry.
Lexi scosse la testa " certo che mi piace,ma senti Harry...io sul serio,non dovrei stare qui,finisco nei guai se..." 
Ma il riccio non la fece continuare "Ho mai detto che non avresti avuto i tuoi soldi? So che sembra strano e forse lo sono,ma appena ti ho vista lì seduta a terra con gli occhi velati dalle lacrime...non lo so,ho sentito che avrei dovuto proteggerti e non voglio più che tu fai quella vita!"  Disse accarezzandole la guancia e sorridendo dolce.
"Non voglio la compassione di nessuno" disse Lexi togliendo bruscamente la mano dalla sua guancia. "Senti, questa è la mia vita,non l'ho scelta io,anzi non ho avuto scelta!" Disse urlando la piccola bionda.
"C'è sempre una scelta,Lexi"
"Non per me" disse triste la ragazza.
Il riccio le afferrò la mano portandosela alle labbra. "Sono io l'altra scelta mio piccolo angelo.." Disse prima di far congiungere le loro labbra.
  
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