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Autore: Bacchikoi    06/05/2008    2 recensioni
Lui vuole concludere piacevolmente la serata. Per lei la "giornata" di lavoro è appena cominciata.Lui è venuto a New York per affari e non se ne andrà finche non li avrà conclusi. Lei fa "affari" a New York e comunque se ne andrebbe volentieri anche senza concludere alcunchè.Lui è un magnate della finanza. Lei fa il mestiere più vecchio del mondo.Sembrano non avere in comune nulla, ma Beverly Hills li farà incontrare... e allora scopriranno che in fondo non sono così diversi: necessitano di felicità, di vivere, di amore...La storia del film Pretty Woman in versione Naruto! Coppia principale: SasuSaku
Genere: Erotico, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Sakura Haruno, Sasuke Uchiha | Coppie: Sasuke/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta | Contesto: Nessun contesto
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ODDIO! CHE GRANDISSIMA CAVOLATA HO FATTO! CHIEDO INFINITAMENTE SCUSA A MAOA E SHARK ATTACK PER AVER ACCIDENTALMENTE CANCELLATO LA LORO RECENSIONI! CHE DISGRAZIATA SONO!

Sono un essere abominevole, una biscia che striscia, un lombrico che si rivolta sulla pancia, una processionaria senza processione, un verme verminoso stile Pena e Panico di "Hercules", una serpe serpeggiante, un... UN SASUKE! Insomma, sono un essere odioso.
Lo so che è da un mese e passa che non aggiorno, potrei darvi una serie lunga di giustificazioni, a partire dalla mancanza di ispirazione fino ad arrivare alla fine della scuola, coi genitori che fanno tutto quello che fanno ad una figlia che scrive fiction e legge manga (=essere anormale), ma sono cose già scritte e sentite, non starò a ripetere qui quello che già hanno scritto altre autrici prima di me!
Per questo, Bigi, anche stavolta non è colpa tua XD! Anche perché ho letto l'avviso e so che sei messa più o meno come me (forse peggio, perché a me non hanno requisito il computer e non ho recuperi...), mi dispiace, spero che questo capitolo ti piaccia e piaccia anche a tutte le splendide 25 lettrici che mi seguono! Non lascerò la fiction incompleta, dovessi finirla a 65 anni la finisco!
Il disegno di questa volta lo troverete cliccando qui.

Ringrazio chi legge, chi recensisce... e chi ha recensito alcuni giorni fa (oltre alle altre, ma queste recensioni così lontane dalla data di pubblicazione per delle one-shot non me le aspettavo, mi hanno fatta felice!) le mie fiction "Corpo da reato", "Nuove posizioni", "50 volte il nostro bacio", "Togli le mani da LÌ", "Quella cosa"... ossia: Shark Attack (sempre tu, eh? ^_^), fullmetal manga lover (ma chissà da dove viene il nick...), Capitatapercaso (originale!), Dragon gio! Ma anche le altre (tra cui alcune delle mie autrici preferite, quindi il non plus ultra...)


***


Capitolo 5:
I just want an extra time in your kiss

Il cielo aveva graziato New York con un sole radioso quella mattina. I caldi raggi filtravano dalle tende bianche del balcone dell'attico del Konoha Beverly, dove un giovane dai capelli corvini, beatamente seduto su una delle sedie della sala da pranzo, parlava al telefono con il suo avvocato, il suo più intimo collaboratore d'affari, nonché suo fratello Itachi.
-Non la vedo facile fratellino, l'affare si sta complicando più del previsto... a quanto pare ha deciso di lottare.-
-Ma certo che Uzumaki si batterà! Dirige la sua compagnia da chissà quanto tempo, non vorrà certo che il suo nome sparisca dalla carta da lettere!- rispose sarcastico il più giovane, mentre dondolava sulla sedia in un gesto involontariamente infantile.
-Questo lo immaginavo anche io, ma la notizia che sto per darti non l'aspettavi sicuramente...-
-Cioè?-
-Vuole incontrarti di persona. Uno scontro faccia a faccia.-
-Interessante...-
-Sai bene che non sarebbe prudente accettare.-
Sarebbe... quel "sarebbe" indicava tante cose. Itachi aveva sempre avuto questa peculiarità, il saper esprimere con le sue parole ciò che il suo ruolo gli imponeva ed allo stesso tempo avere un'opinione esattamente opposta. Conosceva troppo bene suo fratello, se si fosse fatto guidare unicamente dall'istinto avrebbe colto la palla al balzo senza nemmeno pensare alle conseguenze. Naturalmente in lui c'era anche la componente razionale, quella che lo faceva somigliare più ad una fredda macchina che ad un comune essere umano, quella che abitualmente prevaleva. Per questo Itachi era così perfetto.
-Io non accetterei.- Aggiunse.
-Tu no, ma io sì. Stasera. A cena. Organizza.-
Benché sulla carta fosse un dipendente, l'Uchiha più anziano non era avvezzo a sentirsi impartire un ordine, ragion per cui tre ordini in un'unica frase erano da considerarsi decisamente troppi per i suoi gusti e per le usuali abitudini del fratellino. Doveva essergli successo qualcosa, qualcosa di bello, ma al momento non aveva tempo di indagare. Doveva piuttosto distogliere il minore dal suo progetto.
-Sasuke... è una vecchiaccia altezzosa, una parola di troppo e finiamo in tribunale.-
-Proprio per questo mi piacciono queste operazioni, c'è sempre qualche imprevisto che rende vivaci le cose. Ci sentiamo più tardi!-
-Se ne sei sicuro va bene. Telefonami tu, altrimenti fatti trovare in ufficio. Puntuale.-
-Quando mai non sono stato puntuale?-
-Non sei mai arrivato in ritardo.-
-E allora?-
-Allora continua così.-
Era un monito, un avvertimento sottile a non farsi coinvolgere eccessivamente da quella novità che Itachi non aveva ancora identificato ma che si prospettava seccante e quanto mai problematica, almeno a suo avviso. Tuttavia Sasuke non lo colse.
-Va bene, ci vediamo... a proposito, per la tua macchina...-
Al maggiore mancò un battito, sbiancò, fece cadere la penna che stava lentamente girando tra le dita, quasi non gli scivolò dalle mani anche il telefono.
-Oh, Dio... cosa?-
-Curva come se fosse sulle rotaie...-
L'affermazione, arrivata sorprendentemente come una secchiata di acqua gelida, fece sì che Itachi restasse per un attimo interdetto.
-Cosa?! Cosa significa Sas...-
Niente da fare: il minore aveva già riattaccato il telefono, felice per essere riuscito almeno una volta a lasciare di stucco il fratello e, forse, per aver ricordato un evento della sera precedente che aveva instillato in lui piacevoli memorie.
Un istante dopo si girò ed ecco davanti a lui l'oggetto di quell'evento: timida, indecisa, avvolta in un pesante accappatoio bianco, gli andò infatti incontro Sakura.
Sasuke si concesse un attimo per contemplarla: la sottile figura era priva del trucco di cui era adorna la sera precedente e pareva indugiare, come se cercasse le parole per riferirgli qualcosa di importante. Il particolare che notò con più rilevanza fu tuttavia quello che non indossava la parrucca, lasciando così che i corti capelli di un tenue rosa sfiorassero delicatamente l'accappatoio. Gli piaceva molto di più così, spontanea, viva, priva di quei gingilli che servivano unicamente a mascherarla da qualcosa che, se ne stava convincendo sempre di più, non era realmente.
Ripreso il suo cipiglio indifferente, la salutò con un cenno della mano, che ella ricambiò con un debole:
-Ciao...-
Poi, tentennando alternatamente sui due piedi mentre giocherellava con una ciocca di capelli, aggiunse:
-Rosa...- indicando la folta chioma.
-Stai meglio.- Disse allora lui, suscitandole un debole sorriso.
-Senti, mi accorgo che sei indaffarato... io tra un minuto vado, faccio solo una doccia e...-
-Non c'è fretta.- La freddò. I suoi piani per lei non erano ancora conclusi con quella serata. Doveva ancora decidere cosa ne avrebbe fatto di lei, ma qualcosa lo avrebbe fatto, garantito.
Nel frattempo le indicò la tavola, sulla quale troneggiavano diversi vassoi chiusi, che si scoprirono essere diverse gustose prelibatezze con cui fare colazione.
-Sono tutti per te?-
Per la verità nemmeno lui sapeva perché avesse ordinato quell'ammasso di roba. Non amava molto fare colazione, di solito si limitava ad un caffè nero senza zucchero, che gli consentiva di svegliarsi o di darsi un po' di carica nel caso avesse passato la notte in bianco a lavorare. Quando la cameriera gli aveva presentato il menù però, si era meccanicamente limitato ad chiederle tutto quello che c'era scritto, più per abitudine che per altro.
-Non sapevo cosa mangiare stamattina, così ho voluto assaggiare tutto il menù.-
-Ma mangerai tutte queste cose?-
-Certo che no.-
-E allora perché le hai ordinate?-
-Perché è il massimo.-
Lei scosse la testa.
-Ora mi domando perché te l'ho chiesto, tanto era una risposta scontata.-
-Puoi mangiare qualcosa anche tu.-
Timidamente la ragazza si avvicinò, afferrando rapidamente una brioches e spizzicandola con le dita mentre usciva nel terrazzo.
-Dormito bene?- Le chiese mentre la teneva d'occhio attraverso le tende.
-Sì, anche troppo bene... mi ero scordata dov'ero!-
-Sarà tra i rischi professionali!-
Disse lui sarcastico. Lei rise.
-E tu? Hai dormito?-
-No, lavoravo.-
Disse mentre gingillava con un cucchiaino sul piattino della colazione appena toccata. Per questo trasalì quando avvertì che qualcuno si era seduto sul tavolo, proprio di fianco a lui. Sollevò lo sguardo, incontrando uno sguardo indecifrabile... rimprovero, forse?... di lei.
-Tu non dormi, tu non ti fai, tu non bevi, tu mangi appena...- Elencò, indicando infine la colazione intonsa. -...Che cosa fai, Sasuke?-
All'occhiata stupita di lui, rispose con una battuta, tanto per smorzare la tensione creatasi.
-Che non sei avvocato già lo so!-
Sasuke sorrise lievemente. In effetti ora poteva permettersi di rivelarle qualcosa di più sulla sua vita, anche per tutto quello che avevano condiviso la notte precedente. Prima però occorreva ristabilire i ruoli originari, tanto per ricordarle chi era che comandava tra di loro. Le aveva dato un minimo di confidenza e si sentiva fisicamente attratto da lei, era vero, ma nonostante tutto il capo restava lui e lui decideva anche sulle azioni di lei. Optò perciò per un allusivo:
-Ci sono altre quattro sedie qui.-
Che ottenne l'effetto sperato, dal momento che lei, imbarazzata, scese dal tavolo e si accomodò compostamente di fianco a lui. Aveva ancora il potere. Si ritenne ora sicuro e poté cominciare.
-Come lavoro... compro compagnie in borsa.-
-Che genere di compagnie?-
-Compagnie in qualche difficoltà finanziaria.-
-E dopo cosa ne fai?-
-Le rivendo dopo averle spezzate in più parti. Alla fine la somma della parti vale più dell'intero.-
Lei annuì convinta. Ad una prima occhiata sembrava avesse capito, il che era sbalorditivo considerando il fatto che era una donna del suo calibro e che perciò non avrebbe dovuto avere una grande istruzione. Un ulteriore indizio che era una perla in un letamaio.
-Se hanno dei guai le prenderai d'occasione!-
-Beh, quella che sto comprando l'avrò al prezzo d'occasione di circa un miliardo.- Disse semplicemente.
Sakura si ingozzò con la brioches.
-D... Di dollari?-
-Sì.-
-Ah.-
Sbalordita da qual mondo che, ne era sicura, non sarebbe mai riuscita a comprendere, decise a priori di cambiare argomento.
-Tu che scuola hai fatto? Io sono arrivata fino al penultimo anno di liceo!-
-Io quello ed altro.-
-I tuoi saranno orgogliosi di te, allora!-
Esclamò vivacemente. Poi tuttavia mutò la sua espressione di gioia, essendosi resa conto che Sasuke si era rabbuiato tutt'ad un tratto.
I suoi genitori, già. Suo padre era sempre stato capace di manifestare in modo plateale ed espressivo il suo grande orgoglio. Peccato però, che esso fosse sempre indirizzato ad Itachi, il figlio prediletto, quello capace, il suo delfino che avrebbe ereditato la ditta di famiglia.
"Cerca di diventare come tuo fratello, Sasuke."
Hai visto papà, com'è strana la vita? Alla fine sono diventato IO il capo e Itachi il sovraintendente... ma ormai è troppo tardi per dirtelo, vero?
-Su, alzati, devo vestirmi e andare in ufficio.-
Ignorando il cambiamento di discorso, sapendo che involontariamente aveva toccato una tasto dolente, Sakura si alzò dal tavolo con il ragazzo, abbandonando la colazione.


Se una cameriera fosse entrata in quel momento, ne avrebbe avute di cosa da spettegolare con le sue colleghe. Prima di tutto perché c'era una bella ragazza in accappatoio nella stanza del signor Uchiha. In secondo luogo perché al suddetta ragazza stava seduta sul pianale del bagno di fronte a lui. Ma non stava accadendo nulla di strano, semplicemente lei gli allacciava la cravatta, mentre avevano ripreso il discorso relativo alla vita lavorativa di Sasuke.
-Tu non fabbrichi niente... e non costruisci niente.-
-Già. Mhh, bel lavoro!...- ammirò segnando il nodo perfetto della cravatta. -...Si vede che la sai usare bene le mani. Dov'è che hai imparato?-
Sottolineò, in un sarcasmo allusivo e piccante che Sakura non poteva non cogliere. Tuttavia, in virtù del fatto che la giovane non era una bambolina stupida e godeva di una certa personalità, rispose alla provocazione con un'altrettanto pungente frecciatina.
-Beh, mi sono scopata la squadra olimpionica!-
La fiammata gelosa che le giunse da Sasuke, enfatizzata anche dall'involontario irrigidirsi della sua mascella e da un'occhiata stupita, le fece intendere che aveva raggiunto un scopo a cui per la verità non mirava. Insomma, voleva solo scherzare, era una battuta così ovviamente inventata, era stupido che lui ci fosse cascato come una pera! Su certe cose dovette ammettere che era un bambino.
-Ho imparato da mio nonno!...- Si affrettò perciò a correggere scuotendo la testa.
-...Viveva con noi, la domenica metteva la cravatta. Posso fare una nuotata nella tua vasca prima di andare via?-
E, tanto per vendicarsi dell'essere stato bellamente preso in giro, lui le rispose a tono.
-Certo, però resta dove si tocca.-


-Ha accettato. Ti aspetta alle otto al "Le Chambre". E porta anche il nipote, quindi vedi di essere accompagnato pure tu.-
-Ah, sì, il nipote lo conosco di vista... un ragazzino petulante e noioso che gioca a polo, mi pare si chiami Naruto.-
-Il nipote ha la tua età, sai?-
-E allora?-
-Nulla, nulla.-
Intuendo però istantaneamente dove Itachi volesse andare a colpire, puntualizzò irato.
-Non sono un ragazzino. Sono diverso da lui, IO...-
Lo infastidiva il fratello che nonostante tutto continuava a trattarlo come un piccino in fasce. Forse per questo strinse convulsamente, un po' troppo, a dire la verità, la cintura, mozzandosi per un attimo il respiro.
-È meglio se porti una ragazza. Una presenza femminile potrebbe calmare i bollenti spiriti degli Uzumaki.-
-Sì, sono d'accordo.-
"Ma chi?", pensò. Era un bel dilemma.
"You don't have to be rich to be my girl"
Per un attimo la sua testa smise di pensare. La voce proveniente dal bagno lo aveva come risvegliato da un sonno durato tutta la telefonata, per riportarlo alla realtà, la sua nuova realtà. Quindi dimentico del telefono, si avviò nella stanza, dove immersa completamente nella vasca piena di schiuma, con le cuffie di un mangianastri giallo nelle orecchie e gli occhi chiusi, si stava rilassando Sakura, cantando nel frattempo una hit del momento con un intonazione che non avrebbe battuto i ragli di un asino epilettico. Un amore, vero? Però Sasuke non riusciva a staccarle gli occhi di dosso.
-...uke! Sasuke! Ci sei ancora?-
-Ah, sì, sì...-
"You don't have to be cool to rule my world"
-Chi sta cantando?-
-Niente, niente...-
"Ain't no particular sign I'm more compatible with"
-...È solo una cameriera.- mentì proseguendo il minore.
-Bene. Prima che ti isolassi nel tuo mondo, ti stavo parlando della cena di stasera. Potrei chiamare un paio di ragazze che...-
Ma Sasuke aveva un piano.
-No, lascia stare, ho già qualcuno in mente.-
"I just want your extra time and your... kiss"
Il maggiore rimase interdetto. Non era possibile, non poteva avere in mente ragazze, per il semplice fatto che non conosceva ragazze che lui non gli avesse presentato. Le relazioni stesse che aveva avuto con Kin e Tayuya erano stato il frutto di conoscenze che aveva fatto tramite lui, ragion per cui era matematicamente impossibile che la donna in questione non gli fosse già nota. Sasuke non era il tipo da andare a cercare la compagnia del gentil sesso, solitamente era il gentil sesso che trovava lui e gli si attaccava addosso a piovra e comunque il fratellino non aveva mai dato troppo peso alle femmine, impegnato com'era nella sua inutile battaglia contro il fantasma di suo padre e contro di lui.
-Chi è?-
"You got to not talk dirty, baby, if you wanna impress me"
-Non la conosci.-
-Bella presenza?-
"You can't be too flirty, mama, I know how to undress me (Yeah)"
-Indubbiamente.-
Ci fu una pausa di silenzio.
-Allora portala stasera. Ti aspetto in ufficio.-
-Va bene. Ci vediamo.-
"I want to be your fantasy, maybe you could be mine"
Riattaccato il telefono e dedicatosi completamente alla sua occupazione di spione, osservo la ragazza ignara con un sorrisetto sulle labbra. Presto, molto presto, le avrebbe dato un'irrinunciabile opportunità in grado di sconvolgerle la vita e di assicurargli una settimana tranquilla. Lui non lo sapeva, ma al contrario di quello che si aspettava, quella novità avrebbe anche sconvolta la sua, di vita.
Mentre il giovane pensava, la ragazza continuava a cantare.
-"You just leave it all up to me..."-
Aprendo lievemente gli occhi, si accorse di essere osservata e smise di cantare. Con un sorriso, gli disse:
-Non ti piace Prince, vero?-
-Al contrario.-
-Non bussi mai?-
A quel punto Sasuke andò dritto al sodo e con un tono sicuro e professionale che gli si addiceva perfettamente, le espose la sua idea.
-Sakura, avrei una proposta da fare per te.-
-Che cosa vuoi?-
-Resterò qua fino a Lunedì, vuoi passare la settimana con me?-
-...Davvero?-
Certo, perché per lei una botta di fortuna nel beccare un cliente bello e ricco era già rara, me averne un'altra nell immediato le sembrava assai impossibile.
-Sì, vorrei assumerti dipendente.-
-È una proposta molto, molto allettante... ma perché non un'altra? Tu sei bello e ricco, potresti averne un sacco gratis.-
-Voglio una professionista. Non voglio problemi sentimentali questa settimana.-
-Capisco... ma è alto come prezzo...-
-Spara.-
-Sette giorni, ventiquattr'ore al giorno... 4000!-
-Non è un po' troppo per la tariffa che mi avevi detto ieri?-
Ovviamente lo era, stava gonfiando un'altra volta il prezzo per guadagnare di più! Ma non aveva certo tentato il colpo grosso senza avere una scusa pronta.
-Tu però hai chiesto anche il giorno!-
-Allora 2000!-
-3000!-
-Andata!-
Sakura non realizzò subito la cifra. Quando però questo accadde, lo stupore fu tale da farla scivolare con la testa nell'acqua. Senza riemergere.
-Ehi... ehi! Quello era un sì?-
E, tra uno sputacchio di sapone e l'altro, lei gli disse:
-Già, era decisamente un sì...-
"...we could have a good time"


Indossò in fretta il cappotto grigio. Per la verità era in perfetto orario, ma l'Uchiha era dell'avviso che fosse meglio essere sempre in anticipo al lavoro, vista anche la strana raccomandazione del fratello quel giorno. Ricordatosi poi di un elemento fondamentale, si voltò verso la sua nuova dipendente e le porse una mazzetto di banconote di grosso taglio.
-Tieni questi, usali per comparti dei vestiti, abbiamo una cena di lavoro stasera.-
-Tipo che?- Domandò lei sedendosi come sua abitudine sul tavolo della sala. tuttavia Sasuke non ci fece caso.
-Niente di troppo vistoso... o troppo sexi... sul classico, capito?-
-Squallido.- memorizzò allora la giovane.
-Elegante.- La corresse freddamente lui. -Altre domande?- Chiese poi.
-Posso chiamarti "Sasukino"?-
-No, se vuoi che ti risponda.-
Appoggiò la mano sulla maniglia, pronto ad uscire, quando la voce di lei lo stoppò.
-Avrei accettato per 2000.-
-Sarei arrivato a 4000.-
La risposta la stupì: non si aspettava che Sasuke fosse disposto a spendete una tale cifra per lei, per la verità aveva subito sparato alto perché sapeva che avrebbe dovuto abbassare in seguito. Ciò significava forse che provava qualcosa nei suoi confronti?
E lei, provava qualcosa per lui?
-Gioia, sarò tanto carina con te che non vorrai lasciarmi andare mai più...-
Tuttavia, secondo la gelida logica del mondo, lui la fermò all'istante con le sue parole.
-3000. Per sette giorni. E poi, Sakura, ti lascerò andare.-
Chiudendole poi la porta in faccia. Non sentì il sussurro velato della giovane, pericoloso e tentatore:
-Ma adesso sono qui...-


Cinque minuti dopo la pericolosa tentatrice della notte stava salterellando come una bambina sul letto matrimoniale, presa com'era da una crisi isterica per la cifra che avrebbe guadagnato di lì a poco. Dopo aver sfogato l'infantile desiderio che nutriva da quando aveva adocchiato l'imponente materasso la sera precedente, ebbe l'istantanea percezione di una dovere fondamentale che doveva compiere. Afferrato perciò al volo il telefono, compose in fretta il numero di casa, dove rispose una voce biascicante dal sonno.
-Chi è?-
Infuriata, le sbottò contro:
-Ho chiamato e richiamato, ma dov'eri ieri sera?-
-Oddio, mamma?-
La sentì riscuotersi dalla paura e sorrise. Ino era sempre la stessa, in fondo.
-No, sono Sakura. Dov'eri finita?-
-Ho avuto un cliente... Shikamaru...-
-Ma non era già passato con la macchina?-
-Sì, dopo un quarto d'ora che eri partita è tornato e mi ha caricata!-
Notò nel fondo della voce dell'amica una nota di trionfo, ma non ne fu sorpresa. Sapeva che aveva un debole per il giovane svogliato e sospettava che il litigio che aveva avuto la sera precedente con Temari fosse in realtà dovuto a lui, dal momento che era un cliente comune delle due bionde, le uniche di quelle che agivano nel loro settore con cui intraprendesse... relazioni lavorative.
-Bene! Ino, Ino... non ci crederai mai! Indovina quanto ho preso per ieri sera? Trecento dollari!-
-NON CI CREDO! Ehi, te l'ho dato io quel cliente!-
Non c'era niente da fare, entrambe le ragazze avevano la palpitazioni quando si parlava di soldi.
-E me na darà altri 3000 a fine settimana! Mi ha assunta fino a lunedì!-
-Cavolo! Abbiamo risolto i nostri guai! Saku, sei grande!-
-Ora devo andare a comprare dei vestiti per stasera, lascio qualcosa per te alla reception, ok? L'hotel è il... ehi, ma stai scrivendo il nome?-
-Ah, sì... sì... dimmi, dimmi pure...-
Ino ascoltò l'amica e annotò con cura... "Kon Bev Hill", utilizzando un rossetto fucsia sul proprio polpaccio sinistro. Un appunto singolare, non c'era che dire.
-Un ultima cosa... Ino, dove posso comprare dei bei vestiti?-
E con un sorriso, da brava ragazza patita della moda quale era, l'amica le rispose subito:
-A Rodeo Drive, bambina!-


***

Note sulla fiction: Ritardo nell'aggiornare= note più corte! Il titolo della capitolo cita una parte del testo della famosa canzone di Prince... sbagliato! Già, perché sarebbe "I just want an extra time AND your kiss"! L'ho sbagliato perché non avevo trovato il testo e quando l'ho trovato era già troppo tardi, ma in fondo va bene così! Come al solito poi ho dovuto tagliare qualche battuta divertente, un po' perché non mi sembrava calzasse con il personaggio di Sasuke ed un po' perché già sono troppo prolissa, figurarsi mettendo tutto! Capitolo un po' moscio, ma spero vi piaccia comunque, l'ho scritto in grandissima parte oggi perché mi vergognavo come un cane per il fatto che non aggiorno da secoli...

Risposte alle recensioni

nidaime93: No, non uccidermi... dai, molla la mannaia, non ho ancora finito la fiction... Bene, ho un po' di tregua! Come vedi ritardo benissimo di mio, quindi non temere, le altre lettrici non ti faranno alcun male (ma ne faranno tanto a me, sigh...) XD! Sono contenta che ti sia piaciuta la scena hot, vedrai poi la prossima! Mhh... per vedere il pollastro innamorato temo che dovrai aspettare un po', adesso come vedi si è lievemente raffreddato (dopotutto Sasuke è Sasuke!) (Sasuke:-Che vorresti dire?-; stellina:-Che sei un idiota?-), ma vedrai che per i prossimi capitoli te lo ripiazzo... in forno XDD! Il bacio, il bacio, hai colpito subito uno dei punti focali del problema, brava! Nel frattempo ti lascio con il problema della "mazzata"... non ti ha mazzato tanto, vero? Tu stai tranquilla, che andrà tutto bene... ma l'ho già detto, fidati di me quindi! ;-). Ulla! Allora Sakura non sembra proprio proprio un origami piegato in due, si capisce! Me felice... (sbav...) Il problema testa-corpo l'ho risolto con il tempo, ora parto sempre dalla testa, disegno dopo il corpo in base alle dimensioni della testa (calcola che le spalle vanno un po' più larghe...) ed in genere vengono... i vestiti però li faccio dopo, nel senso che prima disegno le forme (difatti tutte le mie compagne dicono che disegno donne nude XD!) e poi faccio sopra i vestiti!
Spero che questo capitolo ti piaccia, io ho fatto del mio meglio! Mi auguro che tu possa leggerlo presto!
ps: Mhhh... un incidente autostradale... è una splendida idea... (Sasuke:-Io non sono d'accordo; stellina:-Ma carino, ne abbiamo già parlato...-).

Shark Attack: Sasuke certe volte è un maiale... quasi quanto lo sono io! Risvolti curiosi per la situazione sentimentale dei nostri due piccioncini, non trovi? La trama si fa sempre più interessante (o almeno, spero!)! Sono contenta che ti piaccia il mio disegno, continua a seguirmi!

lilithkyubi: Grazie per tutti i complimenti e anche per avermi dato una persona perfetta da accoppiare a Gaara! Sto pensando a come e dove farlo comparire ora (per poi riprenderlo nel 2)... Per ora, sono indecisa su un ruolo da dare nel secondo capitolo, ma visti gli eventi ed il resto, sono più propensa per un personaggio invece che per un altro... ok, ora smetto di parlare in aramaico! Grazie della recensione!

maoa: Oddio, che gaffe avevo fatto! Ora ho corretto dove potevo, anche in questo capitolo troverai qualcosa di diverso rispetto al film, ma stavolta è tutto accordato, nel senso che ho deciso con cognizione di causa cosa omettere o modificare! Per i cambiamenti, un po' la cambieranno (come vedi infatti ho aggiunto un giorno nella permanenza di Sakura con Sasuke perché penso mi servirà), ma d'altra parte la trama resterà più conforme al primo copione di Pretty Woman (quello tragico), pur conservando il lieto fine ed il resto... praticamente farò uno svarione per dei personaggi secondari, poi tornerò sul binario giusto per tutti. No, mi dispiace, la coppia non era ItaIno (però, bell'idea!), ad ogni modo non ha una vera importanza come domanda...

MewSakura: Ehm... ti chiederai forse quale parte dell'"aggiorna presto" mi è sfuggita, giusto? Mi dispiace! Spero che ti piaccia il capitolo! Continua a recensirmi!

  
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