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Autore: TheShadowsOfTheDay    03/12/2013    1 recensioni
mia madre era morta. La macchina di un ubriaco andò a schiantarsi contro quella della mamma, l'unica che si era salvata ero stata io, ero nel sedile posteriore e avevo allacciata la cintura, anche mia madre l'aveva messa, ma questo non l'aveva salvata dalla morte. non c'era nessuno che potesse occuparsi di noi, mio padre ci aveva abbandonati quando io avevo 2 anni e non ricordo nulla di lui, jack sarebbe andato a lavorare in svizzera per la apple, gli avevano offerto un lavoro che gli avrebbe permesso di avere una vita normale, anche se il suo sogno è quello di continuare a giocare a basket, ma con lo stipendio che gli avrebbero dato non poteva permettersi anche gli allenamenti, io invece sarei andata in un accademia militare:" In questa storia i ragazzi sono come nella realtà, ci saranno anche altri artisti, se avete qualche suggerimento dite pure :D
Genere: Commedia, Erotico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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"Please don't stop the music
please don't stop the...
please don't stop the...
please don't stop the music..."

La musica mi rimbombava nelle orecchie , ma non volevo svegliarmi, e non mi sarei alzata se non fosse stato per mio fratello che rompeva gia di prima mattina-Fight muoviti svegliati che devi andare a iscriverti all'accademia !- -E pensi che per questo io mi svegli?- gli urlai con la voce ancora impastata dal sonno. -muoviti!- evidentemente ci teneva a rompermi i coglioni quindi con la velocità di un bradipo addormentato decisi di alzarmi e andai in bagno a immergermi in un bagno d'acqua calda, quando mi tornarono in mente i ricordi della settimana precedente in obitorio...

**FLASHBACK**
-Mamma! mamma...non puoi andartene cosi... mi avevi detto che saresti tornata... Perchè non lhai fatto?! Perchè...- quelle parole mi uscivano dalla bocca bloccate ogni tanto dal mio pianto isterico e dai singhiozzi mentre mio fratello jack cercava di sciogliere l'abbraccio che legava me ed il corpo senza vita di mia madre disteso sul lettino dell'obitorio-fight, per favore...lei non avrebbe voluto vederti piangere, ricordi cosa diceva? se una lacrima deve scendere dal tuo viso deve essere solo per gioia- quelle parole erano vere, e non sai quanto-

Mia madre era morta. La macchina di un ubriaco andò a schiantarsi contro quella della mamma,Ll'unica che si era salvata ero stata io, ero nel sedile posteriore e avevo allacciata la cintura, anche mia madre l'aveva messa, ma questo non l'aveva salvata dalla morte. non c'era nessuno che potesse occuparsi di noi, mio padre ci aveva abbandonati quando io avevo 2 anni e non ricordo nulla di lui, jack sarebbe andato a lavorare in svizzera per la apple, gli avevano offerto un lavoro che  gli avrebbe permesso di avere una vita normale, anche se il suo sogno è quello  di continuare a giocare a basket, ma con lo stipendio che gli avrebbero dato non poteva permettersi anche gli allenamenti, io invece sarei andata in un accademia militare, dato che era gratuito, essere nell'esercito a 13 anni non era esattamente il mio sogno... potevo portarmi solo un effetto personale, e io avevo scelto la mia chitarra classica, nera sui bordi e grigio avorio in superfice, avrei portato anche la collana che mi aveva regalato la mamma, l'avrei nascosta sotto la maglietta per non far vedere di averne due di oggetti personali, era metà cuore con inciso sopra la lettera "J", l'iniziale del suo nome "Jasmin", lei ne aveva una con "F", liniziale del mio.
Mi riveglio dai mieiSulle mie mani iniziavano a formarsi delle rughe, ero in acqua da troppo tempo, esco dall'acqua avvolgendomi in un asciugamano bianco mi dirigo in camera mia dove apro l'armadio e ne tiro fuori dei jeans neri e una felpa blu con sotto una maglietta nera, prendo le dottor. martens e mi vesto,  davanti allo specchio vedo solo l'immagine riflessa di una ragazza con i capelli neri, lunghi gli occhi color cioccolato al latte, vuoti, senza emozioni.
prendo la mia valigia e ci lancio dentro tutti i vestiti possibili, guardo per l'ultima volta la mia camera, i poster di Rihanna gli One Direction e Justin attaccati al muro, i miei idoli... non gli avevo ancora incontrati e con la carriera militare probabilmente neanche  in futuro ne avrei avuto la possibilità. Ma ormai mi ero gia rassegnata ad avere una vita senza emozioni.
 Apro la porta di camera mia e scendo le scale con la valigia cercando di non rompermi qualche osso prima di arrivare in accademia, lascio la valigia nell'atrio ed esco di casa correndo, dovevo andare a salutare Donatella, la mia miglior amica,  ormai correvo da una decina di minuti ed ero arrivata davanti a casa sua, suono il campanello e mi apre Sonia, sua madre-"Che bello vederti Fight, vieni qua!- faccio come mi dice e presto vengo racchiusa dal suo abbraccio che non tardo a ricambiare -se cerchi donatella è in camera sua vai pure-  -d'accordo grazie Sonia- percorro il corridoio di quella casa che conoscevo come le mie tasche e arrivo davanti alla porta di camera sua e busso fino a quando non sento -Avanti!- entro e la trovo a gambe incrociate sul suo letto, i capelli castani che le arrivano fino alla schiene, raccolti in una coda, i suoi occhi color cioccolato fondente puntati sui miei, appena ci guardiamo le lacrime rigano le guance di entrambe che senza indugio corriamo ad abbracciarci e scoppiamo in un pianto isterico, siamo sempre state legate, è stata la mia unica vera amica fino a quel momento e ora non l'avrei piu rivista... i minuti passano e noi siamo ancora abbracciate a piangere, i minuti diventano ore finchè non sento il mio cellulare squillare, era mio fratello, dovevo andare e dirle addio è stata la cosa piu straziante al mondo.
  
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