Diario di una secchiona asociale
3|12|13
Caro diario,
La scuola è riaperta, ma non è andata bene come speravo, inoltre ho deciso di mettere a frutto il piano di ieri, e scapperò di casa dopo aver lasciato il diario al parco, sull’albero dove sono solita ad arrampicarmi, con la speranza che tu non sia letto da persone come Natasha, o il “coso”
Mi nasconderò da qualche parte per chiarirmi un po’ di idee, ho scritto un biglietto a mamma, che sono certa capirà.
Ormai, tanto, c’è abituata, ed io tornerò, non c’è da temere, forse tra un bel po’ di tempo, ma tornerò.
Oggi ho evitato il “coso” nel modo più assoluto, e non mi sono collegata per niente su Facebook.
Poi ho preparato le valige, niente di troppo, cinque felpe, due paia di jeans, elastici, scarpe da ginnastica e l’immancabile computer con chiavetta internet, così potrò comunque aggiornarmi sulle situazioni in città.
Non ho ancora parlato con la piccola Lily, spero solo che prima o poi la faccenda si risolverà, mentre ho davvero bisogno di stare lontana dal “coso” perché mi fa impazzire.
Ogni volta che lo vedo mi vene una morsa allo stomaco, ma non in senso positivo, o crederai che mi piace, ma non mi piace, sono solo… non lo so, ma vorrei tanto non aver commesso quell’errore, lo vorrei con tutta me stessa, perché ora mi sento così triste, persa, depressa, e la mia testa sta per scoppiare, non riesco a concentrarmi su niente, e dato che non ho in serbo neanche un’interrogazione o un compito, (tranne latino, ma non ho la minima voglia di farlo in questo stato) credo che questa “vacanza” mi farà bene e mi rilasserà come la neve non ha fatto.
Sarà anche il mio primo atto di “ribellione” lo possiamo chiamare così, o “ragazzata” in termini più appropriati.
Insomma, la prima volta che faccio qualcosa di assurdo, inutile e infantile per scappar dai miei guai, questa definizione calza a pennello.
Prima che ti abbandoni, voglio dire una parola alla persona che ti troverà.
Ti prego di non spifferare tutti i miei segreti, le mie paure o ciò che hai letto ad amici e vicini come se fosse una stupida finzione.
Ti prego di immedesimarti in me, senza prendermi in giro o dare conclusioni a ciò che leggerai.
Ti prego, se mi conosci, non basarti su i pregiudizi che avevi su di me, e leggi le parole come sono, non come le vuoi interpretare.
Ti prego, se mi conosci, non ci sono informazioni nascosta sul luogo in cui mi trovo, quindi tienilo per te e non farlo vedere né a mia madre né alla polizia.
Ti prego, se ti ho insultato in una o più pagine (non ricordo ma potrebbe essere) non prenderlo come il fatto che ti odio (a meno che tu non sia Natasha, in quel caso, si, ti odio) e non pubblicare questa cosa su internet, per favore!
Qui Valery Norton
15 anni
QI 140
personalità asociale e intellettuale
Scarsa considerazione di se, scarsa autostima, e sopratutto scarsa voglia di ammettere i propri errori
Ha una costante paura di sbagliare e di compiere gesti avventati (come questo appunto)
Passo e chiudo!
(A.A.)
E’ corto, ma è solo un capitolo di passaggio, dato che domani qualcun altro troverà il diario.
Chi sarà, Lily, Alexander, Natasha?
James è lontano, quindi lo escluderei, ma gli altri, potrebbe essere chiunque, come potrebbe essere anche un altro personaggio, nuovo o comparsa, come Kevin Hymist, chissà che fine ha fatto quel tipo scientifico.
Quante incognite, non trovate, ma non temete, la storia continuerà, perché ho avuto un segno.
Avete presente quel compito di latino che dovevo fare Lunedì? Non l’ho fatto, e ho deciso che è un segno dal cielo che devo continuare la storia.
Forse sono un po’ superstiziosa, ma meglio per voi (o peggio, dipende dai soggetti)
A domani!