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Autore: ilovejustindrewbieber    03/12/2013    5 recensioni
"che sono questi?"chiese lui con le lacrime agli occhi.
"tagli di guerra amico mio."risposi buttando fuori dalla bocca del fumo.
"io ti aiuterò a smettere,giuro, non me ne andrò. ti aiuterò." disse quasi piangendo.
"è una promessa?"chiesi.
"si."rispose deciso.
"peccato che nessuno le mentiene." dissi tutto a un fiato.
"io sono diverso." disse il biondo,guardandomi con quegli occhioni blu come il mare:mandandomi completamente in tilt.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Luke Hemmings
Note: AU | Avvertimenti: Contenuti forti
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Stranamente,avevo seguito la lezione. Avevamo parlato dei promessi sposi,che sinceramente mi aveva colpito molto. Dopo un pò,finalmente,suonò la campanella che ci comunicava di dover tornare a casa:che per la millesima volta mi ha salvato da un interrogazione. In questo liceo,alla fine delle ore,di qualunque ore, c’èra il delirio.
Chi litigava con altri,chi si organizzava per il pomeriggio,chi per i progetti, chi stava a dividere le risse. Mentre poi,c’èro io che me ne fottevo di tutto ciò che accadeva, avendo sempre gli occhi di tutti incollati addosso.
Decisi di andare a piedi,non so perchè ma avevo voglia di stare un pò da sola:così presi il mio iPod,e cominciai a dirigermi verso casa.
 
 
**

 
“cristo santo! Grace,come puoi  averlo fatto?sei stata rimandata in quasi tutte le materie. Ma scherzi per caso,signorina? Cinque in storia,quattro in biologia,due in matematica, quattro in arte. Ma stai scherzando per caso?” mia madre mi urlava contro furiosa,ma non aveva ancora capito che sicuramente non me ne importava nulla nè della storia,nè della biologia,e nè delle altre materie che ha elencato.  Ebbene si,era arrivata la mia paggella.
“Grace,io non voglio urlarti contro,ma sai che significa essere rimandate?dio,siamo alla fine del primo quadimestre e ancora non ti decidi a impegnarti e studiare? Potresti essere di nuovo bocciata e non lo capisci?ma perchè tendi a fare così?perchè non te ne frega nulla del tuo futuro?” continuava a parlare,ma solo all’ultimo mi accorsi che stava piangendo. E in realtà aveva ragione a farlo:le ho dato troppi dispiaceri in questi ultimi anni,e lei non se lo merita. Le avevo promesso tante,tantissime,volte che mi sarei messa la testa a posto a studiare...ma ogni volta era sempre peggio.
“mamma senti,mi dispiace,va bene?cosa dovrei dirti?prometterti di nuovo che mi impegnerò?che comincierò a studiare?mamma...non ne vale la pena. Perchè sappiamo entrambe che sarà una promessa non mantenuta,visto che invece di migliorare andrò al peggiorare sempre di più.” Dissi tutto ciò con amarezza,come non avevo fatto mai.
“tesoro mio-“ si fermò,acarezzandomi il viso con delicatezza. “io non voglio una promessa fatta così. Io ne voglio una vera. Tu hai tutte le capacità per passare avanti. Sei brava a scuola,lo sei sempre stata. Le cose le sai fare. Sei tu che ti sei impuntata del fatto di non studiare. Se solo ci mettessi un pò di buona volontà...”si fermò,avendo,probabilmente,la testa altrove.
“mamma...so che è strano,molto strano,sentirtelo dire da me...cioè da me:grace wilson...” stavo per continuare.
“Grace,smettila,avanti.” Mi interruppe mia madre,sapendo dove volessi arrivare.
“se mi avessi lasciato finire...”dissi ironica. “comunque mamma,so che è strano sentirlo dire da me – e ti prego non interrompermi – ma stavolta ti prometto,per davvero,che cercherò di impegniarmi. Ovviamente non potrò subito portarti dei voti altissimi...solo dammi tempo,ok?”continuai,abbastanza tranquilla.
Per lei questo era come un traguardo. Ed ero felicissima di averla resa contenta.
“tesoro mio,non puoi capire quanto sono fiera di te.” disse quasi piangendo.
L’abbracciai con tutto l’amore che avevo in corpo.
 
**

 
 
Dopo aver parlato con mamma,decisi di andare a studiare. E dopo un intera giornata a studiare,andai a fare la doccia buttandomi sul letto sfinita. Poi sentii mia madre chiamare dal piano di sotto,annunciandomi che era pronta la cena.
Passò molto velocemente,la cena...del resto poi tornai in camera a mettere il pigiama dirigendomi immediatamente a letto dopo la lunga giornata passata a studiare.
 
**

 
 
Mi svegliai che erano le undici. Oggi non ci sarebbe stata scuola per via di un assemblea,quindi andavo a fare visita al nonno.
Cominciai a lavarmi,e dopo aver finito presi dei leggins da mettere con le mie amate vans (stavolta,rosse) con un maglione a spalla caduta,con canottiera sotto.
Scesi di sotto,dove mi attendeva mamma.
“buongiorno tesoro,dove vai?” chiese sorridendo.
“buongiorno mami,”-dissi,dandole un bacio in guancia- “vado dal nonno. Non ci vado da due giorni e mi manca.” Finii la frase sorridendo.
“va bene tesoro,ma fa attenzione.” Mi disse.
Annuii,prendendo la mia giacca e dirigendomi verso la porta.
 
 
 
 
Ero arrivata,finalmente. Bussai alla porta,da cui spuntò mio nonno con una vestaglia e delle pantofole. Era davvero buffo,ma gli volevo tanto bene.
“ciao tesoro,vieni,entra.” Disse lui,con un sorriso a trentadue denti.
“certo nonno,”-dissi sorridendo,avanzando dentro-“come stai?”chiesi.
“tesoro mio,cosa vuoi che ti dica?si va avanti.”rispose lui,io sorrisi. “tu?sembri triste,è successo qualcosa?”chiese lui,impaziente della mia risposta.
“no,è solo che sono stanca della solita routine a scuola...essere una della ‘popolari’ mi ha stancato. Quello che facevo,o che pobrabilmente faccio ancora,è sbagliato e lo so. Ma solo adesso me ne sono accorta del tutto,ripensando a tanti degli episodi di cui sono stata vittima.”mi bloccai,ripensando a quei episodi,che di uscire dalla mia testa non ne volevano sapere.
“voglio dire...come posso essere stata così stupida,dal far provare alle persone il dolore che ho provato io?che razza di mostro sono?”dissi,quasi in lacrime.
“tesoro mio,sapevamo entrambi che quello che facevi era sbagliato.fare del bullismo è sbagliato. Te l’ho sempre detto,ma solo adesso,finalmente,l’hai capito. E non sei un mostro,sei la ragazza più dolce,bella e buona di questo mondo,piccola mia. solo,tendi a non far uscire fuori quello che ralmente sei per paura di essere giudicata. Perchè hai già provato queste sensazioni,e non vuoi riprovarle.”disse lui,sorridendomi rassicurante.
Io sorrisi solamente,pensando che alla fine l’unico che riusciva a capirmi più di tutti era lui. Era l’unico a sapere ciò che avevo passato,nemmeno mamma lo sapeva.  
Eh si,ho il nonno migliore del mondo.
 “che ne dici di una bella cioccolata calda,per riscalrdarci un pò?”disse lui.
“sono d’accordissimo.”risposi io.
 
 
**
 
 
“che hai fatto dal nonno,oggi,tesoro?”chiese mia madre sorridente,mentre finiva di mettere in tavola le utlime cose.
“siamo stati in casa a parlare del più del meno,e poi abbiamo visto un film con una cioccolata calda.”risposi io,ripensando alla meravigliosa giornata.
“domani hai scuola,o hai di nuovo assemblea?” mi chiese George.
“no,no,domani ho scuola...purtroppo.”dissi io ridendo.
George rise,mentre mamma mi fulminò con gli occhi.
“okai,okai...per fortuna domani c’è scuola,perchè io da domani mi impegno e amo la scuola,yuppy.”dissi io scoppiando in una risata,seguita da George e mamma.
Mi piacevano le serate passate così,a ridere e a scherzare. Certo,non avevo un bel rapporto con entrambi...ma volevo un mondo di bene a entrambi.
 
 
Dopo la cena guardammo un film,per precisione ‘the last song’,uno dei miei film preferiti dove come al solito piangevo.
A mia madre e George quel film non faceva più una piega di quante volte gliel’avevo fatto guardare,ma lo guardavano volentieri.
 
 
 
 
**
 
Caddi quasi dal letto,per via della sveglia.
Erano le sei e mezza. Dovevo prepararmi,e cavolo non avevo proprio voglia di andare a scuola.
Andai a lavarmi, e scelsi dei vestiti da mettere:un paio di jeans, con le Dr. Martens nere,una felpa blu chiaro,e infine una delle mie amate sciarpe più un cappello. (http://www.stylebistro.com/lookbook/Selena+Gomez/sRg4JMSvlCJ quello che ho descritto è questo lol,spero di essere stata chiara).
Scesi di sotto,dove mi attendevano George e mamma.
“buongiorno.” Dissi io,sorridendo,dando un bacio in guancia a entrambi.
“sei pronta,tesoro?”chiese George.
“certo,vado a prendere la giacca e lo zaino,così andiamo.” Corsi a prenderlo,e per non fare tardi quasi cadevo dalle scale.
Ero particolarmente felice quel giorno,non so perchè.
 
 
**

 
Avevo appena salutato George,che mi aveva lasciato proprio davanti scuola, e entrai nel cortile di quell’inferno.
È possibile che di prima mattina stavano tutti a parlare o scherzare?io di prima mattina sembro uno zombie.
Mi affrettai per prendere i libri che mi servivano alle prime ore,così da portermi rilassare il tempo che suonava la campanella.
Mi girari e.......



mi scuso tantissimo per la lunghissima attesa...ma mi giustifico dicendo che appena finito di scrivere il capitolo,pronta a pubblicarlo si è cancellato tutto...quindi ho dovuto cominciare a scriverlo da capo.
fa schifo,lo so...e i ragazzi ancora non ci sono ,lo so. ma in questo capitolo mi piaceva far ‘conoscere’,se così vogliamo dire,il rapporto tra Grace e suo  nonno. Detto questo,vorrei ringraziarvi tanto tanto tanto per le recensioni che lasciate:GRAZIE,GRAZIE,GRAZIE!
Ps.scusate per eventuali errori,ma tra la fretta e i compiti non ho potuto rileggerlo:( vi amo,cciaau

 
  
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