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Autore: _Niallsbestfriend    03/12/2013    0 recensioni
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I suoi erano diventati meno frequenti, e questo grazie ad un ragazzo.
Si sentiva finalmente normale e lo doveva solo a lui.
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Un po' tutti, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Tremava, ma non poteva tornare indietro.
Non era più malata, era uscita, era sana! O almeno così aveva fatto pensare.
Solo Jace sapeva il contrario.
Aveva 14 anni quando successe tutto la prima volta, a 15 la seconda, ora aveva da poco compiuto i 16 anni.
In clinica. Quel bastardo l'aveva portata là. La cosa peggiore era che la prima volta era andata lei a cercarlo.
Tamara aveva provato di tutto per scappargli, ma non c'era riuscita. Lui era l'scuro, era il buio, il male, aveva bisogno della luce lei.
-Tam, come va?- chiese Jace arrivandole da dietro.
Niente abbracci, niente baci, un saluto caldo e basta. Era il limite.
-Bene, sono solo circondata da persone di cui la maggior parte sono maschi. Direi che sto benone!- disse guardandolo storto.
-Sei ad un liceo scientifico prettamente maschile, cosa ti aspettavi?- disse lui avvicinandosi a lei prontamente.
-Se questo è il prezzo da pagare per essere protetta da te lo sopporterò.- disse sbuffando ed abbassando la testa.
-Ti divertirai sgorbietta- disse lui allungando una mano per scompigliarle i capelli.
Lei sbarrò gli occhi.
Male. I capelli si volevano staccare dal cranio. Tirava troppo forte. Non voleva questo.
Alzò una mano e col braccio si riparò la testa proprio nello stesso istante in cui Jace ritrasse la mano.
-Tranquilla Tam, non ti tocco- disse lui sospirando tristemente.
Quel mostro aveva rovinato quella bellissima ragazza solare che era una volta Tamara Dickens.
-Scusami-
Lei se ne andò seguita da Jace, ma le era caduta terra una cosa di cui se ne sarebbe pentita in fututo di aver perso.
Una mano lo raccolse.
-Tamara Dickens, 16 anni, camera 313. Per emergenze chiamare il numero sottostante.- la cosa si faceva finalmente interessante.
 
La classe di chimica era sovraffollata per i gusti di Tamara, Jace purtroppo non era in classe con lei e quindi rimaneva da sola.
Entrò in classe.
Nessuno l'aveva mai vista, era da metà anno che si andava a scuola e ad un tratto arrivava una nuova studentessa di punto in bianco.
Tutta l'attenzione era concentrata su di lei.
I capelli neri erano puliti, luminosi ed ordinati, gli occhi erano di un verde acqua stupendo, il fisico era magro e con le giuste forme, coperte da jeans larghi e da una felpa di lana marrone.
Non passava di certo inosservata normalmente comunque.
Si sedette nel banco più nascosto possibile in fondo a destra. Era perfetto per non essere notata nè dai prof nè dagli studenti.
La professoressa entrò.
-Buongiorno ragazzi- disse lei appoggiando tutte le sue cose sulla cattedra -dunque dovrebbe essere arrivata una nuova studentessa. L'avete vista?- chiese lei sistemandosi due fondi di bottiglia sul naso e stroppicciando gli occhi.
-Eccomi- disse la ragazza alzando timidamente la mano.
Odiava i primi giorni di scuola.
-Ma che bella ragazza che sei! Finalmente qualche femmina che non sembra una sgualdrina in questa scuola! Complimenti signorina.....-
La porta si aprì di colpo interrompendo il flusso delle parole della donna.
-Buongiorno signor Malik, a cosa devo questa sua presenza nella mia ora?- disse lei
-passavo di qui Bridgit- disse il ragazzo appena entrato.
Aveva un ciuffo nero, la pelle olivastra, fisico da invidiare, orecchino, labbra perfette, occhi stupendi e caldi.
Paura.
Tamara iniziò a sudare freddo.
Era troppo simile a lui.
-Prego Zayn, si accomodi vicino alla ragazza nuova.-
Tam credeva di svenire. Aveva la nausea, doveva andare via.
-Signorina Dickens, dove è arrivata col programma?- chiese la prof educatamente mentre il ragazzo si sedeva affianco a lei.
-Ehm.. credo di essere al vostro pari- disse iniziando a tremare.
Era da un anno che non andava a scuola e non studiava, non aveva mai fatto chimica.
-Beh, va bene. Per questa volta Tamara non vieni interrogata, ma dalla prossima certamente. Quindi prendiamo il libro...-
Tamara aveva il cuore a mile.
Paura.
-Tamara Dickens?- chiese il ragazzo affianco a lei.
Non rispose.
-Sono Zayn Malik, ti immaginavo peggio-
Tamara prese una penna ed iniziò a stringerla forte per evitare di fargli notare il tremore nelle mani.
Terrore.
-Hey ci sei?- chiese lui.
La sua mano color caffèlatte si stava avvicinando al braccio della ragazza.
Lei emise un gridolino soffocato e si spostò lasciando cadere l'arto del ragazzo che era rimasto stupito.
-N-non t-toccarmi- disse la ragazza con gli occhi sbarrati e la voce tremante.
Tutto in lei emanava paura e terrore.
Cosa aveva quella ragazza?
Zayn si chiedeva perchè lo avesse evitato. Non aveva fatto niente. La voleva solo chiamare in fondo.
-Malik, Dickens, prestate attenzione- richiamò la prof.
I due ragazzi si sistemarono. Tamara voleva scappare, andare via, uscire da lì, chiudersi in camera, tutto quello era una follia, lei non era sana, era pazza.
Zayn si chiedeva cosa avesse quella ragazza così bella, era strana, troppo, aveva attratto la sua attenzione e non l'avrebbe persa facilmente.
AYEAHHHH!
Sono finalmente tornata dopo un periodo senza ispirazione. Spero vi piaccia questa mia nuova storia.
Un ciao a tutti

§æræ
 
  
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