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Autore: Vanel    03/12/2013    3 recensioni
Tutti abbiamo avuto le nostre libertà in gita scolastica,con gli amici e con chi ci piaceva,la protagonista della storia è Cloe,una liceale che si trova al terzo anno,la storia è ambientata nel mese buio di novembre,in un bellissimo e sperduto paesino di montagna,pieno di misteri e segreti,in più proprio in questo paesino Cloe riuscirà a trovare la fiducia in se stessa e il tutto andrà poi a combinare un qualcosa con il ragazzo che le piace...
Cosa aspetti?Sali sopra l'autobus e accompagna Cloe in questo viaggio,non dimenticare la macchinetta fotografica,portati un panino sii puntuale!
Genere: Avventura, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cercando di trattenere l'ansia e il nervosismo,notai Alessandro che diede una "spinta" leggera a Francesca.
Poi sentii lei lamentarsi,non capivo esattamente cosa diceva,si lamentava e basta,si notava da quell'espressione che aveva sul viso,sempre la solita,monotona!
Guardavo Alessandro,quasi lo fissavo,forse perchè non volevo che finisse così,
non volevo che vincesse Francesca,perchè avevo ancora in mente tutte le belle parole e soprattutto pensai tra me e me:"Venere ha scelto me,un motivo ci sarà."
Ero rimasta quasi incantata a fissarlo,mentre lui si allontanava dal suo gruppetto,il suo sguardo si incrociò col mio.
Stavolta non volevo abbassarlo,rimasi a fissarlo senza pudore.
Francesca notò subito la scena e diede un pizzicotto ad Alessandro,il quale reagì male e la mandò a quel paese,anche se amichevolmente l'aveva pur sempre rifiutata,continuando a guardarmi per qualche secondo per poi allontanarsi nella sala pranzo.
Andai anche io a sedermi,dovevo fare colazione.
Trovai Bella che guardava amorevolmente Fabio,erano seduti,Fabio si era seduto al posto mio,quello dove ero seduta la sera prima,e quindi di conseguenza,dovetti prendere il posto di Fabio,quello vicino ad Alessandro.
Bella era troppo impegnata a perdersi nello sguardo di Fabio e si limitò a salutarmi col suo solito sorriso,sempre allegro e pieno di vita.
Non volevo interromperla,era il suo momento,anche io avrei fatto lo stesso.
Ripensavo alle parole di Camilla,quell'arpia,non mi sarei fidata di lei nemmeno in punto di morte,sapevo che era lei la traditrice,sapevo che voleva solo farmi del male,ancora.
Notai Alessandro che si sedette,inizia a pensare:"Sicuramente si siede lontano e non al posto di ieri". Ma con enorme sorpresa,lui si era seduto proprio affianco a me,mi guardò,quasi pentito,ma non mi disse nulla.
Guardò le mie mani,come se volesse fare di tutto,pur di non incontrare il mio sguardo.

Armandomi di coraggio e di buona volontà gli dissi:-Allora?
Mi guardò quasi stupito,per rispondermi:-Allora cosa?
-Ma non saprei,mi stai guardando le mani..
-Non posso?
-Non puoi evitarmi
-Io non ti ho evitata
-Ah no? Eppure stamattina sembravi impegnato a far altro..
-Ti ho salutata,mi sei sembrata fredda,pensavo fossi ancora arrabbiata per ieri
-Sicuramente non ho passato una bella nottata-Ecco l'avevo confessato,avevo pianto tutta la notte per lui,non mi interessava farlo sentire in colpa,doveva saperlo.
-Mi dispiace,però anche tu..
-..No per favore
-Cosa?
-Per favore,non voglio litigare di nuovo
-Nemmeno io -Mi disse guardando il tavolo
-..Ma..ma tornerà tutto come prima?
-Spero di si,se tu vuoi
-Intendo,tutto come prima di conoscerci.

Mi guardò in silenzio per alcuni secondi per poi dirmi:
-Esci con me un attimo fuori,per favore
Fantastico,avevo già l'ansia di prima,era sicuro che voleva "scaricarmi" magari limitandosi a frasi del tipo:"ti considero come un'amica" io ero comunque pronta a tutto e dunque cercando di essere più tranquilla possibile dissi:-Va bene
Eravamo usciti dall'hotel,faceva ancora un po freddo,prima di iniziare a parlare iniziò a camminare,percorrendo un po della strada di ieri per arrivare al castello di Ven.

Era una stradicciola di campagna,non c'era nessuno se non il vento.
Lo seguivo camminando a parallelo con lui e cercando di entrare nei suoi pensieri.

Si fermò di botto e mi guardò intensamente,quasi non sentivo più freddo.
Mi guardò e mi disse:-Ti ricordi ieri,quando abbiamo fatto questa strada?
-Beh si..
-Volevo stare un po solo con te,ma Fabio era una palla al piede,vuoi sapere perchè non voleva lasciarci soli?
-Si ..vorrei..saperlo
-Tu e lui una volta eravate molto amici
Ebbene sapevo già dove voleva andare a parare e sinceramente non mi piaceva affatto.
-Si,ma cosa..
-Fammi finire,per favore. Ci stava sempre tra i piedi perchè lui ci conosceva troppo bene.
A te voleva un bene,quasi come una sorella,e sapeva che io sono il solito,come dire,ruba cuori,non voleva che ti spezzasi il cuore perciò cercava in tutti i modi di evitare di farci stare insieme,adesso che sta con Bella,nel giro di poche ore sembra non aver più questo interesse,come vedi siamo usciti soli e lui..
-Va bene Alessandro,ma io un'altra domanda ti avevo fatto
-Ci volevo arrivare,se mi fai finire
-Gnè! 
-Ieri sera volevo stare solo con te,non immagini quanto lo desideravo,ero pronto a prendere a pugni anche Fabio..

Stavo tremando,e non era il freddo,dopo qualche secondo di interruzione riprese dicendo:
-E con te non volevo giocare. A scuola non riuscivo a trovare mai un secondo per parlati,avevo sempre Francesca o qualcun'altra tra i piedi,tutte tranne che te.
Sull'autobus le ragazze mi avevano riservato un posto,ma io rifiutai,volevo stare con te.
Quindi chiedendomi se tornerà tutto come prima,diamine se non voglio! Ho fatto tanto per arrivare a questo punto,non rinuncerò più a te,e sappi che mi sono fatto abbracciare apposta da Francesca,così ti ingelosivi!

Rimasi in silenzio per qualche minuto,ero a bocca aperta e con gli occhi spalancati.
Riprendendo fiato,risposi:

-Devo confessarti una cosa
-Dimmi -Mi disse fissandomi
-Io ero svenuta...avevo avuto una visio...

A quel punto un colpo di vento fortissimo mi fermò,impedendomi di continuare la frase.
Forse era un segnale,forse era proprio Venere che mi voleva ricordare di tenere custodito il segreto,anche a lui.

-Mamma mia che freddo,cosa è successo?
-No è che quando sono svenuta ti ho sognato.-Dissi prendendo calma

Mi guardò quasi sorridendomi per poi avvicinarsi,i nostri nasi si stavano per toccare,poi con un sorrisetto malizioso mi disse:-E così mi hai sognato?
-Già,e spero che questa volta non sia un altro fottutissimo sogno
-Se è un sogno,non ti lascerò svegliare.

Con quella frase dolce non mi diede il tempo neanche di rispondere e mi baciò.
Quella mattina qualcosa stava per cambiare e sopratutto noi due.

 
Ehi! Mi scuso per l'assenza ma credo che mi abbia fatto bene perchè mi è tornata l'ispirazione!
Il mio capitolo ha voluto dimostrare che a volte avere la faccia tosta e armandosi di coraggio,fa bene!
Cloe si è data da fare,non ha fatto vincere Francesca,ha lasciato da parte la timidezza e sembra che abbia trovato la fiducia in se stessa,non curandosi minimamente della proposta della falsa Camilla.
E poi altro momento di "magia",Venere si è fatta sentire,ma non è finita qui.
Con questo termino,ci sentiamo al prossimo capitolo.

Piccolo spazio pubblicità:Ho iniziato una storia intitolata "Nata per sbaglio" di genere drammatico,sono solo tre capitoli,se volete dare uno sguardo e magari lasciare qualche giudizio sapete che sono a vostra completa disposizione.(:
  
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