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Autore: tokio miky    06/05/2008    4 recensioni
"Aveva perso suo fratello...no il suo FRATELLO GEMELLO, metà della sua esistenza, e con lui anche la sua adorata fidanzata. Si amavano, tantissimo. Ormai era più di un anno che stavano insieme ed avevano superato le prove più difficili che una coppia potesse affrontare" eccomi con la mia seconda One-Shot,perfavore leggetela e ditemi che ne pensate! spero vi piaccia, è un po' triste, ma sembra che le storie triste piacciono...che altri dirvi? buona lettura!
Genere: Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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PER SEMPRE INSIEME...

Era ancora sconvolto. Quella notizia al telegiornale non faceva che aumentare il suo dolore...avrebbe voluto suicidarsi da un momento all'altro nel modo più doloroso che potesse esistere. Ma non lo fece, non lo fece perché sentiva la voce del fratello che lo rimproverava:

" sei impazzito?! faresti questo solo perché credi di essere solo?!"

“basta!! zitto Bill! zittoo!” si ripeteva dentro di se.

sopra la voce del fratello ancora la voce della Signorina al telegiornale, mai l'aveva odiata così tanto nonostante la sua bellezza.

"Il famoso cantante Bill Kaulitz, voce dei Tokio Hotel, e la sua ragazza, ormai annunciata pubblicamente, Kelly sono stati investiti da un ubriaco che ha imboccato la strada statale contromano. Morti sul colpo entrambi, fans disperate ed il resto della...." spegneva sempre la tv prima che finisse la frase. Che senso aveva tanto? avrebbe fatto solo più male! Aveva pianto tantissimo nelle ultime 5 ore, tra strade,ospedali, urla non ci capiva più niente ed era assordato dal dolore che ogni tanto lo spingeva a fare qualche scatto di pazzia.

Sul tavolo ancora una bottiglia di birra superalcolica a cui Tom piaceva tantissimo, la classica birra tedesca, la sua preferita.

-E' colpa dell'alcool...è colpa dell'alcool!- gridò furiosamente piangendo buttando a terra la bottiglia con una manata.

Aveva perso suo fratello...no il suo FRATELLO GEMELLO, metà della sua esistenza, e con lui anche la sua adorata fidanzata. Si amavano, tantissimo. Ormai era più di un anno che stavano insieme ed avevano superato le prove più difficili che una coppia potesse affrontare, specialmente se lui è di fama mondiale.

"perché...perché proprio loro? loro si amavano! Io non amo nessuno! potevi prendere me no!? E' !!! mi sentiiii!" gridò aprendo la finestra e guardando verso il cielo stellato, e come si affacciò migliaia di urla di fans sotto di lui lo investirono facendo solo aumentare il suo mal di testa.

- Si amavanooo! hai capito?! Si amavano! avevano solo 22 anni! M***a!- continuava ad urlare e una goccia bagnò il suo viso...Pioggia? no, lacrime.

Poi richiuse la finestra violentemente...quasi come se la volesse rompere, e si buttò sul letto vicino a lui battendo pugni sul cuscino ormai pieno di lacrime, che si dilagavano come una grande macchia di inchiostro, inchiostro rosso, fatto di sangue.

-non se lo meritavanoo!- singhiozzò

-Tom!!- urlò Georg entrando di corsa e precipitandosi da lui

-Tom, ti prego...non fare così-

Tom non lo ascoltava, era troppo pieno di rabbia che avrebbe ucciso tutti...avrebbe ucciso anche se stesso. Sì ottima idea,Dio si era preso le persone importanti della sua vita,e adesso voleva raggiungerli. Sì li avrebbe raggiunti.

Georg tentava di trattenere le sue grida e i suoi sfoghi, anche lui con gli occhi gonfi di lacrime quando Tom improvvisamente si zittì.

-Sì...-bisbigliò

-Sì cosa?- Chiese Georg

Tom tirò su il volto dal cuscino...

-Sì...li raggiungerò!- velocemente raggiunse la finestra aprendola e tentando di salirvi. Georg, altrettanto svelto, intuì le sue mosse e lo trattenne nell'arrampicarsi...

-Tom smettila!-

-lasciami!-

-Tom c***o piantala! Non servirà a niente...NON RIPORTERA' IN VITA BILL E KELLY TUTTO QUESTO!-

A quelle parole Tom si arrestò all'istante cadendo a terra...di primo impatto si potette pensare che stesse svenendo, invece era consapevole, e voleva lasciarsi andare nonostante sotto ci sia solo il pavimento, duro, freddo, come il suo cuore che non riusciva a reagire. Georg però lo prese al volo e cercò di farlo ragionare, invano.

-Tom ti prego, stiamo tutti male ma cerca di capirci, ci stiamo aiutando a vicenda, cerca di fare altrettanto...per favore...-

Tom non capiva, forse non voleva capire, voleva rimanere lui e il suo dolore...da soli a consumarsi l'un l'altro.

-per favore Georg,grazie, ma puoi lasciarmi da solo?-

-...-

-ho bisogno di pensare....per favore...-

-promettimi che non farai c***ate, Tom-

-te lo ...te lo prometto- disse abbassando lo sguardo

Era la prima volta che prometteva qualcosa con quella serietà a qualcuno che non fosse Bill...

Bill, ah Bill!, quel nome risuonava nella testa e faceva male...

Georg uscì dalla stanza e Tom era ancora seduto a testa china sul suo letto asciugandosi le lacrime con la manica della felpa come un bambino piccolo...

Tom pensò per qualche secondo 1, 2, 3, 4...poi si affacciò alla finestra, il vento freddo, tanto freddo, a Bill piaceva il freddo, perché piaceva anche a Kelly...piaceva ad entrambi ed ora anche a Tom...

Si mise seduto sulla finestra a guardare le mille luci della città, che riflettevano sul suo viso , ancora umido di tristezza...poi sentì il rumore dell'ambulanza...gli occhi da socchiusi si sgranarono improvvisamente e luccicarono...ancora quel ricordo...ancora quella sera...

-Bill...arrivo...senza te...non posso vivere...- l'ultimo respiro condensato nell'aria poi...verso Bill...

Georg in corridoio sospirò ripensando al moro ..."ci hai lasciati troppo presto amico mio...LO hai lasciato troppo presto..."rifletté.

Poi tante urla aumentarono, tante, troppe rispetto al solito quasi come quelle....dell'incidente. Rientrò di corsa nella camera. La finestra aperta, le tende che volevano accompagnate dall'aria fredda invernale notturna...corse alla finestra ed affacciandosi...il corpo dell'altro a terra...dell'altro? sì dell'altro fratello....

-NO TOM!- gridò, ma era ormai troppo tardi.

Una sola lacrima precipitò giù raggiungendo il corpo di Tom ormai circondato da sangue...Sollevò una mano dal bordo della finestra...era...era bagnata...le lacrime di Tom...

"forse...forse è meglio così" pensò " starete per sempre insieme adesso" il sorriso di Georg riaffiorò sul suo volto coperto dai lunghi capelli lisci, poi la porta di spalancò Gustav e Andreas dietro di loro...

-NO TI PREGO, NON ANCHE LUI!- disse Andreas mentre Gustav non aveva neanche la forza di parlare.

-sì ma...- Georg si girò verso di loro sorridendo...

-è meglio così, erano destinati a rimanere, Per Sempre Insieme...-

Fine

  
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